Under 19
20 Ottobre 2023
UNDER 19 REAL MILANO • Gregorio Di Marsciano e Tommaso Cugia, due rinforzi per i biancorossi in arrivo direttamente da Roma
Mollare tutto per inseguire i propri sogni vuol dire lasciare casa, amici, abitudini e la città in cui si è cresciuti ritrovandosi in un posto tutto da esplorare, da soli, più o meno. A volte capita infatti che quel lungo viaggio si possa fare in compagnia, insieme a qualcun altro che, proprio come te, ad appena 18 anni ha deciso di cambiare vita per raggiungere i propri obiettivi. È questo il caso di Tommaso Cugia e Gregorio Di Marsciano, rispettivamente classe 2004 e 2005, arrivati a Milano da Roma per motivi di studio, ma con una passione in comune da coltivare anche a 575 chilometri di distanza: il calcio.
Un anno di differenza, tre in comune nell'ultima esperienza nella capitale, ovvero quella al Circolo Canottieri Roma, l'ultima prima di fare le valigie in direzione Nord. «Siamo venuti qui assieme per l'università. Abbiamo deciso di vivere insieme e andare a giocare nella stessa squadra. - racconta Cugia, studente di Economia in Bicocca molto legato alla sua vecchia società - Ho giocato al Canottieri quasi tutta la mia carriera, abbiamo fatto gli Élite nella maggior parte degli anni, se no nell'ultimo i Regionali». Un cammino che si è legato a quello di Di Marsciano, che racconta: «Ho fatto un percorso giovanile un po' diverso, poi ci siamo trovati al CC e abbiamo fatto insieme gli ultimi tre anni di calcio. Ora conviviamo, però studiamo in due università differenti. Io vado al Politecnico, penso di voler lavorare nel mondo della gestione delle aziende e per quello ho scelto Ingegneria Gestionale, ma è ancora troppo presto per decidere cosa fare dopo la laurea».
Da semplici compagni di squadra, dunque, a coinquilini in una Milano con pochi appoggi, come spiega il classe 2004: «Ho mio padre che vive qua, però lo vedo di rado. Abbiamo degli amici che sono venuti anche loro per studiare, ma di norma siamo io e lui». Di Marsciano, che aggiunge: «Io ho mamma che ogni tanto sale su per lavoro, ma di base sono qui da solo». Tra università e calcio, però, le occasioni per fare nuove conoscenze non mancano e proprio lo sport ha già messo a disposizione una nuova famiglia di cui far parte: la Real Milano di Michele Cioffi, una delle sorprese di inizio stagione grazie al quarto posto in classifica da matricola nell'Under 19 Regionale.
«Mi sto trovando bene, è un buon club, i compagni sono bravi e l'allenatore anche, quindi è una bella esperienza. - racconta Cugia, che sulla modalità dell'approdo in biancorosso svela - Ci siamo arrivati grazie allo zio di un nostro amico, Misitano (Giulio, attaccante della Roma Primavera, ndr), che ci ha indirizzato verso la società». Buone impressioni confermate anche dal compagno classe '05: «Sono d'accordo, la società mi piace molto per com'è impostata. I nostri compagni lavorano bene, c'è tanto su cui migliorare però sarà sicuramente una bella avventura».
Un nuovo gruppo che ha visto l'inserimento dei due ragazzi di Roma ormai più di un mese fa, qualche giorno dopo l'inizio degli allenamenti, ma che ha potuto contare su di loro soltanto a partire da sabato, dopo l'arrivo in settimana del tesseramento. Per entrambi è arrivata così la prima convocazione milanese, e per Di Marsciano anche l'esordio da subentrato a cinque minuti da un finale, purtroppo, amaro per la squadra, ripresa in pieno recupero dalla Lentatese al termine di un secondo tempo ricco di emozioni.
È quella che emerge dalle parole di Cugia, esterno adattabile ad ala o mezzala - per un anno integrato anche terzino - reduce da una stagione stroncata da un paio di infortuni: «Mi sono fatto una lesione di 6 centimentri alla coscia e una frattura alla parte superiore della tibia. Il primo per una ginocchiata, l'altro invece perché mi si è impiantato il piede, il crociato si è allungato e ha creato una crepa sulla tibia. Sono rimasto fuori 7 mesi e sono tornato proprio adesso a settembre con la Real Milano».
Un calvario finito, «si spera», come giustamente puntualizza il classe '04, che sugli obiettivi dell'avventura in biancorosso ha le idee molto chiare: «Cercare di integrarsi, giocare il più possibile e divertirsi, magari segnando qualche gol qua e là. Non sarebbe male, ma dopo questi 7 mesi di stop vorrei anche solo un'esperienza senza infortuni, già quello sarebbe un buon obiettivo».
Quella che sicuramente non manca a Cugia, ma che traspare anche dalle parole di Di Marsciano, che superata una frattura al dito ha già avuto modo di difendere i colori della Real Milano. Un verbo usato non a caso vista la carriera dell'ex Circolo Canottieri, che racconta: «Sono sempre stato un giocatore difensivo. Per la maggior parte della mia vita ho fatto il terzino, poi negli ultimi due anni ho sviluppato più doti da centrale e una struttura fisica maggiore rispetto a quando ero piccolo, quindi gli allenatori adesso preferiscono utilizzarmi da centrale, come ha fatto oggi mister Cioffi». Quando si parla di obiettivi, però, anche il giovane difensore non nasconde un certo desiderio: «Combinando università e calcio l'obiettivo è giocare il più possibile, magari strappando qualche gol. Per Tommaso è un po' più facile, però le doti aeree giocano a mio favore. Per il resto sì, vorrei guadagnarmi il posto in squadra e magari qualificarsi per qualche fase finale».
La sfida in zona gol dunque è lanciata e a Vimodrone sperano che il contigente romano possa dare una mano innanzitutto a centrare la salvezza, obiettivo di base per una new entry della categoria, ma vedendo i risultati e la voglia di fare dei biancorossi cullare qualche sogno non è poi un dramma. Anche perché se è vero che l'unione fa la forza il nuovo duo della Real è affiatato anche sull'ultimo punto, il più importante probabilmente per chi viene dalla capitale. Roma o Lazio? La risposta è unisona: «Roma tutta la vita».