Prima Categoria
10 Novembre 2023
Altri due casi da Giudice Sportivo. La Prima Categoria torna protagonista del giovedì pomeriggio del Comunicato Ufficiale numero 33 e su due partite in particolare piomba il pugno duro dell'avvocatura sportiva, con lunghe squalifiche e ricostruzioni dei fatti che hanno suscitato polemica da parte delle società ritenute responsabili delle vicende descritte.
Tre espulsi nel secondo tempo, l'allenatore squalificato per un mese e molte polemiche a fine gara verso il direttore di gara. Che cosa è successo nella partita tra Olimpica Grugliasco-Olympic Collegno valida per la nona giornata del Girone D? A rendere noti i dettagli della vicenda era stato già al termine dei novanta minuti l'allenatore dell'Olympic Michael Maccioni, riportando un arbitraggio poco corretto da parte del direttore di gara che avrebbe influenzato l'esito della sfida.
La scintilla parte dagli spalti al 20' del primo tempo con una diatriba verbale tra il presidente dell'Olympic Collegno Domenico Pizzicoli e un uomo che si identifica come il padre del direttore di gara Michele Terigi. Un diverbio "normale", se ne vedono tanti sulle tribune di tutte le categorie, con qualche lamentela del presidente nei confronti delle scelte arbitrali. La discussione, secondo quanto riportato dall'allenatore Maccioni e dallo stesso presidente Pizzicoli, è terminata con la frase: «Questa ve la faccio pagare!» pronunciata dall'uomo che poi si è diretto verso gli spogliatoi. Costui al termine del primo tempo sarebbe entrato nello spogliatoio del figlio per riferire l'accaduto. La partita è poi ripresa nel secondo tempo e la squadra di Maccioni si è resa protagonista di una triplice espulsione in soli 40 minuti di gioco. Il primo giocatore ad essere stato espulso è Riccardo Ameno, dopo aver commesso un fallo di gioco avrebbe contestato il fischio dell'arbitro che ha poi estratto il cartellino rosso. Il secondo giocatore è stato il centrocampista Alberto Guidetti, che cercando di fermare un contropiede ha tirato la maglietta dell'avversario ricevendo un rosso per fallo da ultimo uomo. Ed infine il portiere Daniele Scarcelli, che dopo aver subito gol ha rivendicato un fallo subito ed è stato espulso dal direttore di gara.
L'Avvocato Chiara Francesca Maria Laudi ha comminato un'ammenda per la società e diverse squalifiche per i diretti interessati. La multa ammonta a Euro 400,00 per «la condotta offensiva dei propri sostenitori nei confronti dell'arbitro, per tutta la durata della gara, nonché per la condotta inescusabile di alcuni tesserati, non identificati dall'arbitro, che al termine della gara lo aspettavano nel percorso tra terreno di gioco e spogliatoi per protestare, e proseguivano con offese e colpi contro la porta dello spogliatoio assegnato al Direttore di gara». Il comunicato sottolinea anche che il direttore di gara sia stato accompagnato fuori dalla struttura dal Dirigente della Olimpica Grugliasco Aberto Boldo per evitare altri insulti da parte della giocatori.
All'allenatore Michael Maccioni è stata inflitta una squalifica fino al 5 gennaio per «essersi avvicinato urlando ed in modo aggressivo verso l'arbitro che [...] decideva di non notificare il cartellino rosso, temendo di alimentare ulteriormente la tensione e l'ostilità nei suoi confronti». Squalifiche pesanti anche per i tre giocatori espulsi durante la partita che hanno subito delle aggravanti per le loro proteste. Il portiere Daniele Scarcelli dovrà stare lontano dai campi per quattro giornate, in quanto «si rifiutava per vari minuti di abbandonare il campo, pretendendo che il Direttore di gara revocasse il provvedimento disciplinare, sostenuto in queste doglianze dal proprio capitano e da due componenti della panchina». Il comunicato aggiunge anche che «al termine della partita [...] il Sig. Scarcelli lo affrontava nuovamente con modi intimidatori» nei pressi del parcheggio dell'impianto sportivo. Squalifica di una giornata per Riccardo Ameno, tre invece per Alberto Guidetti che dopo essere stato espulso si è reso responsabile di proteste «con frasi irrispettose».
Dopo l'uscita del Comunicato Ufficiale è intervenuto Domenico Pizzicoli, Presidente dell'Olympic Collegno e diretto interessato della vicenda: «Sono molto amareggiato, il tutto è stato ingigantito e sono state scritte delle cose false. Da parte mia non c'è stata nessuna offesa, ho avuto da dire con questo signore che si identificava come il padre dell'arbitro ma non sono sicuro della sua identità. Gli ho semplicemente detto di girarsi e guardare la partita. Sono il primo a dire che sugli spalti dovremmo essere più tranquilli ma sono state scritte delle cose non pari alla verità. Il ragazzo - riferendosi al portiere Daniele Scarcelli che avrebbe inseguito il direttore di gara fino alla macchina - non ha fatto nulla, è andato via prima dell'uscita dell'arbitro. Addirittura il ragazzo si è scusato in settimana con la squadra per la reazione avuta e per aver lasciato i compagni in otto. Quello che è stato scritto è falso. Anche il mister è stato squalificato fino a gennaio senza essere neanche espulso. Qualcuno ci vuole danneggiare e bisogna prenderne atto, senza gli errori arbitrali avremmo 7 punti in più e saremmo in corsa per la parte alta della classifica. Le squalifiche sono giuste ma non per quello che hanno scritto, siamo stati additati come dei delinquenti. Non posso accettare una cosa del genere e per questo faremo ricorso».
Versione confermata anche dall'allenatore Michael Maccioni, che due settimane fa si è reso protagonista di un atto eroico soccorrendo Amir Falchi dopo un brutto scontro di gioco salvandogli la vita. Con le sue parole esprime l'amarezza per la vicenda e commenta le espulsioni subite: «Io mi vergogno, sono state scritte delle cose non vere su di me e su quello che è successo. A fine partita sono andato dall'arbitro per chiedere spiegazioni sull'azione del gol, per me era carica su Scarcelli perché ha subito un fallo netto. Anche i giocatori avversari erano increduli che l'arbitro non avesse fermato il gioco. Sono andato con modo educato al termine della partita ma lui mi ha confermato di non aver visto nessun contatto. Anche il rosso di Guidetti non era da rosso, perché l'avversario era indirizzato verso la bandierina e non verso la porta». Maccioni fa anche chiarezza sull'identità della persona che sugli spalti si è presentato come il padre del direttore di gara: «Non era un genitore dell'arbitro ma un suo compagno di corso. Al termine della partita era nell'area tecnica senza l'autorizzazione». Maccioni difende anche l'accusa del Comunicato nei confronti del portiere Daniele Scarcelli che avrebbe inseguito l'arbitro nel parcheggio fino alla sua auto: «Scarcelli è stato espulso per proteste dopo il contatto subito, al termine della partita non ha inseguito l'arbitro in auto. Il destino ha voluto che le loro macchine fossero parcheggiate vicino e si sono incontrati in quel momento». L'allenatore conclude: «Sono state scritte tante calugne su di me. Quelli che mi conoscono sanno la persona che sono, educato e sempre rispettoso. So accettare una sconfitta e mi vergogno per quello che hanno scritto. Come dico sempre ai ragazzi io sono l'allenatore e devo dare un esempio positivo».
Seconda controversia all'ordine del giorno arriva dal Girone C, precisamente dalla partita che ha visto confrontarsi Valchiusella e River 1951. Formazione canavesana uscita vincente per 3-1 nello scontro diretto, ma grosse le lamentele giunte da casa River, per un arbitraggio ritenuto inadeguato e fazioso. I torinesi allenati da Antonio Cagliostro pongono l'accento in particolar modo sulle quattro espulsioni comminate nel finale di gara a:
A pesare, soprattutto, quanto deciso dal Giudice Sportivo. Il Comunicato Ufficiale numero 33 ha emanato sanzioni contro la società e i suoi atleti coinvolti prima citati. In particolare è stata ratificata una multa pari a Euro 400,00 «per il comportamento gravemente offensivo e minaccioso nei confronti dell'arbitro da parte dei propri sostenitori, che per tutta la durata della gara ed al termine della stessa gli rivolgevano insulti e frasi di chiaro contenuto intimidatorio. Al termine della partita, tali condotte venivano perpetrate anche da alcuni tesserati del River 1951, non singolarmente identificati dall'arbitro, che prima si avvicinavano minacciosamente all'arbitro nella zona antistante gli spogliatoi e successivamente, all'uscita dell'impianto sportivo, si univano ai tifosi per insultare e minacciare il Direttore di gara».
Il vice-allenatore Giuseppe Cotroneo è stato squalificato per un mese, fino all'otto dicembre, reo di essersi «allontanato dal campo per proteste e comportamento irriguardoso nei confronti dell'arbitro, a seguito dell'espulsione del giocatore Marco Carrino». Marco Carrino che si è visto imputare due giornate di squalifica per il suo intervento pericoloso, valso un rosso diretto. Due giornate anche per Ivano Pistoresi, che a quanto affermato dal comunicato «al termine della gara colpiva con un calcio la panchina assegnata alla sua squadra, danneggiandola», mentre per Yuri Battaglia correttamente una giornata per somma di ammonizioni.
Più forte la pena toccata invece al capitano Luca Santomauro, leader assoluto della squadra: per lui saranno sei le giornate da scontare lontano dal rettangolo verde «per condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell'arbitro, consistita in ingiurie e minacce. Nello specifico, al termine della partita, nella zona antistante gli spogliatoi, alcuni tesserati del River 1951 circondavano il Direttore di gara con modi intimidatori: il Sig. Santomauro, che nella gara in oggetto vestiva la fascia di capitano, invece che allontanare i suoi compagni inveiva contro l'arbitro, insultandolo e minacciandolo. L'arbitro non esibiva il cartellino rosso al tesserato, ma ne notificava l'espulsione inserendolo nel foglio ammoniti-espulsi consegnato ai Dirigenti di ambo le Società: pochi minuti dopo, il Sig. Santomauro bussava alla porta del suo spogliatoio pretendendo delle spiegazioni per il provvedimento disciplinare assunto nei suoi confronti».
La risposta della società era stata già preannunciata subito nel post-partita e, tramite un comunicato, il Presidente Luigi Pelella ha voluto dimostrare tutto il proprio dissenso su quanto scritto nel referto arbitrale e nel comunicato:
«Come già accennato nel dopo partita di domenica 05/11 la società ASD RIVER1951 intende procedere contro il giudizio del direttore di gara, in quanto tutto quello che ha scritto nel referto di gara non è veritiero. Siamo pienamente convinti che le nostre immagini, video e audio sia prova che non sempre i giudizi arbitrali corrispondono ai fatti accaduti. Ultimamente chiedono alle società di essere sempre più professionali, formulano riforme dove ti costringono a gestire le società assumendo professionisti che possono bene interpretare i loro comunicati, gli istruttori e gli allenatori devono essere qualificati, le strutture sintetiche devono avere caratteristiche professionali, e i costi sono sempre più alti. Mi chiedo ma dove sono finite le società di un tempo dove si respirava aria di sociale, gruppi di amici che si univano per far giocare i bambini. Sinceramente siamo stufi: non si può chiedere di diventare professionisti e poi trovarci la domenica a disputare gare con dei direttori di gara incompetenti che sono molto lontani dai nostri standard di professionalità».
Società che ha provveduto per il ricorso immediato e che punta ora ad ottenere riscontro dalla Federazione per ottenere un alleviamento delle sanzioni.