Prima Categoria
03 Novembre 2023
Il caso del fine settimana, il dubbio amletico che ogni allenatore del girone si era posto vedendo alla voce risultato "ND". Perché Bacigalupo-Olimpica Grugliasco, partita valida per l'ottava giornata del Girone D di Prima Categoria, è stata sospesa? A rispondere con chiarezza e a rendere noti i dettagli della vicenda è stato il Comunicato Ufficiale numero 31 pubblicato nel pomeriggio di giovedì 2 novembre. Il Giudice Sportivo ha assegnato vittoria a tavolino in favore del Bacigalupo invece che omologare il risultato parziale come si era ipotizzato, consci del fatto che la gara fosse stata fermata a pochi minuti dal triplice fischio. Ma non solo: forte della ricostruzione del referto arbitrale, l'Avv. Chiara Francesca Maria Laudi ha comminato una doppia pesante squalifica ad allenatore e massaggiatore dell'Olimpica Grugliasco, annettendo anche una sanzione pecuniaria. Peccato che il protagonista responsabile della vicenda, anche stando alla versione iniziale data da ambo le squadre, fosse stato il portiere e capitano grugliaschese.
Proviamo a ricostruire il fatto seguendo quanto riportato dal Comunicato. La partita è stata interrotta al 42' del secondo tempo, sul punteggio parziale di 3-1 in favore del Bacigalupo, i primi tre punti in campionato per la formazione di Via Bossoli. La decisione presa dall'arbitro, Francesca Arangio della sezione di Pinerolo, è derivata da un eccesso di proteste attuate dalla panchina dell'Olimpica Grugliasco in seguito al fischio di un fallo di gioco.
In questa situazione, occorsa al 39' del secondo tempo, l'allenatore Salvatore Iodice e il massaggiatore Matteo Clabot (nonché Direttore Sportivo di società) «si avvicinavano all'arbitra ed iniziavano a protestare in modo irriguardoso nei suoi confronti, e venivano per tale ragione espulsi», cita il Comunicato. A questo punto, il dirigente Matteo Clabot «si rifiutava di abbandonare il terreno di gioco ed anzi avanzava verso l'Ufficiale di gara, continuando ad urlare contro di lei e minacciandola di colpirla con schiaffi; in tutto ciò, gli altri Dirigenti della Polisportiva Olimpica Grugliasco non solo restavano inerti, ma anzi supportavano la condotta del massaggiatore asserendo che proteste e minacce non fossero diretteall'arbitra», prosegue il documento ufficiale. Dirigente che è stato fermato nella sua azione iraconda dall'intervento della panchina del Bacigalupo e dei giocatori in campo di ambo le squadre «tentando due volte di colpirla con la mano aperta, non riuscendoci», conclude il Giudice Sportivo. Arbitro che, secondo quanto affermato dall'allenatore del Bacigalupo, sarebbe anche uscita dal campo in lacrime.
In virtù di quanto verificatosi e non vigendo più le idonee condizioni psicofisiche per continuare, l'arbitro Arangio sospendeva la partita, consegnando l'esito nelle mani del Giudice Sportivo. Come anticipato in apertura, è stata deliberata la sconfitta per 3-0 a tavolino nei confronti dell'Olimpica Grugliasco e la società è stata sanzionata con Euro 200,00 di multa. All'allenatore Salvatore Iodice è stata inflitta una squalifica fino al primo dicembre 2023 (quattro giornate), mentre Matteo Clabot dovrà stare lontano dai campi fino al 26 aprile 2024, in pratica fino all'ultima giornata di campionato. Da segnalare il refuso del Comunicato, che ha segnato come fine della squalifica il 26 aprile 2023.
Riepilogo accurato in ogni dettaglio e effettivamente simile a quanto era stato dichiarato ai nostri microfoni dai diretti interessati nella serata di domenica. Se non fosse per un dettaglio per nulla trascurabile: secondo la prima versione confermata dai dirigenti del Bacigalupo e, soprattutto, dell'Olimpica Grugliasco stesso, a compiere tale comportamento intimidatorio sarebbe stato Matteo Pagano, capitano e primo portiere grugliaschese per l'occasione seduto in panchina. Cosa non torna dunque? Due sono le plausibili opzioni da considerare:
Quale dunque la verità? Per spiegare tutto per filo e per segno è intervenuto in merito Matteo Clabot, Direttore Sportivo e diretto interessato dalla vicenda:
«Innanzitutto tutto è bene sottolineare che c’è stato un doppio errore di identificazione: io sono stato confuso con Matteo Pagano e Salvatore Iodice è stato confuso con me, il mister non ha detto una parola. Sono disgustato, mi è preso un attacco d’ansia leggendo il comunicato. In questo momento io, in quanto Direttore Sportivo della società, devo tutelare mediaticamente il mio nome accostato ai fatti descritti. Se effettivamente Matteo Pagano si é reso protagonista di proteste eccessive, certe cose invece sono state totalmente inventate, un atto di calunnia vero e proprio. Nessuno si è avvicinato al direttore di gara tentando di dare due schiaffi e nessuno è stato trattenuto dai dirigenti del Bacigalupo, chiedere anche a loro per credere. Il giocatore era molto nervoso ed è stato portato via dai compagni per evitare di aumentare la possibile squalifica, ma mai si é avvicinato al direttore di gara. La questione che più mi fa arrabbiare è poi un’altra: l’arbitro prima di sospendere la gara ha affermato che “Non ci si può rivolgere così a una donna”. Non voglio essere sessista, ma è una cosa che non esiste: io mi sto confrontando con un arbitro in generale, non con una donna nello specifico, tanto è vero che nessuno si è minimamente permesso di attuare insulti di genere. Prima di scrivere una cosa del genere bisogna chiedere, informarsi, accertarsi che i nomi siano corretti, anche visto lo stato confusionale. Nelle prossime ore con la società discuteremo sulla squalifica e su eventuali ricorsi».
Versione confermata anche dall'allenatore Salvatore Iodice, tirato in ballo con una squalifica di quattro giornate apparentemente immotivata
«Tutto è iniziato da un fallo inventato, da cui poi l'arbitro ha iniziato ad ammonire tutti a destra e sinistra. Io in 25 anni di carriera sono stato forse espulso una volta e da quella situazione me ne ero tirato fuori per evitare che degenerasse. Secondo me non si è nemmeno confusa, nel caos ha tirato due nomi a caso. La federazione deve farsi un esame, i giovani arbitri che vengono mandati devono essere preparati per dirigere queste partite. Sono perplesso, basito e credo che mi rivolgerò anche ad una avvocato per delle calunnie. Sulla squalifica credo che chi sbaglia debba pagare, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità: se Matteo Pagano deve scontare, pagherà lui, per rispetto dell'immagine della società e di Matteo Clabot».
Trova quindi fondamento la prima delle due ipotesi, quella dell'errore di identificazione per mancato accertamento nel post-partita. Situazione controversa quindi in casa Olimpica Grugliasco, società sanzionata che ora dovrà decidere se procedere con il ricorso e con la richiesta di revisione dell'intestatario della squalifica, azione che paradossalmente andrebbe a svantaggiare i biancorossi che perderebbero una pedina fondamentale per l'intera annata piuttosto che un dirigente.