Under 19
14 Ottobre 2023
UNDER 19 LENTATESE • Mattia Ballabio e Luca Dones, autori dei due gol che valgono la rimonta dei sevesini
Due partite opposte all'interno di una stessa gara, è possibile? Certo, basta guardare il primo tempo da zero gol e praticamente zero tiri in porta di Lentatese-Real Milano e il secondo, con un rigore parato, quattro reti e due espulsi. Protagonisti Perucchini, che ipnotizza il capocannoniere del girone Morin dopo 180 secondi dal ritorno in campo, Toniolo e Oliva, che in sei minuti portano sul doppio vantaggio gli ospiti, ma soprattutto Dones e Ballabio, che confezionano una rimonta importantissima.
Una matricola quarta in classifica da imbattuta contro una squadra che la categoria la conosce bene, ma che la sta affrontando con la voglia di alzare ancor di più l'asticella. Gli 8 punti in 5 partite - solo uno in meno rispetto agli avversari - e i 14 gol fatti - miglior attacco del girone - sono la dimostrazione del passo in avanti della Lentatese, chiamata però ad affrontare un Real Milano fin qui sorprendente. I presupposti per una partita all'insegna dell'equilibrio, dunque, ci sono tutti, e infatti la prima parte di gara rispecchia le aspettative, con i padroni di casa che tengono più il pallino del gioco e gli ospiti che con ordine e attenzione concedono solo conclusioni dalle distanze. I ragazzi di Cioffi - squalificato e sostituito in panchina da Sorrentino - creano però il primo brivido del match al 4', quando su un cross di Spadoni la sponda di Tampellini finisce nel cuore dell'area piccola, dove serve la presa sicura di Mauri per evitare guai. Dal canto loro, i rossoblù - in maglia bianca - rispondono con un'azione elaborata un paio di minuti più tardi, conclusa con un destro da fuori di Rapuano che si spegne tra le braccia di Perucchini. È il primo dei tre tentativi da fuori dei brianzoli, che ci provano anche due volte con Morin: alto. Trovare spazi nel 4-3-3 milanese, in fase difensiva quasi un 4-1-4-1 con Rotundo davanti alla linea Spadoni-Carolei-Cimarra-Dino e gli esterni Toniolo e Tampellini ad abbassarsi sulla linea di Kekezi e Luciani, lasciando Oliva come riferimento là davanti. Un 4-3-3 che scegli anche Londei, con Mauri tra i pali, De Zan, Re, Barilla e Ballabio in difesa, Rapuano, Borgonovo e Tagliabue a centrocampo e il trio Morin-Dones-Brambilla in attacco. Un trittico ben gestito dalla retroguardia ospite, che solo al 22' concede una palla gol così definibile: bel cross di Borgonovo da sinistra e incornata sul secondo palo di Brambilla, che non inquadra però lo specchio. Uno squillo in un match che poco dopo viene interrotto per l'infortunio di Kekezi, costretto a lasciare il campo dopo un duro intervento di un difensore e sostituito da Colaianni. Proprio il numero 15, al 33', si incarica di un calcio d'angolo indirizzato per Cimarra, che dal lato opposto schiaccia debolmente a terra, con Mauri che riesce così a bloccare la sfera. Un'azione simile alla risposta sevesina, con Rapuano che pesca Dones, il cui stacco finisce di poco fuori sul secondo palo. È l'ultimo brivido di un primo tempo condotto in termini di possesso palla dalla Lentatese, a cui manca però qualcosa tra centrocampo e attacco per pungere. Grande prova d'attenzione invece per la Real Milano, che deve però migliorare le uscite per provare a fare male agli avversari.
Dopo un primo tempo con pochi squilli l'avvio di ripresa è l'esatto opposto: calcio di rigore dopo appena due minuti di gioco. Tutto nasce da un lancio di Barilla verso sinistra, dove Morin scatta e mette in mezzo un pallone respinto sul secondo palo dalla spaccata di Spadoni, con la sfera che resta giocabile per Ballabio, il cui contatto con Tampellini viene giudicato falloso dal direttore di gara. È l'occasione perfetta per sbloccare una gara equilibrata, ma il destino sembra diverso: Perucchini para infatti il destro di Morin e conferma lo 0-0. L'episodio, però, in qualche modo dà effettivamente una virata al match perché subentra il grande classico: gol sbagliato, gol subito. All'8', infatti, cambio gioco Real da sinistra verso destra e siluro di destro sotto la traversa di Toniolo per il vantaggio milanese. Londei prova a rimischiare le carte in tavola inserendo D'Onghia per Tagliabue, ma in poco tempo arriva un uno-due difficile da digerire: Borgonovo perde palla a centrocampo, Rotundo lancia a sinistra Toniolo che è bravissimo a servire in orizzontale Oliva, che a tu per tu con Mauri lo batte e fa 2-0. Una botta pesante che i sevesini cercano di assorbire mantenendo sempre il giro palla, ma con la solita difficoltà nel rendersi pericolosi. Fino al 37', infatti, a spiccare è solo il lavoro del numero 9 avversario, Oliva, che fa rifiatare la squadra procurandosi un paio di falli in ripartenza. Allo scoccare del minuto, però, ecco l'episodio che cambia tutto: corner da destra, respinta corta del Real, stop di petto e destro al volo di Dones, che riapre la partita. È un gol che tiene la sfida sul fiso del rasoio, a rischio remuntada al 44', quando Rapuano pesca in area Bruno, la cui semirovesciata non inquadra il bersaglio. L'occasione è sprecata, ma la spinta emotiva è tutta dalla parte della Lentatese, che nel finale si lancia in avanti e al terzo minuto di recupero trova l'epilogo perfetto per un secondo tempo senza senso: palla inattiva da destra e incornata di Ballabio, che strappa il pari in extremis. Un pareggio d'oro per i padroni di casa per come si era messa la partita, amministrata senza pungere e poi a rischio sconfitta per un momento di sbandamento, mentre un punto di rammarico per gli ospiti, squadra ordinata, brava a colpire al momento giusto, ma punita nel finale.
LENTATESE-REAL MILANO 2-2
RETI: 8' st Toniolo (R), 14' st Oliva (R), 37' st Dones (L), 48' st Ballabio (L).
LENTATESE (4-3-3): Mauri 6.5, De Zan 6, Ballabio 7.5, Rapuano 7, Re 6.5, Barilla 7, Brambilla 6 (9' st Leone 6), Tagliabue 6 (9' st D'Onghia 6), Dones 7, Morin 6, Borgonovo 6 (14' st Bruno 6). A disp. Fudulski, Cisternino, Corbetta, Guaglianone, Nocera, Mastrullo. All. Londei 6.5. Dir. Barilla.
REAL MILANO (4-3-3): Perucchini 7, Dino 6.5 (27' st Valtorta 6), Cimarra 7, Carolei 7 (40' st Di Marsciano sv), Rotundo 6.5, Spadoni 7 (34' st Mindotti sv), Tampellini 6, Luciani 6, Oliva 7, Kekezi 6 (30' Colaianni 6), Toniolo 7.5 (33' st Yakoua sv). A disp. Tasca, Cugia, Mantineo, Russo. All. Cioffi 6.5.
ARBITRO: Rota di Como.
ESPULSI: 40' st Carolei (R), 48' st Leone (L).
AMMONITI: Colaianni (R), Carolei (R), Carolei (R), Cimarra (R), Leone (L), Leone (L).
A segno: Riccardo Toniolo e Gabriele Oliva, marcatori della formazione ospite
LENTATESE
Mauri 6.5 Non è chiamato a interventi miracolosi, ma non sbaglia un'uscita, che sia alta o bassa. Ha piena gestione della sua area.
De Zan 6 Dal suo lato arrivano un paio di spunti ospiti, però quando si propone in avanti fa spesso la cosa giusta.
Ballabio 7.5 Segna il gol decisivo per mettere in fila il terzo risultato utile, e lo fa anche con un gran inserimento e un bel colpo di testa. Una rete pesante, che si aggiunge a una partita in cui difensivamente gli si può dire poco.
Rapuano 7 Buona gestione del pallone, anche se magari sbaglia un appoggio è il primo a porre rimedio. Dai suoi piedi partono alcune delle azioni più interessanti dei rossoblù.
Re 6.5 Legge bene i cross e nel primo tempo fa una gran recupero su Oliva in piena area di rigore. Da rivedere qualche passaggio, ma dà sicurezza negli interventi.
Barilla 7 Puntuale nelle retrovie, fa girare palla con calma e precisione. Raramente sbaglia i tempi dell'intervento, che sia per vie centrali o quando deve andare a tagliare linee di passaggio sulla fascia.
Brambilla 6 Fa un ottimo inserimento e un bello stacco di testa nel primo tempo, creando così l'unica buona palla gol. Per il resto fatica a trovare spazi nel muro biancorosso e l'immediata sostituzione nella ripresa gli nega il tempo per alzare l'asticella, ma l'impressione generale è positiva.
9' st Leone 6 Fatica a entrare nel match, anche perché subentra in un momento non facile per la squadra, ma nel finale fa vedere un paio di spunti. L'espulsione per doppia ammonizione resta un mistero.
Tagliabue 6 Ha una buona gestione della sfera, anche se a volte rallenta un pelo il ritmo. I palloni persi, però, sono pochi.
9' st D'Onghia 6 Chiamato in causa appena incassato l'1-0 assiste al raddoppio degli avversari, poi ci mette del suo per caricare la rimonta.
Dones 7 È una gara difficile, si ritrova in mezzo a una coppia di difensori veramente arcigna. Ci prova su corner nel primo tempo, l'unica chance in cui può colpire, e per poco non ci riesce. Nella ripresa, invece, dalla stessa situazione il risultato è diverso: grande stop e gran tiro al volo.
Morin 6 I compagni lo cercano tanto e lui ricambia alternando un paio di tentativi andati a buon fine e altri no. Cerca il gol anche da fuori, poi appena riesce ad annusare l'area di rigore o perde l'attimo per l'ultimo passaggio o viene steso prima di metterci piede. L'errore dal dischetto pesa più psicologicamente che in termini di risultati e gli serve una buona mezzora per ritrovare lo spirito da leader.
Borgonovo 6 Quel pallone perso sul gol del 2-0 pesa, ma non cancella una buona prestazione. Dal suo piede nasce la prima vera occasione del match dei sevesini e in più si muove bene a centrocampo.
All. Londei 6.5 Per come si mette la partita il punto è decisamente guadagnato, e per certi versi anche in termini di prestazione. Il giro palla c'è, ma davanti manca la miccia per accendersi definitivamente. Dietro i suoi concedono poco, tranne quelle due ripartenze che la Real Milano fa pagare con gli interessi. La reazione finale però è preziosa per il futuro.
La formazione titolare della Lentatese
REAL MILANO
Perucchini 7 Il rigore parato è la prima svolta del match, quella che sembra indirizzare la partita sui binari biancorossi. Nel primo tempo se la linea regge è anche merito delle sue indicazioni, tiene tutti sull'attenti anche senza essere costretto a intervenire. Sui due gol nel finale c'è poco da fare. (27' st Valtorta 6).
Dino 6.5 Ha il cliente probabilmente più scomodo di tutti e all'inizio lo costringe ad agire fuori dall'area, poi però perde qualche uno contro uno. Fa meglio nella ripresa, dove dà praticamente tutto.
Cimarra 7 Spende molto bene l'ammonizione su Morin, che ormai si dirigeva in area da solo, e si dimostra un monte difficile da scalare nella ripresa, dove ha coraggio palla in piede in uscita e sfrutta bene il fisico.
Carolei 7 Con i polsini sembra un pugile pronto a combattere, e in effetti lo spirito è quello di un vero leader, sia in termini tecnici che di voce. Guida la linea e mette sempre la gamba al posto giusto. Peccato per l'espulsione dopo il cambio. (40' st Di Marsciano sv).
Rotundo 6.5 Ponte di collegamento tra la difesa e il centrocampo milanesi. Fa un'importante densità nella parte centrale del campo, dove il possesso sevesina non si tramuta in occasioni.
Spadoni 7 Recupera bene in velocità ed è attento sulle palle alte, nella ripresa mette pure il piedone in spaccata per evitare il 2-1 dopo appena due minuti di gioco. (34' st Mindotti sv).
Tampellini 6.5 Dopo la sponda iniziale le occasioni per lasciare il segno sono poche, prova ad aiutare Dino nel duello con Morin. Nella ripresa, al di là del contatto da cui nasce il rigore poi parato dal compagno, recupera palloni preziosi a sinistra.
Luciani 6 Accelera il filtro a centrocampo, ma in una partita così difensiva non riesce a spiccare tra le maglie biancorosse. In generale, però, le sbavature sono pochissime.
Oliva 7 Dopo una prima frazione in cui viene poco coinvolto fa la differenza nella seconda. Il gol è quello che sembra congelare la partita, ma oltre a quello sfrutta il fisico per guadagnare un paio di importanti falli in fase di transizione.
Kekezi 6 Reduce già da un infortunio deve lasciare il campo per un duro contrasto con un avversario verso la mezzora. Un evento che dà una scossa emotiva alla squadra, pronta a riabbracciarlo il prima possibile.
30' Colaianni 6 Appena entrato mette dentro un paio di cross interessanti, poi si spende più in fase di copertura.
Toniolo 7.5 Trasforma in oro le due occasioni a disposizione nel secondo tempo, prima con un bel destro sotto la traversa e poi con un assist preciso per Oliva. (33' st Yakoua sv).
All. Cioffi 6.5 Vive la sfida dalla tribuna a causa della squalifica. Conti alla mano paga solo due disattenzioni su due palle inattive. I suoi ragazzi giocano infatti una partita ordinata e di compattezza, indirizzando in maniera perfetta i tre episodi chiave prima del finale: dal rigore parato a quelle due aggressioni fatte benissimo, recuperando palla e finalizzando con precisione. La strada verso la salvezza è quella giusta, ma si può anche accorciare sistemando quelle sbavature pagate anche nelle prime due giornate.
L'undici titolare della Real Milano
ARBITRO
Rota di Como 5.5 È una gestione confusionaria sia in termini di falli fischiati, dove forse viene anche ingannato da un posizionamento non ideale, che di cartellini.
LENTATESE
«Loro sapevamo che difendevano bassissimi e abbiamo provato più volte, ma senza trovare il gol, anche perché poi di grandi occasioni nel primo tempo non ce ne sono state. - analizza Vittorio Londei, guida dei brianzoli - L'errore del rigore è stato determinante, nel senso che ci ha tagliato le gambe. Abbiamo avuto il nostro calo e abbiamo preso due gol uno dietro l'altro, però ad oggi dopo 6 giornate abbiamo perso una sola partita e abbiamo recuperato le due reti. I ragazzi ce la mettono tutta, è anche un momento dove siamo poco fortunati, però sono abbastanza soddisfatto. Non dico che lo sono pienamente perché sarebbe una bugia, volevo vincere e pensavo che sarebbe andata in un altro modo, ma loro sono una squadra fisica, corrono tantissimo e ci credono tanto, secondo me daranno fastidio a molti. Chiudono bene gli spazi, poi la loro punta fa un lavoro sporco incredibile. Noi peccato perché Morin è il nostro miglior giocatore e ci ha dato una non gioia, però sono contento per Ballabio, che ha segnato, mentre Dones sta trovando più continuità. Ora a Lazzate sarà un bel test, poi vediamo cosa succede».
Nel finale un po' di vociare in zona spogliatoi , ma il tecnico, tra i pacieri della situazione, chiosa: «Mi dispiace perché comunque tra i ragazzi non c'è stato niente di ché. Quando due squadre hanno un gran temperamento e vogliono vincere basta quella parolina in più e viene fuori il parapiglia per niente, però alla fine sono stati solo dei cani che abbaiano e non mordono, che alla fine urlano ma poi si va dentro gli spogliatoi ed è finita lì. Anche ora con i ragazzi avversari eravamo qui tranquillamente, quindi andiamo avanti».
REAL MILANO
«Per com'è andata la partita sono due punti persi perché anche oggi abbiamo preso gol su palla inattiva credo inventata, però sotto questo aspetto ci sta andando male, abbiamo preso il quinto rigore contro in sei giornate. - esordisce Michele Cioffi, tecnico dei milanesi - Dobbiamo salvarci ed è un ottimo punto contro un'ottima squadra. Stiamo mettendo fieno in cascina, ora siamo a quota 10 quindi credo che ancora 23/24 punti e la salvezza è fatta. Stiamo facendo un buon percorso, considerando anche che solo il numero 9 ha già fatto la categoria, mentre il resto dei ragazzi sono tutti esordienti e quando si prende una squadra che arriva dai Provinciali bisogna lavorare. I ragazzi lo stanno facendo bene, oggi ho visto un'ottima squadra, al contrario di sabato scorso. Facciamo buone prestazioni e alcune meno buone, però l'obiettivo è la salvezza e stiamo lavorando per questo».
Parlando della preparazione del match, il tecnico prosegue: «Sapevamo che loro hanno dei punti molto forti davanti e ci siamo messi in un certo modo non lasciando spazi, perché fin quando muovono palla nella loro trequarti a noi non interessava, poi andavamo a prenderli e l'abbiamo fatto bene. Nel primo tempo non hanno fatto nulla, nel secondo neanche, a parte queste due palle inattive che ci sono costate i due gol. Faccio i complimenti ai ragazzi per il percorso che stiamo facendo, sapendo che possiamo vincere ogni partita, ma anche perderla». Sul postgara un po' caotico, invece, l'allenatore della Real Milano conclude: «Sono cose che capitano, si sa che i genitori tifano per i propri figli, sia dalla parte loro che dalla parte nostra. La tensione a fine partita ci può stare, però credo che alla fine l'importante è che vada tutto per il verso giusto e che nessuno si faccia male. Il mister della Lentatese è stata un'ottima persona, bravissimo, quindi credo che i discorsi siano chiusi qua».