Promozione
14 Maggio 2023
PROMOZIONE COSTAMASNAGA • Mattia Molteni, autore del pari per il Costamasnaga
Il colpo di scena, quando tutto pareva ormai perduto. In vantaggio di due reti fino al minuto 85, nelle battute finali di una partita amministrata senza troppi patemi, il Galbiate si scioglie e la rimonta del proprio avversario, il Costamasnaga, risulta imperiosa. Il primo round dei playout termina 2-2 e la squadra di Canella torna alla base con più di un rimpianto. Il disappunto galbiatese è tangibile, come ben visibili sono gli occhi della tigre di un Costa capace di sfoderare carattere ed energie nervose, forse le ultime rimaste in corpo all'indomani di una regular season più che mai travagliata.
La tensione, il pubblico in fibrillazione, l'attesa che pare infinita, quel tremore alle gambe tipico degli appuntamenti da non fallire: tutto questo è Costamasnaga-Galbiate, confronto nel quale mostrare i muscoli è imperativo, specie nel caso di chi, come il Costa, si affaccia all'atto decisivo con molte più ombre che luci sul proprio recente cammino. Ma l'avvio di gara, di marca locale, pare smentire le tendenze di fine regular season: il Costa è carico e spavaldo, manca solo la concretezza. Di Luccio è il grande ex, chi meglio di lui può rompere il ghiaccio? Il cronometro non ha ancora toccato quota 30 secondi e il numero 7 propizia la conclusione a giro di Galperti, che scalda i guantoni del guardingo Riva. Costa di nuovo in avanti, Galbiate che pare intimorito; Talon riceve dalla sinistra e calcia a incrociare, lambendo il palo. Escono dal guscio gli uomini di Canella, generando apprensioni alla retroguardia locale attraverso sporadiche ripartenze, contrassegnate da progressioni per vie centrali destinate a creare superiorità numerica e a sortire degli effetti. L'applicazione collettiva galbiatese viene ripagata al 24', quando Bonacina, incuneatosi nell'area avversaria, viene frenato irregolarmente e conquista un penalty. Sul dischetto si presenta Brambilla, la cui esecuzione è pregevole e vale il vantaggio ospite. Ed è proprio lì, nel cuore non troppo pulsante del Costa, che il Galbiate affonda il colpo, aprendosi più di un varco sulla permanenza in Promozione; contenuta e snaturata la reazione locale, la squadra di Canella si ripropone in avanti e la precisa e ficcante conclusione di Conti decreta il raddoppio. Per il Costa, cielo e orizzonte si anneriscono, mentre il verde speranza disegnato sulle maglie ospiti pare già equivalere ad una premonizione della festa salvezza.
Il Galbiate ha ingranato la quinta ma il traguardo è ancora troppo lontano. La formazione biancoverde amministra e cerca insistentemente la ripartenza, quella di casa è alla disperata ricerca di un pertugio per riaprire i giochi. Le palle inattive potrebbero costituire il mezzo con cui sfruttare la fisicità di Talon o per estrarre dal cilindro la giocata ideale; il terminale offensivo locale riceve un paio di traversoni nella prima metà di ripresa ma manca il bersaglio grande in entrambe le circostanze, suscitando sconforto tra il pubblico delle mura amiche. Nel mezzo, una punizione ben calibrata di Rossi impegna seriamente Riva, abile a smanacciare sopra la traversa. Le azioni salienti, insomma, narrano di un Costa volitivo e in scia dell'avversario ma spesso incapace di combinare in maniera sufficientemente qualitativa per generare più delle episodiche apprensioni; sul fronte opposto, baricentro arretrato e ritmo di tanto in tanto frammentato permettono ai galbiatesi di accompagnare il match mano nella mano verso un verdetto che, almeno per il primo round, pare già scolpito nella pietra. Ma con le unghie e con i denti, il Costa si rifà sotto. Il Galbiate smarrisce compattezza e quando il cronometro tocca il minuto 39 i locali attuano il diabolico piano per riaccendere le speranze salvezza; il principale strumento per colpire nel segno si rivela la panchina, dalla quale Limonta pesca Gryka con l'intento di restituire linfa al reparto offensivo. La mossa si rivela decisiva. Il numero 20 si ritrova con il tempo e lo spazio per assestare una conclusione al veleno, che, complice una netta deviazione, cambia in corsa la propria traiettoria insaccandosi alla sinistra di Riva. Gli artigli sfoderati, un avversario improvvisamente in affanno, la proverbiale forza della disperazione: gli ingredienti per pareggiare ci sono tutti. La ricetta è portata in tavola subito dopo dal veterano Molteni, abile a correggere in rete al volo una punizione battuta dalla destra da un compagno e a fissare il punteggio sul 2-2 finale. Parità nel primo round: il Costamasnaga respira, sebbene sia comunque chiamato a vincere nella gara di ritorno di domenica prossima per restare in Promozione, il Galbiate si mangia le mani.
COSTAMASNAGA-GALBIATE 1974 2-2
RETI (0-1; 0-2; 1-2; 2-2): 24' rig. Brambilla (G), 35' Conti (G), 39' st Gryka (C), 41' st Molteni (C).
COSTAMASNAGA (4-4-2): Panzeri Veron 6, Adamo 5.5 (19' st Galli Ivan 6.5), Ponti M. 6, Galli Nicolò 6 (37' st Colosimo sv), Molteni 7.5, Pellicciari 5.5 (33' st Di Palma sv), Di Luccio 6, Puglisi 6.5, Talon 6, Rossi 6, Galperti 6 (22' st Gryka 7). A disp. Sottocasa, Frasi, Girani, Sassone, Iacullo. All. Limonta 6.5.
GALBIATE 1974 (3-5-2): Riva 6.5, Brini 6, Rossini 6, Gjoka 6.5, Bonacina 6.5, Todeschini 6, Arrighini 6, Donghi 6, Redaelli 6.5 (15' st Ferrè 6), Conti 7 (37' st Agostoni sv), Brambilla 7. A disp. Longhi, Nazzari, Curioni, Purita, Mazzoleni, Maggioni, Intrieri. All. Canella 6.
ARBITRO: Sciolti di Bergamo 6.
ASSISTENTI: Russo di Milano e Merlini di Milano.
AMMONITI: Bonacina (C), Brini (G), Rossini (G).
COSTAMASNAGA
Panzeri Veron 6 Vede sbucare dal limite dell'area il tiro di Conti senza riuscire ad opporre resistenza; attento in un paio di circostanze ad inizio ripresa.
Adamo 5.5 Un po' incerto, soprattutto nel primo tempo; non una prova da ricordare.
19' st Galli Ivan 6.5 Il suo ingresso risulta vivace, garantisce brillantezza.
Ponti M. 6 Sufficienza stiracchiata, qualche amnesia di troppo per lui.
Galli Nicolò 6 In affanno nel primo tempo quando il Galbiate sfonda per vie centrali, alimenta il giropalla locale nei secondi 45 minuti. (37' st Colosimo sv).
Molteni 7.5 Il suo è probabilmente il gol più pesante di tutta la tormentata stagione grigiorossa; l'inserimento e la successiva botta di giustezza potrebbero aver cambiato il volto del playout.
Pellicciari 5.5 Ci mette l'anima ma si ritrova in affanno, sebbene non cessi mai di lottare. (33' st Di Palma sv).
Di Luccio 6 Perno della trequarti, è lì lì per accendere la luce ma le sue progressioni solitarie spesso si infrangono contro la retroguardia galbiatese.
Puglisi 6.5 Anche per lui, primo tempo travagliato e ripresa in forte crescendo.
Talon 6 Pur non riuscendo a centrare il bersaglio (rete sfiorata in tre occasioni), fisicità e costante presenza nell'area avversaria costituiscono frecce all'arco del Costa per abbattere le resistenze galbiatesi.
Rossi 6 Confeziona una giocata promettente, una punizione che crea grattacapi a Riva; altre volte, pecca di concretezza nell'ultimo passaggio.
Galperti 6 Un tiro a giro teoricamente diretto all'incrocio ma scaricato nella pratica su Riva è il primo squillo del match; non molto altro da segnalare.
22' st Gryka 7 Il suo ingresso contribuisce alla lunga a generare la svolta; orchestra la rimonta con determinazione e un pizzico di buona sorte.
All. Limonta 6.5 Ritrovarsi di fronte all'andata di un playout alla terza panchina non è certo roba da tutti; quantomeno, dopo vari impacci, la sua formazione mostra di crederci fino all'ultimo.
GALBIATE
Riva 6.5 Ingannato dalla deviazione, nulla può fare per scongiurare l'1-2. Si rende comunque autore di un paio di interventi apprezzabili.
Brini 6 Guardingo e meticoloso per quasi tutto il match, perde riferimenti nel finale come gran parte della squadra.
Rossini 6 Idem come Brini; entra in sofferenza verso la fine ed è costretto a sgambettare, spendendo un giallo, un interprete offensivo di casa, per la punizione da cui scaturisce il pari.
Gjoka 6.5 Tiene alta la guardia, facendo il possibile per frenare la forza d'urto di Talon, il quale si ritrova in difficoltà per gran parte del primo tempo.
Bonacina 6.5 Funambolico, conquista il rigore con una percussione che contrassegna il suo repertorio. Una prova nell'insieme positiva.
Todeschini 6 Sulla destra va ad intermittenza; a tratti spinge, a tratti si preoccupa più di contenere. Prestazione lineare.
Arrighini 6 Copre la corsia di propria competenza con ordine e senza scomporsi.
Donghi 6 Efficace risulta il proprio apporto alla mediana, almeno finché il Galbiate riesce a mantenere l'equilibrio tra i reparti.
Redaelli 6.5 Pone lucidità e agonismo al servizio della squadra, uscendo prematuramente per crampi; uscito lui, il Galbiate comincia gradualmente ad abbassarsi.
15' st Ferrè 6 Nella sostanza, non un ingresso memorabile ma nemmeno da dimenticare.
Conti 7 Uno spunto propizia il momentaneo raddoppio, il gol che potrebbe chiudere il discorso salvezza. Rimane comunque un sigillo importante, al di là di come è andata. (37' st Agostoni sv).
Brambilla 7 Freddo dagli undici metri, imprevedibile nel corso della gara.
All. Canella 6 Il Galbiate, per sua stessa ammissione, si abbassa troppo e paga dazio nel finale. Amnesia tattica o semplice calo fisico? Difficile dirimere la questione.
Stefano Limonta analizza una gara particolarmente delicata per il suo Costamasnaga: «Nel primo quarto d'ora abbiamo avuto due grosse occasioni davanti al portiere con le quali avremmo potuto indirizzare la partita. Alla prima situazione di pericolo, abbiamo subìto il rigore e poi il raddoppio; sul secondo gol, al netto del nostro movimento sbagliato, c'è da fare i complimenti all'avversario che ha fatto un gol bellissimo. Chiaro che giocare un playout con un risultato su tre, può aiutare se indirizzi la partita; se devi rincorrere, poi diventa difficile e i miei ragazzi sono stati bravi. Io ho preso la squadra ampiamente in corsa (ride, ndr), è la mia terza panchina. Dovevamo fare un risultato nelle due gare di campionato per giocarci questa possibilità, lo abbiamo fatto, ora ce la giochiamo. Dobbiamo andare a Galbiate e vincere, come avremmo dovuto fare in qualsiasi caso, dato che non siamo una squadra che si difende. Oggi penso che con il pareggio non abbiamo rubato niente, loro nel secondo tempo non sono mai stati pericolosi a differenza del primo».
Marco Canella è decisamente scuro in volto. La domanda è una ed una soltanto: che cosa è successo nelle battute finali del match? «Due situazioni nelle quali siamo stati anche un po' sfortunati, in particolare nella prima. Peccato perché eravamo in vantaggio 2-0 a cinque minuti dalla fine, sarebbe stato un risultato fondamentale ma così si riapre tutto. C'è grande rammarico, sono molto deluso perché ormai assaporavo la vittoria. Abbiamo fatto un gran primo tempo, nel secondo forse ci siamo abbassati troppo ma è anche merito dell'avversario che doveva recuperare il risultato. Sapevamo che loro sulle palle inattive sono pericolosi e infatti abbiamo preso il 2-2 su una situazione del genere». Che cosa cambia ora nella preparazione della gara di ritorno? «Cambia tutto. Dobbiamo prepararci bene in settimana e cercare di approcciare la partita come abbiamo fatto nel primo tempo, perché sarà una gara pericolosa e aperta a qualsiasi risultato». 50% di possibilità per ciascuna di restare in Promozione? «Ad oggi assolutamente si», la conclusione del tecnico dei biancoverdi.