Promozione
15 Ottobre 2023
PROMOZIONE PEMONTE, LESNA GOLD- CASTELLAZZO: Kolaj e Di Santo gelano il Lesna
Una partita che rappresenta lo specchio di questa classe torinese-alessandrina: da una parte la big di Torino tanto bella quanto poco concreta, dall'altra una squadra nelle cui vene scorre la vera anima delle terre del basso Piemonte, una squadra rocciosa, solida e soprattutto cinica. Lesna Gold-Castellazzo rappresenta la corazzata inespressa che comanda il gioco facendo viaggiare il pallone con geometrie, ma che allo stesso tempo rimane inespressa, a cui manca terribilmente un terminale offensivo che la butti dentro quando Varvelli viene assediato da due mastini come quelli biancoverdi Cimino-Hermosid, e rappresenta anche un crocevia per la big da Alessandria, brava ad approcciare la partita sbloccando il match con un gol sporco di Kolaj e una rete in contropiede di Di Santo nell'unica azione della ripresa. Perchè come dice anche Filoni, alla fine quello che conta è il risultato: 2-0 Castellazzo.
KOLAJ, IL RAPACE D'AREA DI RIGORE CHE NON TI ASPETTI. Torna in casa la corazzata di Filoni, di fronte la big di Castellazzo Bormida di Raimondi priva di Benabid per un infortunio alla mano, ma che cala in campo i pezzi da novanta M’Hamsi, Cimino, Majdoul e Di Santo. Alessandrini che fin dalle prime battute mettono in seria difficoltà i padroni di casa oroneri, tecnico che conferma per 10/11 la formazione di Atletico Torino con Foch sulle tracce di M'Hamsi e un'altra differenza: la fascia di capitano sul braccio di Ciccomascolo e non di Chiatellino. È un Castellazzo sorprendete quello che arriva in Via Monte Ortigara: giro palla veloce e ricerca assoluta della verticalità e, dopo 5 giri d’orologio, i biancoverdi mettono la freccia e passano in vantaggio. Schema da corner di M’Hamsi che serve al limite Majdoul, tiro masticato che insidia Marinaro che ci mette il corpo e respinge troppo corto però perchè sulla respinta Kolaj si fionda sul pallone e di testa gonfia la rete. Partenza ad handicap per il Lesna che con pazienza (forse troppa) e ordine prova a costruire la palla del vantaggio circumnavigando la trequarti alessandrina da destra a sinistra, cercando di sfondare passando per vie centrali con le imbucate di Begolo e Chiatellino che usano Varvelli e Celeste come pivot e, al 20’, nasce la prima occasione oronera con Spina servito in profondità dal numero 8, il 2005 viene lanciato in profondità ma spedisce a lato da dentro l’area.
Fase centrale di studio, il Lesna si prende il pallino del gioco in mano e comincia ad alzare il baricentro alzando la frequenza di palleggio senza però trovare il pertugio nella falange biancoverde comandata da Cimino e Hermosid che si chiude bene in zona centrale concedendo solo palloni laterali dalle corsie esterne. Equilibrio e stallo fra le due compagini, tanti duelli in mezzo al campo col Castellazzo che riesce a chiudersi bene davanti a Gallinaro ripartendo con le tre frecce offensive: sul tramonto di tempo gli alessandrini vanno vicini al raddoppio su calcio di punizione laterale con un tirocross di M’Hamsi che passa nel traffico dell’area di rigore infrangendosi sul palo col Lesna che si riesce a salvare liberando l’area di rigore dopo il grande spavento.
DI SANTO GLACIALE. Si apre senza novità tattiche la seconda frazione di gioco ma con un Lesna che parte con un piglio nettamente diverso: già nei primi 8’ di ripresa i padroni di casa schiacciano il Castellazzo a ridosso della loro area di rigoree sfiorando il pari con Varvelli, servito con un pizzico di imprecisione da De Pasquale, che davanti a Gallinaro non riesce a sfondare con Cimino che da ultimo uomo spazza lontano i pericoli. Passando un paio di giri d'orologio di assedio oronero, i padroni di casa alzano il baricentro mettendo sempre più pressione al Castellazzo, ma nel momento del bisogno, a togliere le castagne dal fuoco per gli alessandrini, ci pensa Di Santo, che in contropiede e a campo aperto semina Benedetti e punisce un Lesna sbilanciatissimo in attacco con Marinaro che non riesce a sventare il raddoppio del 9 biancoverde.
Il Lesna subisce il colpo, ma c'è ancora una mezz'ora abbondante di partita, così la squadra di Filoni prova ad alzare i giri del motore soprattutto con De Pasquale sulla corsia sinistra senza però riuscire a impensierire più di tanto Gallinaro, che non deve sporcarsi i guantoni. Nemmeno al 22’ quando Celeste si incarica di una punizione dal limite conquistato dallo sfondamento di De Pasquale: il fantasista parte e disegna un arcobaleno dal limite dell’area, sembra fatta, tutta Via Monte Ortigara esulta, ma la palla sfiora solo l’incrocio dei pali di Gallinaro e si spegne sul fondo. La squadra di Filoni alza il baricentro e gioca più in ampiezza rispetto al primo tempo mettendo in apprensione un Castellazzo oramai tutto ritratto a ridosso della sua area col solo Di Santo a fare a sportellate contro Benedetti, ma il tempo scorre inesorabile per il Lesna, in un secondo tempo, e in generale una partita, in cui la squadra di Raimondi è stata più cinica e compatta nella fase difensiva con un Federico Cimino vero leader di una difesa rocciosa che non è apparsa mai in difficoltà e che è riuscita ad annullare una squadra che non riesce a dare la svolta definitiva. Tre punti di fondamentale importanza per il Castellazzo dopo un avvio di campionato troppo altalenante e poco concreto, al contrario di questa partita che nascondeva grandi insidie.
LESNA GOLD-CASTELLAZZO 0-2
RETI: 5' Kolaj (C), 11' st Di Santo (C).
LESNA GOLD (4-3-3): Marinaro 6, Rizzo 6 (12' st Barbagallo 6), Foch 6, Begolo 5.5 (12' st Lika 6.5), Ciccomascolo 6, Benedetti 5.5 (38' st Frattoloni sv), Spina 6 (25' st Milanesio 5.5), Chiatellino 6, De Pasquale 6.5 (38' st Ciliberti E. sv), Celeste 6, Varvelli 6. A disp. Bellardone, Nave, Spione, Villa. All. Filoni 6. Dir. Gallitelli.
CASTELLAZZO (4-3-3): Gallinaro 6, Cimino Fe. 6.5, Randazzo 6.5, Kolaj 6.5, Hermosid 7, Cimino Fr. 7, Fusaro 6 (46' st Baldini sv), Mattei 6 (17' st Bronchi 6), Di Santo 7 (41' st Cirigliano sv), Mhamsi 7, Majdoul 6 (35' st Ferretti sv). A disp. Ravetto, Morettini, Nicola, Gjinaj, Benabid. All. Raimondi 7. Dir. Bollati.
ARBITRO: Billotti di Aosta 6.
COLLABORATORI: Tarif di Asti e Matta di Asti.
AMMONITI: 39' Ciccomascolo (L), 41' Gallinaro[03] (C), 43' Spina[05] (L), 29' st Cimino Fe. (C), 47' st Cimino Fr. (C).
LESNA GOLD
Marinaro 6 Forse poteva respingere meglio la conclusione di Madoul in occasione del gol di Kolaj, ma il tiro era molto insidioso e probabilmente non è riuscito neanche a vederlo partire nel traffico, incolpevole invece nell'uno contro uno con Di Santo nel secondo tempo.
Rizzo 6 Prova incoraggiante per il giovane difensore che si sta adattando nel nuovo ruolo nel quale gli viene richiesta anche la fase offensiva in tandem con Celeste. Attento anche in fase difensiva su Majdoul.
12' st Barbagallo 6 Al rientro dopo un lungo stop che lo condiziona parecchio: a volte sembra non credere negli straordinari mezzi atletici che madre natura gli ha donato e finisce per fare il compitino.
Foch 6 Prova di sacrificio e grande concentrazione nel primo tempo sulle tracce di M'Hamsi, ma di esperienza e intelligenza riesce a rimediare.
Begolo 5.5 Una fastidiosa pubalgia inizia a tormentarlo, ordinato in fase di possesso, ma troppo poco per cercare di scardinare le compatte maglie biancoverdi. Purtroppo concede il calcio d'angolo dal quale nasce il vantaggio di Kolaj, ma quelli sono episodi.
12' st Lika 6.5 Più dinamismo in mezzo al campo grazie al centrocampista, più pronto da incontrista e sempre propositivo nello smistare palla e ribaltare l'azione.
Ciccomascolo 6 Anche costretto a giocare con un giallo sulle spalle evitabile, non commette alcun errore in marcatura annullando Di Santo quando passa dalle sue parti.
Benedetti 5.5 Ordinato in impostazione della manovra ma non riesce a reggere il passo di Di Santo in occasione del secondo gol sbagliando la marcatura preventiva. (38' st Frattoloni sv)
Spina 6 Molto nel vivo della manovra nel primo tempo combinando con Celeste accentrandosi e combattendo nel fango con i tre centrocampisti alessandrini.
25' st Milanesio 5.5 Errori tecnici e di rifinitura nell'ultima porzione di partita quando serve un po' di personalità per riuscire a cercare la rimonta.
Chiatellino 6 Propositivo in fase di costruzione della manovra, alle volte però perde un tempo di gioco per servire il compagno. Da recuperare la fase di non possesso.
De Pasquale 6.5 Più pericoloso dei suoi soprattutto nella ripresa dove viene cercato e ricercato dai compagni nell'uno contro uno con Cimino, ma anche lui manca di quella concretezza che serve per svoltare le sorti della partita. (38' st Ciliberti E. sv)
Celeste 6 C'è, mette sempre in apprensione il Castellazzo con la sua posizione da mezzo destro lasciando spazio a Rizzo prima, e Foch poi, per la sovrapposizione, ma... Idem come De Pasquale, peccato per quella pennellata su punizione che meritava qualcosa in più.
Varvelli 6 Lotta e si sacrifica facendo a sportellate contro due mastini veri e propri, specie nella ripresa dove viene cercato molto di più sulla figura.
All. Filoni 6 Dopo un primo tempo in cui la squadra cercava troppo la via centrale, nella ripresa aggiusta il tiro battendo sempre di più le corsie laterali. Manca però concretezza nelle scelte a tutto campo per la sua squadra: «È una partita come quella contro l’Ovadese, sono convito che se avessimo giocato fino a domani non avremmo mai segnato nonostante avessimo giocato 95’ negli ultimi 30 metri. Il problema è che questo campionato è così, trovi squadre che giocano di rimessa, ma non è normale che su ogni rinvio rischiamo di subire gol. Possiamo essere belli quanto vogliamo, ma se concediamo così tanto contro squadre più brutte di noi ma più efficaci, alla fine della partita vincono loro. Serve essere più concreti, non solo sotto porta ma sulla gestione di determinate situazioni. Ora serve una sveglia, non servono le parole ma servono solo i fatti, pedalare a settimana prossima.»
CASTELLAZZO
Gallinaro 6 Mai veramente impegnato se non da un'uscita bassa su Varvelli a copertura della porta e su un colpo di testa in corsa di De Pasquale che esce però centrale. Giallo per perdita di tempo già a inizio tempo.
Cimino Fe. 6.5 Terzino in caso di necessità ma sempre a testa alta, anche con un giallo sul gruppone e dopo una botta in testa contro un palo della recinzione esterna nel corso del primo tempo. Soffre De Pasquale nella ripresa ma lotta e si sacrifica come un vero leader.
Randazzo 6.5 Un treno nel primo tempo arrivando con frequenza dalle parti della bandierina per crossare, ma spesso è impreciso. Bene anche nel confronto con Celeste.
Kolaj 6.5 Una vita da mediano, ma all'occorrenza anche rapace d'area di rigore con quella incornata da opportunista dagli sviluppi di palla inattiva che sblocca il match.
Hermosid 7 Insieme al compagno di reparto, argina facendo a sportellate con Varvelli reggendo anche il confronto fisico senza badare a tanti fronzoli.
Cimino Fr. 7 Leader nato di un reparto che è tornato a sentire suo: perfetto e preciso in marcatura alle spalle di Varvelli costringendo spesso a scaricare il pallone o a passare per vie laterali.
Fusaro 6 Prova di quantità per il numero 7 di Raimondi che, col proseguire della partita, fatica a contenere l'estro di Chiatellino. (46' st Baldini sv)
Mattei 6 Sempre presente e prezioso in fase di non possesso per aiutare Randazzo contro Celeste seguendo anche le tracce di Spina.
17' st Bronchi 6 Centimetri e muscoli in mezzo al campo facendo anche a sportellate con Lika.
Di Santo 7 Pochi palloni toccati ma decisivi, soprattutto quello della fuga per la vittoria a inizio secondo tempo che gela un Lesna che stava alzando i giri del motore. Vero numero 9 in grado di supportare da solo il peso dell'attacco sulle spalle. (41' st Cirigliano sv)
M'hamsi 7 Vero uomo in più del Castellazzo, specialmente nel primo tempo nell'uno contro uno ubriacante contro Foch. Mancino educatissimo e partita di grande sacrificio in entrambe le fasi.
Majdoul 6 Prestazione di grande sacrificio in fase di ripiegamento per seguire le sovrapposizioni di Rizzo, preziose le sue rincorse all'indietro per non pagare l'inferiorità numerica sulla fascia. (35' st Ferretti sv).
All. Raimondi 7 Una partita da Raimondi, una squadra a sua immagine e somiglianza, compatta e cinica, che rischia il meno possibile contro un avversario che poteva tagliargli le gambe da un momento all'altro. Qualcuno può definirla una partita da catenaccio quella del suo Castellazzo, ma più che mai efficace per ottenere l'unica cosa che conta, la vittoria. Bravi nello scivolare nella ripresa e a chiudere lo specchio centrale davanti a Gallinaro.