Promozione
04 Giugno 2023
PRO NOVARA-IVREA PROMOZIONE - Sandro Beccari e Alessandro Provenzano, colonne della Pro Vercelli dello Scudetto 1994, si sfideranno da avversari
Si troveranno l'uno contro l'altro, in ruoli diversi, ma il sorriso non mancherà di certo nei momenti dei saluti, qualunque sarà il risultato. Pro Novara-Ivrea, partita di semifinale play off di Promozione di domenica 4 alle 16 a Trino è anche incontro che vede da un lato Sandro Beccari, allenatore della Pro Novara da un mese circa, e Alessandro Provenzano, direttore generale dell'Ivrea. E chi sa di calcio piemontese (e non solo) ha ben presente il ruolo dei due nella storia della Pro Vercelli, con la vittoria del CND 1993-1994 partita con il successo nel Girone A di campionato e conclusa con lo Scudetto Nazionale nella doppia finale con il Giulianova.
L'esultanza della Pro Vercelli a Camaiore nel maggio 1994 per il pareggio che basta per la vittoria del campionato (foto da Il Grande Album della Pro Vercelli)
Beccari (classe 1962) era il portiere titolare di quella Pro Vercelli dopo essere tornato in città nel 1990 con la ripartenza del club dalla Promozione, mentre Provenzano (classe 1973) era un giovane attaccante in arrivo dall'Ivrea, dove aveva già fatto valanghe di gol in un campionato di Eccellenza, oltre che esordito in Interregionale ancora prima. Una magia la stagione 1993-1994 con una città intera che sostenne la sua squadra per tutto il campionato fino al clamoroso epilogo dell'allora stadio Leonida Robbiano. Cosa che non si è poi ripetuta nemmeno nelle recenti promozioni vercellesi in Serie B. La squadra del tecnico Sergio Caligaris all'epoca entusiasmò Vercelli eccome, con la coda dei play off di Serie C2 nell'annata 1994-1995 dopo un'altra ottima stagione.
«Un'annata fantastica su tutti i fronti, ero ormai agli ultimi anni di carriera e feci un ultimo anno in C2 per poi finire tra i dilettanti e fu fantastico fare tutto a Vercelli – dice Beccari – con il gruppo ci siamo ancora trovati poco tempo fa per festeggiare la ricorrenza dello Scudetto. Siamo sempre in sintonia come eravamo anni fa da giocatori, certe cose non si dimenticano mai. A sapere che io e Provenzano ci sfideremo qualcuno ha detto che forse farà un salto a vedere la partita. Che giocatore era Alessandro? Innanzitutto aveva un mancino favoloso, poi oltre che un grande calciatore era anche una persona di grande cuore. Forse ha fatto una carriera a seguire con meno di ciò che ci si attendeva, ma ci possono essere tante cose a frenare un giocatore al di là della sua sua bravura. Lo vediamo tutti i giorni».