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Scacco alla regina nello scontro diretto: in 7 minuti il clamoroso ribaltone regala la testa della classifica

Cambiano di nuovo le gerarchie in vetta al termine di un incredibile scontro diretto, dove bastano 7 minuti per ridisegnare le sorti

PROMOZIONE PEDONA CHRISTIAN TUCCI

PROMOZIONE PIEMONTE SAN SEBASTIANO PEDONA: l'incornata del momentaneo 1-1 da parte di Tucci ha dato il via alla "remuntada" borgarina.

Un blackout collettivo fa perdere 3 punti al San Sebastiano e li regala a un Pedona mai arrendevole, al termine di una partita dai cento risvolti. I ragazzi di Giuseppe Pisano giocano bene, anzi benissimo, la prima frazione di gioco, al termine della quale comandano per 1-0 grazie a Tatili: risultato giusto, ma probabilmente fin troppo stretto per gli arancioneri, che in seguito se ne pentiranno amaramente. Già, perché gli uomini di Zappatore (assente per squalifica e sostituito in panchina dal vice Ghibaudo) non si arrendono davanti allo svantaggio e nel giro di 7 minuti, grazie a due occasioni su palla inattiva, ribaltano il punteggio con Tucci e Dalmasso e strappano una incredibile vittoria al Don Eandi di Centallo. Troppo molle, o forse è meglio dire ingenuo il San Sebastiano nell'ultimo quarto di gara, che reagisce timidamente alle sfuriate dei borgarini e concede loro la testa della classifica. 

BEFFA DIETRO L'ANGOLO, MA TATILI SCACCIA LA PAURA

Parte carichissimo il Pedona, che non indietreggia di un millimetro neppure durante i primi minuti di gioco: la foga di Gastaldi si tramuta dopo appena 3 giri di orologio nel primo cartellino giallo di giornata. Al 5', su una progressione dalla destra, Lamnaouar viene atterrato in area ma secondo il fischietto di Chivasso l'intervento è regolare; si riparte allora con un tiro dalla bandierina, dai cui sviluppi la squadra di Pisano impegna Bono, che con un bel colpo di reni allunga sopra la traversa. 
Poco prima del quarto d'ora di gioco, anche Sciatti si aggiunge alla "lista dei cattivi": entrambi i mediani sono ammoniti a pochi minuti dall'inizio della gara, le tattiche di gioco possono dunque cambiare pesantemente. 

Al 22', occasionissima per i fossanesi, con Lamnaouar che scodella sulla destra per Barbero, il quale trova lo spazio per andare alla conclusione ma non lo specchio della porta. Subito dopo, il cross dalla destra di Morra (che finora ha messo in enorme difficoltà Soumahoro) si tramuta in un tiro che lambisce il palo alla destra di Bono. Brividi per i borgarini, che faticano a uscire dalla propria metà campo e subiscono in particolar modo le percussioni centrali di Lamnaouar e l'imprevedibilità sulla fascia destra di Morra. Dopo il 25', la squadra di Zappatore riprende fiato e guadagna pian piano metri in avanti, senza però mai impensierire seriamente gli arancioneri. San Sebastiano che riemerge allora in ripartenza, vedendosi negata una papabile punizione dal limite (per l'ennesima iniziativa di Lamnaouar) e tenta la giocata dalla bandierina sviluppando sull'asse Morra-Tatili, ma la rasoiata del numero 10 sibila solamente vicino al primo palo.

Al 35' il San Sebastiano si porta avanti con Cavallera, bravo a depositare in fondo al sacco la respinta del portiere sulla punizione di Morra, ma la terna segnala una posizione di fuorigioco da parte del marcatore arancionero. I fossanesi non se ne rendono conto e continuano a esultare, mentre il Pedona riparte a tutto spiano verso l'area di rigore avversaria: a tal punto, i ragazzi di Pisano riaffiorano dalla dimensione onirica e riescono a evitare quella che sarebbe potuta essere una clamorosa beffa. 
Ridestatosi dal sogno, il vero vantaggio del San Sebastiano arriva poco più avanti, al 42': una palla rubata a metà campo innesca Tatili, il quale è bravissimo a rientrare dalla sinistra per scaricare il tiro sul primo palo, che trafigge Bono e sigla il momentaneo 1-0, risultato col quale si chiude la prima frazione di gioco. 

UNA REMUNTADA DA PRIMA DELLA CLASSE

Il Pedona ritorna in campo con due cambi nel proprio undici: fuori Soumahoro e Pallara, dentro rispettivamente Masera e Bruno. Poco dopo, anche Pisano mette mano alla panchina e fa entrare bomber Caristo al posto di Barbero.
Al quarto d'ora, brividi (ma non di freddo) per gli uomini di Pisano, a causa di un flipper apparentemente senza fine nella propria area di rigore dopo gli sviluppi da calcio d'angolo: alla fine, dopo una prima ribattuta da parte di un difensore, è Sciatti ad allontanare definitivamente la minaccia e a guadagnare un calcio di punizione che fa rifiatare i suoi. 
Il Pedona prova a guadagnare metri e sviluppa bene sulla destra con Bruno, il quale trova lo scarico per Pepino che a sua volta viene tuttavia annullato dal proprio marcatore, che non gli permette di stoppare il pallone e che concede invece ad Ariaudo di uscire in presa bassa per fare sua la sfera.

Al 27' il Pedona perviene al pareggio sugli sviluppi da palla inattiva: Dalmasso pennella una parabola perfetta col suo mancino per la testa di Tucci, che arriva sulla sfera prima del portiere e la deposita in porta (inutile l'intervento disperato di Tarable a scongiurare l'1-1). 
Tutto da rifare, dunque, e il San Sebastiano si butta in avanti per riportarsi in vantaggio: nell'ultimo quarto d'ora di gara, le squadre si allungano e restituiscono quei ritmi che erano andati scemando. Peccato che gli arancioneri si addormentino e regalino una punizione dal limite all'esperto Marco Dalmasso, che con una conclusione rasoterra buca la barriera e piega le mani del portiere, che vede la sfera all'ultimo e non interviene al meglio. Clamoroso ribaltone degli uomini di Zappatore, che hanno ripreso in mano una partita che si era assestata su dei binari dormienti e si sono portati in vantaggio: 1-2.
Nel finale i fossanesi spingono ma gli ospiti si chiudono con una linea a 5 per proteggere il prezioso risultato, senza comunque disdegnare qualche apparizione in avanti affidandosi al tridente offensivo. Nemmeno il tutto per tutto sorride ai Pisano boys, che vanno incontro a una clamorosa impresa del Pedona: un'impresa che permette di scavalcare proprio il San Sebastiano in classifica e riprendersi nuovamente la vetta della classifica. Quando si dice, «Non è finita finché non è finita»...

IL TABELLINO

SAN SEBASTIANO - PEDONA 1-2
RETE (1-0, 1-2): 42' Tatili (S), 27' st Tucci (P), 34' st Dalmasso (P). 
SAN SEBASTIANO (4-3-3): Ariaudo 6, Operti 6, Guzzo 6.5, Cavallera 6, Tarable 6.5, Sciatti 7 (24' st Desanti 6), Lamnaouar 6.5, Morra 6.5, Gagino 6 (37' st Formagnana sv), Tatili 7 (14' st Bergese 6), Barbero 6 (6' st Caristo 5.5). All. Pisano 6.5. A disposizione: Aime, Fissore, Ternavasio, Giovannelli, Lingua. 
PEDONA (4-3-3): Bono 6, Costa 6, Soumahoro 5.5 (1' st Masera 6), Gastaldi 6 (39' st Brignone sv), Nasta 6.5, Tucci 7, Pallara 5.5 (1' st Bruno 6.5), Peano 6, Pepino 6, Dalmasso 7.5, Rizzo 6 (14' st Maccario 6). All. Ghibaudo 7. A disposizione: Melis, Viglietti, Marro, Ndri, Calleri. 
GIALLI: 3' Gastaldi (P), 12' Sciatti (S), 38' Operti (S), 19' st Peano (P), 32' st Caristo (S), 43' st Tarable (S). 
ROSSI: 30' st (non dal campo) Pallara (P). 
ARBITRO: Matteo Bevere di Chivasso 6. 
ASSISTENTI: Patrik Galantucci e Stefano Merlina di Chivasso. 


LE PAGELLE

SAN SEBASTIANO

Il San Sebastiano di Pisano

Ariaudo 6 Scarsamente impegnato per la maggior parte del tempo, si fa trovare pronto quando chiamato in causa e mostra buona affinità con il resto del reparto difensivo. 
Operti 6 I continui cambi di posizione di Dalmasso e Pepino non gli concedono grossi punti di riferimento, lui comunque, malgrado la grande differenza di età coi due avversari, non casca nei loro sotterfugi e tiene alta la bandiera. 
Guzzo 6.5 Tiene a bada Rizzo e le sue scorribande sulla destra, tamponando sempre al momento giusto e concedendo ben poco ai borgarini sulla corsia di sinistra. 
Cavallera 6 Performance positiva da parte del difensore centrale, i cui festeggiamenti sono stati rovinati dalla chiamata dell'assistente dell'arbitro: era stato lesto a fiondarsi per primo sulla ribattuta, ma il fuorigioco lo ha colto in flagrante. 
Tarable 6.5 Tiene in piedi la baracca, non concedendo nulla a Dalmasso e Pepino per larga parte dell'incontro. Sul gol di Tucci prova a salvare in qualche modo sulla linea, ma ormai la frittata era già fatta. 
Sciatti 7 Nonostante l'ammonizione rimediata a inizio gara, il capitano non si fa influenzare e confeziona una prestazione al limite della perfezione, recuperando un'infinità di palloni in mezzo al campo e ridistribuendoli a destra e a manca. Ancora una volta, lezione di calcio da parte del classe '88, la cui assenza dal terreno di gioco è pesata come un macigno. 
24' st Desanti 6 Il classe 2000 è indubbiamente un importante elemento dell'organico fossanese, ma a questo giro il suo ingresso a gara in corso non ha dato il beneficio sperato. 
Lamnaouar 6.5 Tra le linee è semplicemente formidabile: quando parte palla al piede con le sue percussioni centrali è praticamente inarrestabile, facendo ammattire il centrocampo cuneese. Peccato che nel secondo tempo sparisca un po' dai radar. 
Morra 6.5 Fa uscire di testa il povero Soumahoro, nascondendogli la palla e costringendolo a uscire anzitempo con le traveggole. Con i piedi fa tutto ciò che vuole, tuttavia, paga a caro prezzo una grossa ingenuità negli ultimi minuti, facendo fallo dal limite, dal quale nascerà il gol vittoria del Pedona. 
Gagino 6 Il centravanti lotta senza sosta, molto spesso spalle alla porta e alternandosi continuamente con Tatili. Prezioso il suo lavoro lontano dall'area di rigore, però in chiave offensiva si fa sentire ben poco. (37' st Formagnana sv). 
Tatili 7 Con una grandiosa giocata individuale sblocca l'incontro e manda i suoi negli spogliatoi in vantaggio; imprevedibile, la sua abilità palla al piede lo rende una brutta gatta da pelare per la retroguardia borgarina, nonché il migliore tra le fila fossanesi. 
14' st Bergese 6 L'esperto centrocampista non riesce a infondere i suoi insegnamenti nel resto del gruppo, sebbene provi a dire la sua in mezzo alle linee. 
Barbero 6 Prova positiva da parte della mezzala sinistra, che dialoga bene con i propri compagni e ronza costantemente attorno all'area di rigore borgarina, non concedendo alcun punto di riferimento agli avversari. 
6' st Caristo 5.5 Dal bomber arancionero ci si aspetta sempre tanto, viste le sue grandiosi capacità di finalizzazione, ma a questo giro l'impronta sull'incontro è stata veramente opaca, al di là di un paio di dribbling degni di nota. 
All. Pisano 6.5 Gioca a testa alta il primo tempo, senza mai andare veramente in difficoltà (a parte la rischiosissima beffa dopo il gol annullato per fuorigioco a Cavallera): se l'1-0 di fine primo tempo è giusto ma stretto, nel secondo si è fatto troppo poco per impensierire Bono e una mancanza di concentrazione (o forse un certo timore in mezzo al campo) ha deposto su un vassoio d'argento la vittoria ai tenaci ospiti. 


PEDONA

Il Pedona di Zappatore-Ghibaudo

Bono 6 Il giovane portiere si fa trovare pronto nel momento del bisogno e, se nulla può dinanzi alla botta di Tatili, interviene con lucidità nei momenti clou. 
Costa 6 Tatili lo mette alle strette, Gagino gli mette apprensione, lui serra i denti e dà il tutto per tutto, specialmente nel finale di gara, in modo da portare a casa una vittoria pesantissima. 
Soumahoro 5.5 Morra è un cliente scomodissimo e il giovane terzino sinistro, nonostante le buone intenzioni e la grinta, finisce con l'impazzire davanti alle giocate del funambolico esterno arancionero. 
1' st Masera 6 Schierato nel ruolo di terzino sinistro, il classe 2004 viene ripreso in un paio di occasioni da Nasta: qualche lavata di capo non può che fargli bene per maturare come giocatore.
Gastaldi 6 Accusa molto probabilmente il cartellino giallo rimediato a inizio partita e gli riescono un po' meno bene rispetto al solito certe scelte di gioco; detto ciò, la sua abilità nel dare equilibrio alla squadra è sempre preziosissima. (39' st Brignone sv). 
Nasta 6.5 Dopo una prima frazione non facile, dove il San Sebastiano continuava ad assediare, nella seconda prende meglio le misure e non concede nulla al fronte offensivo fossanese. 
Tucci 7 Senso della posizione a 360°: brilla non soltanto per le sue doti difensive, ma anche come marcatore, svettando più in alto di tutti e trasformando in oro il cioccolatino confezionato da capitan Dalmasso. 
Pallara 5.5 Imbrigliato in mezzo al traffico, non fa sentire pienamente il proprio apporto nelle due fasi di gioco, malgrado la "garra"; smaliziato, cerca di approfittare dell'esultanza fossanese riparte in fretta e furia con la punizione. 
1' st Bruno 6.5 Conferisce più soluzioni in mezzo al campo, trovando alcuni corridoi fra le linee e apportando anche una maggiore fisicità e presenza, oltre a una discreta precisione nel lancio in profondità. 
Peano 6 Partita di costante sacrificio per il classe '97, che seppur per poco ricopre anche il ruolo di terzino: si sbatte in lungo e in largo e non fa mancare il suo apporto in nessuna zona del campo. 
Pepino 6 In fase di non possesso parte largo sulla sinistra, per poi colpire centralmente una volta che il Pedona è diretto all'attacco: esperienza, carattere e muscoli a servizio della squadra. 
Dalmasso 7.5 Non ci sono più parole per descriverlo. Nei momenti di maggiore difficoltà toglie le castagne dal fuoco con due (apparentemente) semplici giocate: la prima è una pennellata degna di Raffaello per la capoccia di Tucci, la seconda è un calcio di punizione rasoterra al veleno (à la Ronaldinho) che piega le mani ad Ariaudo e regala una pesantissima vittoria ai suoi. 
Rizzo 6 Corre a testa sulla fascia destra e macina kilometri su kilometri, peccato che Guzzo gli prenda bene le misure e lui non riesca a perforare. 
14' st Maccario 6 Buon ingresso da parte del centrocampista in maglia n°20, che prova a penetrare fra le maglie arancionere sia per le vie laterali che per quelle centrali. 
All. Ghibaudo 7 Crederci sempre: è quello che ha fatto il Pedona, che mai si è arreso, nonostante il vantaggio e il maggior numero di occasioni degli avversari. Il gruppo è rimasto compatto dinanzi alla difficoltà e nel giro di 7 minuti ha ribaltato risultato e classifica: una prova notevole di atteggiamento, da grande squadra, che fa ben capire quale sia la caratura dei borgarini per questa stagione. 


LE INTERVISTE

«Sapevamo che la partita era lunga e complessa, contro un avversario importante, ma eravamo anche consci che in un campo grande e nei 90 minuti, avendo 20 possibili titolari, potevamo cambiarla in qualunque momento - commenta Manuel Ghibaudo (vice-allenatore Pedona) - Nel primo tempo siamo stati messi in difficoltà, mentre nella ripresa, grazie ai subentrati, abbiamo svoltato la gara. Quello di oggi è un passaggio importante, era una giornata particolare anche perché un lutto ha recentemente colpito un ragazzo in rosa ed è stato uno stimolo ancora maggiore per dimostrargli la sua vicinanza. Questo weekend è stato un concentrato di emozioni e sappiamo che lo sforzo e il risultato odierni sarebbero inutili senza continuità: questo deve essere un attestato di stima anche per i prossimi impegni, perché abbiamo chiaro il percorso da intraprendere». 

«Abbiamo fatto 70 minuti dove avevamo in mano la partita, abbiamo espresso un gioco corale importante e potevamo chiudere avanti di due reti il primo tempo. Nella ripresa abbiamo sbagliato a livello tattico e nella mente di questi giovani ragazzi è emersa la paura; oltretutto, i subentrati non hanno dato l'apporto che speravo io, mi immaginavo un altro tipo di prestazione negli ultimi 20 minuti perché, con la creazione di certi, i giocatori di passo potevano darci qualcosa in più lì davanti, ma così non è stato - analizza Giuseppe Pisano (San Sebastiano) - La seconda punizione è stata assolutamente regalata, mentre l'uscita di Sciatti ha pesato più del previsto: sarà di lezione per il futuro. Dopo la gara di ritorno di Coppa penseremo al prossimo impegno di campionato». 

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