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Prima Categoria

Omalleo Simpallao, segna sempre Capitao! Basta un gol per vincere il triangolare e volare in Promozione

Nella sfida tra le due "beffate" nei rispettivi gironi ha avuto la meglio la compagine di stanza all'Ottavio Morino

PRIMA CATEGORIA PIEMONTE S

Successo storico dei Maghi, che tornano in Promozione a distanza di anni guadagnandosi il primo posto del triangolare.

Era la sfida delle beffate, fra due squadre che non hanno vinto i rispettivi gironi per una manciata di punti (Saviglianese a -1 dalla capolista, Canelli a -2 dal primo posto) e che dovevano riaggiustare i conti delle loro stagioni. Alla fine, sotto la pioggia dello stadio Ottavio Morino, sono i Maghi ad acciuffare i 3 punti e a volare in Promozione. Una partita tiratissima, alla quale il Canelli di Fabi Amandola si presentava come capolista del girone a tre grazie ai 3 punti ottenuti contro il Luserna, mentre la Saviglianese di Carlo Rocca arrivava all'appuntamento al secondo posto del triangolare e con una sola idea in testa: vincere. Contro una formazione astigiana che ha fatto di tutto per strappare un fatidico, decisivo punto, solo la rete nella ripresa di Rigoberto Capitao (azzeccatissimo rinforzo del mercato invernale) ha permesso ai rossoblù di ottenere il tanto agognato salto di categoria. 

EQUILIBRIO REGNANTE

Dopo tanto studio fra le parti, la Saviglianese prova il colpaccio all’8’, con Capitao che appoggia per Bianco e trova un corridoio delizioso per Sacco, murato da un tempestivo intervento di Meda che gli nega il tu per tu col portiere. 
L’assetto a quattro in difesa da parte di Amandola è solo di facciata, perché, a turno, i due esterni difensivi (Pometto e Meda) si alzano per creare superiorità sulla fascia e lasciare un blocco a 3 come retroguardia. Gli astigiani si fanno sentire poco prima del quarto d’ora di gioco, con Sanghez che si accentra dalla sinistra e trova uno spiraglio per far partire la botta: Lerda si distende e mette in angolo. Giusto il tempo di battere il tiro dalla bandierina che incomincia un acquazzone: che sia di cattivo presagio per una delle due compagini? Intanto, Sanghez appoggia con uno splendido tacco su Meda, che va al cross sul secondo palo: la difesa respinge, riceve allora Ostaku che tenta di far partire una fucilata, ma il colpo gli rimane in canna e non impensierisce l’estremo difensore rossoblù. 

Al 20’, Rostagno si invola sulla sinistra, vince un primo contrasto nei confronti del difendente avversario e poi va in collisione con Favarin, il numero 1 degli astigiani: il portiere pare subire un duro colpo in faccia e inizia a rotolare a ridosso dell’area di rigore per il dolore; Rostagno protesta, tutta la linea di difesa del Canelli fa altrettanto, ma l’arbitro ferma il gioco per far esercitare le cure mediche sul giocatore, non sanziona nessuno e fa riprendere il gioco con un calcio di punizione. Poco dopo, calcio di punizione per i Maghi, con Berardo che non trova nessun compagno ma il rimpallo premia Sacco, che al limite dell’area piccola dribbla un avversario ma viene fermato da un intervento duro (però pulito) di Meda: i saviglianesi reclamano un calcio di rigore che, giustamente, non viene fischiato. 
Al 33’, dagli sviluppi di una rimessa laterale, gli ospiti rischiano grosso, con Bianco che esegue una pregevole sponda con la nuca che attraversa tutta l’area piccola: i bianchi soffiano potentemente sul pallone, mentre nessuno dei locali ci crede abbastanza e riesce a sospingere la sfera in fondo alla rete. 
Alla fine del primo tempo, però, nessuna delle due compagini è stata in grado di sospingere quella palla oltre la linea: il risultato si assesta sullo 0-0. 

SEMBRA MESSI MA È CAPITAO

La seconda frazione incomincia senza cambiamenti nei ventidue interpreti in campo: i rossoblù, comunque, dovranno arrembare per strappare una vittoria che significherebbe promozione diretta, mentre gli astigiani pare vogliano continuare a proteggersi. Nemmeno due minuti e Sacco si mangia un gol clamoroso: tiro dalla bandierina, sponda di testa perfetta per l’attaccante che da due passi dalla porta stoppa (invece di calciare di prima intenzione!) e viene recuperato da un difendente avversario. Altro calcio d’angolo e altro colpo di testa in area per i Maghi, stavolta Bedino si gira bene, ma non trova lo specchio. Sacco prova a rifarsi poco dopo beffando il portiere che aveva battezzato fuori un lancio in profondità: il classe 2002 supera Favarin e va alla conclusione da posizione angolatissima, però impatta soltanto sull’esterno della rete. 
Inizio scoppiettante della squadra di Rocca, con Giordana che potrebbe fungere da chiave di volta: il numero 10, infatti, può giocare indistintamente davanti alla difesa (formando un classico 4-3-3) oppure dietro alla punta (creando così un 4-2-3-1). Dalla parte opposta, gli uomini di Amandola non hanno fretta e attendono con pazienza il momento opportuno per lacerare gli avversari. La contesa, però, rischia di innervosirsi pesantemente: cresce il numero dei contrasti proibiti, di conseguenza quello dei cartellini e quindi anche quello delle lamentele; gli animi si fanno sempre più tesi, basta poco per innescare la miccia. 
Al 24’, Boaglio sgroppa sulla sinistra e guadagna un interessante calcio di punizione da sinistra, ma la battuta di Berardo non trova nessun giocare in maglia rossoblù. 
La partita cala di ritmo, i Maghi non riescono a trovare lo spiraglio giusto per ferire, quindi, Rocca leva Giordana per lasciare spazio a bomber Bertola. Nonostante ciò, è la formazione ospite a sfiorare il gol del vantaggio, con Javanov che da dentro l’area di rigore fa partire un missile che si spegne poco distante dal secondo palo: i tifosi di casa tirano un sospiro di sollievo, mani nei capelli invece per gli spettatori arrivati dall’astigiano. 
Al 42’ esplode il Morino con il gol di Capitao: il numero 8 porta palla, allarga sulla sinistra per Berardo che effettua un conseguente cambio di lato sulla fascia destra; traversone di Sacco proprio per Rigoberto, che inizia e termina l’azione con un tap-in dolce dolce. Il Canelli è atterrito, mentre scoppia la festa sugli spalti. 
Cambia completamente la strategia ospite, con Amandola che scatta dalla panchina per conferire nuove indicazioni ai suoi combattenti: ora la Saviglianese stringe i denti e cerca di portare in porto una vittoria dal sapore sto(r)ico. Il Canella assedia l’area nemica, sale anche il portiere in occasione di un calcio d’angolo ma la difesa di casa regge l'urto e scuce un'importantissima vittoria che significa promozione diretta. Per gli "spumantieri", scivolati al secondo posto, l'ultima spiaggia sarà ricorrere allo spareggio playoff contro la terza classificata del quadrangolare. 

IL TABELLINO

SAVIGLIANESE - CANELLI 1-0
RETI (1-0): 42’ st Capitao (S). 
SAVIGLIANESE (4-3-3): Lerda 6.5, Mucciolo 7, Berardo 6, Boaglio 6.5, Bedino 6.5, Ansaldi 6, Rostagno 6 (17’ st Rosso 6), Capitao 8, Bianco 6.5 (30’ st Bertola 6), Giordana 6, Sacco 6.5 (45’ st Berteina sv). All. Rocca 7.5. A disposizione: Rinaldi, Caputo, Marchetti, Lukani, Dutto, Allasia. 
CANELLI (4-2-3-1): Favarin 6, Pometto 6.5, Meda 6.5, Marchisio A. 6.5 (45’ st Marchisio F. sv), Gallizio 6, Ostaku 6.5, Sanghez 7 (26’ st Cantarella 6), Conti 6, Javanov 6 (38’ st Gallo sv), Dispenza 6, Di Maria 6 (17’ st Zanutto 6). All. Amandola 6. A disposizione: Simeoni, Izzo, Dessi, El Mouaatamid, Savina. 
GIALLI: 29’ Ostaku (C), 12’ st Berardo (S), 14’ st Rostagno (S), 14’ st Pometto (C), 19’ st Ansaldi (S), 24’ st Gallizio (C), 26’ st Boaglio (S). 
ARBITRO: Andrea Masucci di Torino 6. 


LE PAGELLE

SAVIGLIANESE

La Saviglianese di Rocca

Lerda 6.5 Dimostra prontezza di riflessi e grande leadership all’interno dell’area di sua competenza: nel primo tempo si rende autore di un paio di interventi di ottima fattura. 
Mucciolo 7 Partita “con gli attributi” da parte del capitano rossoblù, il quale non molla mai la presa e dà il 200% per portare a compimento la missione. 
Berardo 6 Tantissima forza di volontà da parte del terzino sinistro, efficace in entrambe le fasi di gioco, ma non appena finisce la benzina spreca palloni e rischia di divenire deleterio. 
Boaglio 6.5 Battaglia senza tregua in mezzo al campo, con un paio di strappi riesce a far intravedere al resto del gruppo la luce in fondo al tunnel, ma l’impegno non è bastato. 
Bedino 6.5 Probabilmente il migliore della coppia di centrali rossoblù, grazie a interventi precisi e tempestivi che conferiscono solidità alla retroguardia. 
Ansaldi 6 Mantiene alta la concentrazione per tutta la durata dell’incontro e, sebbene incorra in qualche rischio, sopperisce a qualche guaio. 
Rostagno 6 Mette in mostra tanta quantità ed energia, ma in tutto ciò c’è anche un nervosismo latente che, non appena esce fuori, rischia di rovinare la sua performance. 
17’ st Rosso 6 Subentra per togliere qualche castagna dal fuoco, tuttavia, fatica a imporsi contro la schierata difesa nemica; il suo pressing sull'uomo è un'arma utilissima nei minuti finali. 
Capitao 8 Giocatori alti, ben piazzati fisicamente e tremendamente tattici non è affatto semplice trovarlo: lui riesce a mischiare insieme tutte queste caratteristiche, giganteggiando in mezzo al prato del Morino. Fa valere il suo strapotere segnando il gol che significa promozione. 
Bianco 6.5 Tanto il lavoro sporco svolto dall’attaccante rossoblù, che fatica ad andare al tiro ma assicura la propria presenza in ogni zona della trequarti. 
30’ st Bertola 6 Un po' appannato, forse complice anche la pioggia battente non riesce a esprimersi come vorrebbe ma aiuta comunque il resto del gruppo nel momento del bisogno. 
Giordana 6 Ingente lavoro da parte del centrocampista centrale, che non fa mancare il suo apporto nemmeno nella trequarti per disturbare la retroguardia del Canelli. 
Sacco 6.5 Indiavolato, è il primo a suonare la campana e a cercare di sbloccare il risultato, ma viene murato in ben due frangenti, mentre nella ripresa si mangia un gol già fatto; si riscatta impacchettando l'assist per Capitao. (45’ st Berteina sv). 
All. Rocca 7.5 Più di trecento panchine in carriera, circa 180 solo in Serie D, ma il suo cuore batte per i Maghi e per lui essere riuscito a (ri)portare i rossoblù in Promozione è il premio più bello che ci sia. La squadra gioca in maniera ordinata, punta a svoltare il punteggio nell'ultima mezzora e ci riesce malgrado la stanchezza e la pioggia in campo. 

CANELLI

Il Canelli di Amandola

Favarin 6 Tiene sempre alta la guardia e, grazie a un costante aiuto da parte della retroguardia, è in grado di limitare al minimo il numero dei suoi interventi. 
Pometto 6.5 Dopo un primo tempo in penombra, gonfia il petto e alza l'asticella durante la seconda frazione, rivelandosi uno scomodo cliente anche per il subentrato Rosso. 
Meda 6.5 Quarant'anni sul groppone ma gioca ancora come un giovincello: il terzino classe '82 ci mette tutto sé stesso ed effettua delle chiusure sensazionali, mostrando tutto il bagaglio tecnico ed esperienza maturato nel corso degli anni. 
Marchisio A. 6.5 Ottima prova da parte del difensore centrale, abilissimo nel prendere il tempo sull'avversario e a uscire dai contrasti palla al piede. (45’ st Marchisio F. sv). 
Gallizio 6 Il centrale classe 1998 completa bene il reparto difensivo, dimostrando grande solidità sia in un assetto a 4 che in un assetto a 3. 
Ostaku 6.5 Mette costantemente ordine in mezzo al campo, grazie a una sagacia non comune e a una visione a 360°; cerca anche il gol con una botta da fuori ma senza impensierire Lerda. 
Sanghez 7 Splendida prestazione da parte del classe 2005, che illumina il Morino con giocate di qualità; un fastidio al bicipite femorale lo limita, lui stringe i denti e resta in campo ma non riesce più a brillare. 
26’ st Cantarella 6 Apporta maggiore densità in mezzo al campo e si mette a disposizione del resto della squadra anche (e soprattutto) in fase di non possesso. 
Conti 6 Assieme a Ostaku riesce a eseguire un ottimo filtro che non permette ai Maghi di ragionare con lucidità e che limita le imbeccate avversarie. 
Javanov 6 Poco servito, ma appena ha l'occasione dimostra di saper fare male: la sua conclusione da dentro l'area di rigore sibila di pochissimo fuori dallo specchio. Se fosse entrato... (38’ st Gallo sv). 
Dispenza 6 A segno nella gara contro il Luserna, il "Diez spumantiero" non riesce a ripetersi; gioca alle spalle di Javanov e fa da secondo in campo impartendo continuamente ordini ai propri compagni. 
Di Maria 6 L’esterno prova ad affondare il colpo sulla corsia di destra ma viene sempre ben contenuto da un tenace Berardo; non si risparmia e dà anche una mano in fase di non possesso. 
17’ st Zanutto 6 Ingresso in campo positivo, poiché contribuisce a tenere botta anche nei momenti di maggiore delicatezza. 
All. Amandola 6 Dopo lo smacco in campionato, ne subisce un altro nel triangolare: domina col Luserna e decide di giocarsela per il pareggio al Morino, venendo però castigato con un gol a 3 minuti dal 90'. Alla fine, si fa troppo tardi per rimediare. 

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