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Seconda Categoria

«Scritte falsità, ora riprenderemo le partite»: scoppia la rabbia del presidente dopo le maxi squalifiche dell'arbitro

Dopo la rimonta ottenuta sul campo è scoppiato il caos sugli spalti, ma le squalifiche arrivate dall'ultimo Comunicato Regionale non sono andate giù alla società ospite

FOTO EMOZIONALE ARBITRO

La gara con il San Giorgio Piossasco, nel campionato di Seconda Categoria girone E del Piemonte, per il Chisone lascia ancora gli strascichi. Dopo quattro giorni si ritorna a parlare della sfida, di cui vi abbiamo raccontato del rocambolesco pareggio in rimonta per 2-2 e gli avvenimenti nel finale del match, con una rissa sugli spalti che ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, il tutto tramite le dichiarazioni dei tecnici delle rispettive compagini. 


LE SANZIONI

Con il Comunicato Ufficiale di questa settimana (consultabile qui) del Comitato Regionale emergono i dettagli e le sanzioni per quanto accaduto in base al referto del direttore di gara, le sanzioni non si limitano solo fuori dal campo.

Infatti un componente della rosa neroverde, il classe 2000 Imad Naqli, viene sanzionato con una squalifica di otto giornate:

"Per condotta gravemente irrispettosa nei confronti del direttore di gara, concretizzatasi in un contatto fisico. Nello specifico, il tesserato dapprima protestava per la concessione di un fallo agli avversari, dopodiché minacciava l'arbitro e lo spintonava, senza farlo cadere. Dopo la notifica del provvedimento, il tesserato si rifiutava sia di uscire dal terreno di gioco che di mostrare il proprio numero all'arbitro. Sanzione comminata ex art. 36, comma 1, lett. b) C.G.S. nella sua attuale formulazione".

Stop di quattro giornate anche per altri due giocatori del Chisone, il 2003 Davide Giuffrida e il classe 1989 Enrico Cirrincione, entrambi per la medesima motivazione come riporta il comunicato: 

"Espulso al termine della gara per aver scavalcato la recinzione che separa il campo da gioco dagli spalti ed aver preso parte attivamente agli scontri tra tifosi."  

Infine ammenda da 100 euro per entrambe le società:

"Per il comportamento dei propri sostenitori, che al termine della partita si scontravano sugli spalti con i tifosi avversari, dando vita ad una rissa, sedata dall'intervento delle Forze dell'Ordine".

LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE

Sulle sanzioni interviene in rappresentanza del Chisone il suo presidente, Salvatrice Scarantino, la quale non è d'accordo con tutto ciò riportato: 

«Per quanto riguarda l'ammenda di 100 euro per la società è giustissima, poiché in tribuna c'è stato un diverbio tra i tifosi. Non sono invece assolutamente d'accordo con le squalifiche ai ragazzi. Infatti, riguardo a coloro che sono saliti in tribuna l'hanno fatto per calmare gli animi e sedare la situazione, essendoci fidanzate, moglie e bambini; tra l'altro per lo stesso motivo sono saliti sugli spalti anche tre giocatori del San Giorgio Piossasco, ribadisco per calmare la situazione. Tra l'altro è stato squalificato Davide Giuffrida che è rimasto in campo, quando a salire è stato un altro nostro ragazzo. Inoltre non è assolutamente vero che il diverbio sia stato sedato dai Carabinieri, poiché quando sono arrivati era già tutto finito e noi stavamo già andando via, per cui questa è una bugia. La cosa che fa più rabbia è la squalifica per Imad. Il ragazzo ha preso rosso diretto per protesta, ciò che è stato scritto è un'emerita falsità, non è vero che ha spinto il direttore di gara. Da domenica prossima riprenderò le gare dall'inizio alla fine, perché mi sono stufata di subire ingiustizie. Al mio ragazzo -si riferisce a Imad Naqli, sanzionato con otto giornate di stop- ho consigliato di procedere per vie legali nei confronti del direttore di gara per diffamazione e calunnia, perché ha protestato per un fallo non dato al compagno, ma non ha in alcun modo toccato l'arbitro».

La neopromossa Chisone stava vivendo fino a questo momento una stagione fuori da ogni logica, con ben dieci punti conquistati in appena cinque gare, bottino valevole il secondo posto in classifica. Questo accaduto segna un crocevia per il tecnico Gianluca Di Dio, il quale perde per diverse partite tre tasselli fondamentali della sua squadra. L'allenatore ha sempre ribadito come l'obiettivo della sua squadra fosse la salvezza, eppure nell'ambiente neroverde si respirava un'aria magica, bisogna vedere come reagirà il gruppo e se l'effetto non svanirà.

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