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Scrivere la storia con un legame di cuore: due piccole piazze perdono i rispettivi fedeli condottieri

La fine di due cicli è arrivata, con un vincitore di una Coppa Piemonte e un tecnico con un legame di quasi un decennio che lasciano, si rimescolano così le carte sulle panchine del Girone E di Prima Categoria.

Prima Categoria Piemonte Risultati San Bernardo Marocco

Prima Categoria Piemonte: Marco Marocco lascia la panchina del San Bernardo dopo quattro stagioni in cui ha scritto la storia

Il cambiamento è sempre alle porte. Questa frase è un must dei giorni odierni, in cui calciatori ed allenatori sono sempre più attratti dalle nuove avventure, in cui mettersi in gioco in realtà diverse, anno dopo anno, è pratica comune. Nonostante ciò, le bandiere esistono ancora. Ne è un esempio il capitano del San Bernardo Matteo Cappello, il classe 88' che ha passato una vita a difesa dei colori biancorossi, precisamente dalla stagione 2011/2012 quando la squadra militava in Seconda Categoria. In questa stagione ha lasciato il calcio giocato per mettersi in gioco sempre con la società borghigiana con il ruolo di Direttore Sportivo. Oggi però si parla di allenatori, di due uomini che nelle rispettive esperienze hanno fatto a loro modo la storia, di due grandi uomini di calcio: Marco Marocco e Danilo Careglio. Il primo alla guida del San Bernardo in appena quattro stagioni ha reso i biancorossi una realtà della Prima Categoria, il secondo alla guida del Perosa è riuscito a rifondare dalla Seconda ed arrivare più volte vicino alla Promozione, sfuggita per appena un punto nella stagione 2021/2022. 


Ma andiamo con ordine, partendo dalle parole di addio di Marco Marocco sulla pagina ufficiale del San Bernardo. 

Dalle parole del tecnico si evince il legame umano, oltre che sportivo, con la piazza, oltre a leggersi sulle righe i risultati ottenuti. Nello stesso anno Coppa Piemonte e promozione dalla Seconda alla Prima Categoria (stagione 2019/2020), permanenza in categoria nelle due stagioni successive, con il sesto posto storico dell'annata appena conclusa grazie ad un bottino di 42 punti. Il tecnico ha capito di aver dato tutto per la causa, però ha ancora voglia di mettersi in gioco come si evince dalle parole rilasciate a Sprint e Sport:

«Ero già in dubbio l'anno scorso se continuare, quest'anno ho preso la decisione di lasciare nonostante non avessi un'altra soluzione. Ho ancora due offerte in ballo in seconda categoria, però non voglio più scendere, anche perché in seconda ho vinto in due stagioni su due con San Bernardo e Pralormo. -Prosegue con un commento sull'esperienza biancorossa- Sono stati quattro anni importanti, dove siamo saliti di categoria, vinto la coppa piemonte e chiuso al sesto posto, un risultato storico. Ho lasciato perché era finito il ciclo, quando è giusto lasciare. L'anno scorso c'era stata la tentazione del Villastellone, però ho deciso di rimanere ed è stata una decisione giusta. Sono soddisfatto e orgoglioso del lavoro fatto, il San Bernardo è stato per me, oltre ad un gruppo, una famiglia. Inoltre per via del covid sono state stagioni particolari, per cui rimangono dentro». 

L'altro addio degno di nota è di Danilo Careglio dalla panchina del Perosa, dopo nove stagioni a difesa dei colori giallorossoblù, ad annunciarlo la stessa società sui propri canali social.

Il tecnico Saluzzese ha saputo prendere le redini di una squadra abbattuta ed appena retrocessa in Seconda Categoria e riportarla dove merita, sapendo dare anche grande rispettabilità da parte degli avversari. Però, dopo quasi un deccenio in Val Chisone, era arrivato il momento di separasi, come conferma lui stesso: 

«E' stata una scelta di comune accorco, anche vista la stagione. Ci siamo confrontati, sia io che i giocatori siamo stati concordi sul fatto di non essere rispettivamente riusciti a tirare fuori il meglio l'un l'altro, così si è scelto di separarsi».

Nonostante la stagione chiusa a 42 punti, con il settimo posto in classifica, non è stata una stagione semplice per il Perosa, abituato a lottare per i posti play-off in questa stagione si è sempre dovuti guardare alle spalle più che di fronte a sè. Eppure, Careglio di grandi traguardi ne ha sfiorati con la società:

«Senz'altro c'è il rammarico di non essere riuscito a vincere qualcosa, anche se il mio è stato un lavoro di ricostruzione. Sono arrivato in seconda, si è ricostruito, creato un modo nuovo di lavorare e pensare, il capolavoro è stato l'anno scorso chiuso ad un punto dal primo posto e in semifinale di coppa. Anche quest'anno si sono gettate le basi per confermarsi in Prima e chissà che riusciaranno a salire in Promozione perchè se lo meritano». 

Il campionato perso nella stagione 2021/2022 per un solo punto, a favore dei cugini del Pinasca, resta il più grande rammarico giallorossoblù; eppure è una dimostrazione del salto di livello compiuto sotto la guida di Careglio, con la squadra capace di lottare per sei stagioni sulle nove totali per i play-off. Anche per questo, proprio quella stagione simbolo, è il ricordo più felice del tecnico alla guida perosina:

«Certamente la cavalcata dell'anno scorso con il Pinasca, il duello ai quarti di finale di coppa con il Villastellone, le semifinali con il Tre Valli, sono momenti indimenticabili, momenti in cui il Perosa ha dato tutto, riportando anche il pubblico, dopo che vi era stata un po' di disaffezione nelle annate precedenti, momenti che i calciatori ricorderanno per tutta la vita».

Il tecnico riparte dal Valle Po, una realtà simile a quella giallorossoblù, dove ritrova nello zoccolo duro della squadra giocatori che lui stesso aveva fatto esordire 12 anni fa in Promozione a Revello. Intanto anche San Bernardo e Perosa hanno già ufficializzato le nuove guide tecniche, con il ritorno del tecnico Alessandro Lovera sulla panchina biancorossa, Lovera bis poiché appunto già guida tecnica del San Bernardo nel triennio dal 2015 al 2018; mentre Giuseppe Quinto si siede sulla panchina giallorossoblù, dopo l'importante esperienza con il Rosta in cui ha ottenuto l'ottavo posto in campionato. 

Per dare un quadro completo facciamo la più classica delle girandole sulle panchine del possibile futuro Girone E. Innanzitutto occorre considerare la possibile presenza del Bsr Grugliasco nel suddetto raggruppamento per motivi logistici, la cui guida è stata affidata a Fabio Boggian. Cambio di rotta in casa Garino, dove è stato esonerato il tecnico Gaudino (che ha già firmato per il Villastellone) consegnando la squadre nelle redini dell'ex Beiborg Fabrizio Spiteri. L'Orbassano da' il benvenuto a Claudio Rizzo, ex Bacigalupo, Corneliano e Garino, per provare a ritrovare stabilità nel management dopo una annata piuttosto fermentata. Sorprende poi la scelta della separazione tra Bricherasio e Rocco Spezzacatena, che nonostante la salvezza raggiunta con merito si dicono addio: al suo posto subentra Alessandro Grippo, ex allenatore dell'Under 19 del Saluzzo. Il Rosta attende di ufficializzare la nuova guida tecnica dopo l'addio di Giuseppe Quinto direzione Perosa, mentre dovrebbero rimanere inalterate le situazioni in casa Villarbasse (Stefano Baron), Moncalieri (Vito Cucco), Vigone (Eros Mollica), Nichelino Hesperia (Salvatore Russo) e chiaramente Luserna (Ivan Gaydou). Da capire chi sarà invece il nuovo allenatore della Buttiglierese per il post Alessandro Pontarolo, non di certo una priorità a fronte di quanto spiacevolmente accaduto, sempre se gli astigiani verranno riconfermati nel girone pinerolese.

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