Prima Categoria
21 Settembre 2023
Il Giudice Sportivo torna a imporre il pugno duro e dopo la seconda settimana di campionato arrivano i primi referti pungenti a sancire delle pesanti sanzioni. La Prima Categoria piemontese è protagonista delle tradizionali sentenze del giovedì pomeriggio e questa volta il Comunicato Ufficiale numero 19 non ha lasciato scampo ad alcuni episodi che avevano suscitato clamore.
Il caso delicato che ha maggiormente scosso il campionato, viste anche le reazioni a caldo dell'allenatore Saverio Russo sui social, è quello relativo alla sfida tra San Bernardo e Nichelino Hesperia. La società ospite aveva denunciato un insulto di natura discriminatoria rivolto a fine gara da un giocatore del San Bernardo nei confronti di Stanislas La Monica, il quale, reagendo all'insulto, era stato espulso. Rosso diretto comminato da referto anche all'atleta del San Bernardo ritenuto colpevole, che da comunicato è stato poi sanzionato. Dieci le giornate di squalifica, «espulso per aver rivolto al giocatore avversario n. 9, La Monica Stanislas - recita il comunicato ufficiale della LND - offese ed insulti di chiara natura discriminatoria. Sanzione comminata ai sensi dell'art. 28, comma 2, CGS». Il direttore di gara Luca Lava della sezione di Alessandria ha quindi chiaramente sentito le parole proferite nei confronti di La Monica e lo ha riportato a referto, imponendo l'inevitabile lunga squalifica. «Siamo molto dispiaciuti per l'epilogo della vicenda, speriamo che si stemperi quanto accaduto e che la questione si risolva il prima possibile», il commento del Direttore Sportivo del San Bernardo Matteo Cappello, conoscente del tecnico del Nichelino e orientato a trovare una pacificazione per calmare le acque. Non verrà comunque fatto ricorso da parte della società carmagnolese, la quale chiarirà privatamente con il proprio tesserato quanto successo.
Secondo caso da bollino rosso arriva invece dal ritorno di Coppa Piemonte Prima Categoria disputatosi appena ieri, mercoledì 20 settembre, tra Gaglianico e Valle Elvo. Risultato finale di 5-0 in favore degli ospiti, ma a fare scalpore è l'ammenda di Euro 500,00 assegnata ai padroni di casa per un evento piuttosto curioso. Questo quanto riportato dal Comunicato:
«Per aver consentito, prima dell'inizio della partita, l'ingresso all'area riservata ad un soggetto non in distinta, il quale si recava nello spogliatoio dell'arbitro dopo pochi minuti dall'arrivo di questi al campo, chiudeva la porta
quanto avrebbe dovuto spendere per la manutenzione del campo».
e, autoqualificandosi come Presidente della Società, cercava di convincere il direttore di gara a non far
disputare l'incontro per via del meteo avverso, onde evitare di dover far risistemare il terreno di gioco in tempo
per le partite in calendario il giorno successivo. Tale soggetto accompagnava la richiesta con l'offerta
all'arbitro di una mazzetta di denaro, dicendogli che la somma data a lui sarebbe stata in ogni caso inferiore di
A sorprendere è chiaramente il passaggio finale sulla presunta offerta di denaro per annullare la gara. Il Presidente della società Gaglianico Giuseppe Bifermino, appresa la notizia, nega categoricamente: «Denuncerò per vie legali questa persona per calunnia. Ho avuto modo di parlare con l'arbitro prima della partita, ma gli avevo proposto di rinviare la gara perché il terreno di gioco ci sarebbe servito nelle migliori condizioni per un prossimo evento. Tutto il resto è frutto della sua immaginazione, non ci si può permettere di rivolgere queste gravi accuse senza nemmeno avere una testimonianza ad accertare che sia accaduto. Non mi preoccupa la sanzione, ma la mia immagine e quella della società che orgogliosamente rappresento». Aggiungendo di essere entrato con modi altamente civili nello spogliatoio, per altro accompagnato dal dirigente di società Roberto Bovolenta, il numero Uno della società ha già provveduto a procedere per il ricorso contro l'ingente sanzione pecuniaria.