Under 19
12 Maggio 2023
UNDER 19 CISANESE • Alessio Tonioni riceve la coppa per la vittoria del titolo regionale
Il campionato è vinto, la Coppa anche, il titolo regionale pure, ma la stagione della Cisanese ancora deve finire. Conquistato il triplete ora per i bergamaschi inizia la corsa verso lo Scudetto, o meglio, inizierà mercoledì, quando i ragazzi di Passoni dovranno sfidare la perdente di Volpiano-Football Genova. Qualche giorno d'attesa, dunque, da far passare con le memorie di soltanto 6 giorni fa, quando i bianconeri sono entrati nella leggenda.
Se si parla di triplete è inevitabile pensare a chi, come Puyol, con il Barcellona per due volte ha alzato tutto quello che si poteva vincere. Un capitano entrato nella storia, così come Alessio Tonioni, che al termine della finale con la Solbiatese descrive così tutte le emozioni dell'incredibile traguardo: «Assurdo, veramente. Se ripenso al 21 agosto, quando abbiamo iniziato, ci credevo perché eravamo un gruppo fantastico, però fino a questo punto penso che nessuno potesse immaginarlo. Quando abbiamo vinto il campionato, emozioni a mille, Coppa uguale, ma fare il triplete è veramente una cosa impressionante. Sono orgoglioso della squadra e di come è stata gestita l'annata».
E da capitano le parole non possono che essere rivolte anche ai propri compagni di squadra. «Una delle forze più importanti è stata la coesione, anche nei momenti difficili, dove siamo sempre riusciti a trovare un accordo comune su come risolvere i nostri problemi, su come andare avanti e superare le difficoltà. - spiega infatti il classe 2003, che aggiunge - In molte partite siamo andati sotto, ma con la testa e la determinazione siamo riusciti a ribaltarle». Parole di circostanza? Per nulla, la dimostrazione è sotto gli occhi di tutti: rimonta in finale di Coppa, rimonta in semifinale e rimonta anche nella finalissima. Quest'ultima, però, prolungata all'infinito da una Solbiatese incredibile, come riconosce Tonioni: «Speravamo di non arrivare fino a questo punto, ma l'avversario era all'altezza ed è stata una partita alla pari. Siamo contentissimi, emozioni anche ai rigori, menomale che ci ha pensato Davide (Comi, ndr)».
Chi sembrava aver completato l'ennesima rimonta stagionale è Marco Castelnovo, autore da subentrato del momentaneo 2-1 sul gong del primo tempo supplementare. «È una grandissima emozione, sono stato infortunato e ho creduto tanto nel mio massaggiatore. - racconta il classe 2005, che continua - Avevo voglia di entrare e di spaccare il mondo ed è quello che ho fatto: palla dietro e l'ho messa all'angolino. Se la squadra chiama io dò sempre il mio contributo».
Un contributo decisivo per giustificare una fase della partita meglio interpretata dalla Cisanese, poi ripresa però nell'ultimo quarto d'ora di gioco. Niente è perduto, ai rigori arriva una gioia indescrivibile per Castelnovo, che conclude: «Le emozioni sono tantissime, non c'è altro da dire. Voto alla stagione? 10, triplete come l'Inter».
Nessuna trasformazione alla Eren Yeager, nella muraglia bergamasca da inizio stagione c'è stata sempre una costante: Filippo Sottocornola. Nessuna trasformazione perché il difensore si è comportato, come sempre, egregiamente, anche dinanzi a un avversario abile come Sottocasa. «Sicuramente è stata una partita molto difficile, soprattutto nei primi minuti. - spiega il classe 2005 - Dopo siamo riusciti a metterci giù bene in campo e a prendere in mano il pallino del gioco, come dimostrano le tante occasioni. È stata molto dura, soprattutto quando siamo passati in vantaggio sul 2-1 e loro hanno ripreso ad attaccare, trovando il gol su una deviazione un po' fortunosa al limite dell'area. Sono stati bravi, sono una grandissima squadra, che merita i complimenti per il campionato vinto e per il percorso che ha fatto. Ora però ci godiamo questa bellissima vittoria».
Un successo straordinario e, per riprendere Tonioni, in cui «a inizio anno nessuno credeva, anche perché era difficile ripetere quello che avevamo fatto l'anno scorso, anche se erano arrivate le sconfitte in Coppa e campionato. Tuttavia, siamo riusciti a fare di meglio e a vincere tutto quello che si poteva vincere». Tutto, o quasi, perché adesso Sottocornola e compagni hanno dinanzi l'ultimo, grande, trofeo da alzare, ovvero uno Scudetto su cui il difensore conclude: «Il percorso non è finito e speriamo di continuarlo. Puntiamo al massimo, non sappiamo che squadre incontreremo, però andiamo avanti come abbiamo sempre fatto e speriamo di vincere».