Prima Categoria
12 Maggio 2023
Record di punti, vittoria all'ultimo respiro e doppia promozione: una stagione magica per la Monregale (ph E. Veglia)
Vincere un campionato in maniera totalmente inaspettata, senza averlo messo fra i propri obiettivi stagionali. È la storia della Monregale, la squadra della città di Mondovì, che nel giro di due anni ha ottenuto due promozioni dirette: se la prima, quella dalla Seconda alla Prima Categoria, era "d'obbligo", la seconda è stata invece ben più inattesa, perché la compagine del presidente Igor Bertone non puntava minimamente allo "scudetto", ma, una volta ritrovatasi dentro, non si è sicuramente tirata indietro.
Perché la vittoria del Girone F di Prima Categoria è frutto di una lotta serrata fra quattro squadre che si sono date battaglia fino all'ultimo istante.
Dopo un predominio del Tre Valli per buona parte del campionato, nel rush finale è emerso sempre di più lo spirito di battaglia delle inseguitrici (Monregale, Saviglianese e Boves MdG Cuneo), finché i Galletti non hanno messo il muso (o meglio, il becco) davanti e sono riusciti a mantenerlo fino alla fine. Inutili le 11 vittorie consecutive dei Maghi saviglianesi, la classifica finale parla chiaro: Monregale prima con 69 punti, Saviglianese e Tre Valli subito dietro a quota 68 e Boves quarto con 67 punti. Un dato incredibile, con ben quattro squadre sopra i 65 punti, una quota che solitamente basta e avanza per vincere la Prima Categoria (per intenderci: nel 2021/2022 il San Sebastiano arrivò primo in campionato con 62 punti!).
«È stato un campionato veramente equilibrato e straordinario, a inizio stagione sapevamo di essere attrezzati per puntare ai playoff da neopromossi; nelle prime due partite avevamo racimolato solamente un punto, poi il gruppo ha lavorato sodo ed è cresciuto - commenta il presidente Bertone - Si è capito che potevamo essere una squadra tosta e, dal mio punto di vista, quando abbiamo accorciato le distanze dal Tre Valli nella sfida di ritorno c'è stata la svolta. Il tecnico Franco Giuliano ha grande esperienza, specialmente nel campionato di Eccellenza, ha deciso di abbandonare la scrivania e di rimettersi in gioco, lavorando al massimo, come del resto ha fatto tutto lo staff, come il direttore generale Lorenzo Cavallo. Non avevamo la presunzione di vincere il campionato, ma quando si è visto che potevamo farcela abbiamo iniziato a crederci, dal momento in cui siamo stati avanti non abbiamo più mollato».
L'esultanza dei monregalesi dopo il "gol scudetto" contro Sant'Albano, all'ultima giornata (ph Elio Veglia)
E pensare che alla fine del primo tempo dell'ultima giornata di campionato i monregalesi erano terzi: 30esima giornata, la Monregale ospita il Sant'Albano con gli arancioneri che si portano avanti alla mezzora con Audetto. All'intervallo, i biancorossi sono terzi in classifica, date le contemporanee vittorie di Saviglianese e Tre Valli. Ma un punto bastava e un punto è arrivato. Al 7' della ripresa, è uno dei giocatori meno attesi a segnare il "gol scudetto": né il capocannoniere Lanfranco, né il bomber di razza Magnino, ma Ermanno Meti, centrocampista classe 2002, al suo secondo sigillo stagionale. La partita terminerà per 1-1, lo stretto indispensabile per i Galletti.
«Sono stato fermo per un anno e mezzo a causa di un infortunio nel maggio 2021 al crociato, sono rientrato solamente a febbraio - commenta Meti - Da quando sono tornato ho giocato forse una decina di partite e ho segnato due gol: il primo contro l’Area Calcio, ma il secondo ha un peso specifico importantissimo, con un colpo di testa sono riuscito a chiudere i conti. Dal punto di vista personale non potevo avere soddisfazione maggiore, rivincita migliore non c’è: la società mi è sempre stata vicina e ha creduto in me, per un momento avevo anche pensato di mollare questo sport, ma alla fine ho “segnato un’impresa”».
Meglio di così non si poteva chiedere.
Nemmeno chi, con qualche annetto in più, ha potuto chiudere il ciclo dando il suo ultimo contributo al mondo del calcio: Davide Viglione termina la carriera da calciatore nel migliore dei modi. «Spero di avere lasciato un bel ricordo alla Monregale, visto anche il grande affetto che mi hanno dimostrato. Ho giocato dal 2005 al 2015 nella prima squadra della Virtus Mondovì, quindi calcisticamente Mondovì è sempre stata la mia seconda casa - dichiara il centrocampista margaritese, classe 1989 (quest'anno autore di 7 gol) - A inizio stagione ho deciso di tornare, nonostante avessi già pensato di smettere, ma ho voluto dare una mano per riportare la Monregale in alto: è stata la chiusura perfetta della mia carriera. Mondovì deve stare come minimo nel campionato di Promozione, questa società così strutturata se lo merita, non ha mai fatto mancare nulla. Il Gasco è uno degli stadi più belli della provincia ed è giusto che faccia da teatro in altre piazze. Ho due bambini piccoli, mi ritiro per stare maggiormente vicino a loro: a un certo punto bisogna capire quando dire basta, anche se non è una scelta facile, perché so che mi mancheranno tante emozioni e sensazioni».
Del resto, Viglione non è stato il solo a voler "chiudere il cerchio": «Inizialmente avevo dato una mano come dirigente, poi sono stato via per un biennio nella Rappresentativa Regionale dell’Under 19, dopodiché, vista l’intenzione di riportare Mondovì in categorie superiori mi è sembrato giusto intervenire dove potevo essere più incisivo - rivela Franco Giuliano, tecnico della prima squadra - L’anno scorso eravamo fuori categoria in Seconda, era obbligatoria la promozione, quest’anno ce la siamo dovuta giocare fino all’ultimo, riuscendo a sopportare la pressione con tanti giocatori giovani: abbiamo scelto di affiancare loro elementi esperti come Magnino e Viglione, innanzitutto per il loro lato umano, che si sono inseriti benissimo e hanno aiutato il gruppo, ma anche Cuniberti e Cera che erano qua da tanto ci hanno dato una grossa mano».
Una promozione passata sia attraverso il contributo degli esperti che tramite la frenesia dei più giovani: pareggiare il numero di gol dell'ex-Centallo Fabio Magnino non è roba da poco, ma portato su dalla Juniores Filippo Comino è stata una scelta semplicemente perfetta. L'attaccante classe 2003 ha infatti messo a segno 11 reti in sole 17 presenze con la prima squadra: media gol da capogiro, da fare concorrenza a quella di Luca Lanfranco (2000), capocannoniere dei Galletti con 20 sigilli.
«Comino ha qualità enormi, trovare una punta così efficace e così giovane è veramente raro: ha fatto un finale di stagione pazzesco, ma è ancora all’inizio - precisa l'allenatore - Dobbiamo ringraziare il responsabile del settore giovanile Aimo e tutti gli allenatori delle giovanili, perché se questi ragazzi sono stati in grado di aiutare la prima squadra a vincere è grazie al loro importantissimo lavoro».
Filippo Comino, in 17 presenze, ha pareggiato il bottino di Fabio Magnino (in secondo piano): 11 gol (ph Elio Veglia)
A partire da questo autunno, per i monregalesi, si tratterà di affrontare un combattutissimo Girone di Promozione: in attesa di scoprire chi salirà dalla Prima Categoria insieme a loro e chi invece scenderà dall'Eccellenza, Giuliano preferisce planare per evitare «voli pindarici», anche se da parte del direttivo biancorosso le idee sembrano già piuttosto chiare. «Adesso restiamo coi piedi per terra, ma vogliamo comunque attrezzare la squadra in modo da giocarsela con tutti: a livello organizzativo siamo da Eccellenza, la mentalità è quella di essere una piazza di livello; l’obiettivo non è semplicemente salvarsi, ma qualcosina di più, la Monregale deve "mettersi sulla mappa" - conclude il presidente Bertone - Ringraziamo i tifosi che ci hanno supportato tanto durante la stagione: in città è ritornata la passione di seguire il calcio».