Cerca

Promozione

Scoppia il caos a 48 ore dalla partita: rischiano di giocare senza allenatore e 13 calciatori

Dopo le vicissitudini degli scorsi mesi cambiano presidente e si preparano a ricostruire

Falsone, Malaspina, Landriano

PROMOZIONE GIRONE F • Il tecnico Alessio Falsone (a sinistra) e Simone Malaspina (a destra), membro del gruppo squadra

Dopo il cambio di proprietà avvenuto a giugno scorso il Landriano è finito in una spirale che ha raggiunto il culmine negli ultimi giorni. A 48 ore dalla partita con la Frog Milano la prima squadra - che milita in Promozione - ha un allenatore che non si sa se siederà in panchina e ha più di 10 giocatori che potrebbero non prendere parte alla partitaGli avvenimenti degli ultimi mesi avrebbero infatti compromesso il rapporto tra una frangia di calciatori e il club, portandoli a prendere la decisione di non scendere più in campo. Ancora incerta la posizione del tecnico Falsone che, dopo un avvio di stagione in cui si è fatto carico della prima squadra cercando di portare avanti il lavoro nonostante il contesto, e dopo le dimissioni presentate qualche settimana fa e respinte dalla società, sarebbe ora in attesa di un esonero che gli permetterebbe di tornare a lavorare.

COSA È SUCCESSO

Ma come si è arrivati a questo punto? Tutto comincia a giugno scorso col cambio di proprietà e con il passaggio dalla presidenza Freni a quella di Paolo Cima, che parla - oltre di cambio nome in Medhelan Landriano - anche di investimenti sui giovani e un nuovo centro sportivo a Milano. La società alla presentazione afferma: «ll nuovo Landriano sarà una squadra fortemente improntata al bel gioco, vogliamo andare ad allenarci a Milano per poter attrarre più giocatori, inoltre avendo due centri sportivi potremo dedicarne uno interamente al settore giovanile». Già da fine luglio però, le cose cominciano a cambiare, con il vicepresidente Favale che rimette la carica, rimanendo in società solo come direttore sportivo, ruolo che abbandonerà a settembre. Nonostante la situazione appaia sempre più complicata, allenatore - rimasto da solo a gestire la prima squadra - e giocatori scendono in campo collezionando 1 vittoria e 2 pareggi nelle prime 5 giornate. Ma se sul terreno di gioco la squadra tutto sommato regge, fuori dal campo la situazione si complica, con il presidente Cima che - a partire da sabato scorso - esce dell'assetto societario.

La foto scattata al momento del cambio societario, col passaggio del Landriano da Freni (centro-sinistra), a Cima (centro-destra). 

COSA RISERVA IL FUTURO

Pur con una parte dello spogliatoio in uscita e con una società da ricostruire, i soci non hanno intenzione di mollare e si sono rimboccati le maniche per far continuare la storia del club pavese. Nella giornata di martedì hanno infatti nominato Michele Perrone nuovo presidente: «Il Landriano esiste da 40 anni e continuerà ad esistere, andiamo avanti». Si avvia dunque un processo di ricostruzione per la nuova società, che dopo le difficoltà di questi mesi proverà a riportare il club sui binari giusti per ripartire. Nel frattempo, anche se non collegato ai cambiamenti societari, in Under 18 il Landriano rimedia - dopo la vittoria sul campo per 3-2 - una sconfitta a tavolino il Cesano Boscone Idrostar per aver schierato Abdelmaksoud Ahmed Helmi, un giocatore non tesserato.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter