Cerca

Promozione

Finiscono i cambi, poi una serie di infortuni costringe gli ospiti a lasciare il campo: sospeso il pazzo playout

Un gol annullato, un'espulsione e due rigori contro, l'allenatore non ci sta: «Faremo subito reclamo»

Tessadori Romanengo

PROMOZIONE VISTARINO ROMANENGO • Riccardo Tessadori, allenatore del Romanengo

Quando la posta in palio è così alta che un singolo episodio può cambiare le sorti della stagione, mantenere i nervi saldi è molto difficile. Lo è ancora di più quando gli episodi si sommano riempiendo le dita di una mano. È il caso di Vistarino-Romanengo, ritorno dei playout per decidere chi rimarrà in Promozione e chi invece retrocederà in Prima categoria. Dopo la vittoria all'andata dei pavesi per 2-1, al Romanengo serve assolutamente una vittoria con almeno due gol di scarto, impresa non semplice ma alla portata dei ragazzi di Tessadori. È così che all'11', quando Alzani spinge in rete la torre di Cavallanti, la panchina ospite esplode in un'esultanza carica di tensione. Sembra il preludio ad una rimonta storica, e invece è l'inizio di un incubo.

0-1 PALLA AL CENTRO, O FORSE NO?

Dopo il gol segnato da Alzani infatti l'arbitro va a colloquio con il guardalinee, mossa che lascia perplesso Tessadori, tecnico ospite: «L'arbitro ha subito assegnato il gol indicando il centrocampo, e così ha fatto anche il guardalinee, che si è diretto verso la metà campo, ma quando è passato davanti alla panchina del Vistarino è stato accerchiato e sommerso dalle proteste. È solo a quel punto che l'arbitro va a parlare col guardalinee e dopo due minuti di discussione decide di annullare il gol per un inesistente tocco di mano».

Ricostruzione che trova solo parziale conferma nelle parole di Giacomo Somensini, direttore generale del Vistarino: «Sì, l'arbitro effettivamente è stato a colloquio un paio di minuti con il guardalinee al termine dei quali ha annullato il gol, però a fine partita anche il loro attaccante ha ammesso il tocco di mano». Ma le proteste sono destinate ad aumentare. Passano due minuti e dentro l'area di rigore si consuma un altro episodio oggetto di grande dibattito. «Al 13' Arpini interviene pulito sul pallone anticipando nettamente il loro attaccante ,ma l'arbitro ancora una volta ci fischia contro assegnando calcio di rigore», commenta un acceso Tessadori. Dal potenziale 0-1 si passa quindi all'1-0, con Frasca che dagli undici metri non sbaglia.

Passano sette minuti e arriva il terzo episodio chiave della gara, come spiega Tessadori: «Bressanelli va in contrasto con Frasca commettendo fallo. Frasca però reagisce tirando un calcio in faccia a Bressanelli. Quando ho visto che l'arbitro si avvicinava con giallo e rosso pensavo ammonisse ed espellesse sia Bressanelli che Frasca, e invece dopo aver mostrato il rosso al nostro giocatore - seconda ammonizione per lui -  se n'è andato lasciando completamente impunito il loro». La decisione lascia qualche perplessità anche nei padroni di casa, Somensini in primis: «Il loro giocatore è stato espulso per il doppio giallo, ma in effetti l'ammonizione a Frasca per la reazione ci poteva stare». Padroni di casa che al 25' trovano - ancora una volta su rigore con Frasca - anche il doppio vantaggio, ma Tessadori ha qualche dubbio anche su questo episodio: «Il contrasto falloso, se di fallo si può parlare, avviene almeno un metro fuori dall'area, i giocatori si trovavano infatti sulla lunetta. - come anche per il gol del definitivo 3-0 - Sul loro terzo gol Alibrandi riceve palla almeno 2/3 metri oltre la linea dei difensori».

Ormai sotto di tre gol e in 10 uomini Tessadori fa quattro cambi all'intervallo - uno era già arrivato nel primo tempo per riequilibrare la squadra in seguito all'espulsione -, sostituzioni che però creano ulteriori problemi: «I subentrati sono scesi in campo nervosi e irrigiditi dalla tensione, e dopo pochi minuti hanno patito degli infortuni che li hanno costretti ad uscire». Col Romanengo dunque privo del numero minimo di giocatori per proseguire la partita, l'arbitro si è trovato costretto a sospendere la gara al 9' del secondo tempo.

ASPETTANDO IL COMUNICATO UFFICIALE

La palla passa dunque al giudice sportivo, che è chiamato a decidere se omologare il 3-0 o a dare la sconfitta a tavolino agli ospiti, ma il Romanengo è pronto a dare battaglia, spiega Tessadori: «La nostra intenzione è quella di esporre reclamo per l'arbitraggio subito. Tutti possono sbagliare, ma si può sbagliare una o due volte. Quando sbagli così tante volte a discapito di una sola squadra è difficile da accettare». 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter