Coppa Eccellenza
14 Settembre 2023
COPPA ECCELLENZA FORZA E COSTANZA • Giorgio Licini, doppietta e gol decisivo
Quante partite si sono viste, nell'intera storia del calcio, in cui una squadra rimonta tre gol di svantaggio, si porta in vantaggio ma finisce comunque per perdere? Bisogna partire con la sintesi dell'intera cronaca per giustificare una sfilza di aggettivi legati alla sfera dell'incredibile, per provare a capire e spiegare cosa è stata la sfida tra Leon e Forza e Costanza. Un instant classic, un riassunto della vita in 90 minuti, una lucida e pura follia senza limiti. A spuntarla sono gli ospiti, che dominano, si fanno dominare, rischiano la beffa e poi chiudono i conti; a passare dalla parte sbagliata della storia è invece la Leon, unica attrice che ricorderà questa partita in modo negativo, nonostante quell'assurdo ribaltone che fa accarezzare il sogno della qualificazione, poi sfuggito di mano.
L'attesa per il primo brivido è il tempo di un caffè: passano appena tre minuti e sono gli ospiti a sfiorare il gol, con Roncalli che dopo un'azione confusa nell'area avversaria trova lo spazio per un rasoterra mancino che passa pericolosamente vicino al palo prima di terminare sul fondo. La chance avuta testimonia del miglior inizio ospite, dovuto soprattutto a un'aggressività e a un pressing altissimo che sorprendono una Leon che ci mette qualche minuto ad adattarsi al livello agonistico impostato dagli ospiti fin dal fischio d'inizio. I padroni di casa hanno in generale una partenza col freno a mano tirato e trapunta di errori in fase di impostazione, ma alla prima giocata eseguita alla perfezione vanno a tanto così dal vantaggio: Bonseri lanciato in profondità si presenta solo davanti a Fasolini, che però è bravo a ipnotizzato e chiudere lo specchio deviando in angolo. È però soltanto una parentesi di luce in un momento buio, e al 18' anche il risultato certifica la situazione vista in campo: corner Forza e Costanza, dalla mischia spunta Pedrini che di testa non lascia scampo a De Toni. Lo svantaggio è un colpo durissimo per la Leon, sia a livello di morale che di classifica nel girone: ora per passare serve un miracolo, ma i padroni di casa sono appena entrati in un tunnel che non ha ancora visto i suoi punti più bui. Tra il 22' e il 25' il Forza e Costanza infatti colpisce altre due volte: prima Licini ribadisce in rete dopo che un'azione tambureggiante in area di Aranotu viene fermata ma non allontanata dalla difesa, poi è Grossi a completare il tremendo uno-due ospite (o forse anche uno-due-tre) con un supergol su una punizione da distanza siderale che si infila sotto l'incrocio con De Toni che può solo guardare ammirato. L'unica parola che può davvero descrivere l'ambiente che si respira in campo è incredulità: nessuno si spiega cosa sia successo nel giro di soli 7 minuti, nè una Leon sotto shock nè forse nemmeno un Forza e Costanza che ha stupito tutti compreso sè stesso. La partita è però ancora lunghissima, e se per la Leon l'ipotesi qualificazione è diventata in pochi attimi una chimera resta almeno il proprio orgoglio da difendere e mostrare. Ma sembra proprio una notte maledetta: al 37' dopo una grande azione sulla destra Ferrè pesca El Kadiri liberissimo a centro area per quello che è più semplice di un rigore in movimento, ma il suo piattone è troppo aperto e la sfera termina incredibilmente sul fondo. Al 44' ecco che però arriva una scintilla: cross da sinistra, El Kadiri controlla male ma la palla diventa buona per capitan Bonseri, che di rabbia scarica un destro sul primo palo che non lascia scampo a Fasolini. Gol della bandiera o inizio di una clamorosa rimonta? Alla ripresa il compito di rivelare l'ardua sentenza.
L'intervallo è arrivato nel momento peggiore possibile per la Leon, perché a inizio ripresa il Forza e Costanza ha un prezioso quarto d'ora per riordinare le idee e gli stessi 15 minuti hanno versato acqua sul fuoco del forcing dei padroni di casa. L'inizio della ripresa infatti vede un sostanziale equilibrio in cui le squadre si affrontano a viso aperto ma senza creare molto in attacco: in poche parole, l'inizio ideale per il Forza e Costanza. Al 21' però gli ospiti sono costretti a uscire dalla loro comfort zone: punizione dalla trequarti per la Leon, sul secondo palo spunta Galimberti che anticipa l'uscita di un Fasolini non puntualissimo e lo batte col tocco sotto che vale il 2-3. Sembra comunque ancora troppo tardi per le speranze della Leon, però il calcio per fortuna è strano e non segue sempre la logica, senza contare l'importanza della questione mentale: esattamente com'era successo alla Leon a metà primo tempo, è ora il Forza e Costanza ad avere un blackout. La storia sembra poter cambiare, e al 27' ecco una nuova svolta: cross dalla sinistra, Pedrini trattiene Bonseri e l'arbitro ritiene che il contatto sia passibile di rigore. Dal dischetto si presenta proprio Bonseri, che riscatta l'errore in campionato e incrociando col destro firma un clamoroso 3-3. L'atmosfera adesso è incandescente, perché la Leon ora ci crede per davvero e il Forza e Costanza ha sempre più paura della beffa. Al 33' poi si arriva al punto di ebollizione, perché la rimonta si completa per davvero: su corner è Sonzogni a firmare con un colpo di testa il 4-3, a ribaltare una gara folle e a portare la Leon a un solo gol da una qualificazione che entrerebbe negli annali. Vimercate è una bolgia dantesca, gli animi si scaldano e i contatti si spingono al limite: al 36' è De Angeli a farne le spese, con un fallo su Aranotu che gli vale il secondo giallo e l'espulsione che lascia i suoi in 10. È un campanello d'allarme del destino per i padroni di casa, in una serata che ha deluso, illuso e di nuovo condannato: al 40' infatti Licini arriva su una palla vagante al limite dell'area e si inventa una meravigliosa conclusione di controbalzo su cui Ferrari non può fare nulla. È il gol della staffa, quello che chiude tutti i discorsi dopo una partita che ha detto davvero tutto e il contrario di tutto. La Leon deve gettare la spugna, e in pieno recupero inizia la festa ospite: Mazzoleni conclude un rapido contropiede con un preciso sinistro a incrociare, il colpo del definitivo ko che chiude tutte le ostilità. Al triplice fischio è un pirotecnico 4-5: una partita semplicemente indimenticabile, che farebbe innamorare del calcio anche una persona che non ha mai visto un pallone. La Leon ne esce con le ossa rotte, in un inizio di stagione davvero difficile; il Forza e Costanza invece si regala, oltre alla qualificazione, una serata da raccontare ai nipotini.
AC LEON-FORZA E COSTANZA 4-5
RETI: 18' Pedrini (F), 22' Licini (F), 25' Grossi (F), 44' Bonseri (L), 21' st Galimberti (L), 27' st rig. Bonseri (L), 33' st Sonzogni (L), 40' st Licini (F), 47' st Mazzoleni (F).
AC LEON (4-3-3): De Toni 5.5 (1' st Ferrari 6), Bassani 5.5 (1' st Sonzogni 7), Galimberti 6.5, Brambilla 6 (38' st Caizza sv), Bonalumi 5, De Angeli 5, Ferrè 6 (30' st Schingo sv), El Kadiri 5.5, Bonseri 7, Comelli 6, Pelle 5.5. A disp. Triberti, Piscitelli, Sula, Gorghelli, Simonetti. All. Inacio 5.5.
FORZA E COSTANZA (4-3-3): Fasolini 6, Fratus 6.5, Mazzoleni 7 (50' st De Vicenze sv), Grossi 7 (22' st Montagnari 6), Karamoko 5.5, Pedrini 6, Licini 7.5, Longhi 6.5 (18' st Colombo 6), Aranotu 7, Roncalli 6.5 (14' st Bignami 6), Sare 7 (30' st Tiraboschi sv). A disp. Legrenzi, Arsuffi, Bonetti, El Morabitti. All. Rota 7.
ARBITRO: Cravero di Busto Arsizio 6.5.
ASSISTENTI: Bonfanti di Milano e Orsogna di Milano.
ESPULSI: 36' st De Angeli (L), 54' st Pelle (L).
AMMONITI: Longhi (F), El Kadiri (L), Bassani (L), De Angeli (L), Comelli (L), Mazzoleni (F), Bignami (F), Montagnari (F), Sonzogni (L), Pedrini (F), Colombo (F), Bonseri (L), All. Rota (F).
AC LEON
De Toni 5.5 Non ha grosse responsabilità su nessuno dei tre gol, ma non dà quella sensazione di sicurezza e affidabilità fondamentale per ogni reparto difensivo.
1' st Ferrari 6 Non può nulla su quarto e quinto gol, prima un paio di buoni interventi.
Bassani 5.5 Primo tempo di grande sofferenza sui veloci attaccanti ospiti, prova a metterci una pezza ma senza grandi risultati.
1' st Sonzogni 7 Segna il gol che completa l'illusoria rimonta con un bel colpo di testa su corner, momento top di un ingresso in campo positivo in generale.
Galimberti 6.5 Anche per lui un primo tempo di enorme fatica dietro, nella ripresa prende meglio le misure e trova anche la zampata del 2-3.
Brambilla 6 Finisce imbottigliato nei ritmi del centrocampo a inizio gara, ritrova la bussola solo parzialmente col passare dei minuti. (38' st Caizza sv).
Bonalumi 5 La coppia Aranotu-Sare lo manda in tilt in continuazione, se la difesa fa acqua da tutte le parti è uno dei principali colpevoli.
De Angeli 5 Con Bonalumi vive una serata da incubo, passata a inseguire avversari senza quasi mai prenderli: per finire in "bellezza" arriva anche il rosso per doppia ammonizione.
Ferrè 6 Qualche spunto in avanti c'è, ma anche qualche palla persa di troppo soprattutto nelle difficoltà del primo tempo. (30' st Schingo sv).
El Kadiri 5.5 Cresce un po' nella ripresa come il resto della squadra, ma la sua gara resta troppo altalenante e tentennante, come se non riuscisse a scrollarsi le insicurezze di dosso.
Bonseri 7 Anche lui appare in difficoltà all'inizio, ma da vero capitano non si arrende e rilancia la riscossa: doppietta di pura rabbia, ma questa volta non basta.
Comelli 6 Ondeggia per la trequarti alla ricerca degli spazi giusti, spesso sbatte contro la difesa ma entra in un paio di azioni importanti.
Pelle 5.5 Più idee nella ripresa dopo un primo tempo abulico, ma senza comunque lasciare un marchio significativo sulla partita.
All. Inacio 5.5 La squadra appare instabile, sia mentalmente che nella disposizione in campo. L'incredibile remuntada fa vedere che cuore e orgoglio ci sono, ma bisogna lavorare per essere meno pazzi e più concreti.
FORZA E COSTANZA
Fasolini 6 Dei quattro gol subiti ha colpe solo sul secondo, in cui esce con leggero ritardo su Galimberti: per il resto c'è, ma senza miracoli.
Fratus 6.5 Contachilometri impazzito per le sue innumerevoli corse, a volte non è lucidissimo dietro ma dopo tutta quella distanza percorsa è quantomeno fisiologico.
Mazzoleni 7 Anche lui sembra avere tre polmoni, a maggior ragione dopo l'ultima corsa in pieno recupero che lo porta all'appuntamento col gol del definitivo 4-5. (50' st De Vicenze).
Grossi 7 La punizione dello 0-3 è una gemma rara che resta impressa nel caos folle della gara, vive un momento di difficoltà insieme alla squadra ma senza perdere lucidità nelle scelte.
22' st Montagnari 6 Garra ed energia nel momento più difficile, aiuta a raddrizzare la barra.
Karamoko 5.5 Annulla Bonseri per quasi tutto il primo tempo, ma poi lo soffre parecchio: partita sull'altalena, ma la bilancia tende leggermente in più verso gli errori che sulle cose buone.
Pedrini 6 Idem come sopra, raggiunge la sufficienza per il non trascurabile dettaglio di aver sbloccato la gara con un grande stacco di testa.
Licini 7.5 Sul primo gol è opportunista e più veloce di tutti a ribadire in rete una palla vagante in area, ma la doppietta è un vero capolavoro tutta farina del suo sacco: un gol stupendo e decisivo, che chiude il discorso qualificazione.
Longhi 6.5 Sostanza e dinamismo nei contrasti e nel recupero palla, senza dimenticare tecnica e idee per collaborare allo svolgimento della manovra.
18' st Colombo 6 Dentro per non andare per il sottile e farsi sentire in mezzo, più calci che calcio ma rendendosi utile.
Aranotu 7 Nel primo tempo fa ammattire tutta la difesa di casa entrando anche nell'azione dello 0-2, nella ripresa esce un po' dalla gara ma rispunta per provocare l'espulsione di De Angeli.
Roncalli 6.5 Niente pezzi da novanta ma tante giocate utili e di qualità, funzionale alla manovra della squadra.
14' st Bignami 6 Entra nel momento più difficile della squadra, cresce insieme a lei nel finale.
Sare 7 Altra freccia che si incunea a volontà nel cuore della difesa avversaria, fonte inesauribile di strappi e serpentine insidiose. (30' st Tiraboschi sv).
All. Rota 7 La difesa è da registrare così come il blackout della ripresa, ma dopo una montagna russa del genere trovare il modo di vincere la partita è da grande squadra.
ARBITRO
Cravero di Busto Arsizio 6.5 Partita semplicemente inarbitrabile, nervosissima e piena di contatti al limite: fatica a tenerne il controllo, ma riesce a cavarsela anche se deve tirare fuori più di una dozzina di cartellini.
È stata un'odissea, ma alla fine Roberto Rota e il suo Forza e Costanza possono parlare di impresa: «Sapevamo di affrontare una corazzata, abbiamo dato l'anima in campo e questo è quello che mi rende più fiero della squadra. La qualificazione e la vittoria sono importanti soprattutto per quello che ci danno a livello di fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi, una carica fondamentale per affrontare al meglio il campionato».