Promozione
28 Maggio 2023
La coppia che scoppia: "papà" Barison si riconferma grande rapace della categoria, mentre il "figlioccio" Solera è stato semplicemente scatenato
Dopo aver chiuso il campionato da seconda della classe, ora il Villafranca può sognare in grande. La squadra di Francesco Perlo ospita la rivelazione San Sebastiano, mettendo in scena una partita matta con addirittura sei reti messe a segno. I padroni di casa approfittano dei regali degli ospiti (in particolare di quelli del portiere Ariaudo) e rifilano un poker alla formazione di Giuseppe Pisano, vicinissima nel rendere reale un sogno che a settembre pareva impossibile. Adesso, ai giallorossi, non resta che attendere quale sarà la location in cui darsi battaglia con la Pastorfrigor, temibile compagine del Girone D.
L’incontro incomincia con un brivido nell’area di rigore arancionera, con Ariaudo che sbaglia il rinvio corto e fa carambolare la sfera addosso al temibile Barison: il portiere rimedia al pasticcio fiondandosi per primo sul pallone ed evitando un clamoroso assist al bomber ex (fra le altre) Carmagnola.
Errare è umano, perseverare è diabolico: Ariaudo sbaglia un altro rinvio, che spedisce addosso a Solera, con il pallone che prende una parabola beffarda e finisce in porta – il numero 7, per non rischiare, con un tap-in assicura la palla in fondo al sacco. Un gol nato, indubbiamente, a causa dell’errore nel rinvio del portiere, ma figlio di una insicurezza generale nel reparto difensivo fossanese, incapace di leggere la situazione in maniera lucida.
Al rientro dagli spogliatoi, Pisano è l’unico a mettere mano ai cambi, levando Gazzera per dare spazio a Guzzo e rimpiazzando l’innocuo Lingua con il numero 20 Mainardi, una scelta probabilmente dovuta a conferire più centimetri al fronte offensivo dinanzi al muro villafranchese.
Segue un episodio clamoroso con il direttore di gara che concede punizione al Villafranca, estrae il giallo verso Cavallera ma fa battere la punizione alla svelta senza fischiare: i giallorossi segnano il 3-1 con Solera, ma la rete non è regolare, in quanto, in seguito a un'ammonizione, è necessario l'uso del fischietto - sussistono, allora, gli estremi per un ricorso da parte della società San Sebastiano. Logiche le vivaci proteste da parte dei fossanesi, ma l’arbitro di Collegno non cambia idea.
Il San Sebastiano prova a risollevarsi ma non ha la possibilità di sfondare nell’area nemica, ritrovandosi così costretto a calciare da fuori area: la serie di tentativi da fuori viene annullata da Tulino senza particolari problemi.
Al 17’, l’arbitro concede un calcio di rigore agli ospiti, a causa di un intervento non lecito di un difensore in area: si prende la responsabilità Morra, che con una botta nell’angolino non lascia scampo a Tulino.
Ma questa è una partita totalmente folle e il San Sebastiano regala un goffo angolo ai locali, con Serra che calcia in mezzo e, dopo una doppia deviazione, è il difensore-bomber Montemurro a spedire la sfera in fondo al sacco.
Prova a rispondere dall’altra parte Caristo su calcio di punizione, tuttavia, la barriera devia quanto basta sopra la traversa. I fossanesi non sfondano in alcun modo – anche a causa della linea a 5 adottata dalla compagine di Perlo – riescono a farsi vedere solamente da calcio piazzato, come al 37’, quando Mainardi guadagna una punizione dal limite, calciata poi da Brizio, ma Tulino vola come un supereroe e disinnesca la palla avvelenata.
A due minuti dal novantesimo, è il Villafranca a rischiare di combinare la frittata con un retropassaggio sciagurato, ma Tulino interviene alla perfezione e allontana, poi Lamnaouar prova ad approfittare della porta sguarnita ma colpisce solamente i parastinchi di Pairetto.
Con il risultato finale di 4-2, il Villafranca si regala l’accesso alla semifinale dei playoff, dove affronterà la Pastorfrigor: l’Eccellenza non è mai stata così vicina.
VILLAFRANCA - SAN SEBASTIANO 4-2
RETI (1-0, 1-1, 3-1, 3-2, 4-2): 9’ Solera (V), 20’ Morra (S), 25’ Barison (V), 6’ st Solera (V), 19’ st rig. Morra (S), 21’ st Montemurro (V).
VILLAFRANCA (4-2-3-1): Tulino 7, Allasia 6.5, Serra 7, Montemurro 7, Alberetto 6, Pairetto 6.5, Solera 8.5 (50’ st Chiattone sv), Rotondo 6.5 (18’ st Sinopoli 6), Barison 7, Duvina 6, Giambertone 6 (29’ st Tavella 6). All. Perlo 7. A disposizione: Pautasso, Combina, Galetto.
SAN SEBASTIANO (4-1-3-2): Ariaudo 4.5, Operti 6, Gazzera 6.5 (1’ st Guzzo 6), Cavallera 6, Tarable 6, Sciatti 6.5 (26’ st Brizio 6), Lamnaouar 6.5, Morra 8, Tatili 6 (26’ st Riscaldino 6.5), Caristo 6.5 (30’ st Ternavasio 6), Lingua 6 (1’ st Mainardi 6). All. Pisano 6. A disposizione: Tortone, Desantis, Bergese. Barbero.
GIALLI: 15’ Montemurro (V), 6’ st Cavallera (S), 12’ st Rotondo (V), 45’ st Riscaldino (S).
ARBITRO: Simone La Luna di Collegno 5.5.
ASSISTENTI: Rosso di Collegno, Lo Chiatto di Nichelino.
VILLAFRANCA
Tulino 7 Intramontabile, alla soglia dei 40 anni l’estremo difensore di giallorossi è capace di fare la differenza in qualunque frangente e in qualunque partita.
Allasia 6.5 Grande partita di attenzione da parte del terzino destro, capace di mettere alle strette il miglior marcatore del girone, ovverosia Samuele Caristo.
Serra 7 Giganteggia e si mette in risalto nei momenti cruciali della partita, facendo valere tutta la sua tecnica e la sua esperienza. Ci mette lo zampino anche nel gol di Montemurro.
Montemurro 7 Un difensore centrale capace di vestire anche i panni del bomber: per il centrale classe 084, dopo i sei sigilli messi a segno in campionato, arriva un'altra marcatura.
Alberetto 6 Performance di estremo sacrificio per il giovanissimo mediano giallorosso, il quale fornisce una buona mano nello schermare le rappresaglie fossanesi.
Pairetto 6.5 Un muro mobile, emblematico quando si oppone a Lamnaouar con la sua stazza per proteggere la porta lasciata sguarnita. Divide et impera.
Solera 8.5 È il primo a capire le difficoltà del portiere avversario in fase di disimpegno e difatti, credendoci fino in fondo, timbra il primo gol e concepisce il secondo. Nella ripresa si rivela un predatore nel concretizzare il gol del 3-1 (50’ st Chiattone sv).
Rotondo 6.5 Dinamo instancabile, esegue in maniera ottimale entrambe le fasi di gioco, non risparmiandosi nemmeno per un momento.
18’ st Sinopoli 6 Positivo l'ingresso in campo del classe 2002 (che compirà 21 anni fra pochi giorni, il 31!), che fornisce un ulteriore contributo difensivo per portare a casa il risultato.
Barison 7 Abbandonato lì davanti, come un cane in tangenziale, per la maggior parte del tempo, non si fa notare, riducendosi a dover fare a sportellate con i nemici; poi, alla prima occasione, la butta dentro. Sempre presente.
Duvina 6 Il capitano spalleggia il meno esperto Alberetto e con lui dà vita a una coppia abile nel destabilizzare le trame arancionere.
Giambertone 6 Abbina rapidità e fisicità sulla corsia di sinistra, ma si perde in un bicchiere d’acqua eccedendo con dei preziosismi che portano a ben poco di concreto.
29’ st Tavella 6 Entrato bene anche il classe 1995, utile nel rifornire di energie fresche il resto del gruppo per resistere all'assedio nemico.
All. Perlo 7 Vede i regali, li scarta e ringrazia. Tre dei quattro gol messi a segno sono frutto della rarissima gentilezza messa in mostra dagli arancioneri, da parte sua, dunque, la squadra non ha fatto altro che difendere il vantaggio adottando una fase difensiva praticamente perfetta.
SAN SEBASTIANO
Ariaudo 4.5 Due (quasi tre) rinvii da incubo costano carissimo alla propria squadra, che subisce due reti in maniera totalmente rocambolesca: due regali gratuiti che i villafranchesi non esitano a scartare
Operti 6 Il giovanissimo terzino interpreta bene la gara, non facendo né respirare né ragionare un Maciste come Giambertone in più di un frangente.
Gazzera 6.5 Sua la sventagliata che ha tagliato tutto il campo e fornito l’occasione a Morra di pareggiare i conti. Difensivamente si comporta bene.
1’ st Guzzo 6 Buono l'ingresso del numero 13, il quale rischia di combinarla grossa ma è abile nel rimediare al proprio errore in fretta e furia.
Cavallera 6 Svolge il proprio dovere e porta a casa il lavoro; entra nei "meriti" del terzo gol giallorosso perché la punizione da cui nasce il gol (discutibile) è figlia di un suo fallo.
Tarable 6 Prestazione positiva, sia nel proteggere la propria area di rigore che nel cercare la giocata e tentare di far partire l'azione da dietro. Tante le sportellate scambiate con Barison.
Sciatti 6.5 Come suo solito, mette ordine in mezzo al campo e infonde sicurezza nel resto del gruppo con le sue giocate precise ed intelligenti.
26’ st Brizio 6 Il classe '94 mette sul rettangolo verde la propria esperienza per cercare di svoltare le sorti dell'incontro.
Lamnaouar 6.5 Se con lo Scarnafigi era stato l'uomo-chiave (non solamente per il gol), a questo giro brilla un po' di meno, ma è indubbio che, palla al piede, ce ne sono ben pochi come lui in questa categoria.
Morra 8 Il protagonista assoluto degli arancioneri: il primo gol (anche grazie a un pizzico di fortuna) è il più lampante esempio della propria tecnica; poi, dimostra di avere anche le spalle larghissime, trasformando il rigore.
Tatili 6 Non riesce a esprimere l’estro che lo contraddistingue solitamente, andando a sbattere contro il guardrail giallorosso.
26’ st Riscaldino 6.5 Piazzatosi sulla sinistra, il numero 17 ubriaca i difensori avversari con il suo dribbling e tenta sempre di portarsi sul fondo, ma mancano gli uomini a rimorchio.
Caristo 6.5 Il bomber arancionero non lascia il timbro nel tabellino, ma, perlomeno, è sempre stato in grado di creare superiorità numerica e mettere alle corde gli avversari.
30’ st Ternavasio 6 Fatica a ragionare in mezzo al traffico e alla frenesia della parte finale della partita.
Lingua 6 Poco servito, continua a sbattere contro la muraglia giallorossa senza trovare lo sbocco giusto per incidere sull’economia della partita.
1’ st Mainardi 6 Lavoro di grande sacrificio da parte del centravanti, chiamato in causa per mettere a disposizione tutti i suoi centimetri.
All. Pisano 6 Regalare tre reti, sapendo di potertela giocare fino in fondo, è stato troppo: Ariaudo ne combina di ogni, poi c'è un po' di ingenuità in occasione della doppietta di Solera. Mantiene costantemente il pallino del gioco, tuttavia, provare a scardinare la difesa di Perlo si è rivelata una fatica degna di Ercole.