Eccellenza
03 Settembre 2023
ECCELLENZA PIEMONTE CUNEO OLMO PRO DRONERO ALESSANDRO BRONDINO: prestazione maiuscola da parte del grande ex di giornata, che ha messo in mostra le sue qualità in mezzo al campo.
Dopo l'1-1 dell'andata, la gara del Paschiero risulta decisiva per il passaggio del turno di Coppa Italia: basta una rete, quella dell'intramontabile Andrea Dalmasso, per far volare in alto il Cuneo Olmo. Nulla da fare per la Pro Dronero, alla disperata ricerca di un gol ma incapace di impensierire Dia: pesa come un macigno l'errore dal dischetto dell'esperto De Peralta, che proprio nella gara di andata era riuscito ad andare a segno dagli undici metri.
La squadra allenata da Michele Magliano sorride e tesse una prova positiva (specialmente nei primi 45') nonostante il notevole numero di assenze, tra cui spicca quella di Serino, mancante all'appello per un impegno personale che aveva anticipato mesi fa. Come sempre, la sfortuna ci vede benissimo, l'allenatore è stato bravo ad arginarla.
Michele Magliano si presenta all'appuntamento privo di difensori centrali di ruolo (squalificato Pernice, gli altri difendenti sono indisponibili per motivi fisici) e adatta quindi come coppia centrale Bernardi e Benso. Solito 4-2-3-1 da parte dei locali, con capitan Dalmasso largo a destra e Rastrelli oramai padrone della fascia mancina; Botasso, invece, gioca a supporto dell'unica punta Andrea Dalmasso. 4-1-3-2 da parte del tecnico Caridi, con Isoardi bloccato davanti alla difesa, capitan Galfrè esterno destro basso e il giovanissimo Benrhouzile incursore sulla sinistra; ad affiancare il sempreverde De Peralta c'è il giovane Bosio.
La ripresa incomincia senza stravolgimenti nei 22 titolari. Il primo squillo arriva dopo pochi minuti da parte dei droneresi, con Bosio che raccoglie un pallone al limite dell'area e ha tutto il tempo e lo spazio per coordinarsi: la sua conclusione da fuori si estingue tra i guantoni sicuri di Dia. Il pressing degli uomini di Caridi manda in palla il Cuneo, che fatica a ragionare e a uscire palla al piede come vorrebbe: sintomatico di questo "blackout" è la mancata intesa fra Benso e Costa, dove nessuno dei due si occupa del pallone in disimpegno e lasciano che sia Culotta ad avventarsi sulla sfera (il quale regala di fatto palla al portiere). Un eccesso di galanteria fra i due difensori che rischiava di costare molto caro.
Le Aquile provano a scuotersi e creano una ghiotta palla gol a partire dai piedi del proprio un capitano, ma un fuorigioco manda all'aria l'intero piano. Intorno alla metà della seconda frazione, i padroni di casa dimostrano di avere perduto la bussola e non sono pochi i giocatori che rivelano una scarsa lucidità (probabilmente dovuta alla stanchezza/calura): pochi coraggiosi come Angeli o Brondino tentano di fungere da guida in mezzo al buio. Chissà che il cooling break non possa aiutare a ritrovare la luce...
Dopo la pausa, parte la girandola delle sostituzioni, con Caridi che leva due spenti Bosio e Culotta per dare minuti a Rrotani e al colossale Tounkara, mentre Magliano rimpiazza Brondino (ammonito) con Eliotropio. Poi, con l'ingresso di Kouyate al posto di Costa, il tecnico cuneese cambia totalmente identità, schierando il giovane subentrato in posizione di trequartista e Botasso addirittura terzino destro.
Il Cuneo però continua a rischiare e una splendida palla lunga dalle retrovie favorisce Tounkara, che a tu per tu con Dia viene fermato da un intervento difensivo al limite dell'irregolare: per l'arbitro è tutto nella norma. Nei minuti finali è tutto un assedio della Pro che si sbilancia in avanti per segnare il tanto agognato pareggio. Non appena vengono annunciati i 5 minuti di recupero, Boniello prova a inventarsi un eurogol in rovesciata approfittando della pennellata da destra di Isoardi, ma la sua acrobazia termina altissima. Risponde dal lato opposto il Cuneo, con Giachino che scodella sul secondo palo per Jack Dalmasso che mette giù di coscia e poi va al tiro, trovando la pronta opposizione del portiere.
I padroni di casa tengono botta fino al triplice fischio e si guadagnano l'accesso al turno successivo di Coppa: è bastata la rete di Andrea Dalmasso per risolvere il derby e surclassare una Pro Dronero che andrà a letto assalita dagli incubi di quella traversa colpita su calcio di rigore e di quel penalty non concesso nella ripresa.
CUNEO OLMO - PRO DRONERO 1-0
RETI (1-0): 15' Dalmasso A. (C).
CUNEO OLMO (4-2-3-1): Dia 6, Chesta 6.5, Costa 6 (36' st Kouyate sv), Angeli 6.5, Bernardi 6, Benso 6.5, Dalmasso G. 6.5, Brondino 6.5 (28' st Eliotropio 6), Rastrelli 6.5 (48' st Orlando sv), Dalmasso A. 7 (43' st Giachino sv), Botasso 6. All. Magliano 7. A disposizione: Costin, Maccario, Dembele, Belliardo, Bodino.
PRO DRONERO (4-1-3-2): Giaccardi 6, Rivero 6, Isoardi 6.5, Caridi 6, Toscano 6, Rega 6, Benrhouzile 6.5 (33' st Boniello 6), Galfrè 6, Culotta 6 (27' st Rrotani 6), De Peralta 5.5, Bosio 6 (27' st Tounkara 6.5). All. Caridi 5.5. A disposizione: Aimar, Rinaudo, Belinga, Ponzo.
GIALLI: 25' Galfrè (D), 48' Benrhouzile (D), 4' st Bernardi (C), 10' st Rastrelli (C), 19' st Toscano (D), 23' st Brondino (C).
ARBITRO: Alessandro Biasiol di Nichelino 5.5.
ASSISTENTI: Samuele Stevanin di Nichelino & Dario Ameglio di Torino.
CUNEO OLMO
Dia 6 Voto quasi di ufficio per lui, inoperoso per gran parte della partita per quanto riguarda le parate; sempre attento e decisivo, invece, sulla palle alte e nella costruzione del gioco da dietro.
Chesta 6.5 Prova decisamente positiva per il terzino destro, che specialmente nella prima frazione di gioco non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e intavola anche delle interessanti triangolazioni; quando resta senza carburante, però, va in seria difficoltà.
Costa 6 Non incorre in particolari difficoltà dalle sue parti e riesce a limitare i danni, anche se la mancata intesa con Benso sarebbe potuta costare veramente caro. (36' st Kouyate sv).
Angeli 6.5 Gigantesca prova da guerriero in mezzo al campo, mostra un cuore enorme in ogni situazione e vince un numero gargantuesco di contrasti in mezzo al campo: motore e cuore di questa squadra.
Bernardi 6 Anche nel ruolo di difensore centrale riesce a fare bella figura, limitando agevolmente le offensive avversarie; ogni tanto si "stacca" per dare man forte sulla fascia in fase di disimpegno.
Benso 6.5 Adattato come centrale se ne esce con una prova decisamente positiva, sebbene abbia rischiato di macchiarla in due frangenti: nella mancanza di comunicazione con Costa e nel dubbio intervento da rigore su Tounkara.
Dalmasso G. 6.5 Sempre l'ultimo a mollare, si fionda a testa bassa sulla fascia e macina i kilometri. Certe volte si intestardisce e opta per soluzioni più complicate del dovuto, ma quando dipinge trame assieme al suo omonimo non gli si può dire nulla.
Brondino 6.5 Indubbiamente fra i migliori di questo derby (che per lui vale doppio) grazie a giocate di qualità - sa sempre cosa fare quando si ritrova la sfera tra i piedi - e a un egregio lavoro in fase di disimpegno.
28' st Eliotropio 6 Il suo ingresso è servito a dare maggiore equilibrio alla squadra in un momento di difficoltà e a ridare ossigeno al centrocampo.
Rastrelli 6.5 Gioca per almeno un'ora su alti livelli, triangolando amabilmente coi compagni e creando pericoli sulla corsia di sinistra, sfruttando in modo particolare i suoi inserimenti alle spalle dei difendenti; tenace, non disdegna neppure la conclusione acrobatica. (48' st Orlando sv).
Dalmasso A. 7 Prova di enorme sacrifico per il centravanti, che non si scorda comunque di timbrare il cartellino, siglando il gol del vantaggio (e della vittoria) con una rasoiata che beffa l'estremo difensore rivale. (43' st Giachino sv).
Botasso 6 Fatica a farsi largo in mezzo al traffico delle casacche nere, per far risplendere le sue doti necessita di maggiori spazi; detto ciò, lode al sacrificio per questo giovane trequartista, talmente devoto alla causa da giocare anche uno spezzone come terzino destro.
All. Magliano 7 Molto meglio nei primi 45 minuti di gara, dove trova il gol del vantaggio e mette apprensione alla formazione avversaria; nella ripresa calano fisiologicamente i ritmi e si prende qualche rischio di troppo. Tutto sommato, una prova che dà morale e fa proseguire in Coppa e che dimostra le abilità del tecnico e della rosa di adattarsi alle situazioni, vista anche la "moria" di difensori disponibili.
PRO DRONERO
Giaccardi 6 Macchia la sua prestazione con un intervento non irresistibile sulla conclusione da fuori di Andrea Dalmasso, per il resto, si fa trovare pronto e respinge le minacce delle Aquile.
Rivero 6 Partita non semplice per l'esterno difensivo di destra, messo più volte in difficoltà dalle iniziative di Rastrelli: per arginarlo, decide spesso e volentieri di sfruttare l'evidente disparità fisica.
Isoardi 6.5 Cervellotico in entrambe le fasi di gioco: in fase di non possesso dà una grossa mano alla retroguardia nel proteggersi dagli attacchi nemici, in quella di possesso smista palloni e trova corridoi per i propri compagni.
Caridi 6 Regge bene l'urto dovuto alle offensive biancorosse, limitandone sia il centravanti che il trequartista; quando la squadra è sbilanciata in avanti rischia parecchio.
Toscano 6 Fa valere non solo l'enorme esperienza ma anche una notevole fisicità, tuttavia, spinto dall'irruenza, va alquanto vicino al secondo cartellino giallo di giornata, venendo però graziato dall'arbitro.
Rega 6 Buona prova del terzino sinistro, impegnato a contenere un velocista come Jack Dalmasso; classe 2004, qualche volta paga il divario di esperienza con il capitano cuneese.
Benrhouzile 6.5 Nonostante la giovanissima età (18 anni) si rivela uno dei più prorompenti e pericolosi tra le fila droneresi, sgusciando come un'anguilla fra le maglie biancorosse; le sue abilità gli fanno guadagnare un calcio di rigore.
33' st Boniello 6 Ingresso positivo il suo: cerca di entrare velocemente nei meccanismi della squadra e, particolarmente ispirato, tenta di agguantare il pareggio con un eurogol. Ammirevole l'acrobazia, ma la rovesciata è terminata lontana dallo specchio.
Galfrè 6 Più "bloccato" in mezzo al campo rispetto a chi agisce sulla corsia mancina, il capitano dronerese gioca di fisico e di nervi con i propri avversari e cerca di impensierirli, in particolare, nelle occasioni da palla inattiva.
Culotta 6 Limitato dalla marcatura a uomo della retroguardia biancorossa, fatica a esprimersi e a pungere i nemici; ha una buona opportunità sui suoi piedi ma calcia male.
27' st Rrotani 6 Il classe 2001 prova a dare nuova linfa al fronte offensivo, tuttavia, fatica a entrare nei meccanismi di gioco sebbene si renda sempre disponibile.
De Peralta 5.5 Il lavoro spalle alla porta è egregio e da ciò ne escono diverse sponde interessanti, manca però la fase di finalizzazione: raramente chiamato al tiro (anche a causa della retroguardia nemica), ha l'occasione di pareggiare i conti dal dischetto ma sciupa tutto sbattendo sul legno. Da un bomber della sua esperienza ci si aspetta sempre di più, specialmente nei frangenti più delicati.
Bosio 6 Il classe 2000 non appare completamente coinvolto all'interno della manovra dronerese, soffrendo probabilmente anche l'irruenza di Brondino e Angeli.
27' st Tounkara 6.5 Ottimo ingresso in campo da parte del molosso della Pro: apporta maggiore fisicità lì in mezzo e si rivela un giocatore di gamba con alcune preziose scavallate. Va vicino a ottenere un calcio di rigore nella seconda metà della ripresa ma il fischietto nichelinese non lo soddisfa.
All. Caridi 5.5 La formazione fatica a girare sul fronte offensivo, mentre agisce in maniera decisamente positiva in chiave difensiva. Il rigore sbagliato è un brutto handicap, probabilmente il secondo tiro dal dischetto (sempre se ci fosse) avrebbe avuto altra sorte: resta il fatto che la produzione in attacco deve aumentare, perché Dia è stato fin troppo inoccupato.
«La difesa, a parte in un paio di circostanze, ha concesso poche occasioni pericolose a degli attaccanti notevoli - gioisce Michele Magliano (Cuneo Olmo) - Mi fa piacere che tutti questi giovani siano pronti, è bello avere tanti Millennials (si dice così?) a disposizione: avere alternative è importante ma la cosa fondamentale è la disponibilità e la voglia di sacrificio. Dobbiamo migliorare, soprattutto contro squadre esperte, in certe situazioni nella nostra area di rigore: i rigori fanno parte del gioco e sono due volte di fila che ne subiamo, quindi dobbiamo migliorare su certe letture e su certi tempismi. A noi manca quel tipo di malizia in attacco.
«Voto al mercato? Avevamo alcune idee che non siamo riusciti a sviluppare, ci manca un’alternativa su un giovane, ma tutto sommato è un mercato positivo - conclude l'allenatore - Alla prima di campionato arriviamo in maniera abbastanza positiva dal punto di vista fisico e con un buon morale dopo aver passato il turno contro una squadra complicata e con due prestazioni convincenti».
«La partita è stata interpretata nel modo giusto, però abbiamo subito un gol stupido, ci è mancato solamente il gol anche se le occasioni le abbiamo avute - afferma Antonio Caridi (Pro Dronero) - Detto ciò, il rigore su Tounkara era netto, peccato, poteva cambiare la partita. Abbiamo trovato una squadra fisicamente in forma, più avanti di noi sotto questo aspetto: spero che la forma fisica della mia squadra sia a posto per la prossima domenica contro la Cheraschese; la mentalità è positiva, anche se l’uscita dalla Coppa non aiuta. Manca forse qualcosina dal mercato, cerchiamo di capire se è ci sarà qualche possibilità da acchiappare al volo, ma dipende dalle situazioni».