Dilettanti
01 Novembre 2023
PROMOZIONE MARIANO • Sabbadin e Donghi nel pieno dell'azione
La sfida tra Mariano e Rhodense valida per gli ottavi di finale di Coppa Lombardia, conclusasi con la vittoria ai rigori 5-4 dei padroni di casa - dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari - ha regalato grande spettacolo sul rettangolo di gioco, ma nonostante il puro divertimento offerto dalle due compagini, e la grande gioia che i gialloblù hanno ottenuto dal risultato, quest'ultimi non possono che rimanere con l'amaro in bocca, visto l'episodio estremamente spiacevole accaduto durante lo svolgimento dell'incontro, a qualche metro dal campo. Degli individui non identificati, infatti, sono entrati negli spogliatoi dei giocatori di casa e dell'arbitro, rubando telefoni, soldi e averi di ogni tipo.
È il primo tempo della sfida, e stando a quanto dichiarato dal direttore generale dei comaschi Massimiliano Mason: «Intorno alla mezz'ora sono stati ritrovati qui fuori i documenti di un ragazzo, quando me l'hanno detto mi sono allarmato, ma all'intervallo non ho detto nulla ai ragazzi perché sono sceso negli spogliatoi che stava per iniziare il secondo tempo. A fine partita ho fatto presente quanto successo, sperando che solo il giocatore in questione fosse rimasto danneggiato, ma purtroppo altri hanno guardato e si è scoperto che c'era a chi mancava il cellulare, chi il portafoglio e chi entrambe le cose».
È successo tutto, dunque, durante la prima metà dell'incontro, come confermato poi dal fatto che intorno alle 15 - la partita è cominciata alle 14:30 - uno dei cellulari sia stato geolocalizzato in una via di Mariano a un paio di chilometri di distanza dal terreno di gioco. Rimane l'incognita di come i ladri siano riusciti a intrufolarsi all'interno della zona degli spogliatoi - che nel caso dei giocatori del Mariano non erano chiusi a chiave - del centro sportivo di via per Cabiate. «Il cancello d'entrata era chiuso, io sono uscito dalla parte degli spogliatoi e ho chiuso l'accesso dalla parte della tribuna. - spiega infatti il dg - Io non so chi possa essere entrato o da che parte possa averlo fatto».
La questione sicurezza, però, non è nuova all'interno del centro, tanto che come spiega Mason: «Non è la prima volta purtroppo. Tra l'anno scorso e quest'anno è già successo, l'ultima volta due settimane fa, quando sono spariti degli indumenti. Stasera chiamerò di nuovo l'assessore del comune e cercheremo in qualche modo di porre dei rimedi, perché così non si può andare avanti. Bisogna trovare qualcosa per tutelare le persone che vengono qui a giocare a calcio, perché questa non è una bella pubblicità per nessuno».
Come detto, poi, è stato coinvolto anche il direttore di gara, il signor Crespi di Busto Arsizio, che si è visto sottratto il portafogli. La situazione è, se possibile, ancora più assurda rispetto a quella che ha coinvolto i giocatori del Mariano, visto che la porta del suo spogliatoio era effettivamente stata chiusa a chiave, ma non aveva segni di effrazione ed è stata poi ritrovata chiusa sia all'intervallo che al termine della partita.