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Fa una sola parata, ma è quella più importante: il salvataggio del numero 1 vale il pareggio

Dedica speciale per i padroni di casa: una maglia per il compagno infortunato durante il riscaldamento

GrentArcadia - Casati Arcore

PROMOZIONE CASATI ARCORE • Mattia Labate, autore di una parata decisiva nella ripresa

Rari tocchi di fino, emozioni solo estemporanee, tanto agonismo: GrentArcadia - Casati Arcore è un viaggio di novanta minuti sul filo della linearità. Con qualche brusca frenata, ma in ogni caso priva di effetti. Così, le compagini all'opera al Centro sportivo di Valgreghentino si dividono la posta, al termine di un match ben impostato, ma non altrettanto chiuso, dagli ospiti. Il GrentArcadia dello squalificato Perziano resiste per i primi 45 minuti, acquisisce un pizzico di imprevedibilità con i cambi, alimenta il pressing nella parte centrale nella ripresa ma non trova il guizzo vincente. A conti fatti, il pari è tutto fuorché un'eresia. 

CASATI, MANCA SOLO IL GOL

Gli uni giungono da Arcore schierati a difesa dell’imbattibilità, gli altri calcano il terreno amico desiderosi di tornare al successo dopo un trittico di gare avaro di soddisfazioni. Per questi ultimi, la vittoria non equivarrebbe soltanto ad arma per il riscatto ma anche ad opportunità per confortare il compagno Simone Maggi, di recente costretto ai box da un nuovo infortunio; è con una maglia celebrativa, indossata prima del fischio d’inizio e recante la scritta «Forza Simo non mollare» che i compagni del GrentArcadia omaggiano il loro sfortunato compagno. Gli spunti di interesse, almeno sulla carta, non mancano; il campo omette però di tradurli velocemente in spettacolo. Nei primi 20’ di gioco della frazione iniziale, a riscuotere attenzione è soltanto un fugace siparietto, che vede un bambino invadere il campo per pochi secondi a gioco fermo, prima di essere frettolosamente scortato all’uscita da uno spettatore. A riportare l’attenzione sul calcio giocato è il Colombo delle file ospiti, smarcato sulla destra a seguito di una trama efficace ma impreciso nella conclusione. La ghiotta opportunità è comunque il primo riconoscimento della superiorità del Casati Arcore sul piano tattico e del palleggio. I padroni di casa non mancano di affacciarsi nella metà campo ospite ma agiscono senza particolare incisività, cercando la porta di Labate per mezzo di una conclusione dalla distanza operata da Perego che transita a distanza di sicurezza dal palo. A seminare il panico, sul fronte opposto, è il primo strappo di giornata di Gabellini, che si incunea tra la difesa avversaria e cerca l’angolino, lambendo letteralmente il palo. Ma è un Casati Arcore che si fa apprezzare, quello all’opera nel primo tempo di Valgreghentino; il Grenta si aggrappa alla forza del collettivo per reggere l’urto ma la sensazione è che gli ospiti, individuato il pertugio, possano davvero rendersi pericolosi a piacimento. Ne è la dimostrazione quanto accade a pochi passi dall’intervallo, quando Veneruso, chiuso con successo l’uno-due con un compagno, si invola ad ampie falcate sulla sinistra e tocca al centro efficacemente per Prezioso, che apre il piattone e ci va a botta sicura ma alza troppo la sfera e la manda sopra la traversa. Grenta al riposo con il brivido, Casati con più di un rimpianto. 

IL GRENTA NON CI CREDE ABBASTANZA

E se l'imprecisione sottorete costituisce uno dei pochi difetti del primo tempo biancoverde, la carenza di brillantezza dalla cintola in su continua a connotare la partita dei locali, le cui difficoltà nello sviluppo del gioco non sono da meno. Le palle lunghe consentono alla retroguardia di respirare ma da esse non sortiscono pericoli; ben più ragionata la manovra ospite, sebbene alle volte vanificata da errori individuali sul piano tecnico. Incagliata a centrocampo, frammentata da continue interruzioni, la partita non sembra voler prendere quota. Finché, la musica si accende su Valgreghentino e gli uomini di Nava improvvisano il valzer delle incertezze; il 20' è da poco trascorso, quando un passaggio in verticale di Labate imbecca Zorloni, per quella che ai più appare come la più semplice delle azioni da impostare; una balbettante gestione di palla fa scattare nel subentrato Vitari la tentazione di credere nel "dispetto" ed infatti il numero 18 locale si impossessa della sfera, supera un uomo e si presenta a tu per tu con Labate, abile a sbarrargli la strada. Ma l'amnesia equivale ad un campanello d'allarme: il Casati Arcore, dopo aver sfiorato a più riprese il vantaggio nel primo tempo, si scopre vulnerabile ed i suoi giocatori incorrono per la fase centrale della ripresa in analoghe esitazioni, non sfruttate a dovere dalla squadra di casa. Per restituire lucentezza alla sua formazione, Nava opta per una tripla mossa; gli ospiti riordinano le idee e si proiettano nuovamente in avanti armati di buone intenzioni, mancando tuttavia sistematicamente l'ultimo passaggio. Il Grenta rimane in agguato e negli ultimi scampoli di gara accarezza, dalle retrovie, l'idea del colpaccio: sugli sviluppi di un corner, la sfera danza velenosamente nell'area avversaria, capitan Esposito ribadisce con il sinistro ma manda a lato di poco. 

IL TABELLINO

GRENTARCADIA – CASATI CALCIO ARCORE 0-0
GRENTARCADIA (4-3-3): Rovida 6, Pirola 6, Perego 6.5, Ripamonti 6, Pennati 6.5, Esposito M. 6.5, Viganò 6.5 (40’ st Caredda sv), Colombo Mi. 6.5, Colombo Ma. 5.5 (23’ st Zoppi 6), Redaelli 5.5 (14’ st Vitari 6), Citterio 5.5 (18’ st Pozzi 6.5). A disp. Bosisio, Plebani, Tentori, Esposito L., Lozza. All. Valsecchi 6.5.
CASATI CALCIO ARCORE (3-5-2): Labate 7, Redaelli 6, Veneruso 6.5, Corbetta 6, Colombo 6, Borsotti 6.5, Zorloni 5.5 (28’ st Catalano 6), Prezioso 5.5 (28’ st Vavassori 6), Schiavo 5.5 (28’ st Cristarella 6), Gabellini 6.5, Giussani 6.5 (42’ st Gaddi sv). A disp. Bugatti, Vigliotti, Venier, Ferrario, Cristarella, Marchesi. All. Nava 6.
ARBITRO: Carrubba di Brescia 6.
ASSISTENTI: Balestra e Catò di Bergamo.
AMMONITI: Redaelli (C), Viganò (G), Colombo Ma. (G), Colombo (C).

LE PAGELLE

GRENTARCADIA

Rovida 6 Praticamente inoperoso; osserva le sortite del Casati Arcore della prima frazione, soprattutto le ultime due, transitare a pochi centimetri dalla sua porta. 
Pirola 6 Spinge sulla fascia a fasi alterne, per poi perdersi al momento della giocata decisiva. Difensivamente parlando, gara ordinata.
Perego 6.5 Attacca con convinzione, anche a costo di concedere qualcosa dietro. Sua una conclusione insidiosa dalla distanza.
Ripamonti 6 Lavoro sporco in mediana, a supporto della difesa: prova generosa.
Pennati 6.5 Il primo tempo non è dei migliori, poi si compatta a fianco di Esposito e rende il compito difficile agli attaccanti rivali.
Esposito M. 6.5 Abile come di consueto nel comandare la difesa; vicino al gol nel finale con una zampata di sinistro. 
Viganò 6.5 Mentre Mirko Colombo svaria alla ricerca di palloni da ricacciare in avanti, lui gli copre le spalle, lanciandosi senza riserve nei contrasti e comportandosi efficacemente da perno di mediana. (40' st Caredda sv).
Colombo Mi. 6.5 La sua è una continua lotta sui palloni sporchi per dare fiato alla ripartenza locale. Tenace. 
Colombo Ma. 5.5 La sterilità offensiva del Grenta nella prima ora di gioco è lampante e lui, pur ingaggiando il duello con i difensori avversari varie volte, non ne esce quasi mai vincitore.
23' st Zoppi 6 Conferisce maggior prestanza all'attacco locale. 
Redaelli 5.5 Porta palla in più occasioni permettendo al Grenta di guadagnare campo ma stenta quando si tratta di scaricare in direzione del compagno. 
14' st Vitari 6 Si avventa su un pallone potenzialmente letale per il Casati ma, proprio sul punto di assurgere ad eroe di giornata, si fa ipnotizzare dal portiere avversario. Premiabile comunque l'intuizione (non la sola nel suo spezzone di gara).
Citterio 5.5 Isolato per ampi tratti di gara, non incide come vorrebbe. 
18' st Pozzi 6.5 Semina il panico tra la difesa avversaria dando profondità alle ripartenze nel finale. 
All. Valsecchi 6.5 Blocca sul pari il lanciato Casati Arcore, mescolando le carte in attacco al momento opportuno: rimpiazza degnamente Perziano. 



CASATI ARCORE

Labate 7 Una sola parata in novanta minuti ma decisiva, oltreché coraggiosa: chiude in cassaforte l'unico punto di giornata.
Redaelli 6 Comincia con il piede giusto, denota un po' di affanno dalla parte centrale della ripresa in avanti. 
Veneruso 6.5 Sale in cattedra alimentando una pregevole trama di gioco verso la fine del primo tempo; vari attacchi del Casati si sviluppano sul fronte di sinistra, il suo.
Corbetta 6 Luci e ombre in una gara in cui comunque raramente perde distanze. 
Colombo 6 Inaugura il trittico di occasioni mancate del primo tempo spedendo un pallone promettente abbondantemente a lato; ma la prova, nell'insieme, è salvabile.
Borsotti 6.5 Ingabbia Colombo e Citterio quando cercano di agire dalle sue parti, disputando una prova difensivamente ordinata. 
Zorloni 5.5 Rischia grosso facendosi sottrarre la sfera da Vitari nell'unica grossa palla gol di marca locale; non è l'unica esitazione del suo match. 
28' st Catalano 6 Spezzone di gara sostanzialmente privo di sbavature.
Prezioso 5.5 Pecca di pragmatismo nella circostanza decisiva di fine primo tempo e spedisce la palla sopra la traversa: con maggior convinzione nel tiro avrebbe probabilmente sbloccato il risultato. 
28' st Vavassori 6 Non sfigura e non incanta: poco da segnalare. 
Schiavo 5.5 Fin qui ha trascinato il Casati Arcore e ci sono tutti i presupposti per cui il trend prosegua ma la gara di Valgreghentino ha il sentore di un passaggio a vuoto.
28' st Cristarella 6 Pochi palloni giocabili per lui in un finale privo di squilli. 
Gabellini 6.5 Crea grattacapi quando accende il motore e sfreccia tra i difensori avversari: da migliorare soltanto la continuità nella pericolosità. 
Giussani 6.5 A tratti si erge a metronomo del centrocampo di Nava e illumina mediante aperture la manovra del Casati. (42' st Gaddi sv). 
All. Nava 6 Porta a casa un punto da una trasferta insidiosa, sebbene fosse lecito attendersi qualcosa in più nei secondi 45 minuti. 

PAGELLA ARBITRO

Carrubba di Brescia Le questioni complesse da dirimere si contano sulle dita di una mano; gestione attenta del match.

LE INTERVISTE

Giuseppe Perziano commenta così il suo odierno Grenta: «Credo che il giropalla del Casati Arcore sia stato sterile, non penso abbiano avuto il predominio della partita. Abbiamo alzato la pressione nel secondo tempo, aggredendo con più caparbietà e costruendoci una palla gol allucinante con Vitari a tu per tu con il portiere. Non ricordo tiri in porta pericolosi da parte loro; penso che avremmo potuto vincere tranquillamente la partita ai punti, poi la gara è fatta di episodi e se non li concretizzi vai in difficoltà». Fiducia ritrovata dopo tre partite senza vittorie? «Dopo due vittorie meritate all'inizio, contro il Mariano la partita è stata condizionata dall'arbitro che ci ha annullato un gol validissimo, e io non mi lamento mai... l'unica partita sbagliata è stata quella contro il Lesmo, le altre partite le abbiamo giocate al massimo delle nostre capacità». 

Claudio Nava analizza il match del Casati Arcore. Si è forse spenta la luce nel secondo tempo biancoverde? «Nel secondo tempo loro hanno cambiato qualcosa nella pressione e noi abbiamo sbagliato a livello tecnico più che difensivo: in fase di non possesso non abbiamo praticamente mai rischiato. Abbiamo commesso un paio di errori nell'impostazione e preso un paio di ripartenze, perdendo un po' di coraggio e non riconoscendo più gli spazi che dovevamo andare ad attaccare». Sul rendimento positivo del Casati Arcore: «Come dico sempre ai ragazzi, dobbiamo migliorare la prestazione, perché se riusciamo a correggere gli errori che commettiamo di volta in volta i risultati arrivano di conseguenza». Rammarico per le tre occasioni mancate nel primo tempo? «Sicuramente. In una partita così, contro una squadra molto chiusa, se riesci a sbloccarla poi magari trovi qualche spazio diverso. Non sbloccandola, loro si sono abbassati ancora di più e il campo poi non ti permette di muovere il pallone con velocità per trovare le giocate giuste». 

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