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Coppa Serie D

È già un appuntamento storico: tutta Milano si ferma per il primo derby in Serie D

Alcione e Club Milano si ritroveranno l'una di fronte all'altra al Kennedy

ALCIONE-CLUB MILANO SERIE D

ALCIONE-CLUB MILANO SERIE D: a sinistra Simone Diouck del Club Milano, a destra Riccardo Rebaudo dell'Alcione

Mancano ormai solo tre giorni prima che gli almanacchi si arricchiscano con gli highlights di una partita destinata a restare negli annali per molto. Quello che andrà infatti in scena al comunale di Via Alessio Olivieri sarà infatti l'attesissimo nonché primo derby in Serie D tra Alcione e Club Milano, valevole per il passaggio del turno nella Coppa Italia di categoria nonché prima stracittadina milanese nella storia del massimo campionato dilettantistico italiano. Il match di domenica però sarà verosimilmente l'unica volta che le due squadre si affronteranno nella stagione 2023-24, dato che le due compagini dovrebbero essere designate per due gironi diversi. Un battesimo di fuoco perciò per i padroni di casa, che dopo la storica promozione conseguita nella stagione 2020-21 e la salvezza dell'annata successiva, lo scorso anno si sono resi protagonisti di un sorprendente secondo posto che vale il pass per i playoff, dopo una lotta dalla prima all'ultima giornata con la capolista Lumezzane. Malgrado le vittorie contro Desenzano e Casatese ai playoff, e soprattutto un'estate rovente e piena di vicissitudini tra ripescaggi, fallimenti e chi più ne ha più ne metta, l'Alcione non è riuscita strappare il pass per la Serie C.

OBIETTIVO SERIE C

Anche se l'obiettivo dichiarato dalla società è la vittoria del girone, riuscire a riconfermarsi nasconde sempre delle insidie: lo sa bene Giovanni Cusatis, confermato sulla panchina dell'Alcione per il terzo anno di fila nonché alla sesta stagione in Serie D dopo le prime parentesi alla guida di Milano City e Legnano. «Veniamo da una stagione eccellente, dove abbiamo conseguito ottimi risultati. La rosa è forte e cercheremo di condurre un campionato tra le posizioni di vertice anche se sappiamo che sarà difficile dato che le avversarie ormai ci conoscono e conoscono il nostro valore: nessuno ci vedrà più come un fuoco di paglia». Le numerose insidie presentate dal prossimo campionato sembrano però lasciare immutata la linea che la società intende seguire con i giovani: «Se un ragazzo è forte merita di giocare», questa la filosofia di un club riuscito lo scorso anno a fregiarsi del prestigioso "Premio Giovani" assieme alla Giana Erminio. «Anche quest'anno abbiamo deciso di portare in prima squadra diversi elementi del nostro vivaio: Caremoli, classe 2005, ha già collezionato lo scorso anno diverse presenze in Serie D. Oltre a lui ci sarà un altro 2005, Rebaudo e altri due giovani della nostra juniores come Tucci e Montesano. Oltre a loro potremo anche disporre di Lanzi, che lo scorso anno ha giocato e vinto il campionato di Eccellenza con la Vogherese», precisa Cusatis. Impossibile, però, non fare riferimento all'imminente impegno con il Club Milano, che l'esperto tecnico dell'Alcione presenta così: «Ho fiducia nei miei ragazzi e sono soddisfatto del ritiro appena concluso, dove la squadra ha conseguito buoni risultati nei test. Il Club Milano è una squadra giovane e con grande entusiasmo, molto ben organizzata». Anche quando gli viene chiesto il giocatore che teme maggiormente o che toglierebbe dallo scacchiere tattico di Scavo, Cusatis preferisce non sbilanciarsi: «Penso che non sarebbe giusto scegliere tra questo o quel calciatore: per me la vera forza dei nostri avversari sta più nella coesione del loro gruppo squadra che in una specifica individualità».

3 GIOVANI PROMESSE PER LA ROSA DEL CLUB MILANO

Se l'Alcione, reduce dal secondo posto della scorsa stagione, era già stato ammesso di diritto al tabellone principale, il Club Milano ha dovuto prima affrontare il turno preliminare con la Folgore Caratese: un confronto vinto di misura dalla compagine di Pero grazie ad una rete di Natale, anche se l'1-0 che risulta sul tabellino non sembra premiare l'estro e la fantasia dimostrati in attacco dai ragazzi dalla compagine neopromossa, fermati in almeno cinque occasioni dai miracoli di Macchi. Un esordio più che convincente per una squadra pronta per prendere parte il primo campionato di Serie D della sua storia dopo un cammino trionfale alla fase nazionale dei playoff conclusosi con la vittoria in finale contro il Caravaggio: è dunque sulla scia di quest'ultima prestazione convincente che il Club Milano cercherà di ripartire per mettere in difficoltà l'Alcione, una squadra «forte e ben collaudata, guidata da uno dei migliori allenatori del dilettantismo lombardo»Secondo Scavo, però, servirà fare uno step in più per cercare di avere la meglio sull'Alcione. Così come il collega orange, anche Scavo rinnova la sua fiducia e la volontà nell'impiegare i giovani anche in un campionato impegnativo come la Serie D: «Abbiamo portato in ritiro dei prospetti molto interessanti come Minelli (2005), Valagussa (2006) e Alvarez (2007) che potranno fare bene anche durante l'anno ed è normale che per ragazzi così talentuosi ci sia un'attenzione particolare. Prima di tutto dovremo cercare di dimostrare che meritiamo la categoria, poi giornata dopo giornata cominceremo a pensare a degli obiettivi concreti sulla base delle nostre prestazioni».

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