Under 19
18 Novembre 2023
UNDER 19 VIS NOVA • Leonardo Piacenti, autore delle due reti con cui i neroverdi si confermano primi in classifica
Quando due grandi squadre si scontrano spesso è un episodio o un giocatore a fare la differenza. Nel caso di Meda-Vis Nova, sfida tra la matricola più sorprendente del campionato e la capolista in carica, a decidere le sorti del big match più atteso del girone d'andata è Leonardo Piacenti. Il numero 8 ospite prima si inserisce coi tempi giusti sulla punizione di Borgonovo e pareggia l'iniziale autogol di Viganò stoppando la sfera in corsa e piazzandola alle spalle del portiere avversario, poi, a una decina di minuti dalla fine, parte in contropiede dalla sua metacampo e fa tutto da solo con rapidità, resistenza fisica e freddezza sotto porta. Una perla che si incastona in un match battagliero, ma per nulla noioso; le occasioni non mancano da una parte e dall'altra, così come il talento di due squadre che non a caso si contendono un posto sul podio.
Una matricola contro una società che da sempre ottiene grandi risultati nel settore giovanile non potrà mai essere un big match in una categoria come l'Under 19. Un pensiero giustificabile, ma che nel caso di Meda e Vis Nova è sbagliatissimo. Esatto, perché all'undicesima giornata di campionato - non la seconda o la terza - la sfida tra bianconeri e neroverdi è quella di cartello, e una delle più importanti di un girone d'andata ormai agli sgoccioli. A meno di un mese dal giro di boa, infatti, i padroni di casa da neopromossi sono terzi in campionato, con 4 punti di vantaggio sui vicini di casa della Lentatese e a uno solo di distacco dalla coppia in vetta al Girone B, formata dal Mariano e proprio dagli ospiti. Lo scontro diretto serve dunque per capire quale siano le effettive potenzialità dei ragazzi di Tallarita, ma il big match è tale nel momento in cui ci sono anche i meriti di un avversario, la Lucertola di Rampinelli, che in campionato ha perso soltanto una volta - settimana scorsa con il Cantù -, ha il miglior attacco con 26 gol fatti e la miglior difesa con solo 11 subiti, gli stessi dei Cinghiali. Numeri che confermano le qualità delle due squadre, in campo l'una con il classico 4-3-3 di marca giussanese e l'altra con un 4-4-2 insolito per i biancorossi. I ragazzi di Tallarita per contrastare il tridente Mastrolembo-Viganò-Zatti schierano infatti una linea formata da Pastore, Bicciato, Petito e Vianello, mentre a centrocampo Foligno e Grassi si prendono le mezzali Piacenti e Borgonovo, con il numero 4 che si abbassa a fare da play, e sui lati si posizionano Sedini e Marcassola. La cabina di regia ospite è invece nelle mani di Ambrosio, schermo davanti alla retroguardia Pizzera-Bernocchi-Barbaro-De Rosa, chiamata a gestire non solo la boa Gebbia, ma anche Ravasi, che gli galleggia intorno per colpire Romano. Proprio il numero 1 brianzolo è chiamato all'11' a fare una grandissima parata su Gebbia, il cui lampo di destro a incrociare viene spento nell'angolino dalla mano dell'estremo difensore in tuffo basso. È un segnale che Rampinelli non sottovaluta, cercando subito di invertire la tendenza con un cambio di modulo: Pizzera sale a sinistra per formare un centrocampo a 5 con Mastrolembo arretrato a destra, lasciando così davanti la coppia Viganò-Zatti. Un primo effetto si vede al 14', quando Sedini svirgola un po' un cross da destra e Borgonovo da fuori area di mancino non inquadra lo specchio, ma l'occasione più ghiotta capita ancora al Meda: punizione morbida di Bicciato e incornata di Pastore, che sfiora il secondo palo. Un secondo dopo ci vuole invece il piedone di Bernocchi su un cross da sinistra per evitare guai peggiori, che arrivano però al 23': corner da destra, spizzata di Petito e incornata da due passi di Pastore, sputata fuori dalla riga dal super riflesso di Romano, ma deviata alle sue spalle dallo sfortunato Viganò. Una rete che premia l'ottimo inizio dei padroni di casa e la loro fisicità, unite però a una generale dormita delle maglie neroverde sull'occasione del gol. Una maggior prontezza i sevesini la dimostrano anche al 35', quando un rapido flipper in area viene colto dalla spaccata di Sedini, finita però in bocca a Romano. Mancato il gancio del 2-0, come spesso accade in una sfida tra grandi pugili, ecco che arriva il montante di ritorno. Quattro minuti più tardi, infatti, Zatti prende una punizione dai 30 metri e Borgonovo scarica un gran destro per l'inserimento di Piacenti - partito da fuori area -, bravissimo a stoppare di mancino in corsa e bucare Colombo nell'area piccola. L'1-1 dà fiducia ai ragazzi di Rampinelli, che subito dopo sfiorano il sorpasso su una situazione simile: altro calcio da fermo di Borgonovo - questa volta dall'esterno destro -, grande stop al volo di Piacenti e destro che finisce però fuori sul primo palo. A chiudere la prima frazione in attacco è però il Meda, che al 45' risponde su una rimessa laterale bucata dalla retroguardia ospite, graziata tuttavia dal debole colpo di testa di Sedini, finito tra le braccia di Romano. Le due squadre tornano così negli spogliatoi dopo 45 minuti aggrediti meglio dai biancorossi e conclusi in crescendo dai neroverdi.
Al ritorno in campo sia Tallarita sia Rampinelli confermano il proprio undici titolare, così come le scelte tattiche su cui si è chiuso il primo tempo. La Vis Nova, fin qui costretta a snaturarsi dal suo solito possesso palla, rischia di essere tradita da quest'ultimo quando Romano affretta un po' troppo l'azione dalle retrovie e con un campo non in perfette condizioni è bravissimo Marcassola a pressare la retroguardia ospite rubando palla poco fuori dall'area di rigore, poi però il numero 11 temporeggia troppo e l'azione sfuma con due tentativi sevesini da fuori murati dai giussanesi. Il Meda, nonostante il cambio obbligato proprio sull'out di sinistra con l'ingresso di Bianco per Marcassola, cerca di costruire una continuità offensiva con lo scatto di Ravasi sempre in quella zona, terminato con un cross rasoterra che Barbaro spazza nel cuore dell'area. Passato lo spavento, Rampinelli inizia a mischiare le carte inserendo Cesana per Zatti, mentre Tallarita risponde con Barile per Ravasi, e proprio il numero 13 nel cuore della ripresa bloccata una pericolosissima serpentina di Viganò in area. È l'ultima chance per l'attaccante neroverde, che insieme a De Rosa lascia spazio per Montagliani e Severino, con la nuova punta ospite che però al 27' spara alle stelle da due passi dopo un cross da sinistra bucato dalla difesa di casa. Un'occasione in risposta a quella capitata pochi secondi prima al Meda, con Gebbia che lanciato in profondità resiste a Bernocchi e sbaglia le misure dello scarico orizzontale per l'inserimento di un compagno. Spunti frutto di una fase centrale del match viva, con due squadre frizzanti. Per stappare le bollicine, però, serve quella cosa che solitamente decide un big match: la giocata del fuoriclasse, quella che arriva al 38'. Su una rimessa laterale biancorossa, infatti, Cesana è bravo a prendere posizione e cadendo a toccare per Piacenti, che parte da prima del cerchio di metacampo, si allunga il pallone mandando fuori tempo Petito, poi resiste di fisico a Pastore, si sposta la sfera sul destro e la incrocia rasoterra per il gol del 2-1. Nel finale i ragazzi di Tallarita, rimasti in 10 per il rosso diretto per un fallo di reazione di Grassi, non demordono e cercano con grinta il pareggio, ma Bernocchi ferma in piena area un lanciatissimo Gebbia con un intervento perfetto. Il sospiro di sollievo per Rampinelli arriva solo dopo l'ultima punizione di un match che conferma la Vis Nova in cima alla classifica e manda segnali incoraggianti sulla capacità della squadra di sapersi adattare a un avversario ostico come il Meda. Lato bianconero, invece, la sconfitta risulta forse eccessiva, ma resta confermato l'incredibile lavoro svolto fin qui dai padroni di casa, ormai non più una semplice matricola.
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MEDA-VIS NOVA 1-2
RETI (1-0, 1-2): 23' aut. Viganò (V), 39' Piacenti (V), 36' st Piacenti (V).
MEDA (4-4-2): Colombo 6, Pastore 7, Vianello 6.5, Foligno 6.5 (49' st Dotti sv), Bicciato 7, Petito 6.5, Ravasi 6 (19' st Barile 6.5), Grassi 6, Gebbia 7, Sedini 6.5, Marcassola 6.5 (12' st Bianco 6). A disp. Sala F., Arreghini, Cuffari, Bottan, Elezi. All. Tallarita 6.5.
VIS NOVA (4-3-3): Romano 6.5, De Rosa 6 (25' st Montagliani 6), Pizzera 6.5, Ambrosio 6.5, Bernocchi 7, Barbaro 7, Zatti 6.5 (18' st Cesana 7), Piacenti 8, Viganò 6 (25' st Severino 6), Borgonovo 6.5, Mastrolembo 6 (38' st Pozzoli sv). A disp. Nicoli, Bosco, Crifo, Pannuti. All. Rampinelli 7.
ARBITRO: Russo di Saronno 6.5.
ESPULSO: 42' st Grassi (M).
AMMONITI: Cesana (V), Piacenti (V), De Rosa (V), Vianello (M).
MEDA
Colombo 6 Inoperoso nel primo tempo, dove si sporca i guantoni solo per un paio d'uscite fatte coi tempi giusti. Anche nella ripresa non ha grandi interventi da compiere e sulla seconda rete di Piacenti poco può fare.
Pastore 7 Dietro è puntualissimo negli interventi, davanti sfiora addirittura il gol di testa per due volte: nella prima chance la palla sfiora il palo, la seconda è quella che vale il vantaggio con la complicità di Viganò. L'unica macchia è sul gol di Piacenti, dove perde il duello di fisico con l'avversario lanciato a rete.
Vianello 6.5 Adattato terzino fa un ottimo lavoro di copertura sull'esterno sinistro, anche se Severino lo grazia quando accorcia sulla punta già marcata da Petito lasciandosi alle spalle il suo uomo, che però spara alto.
Foligno 6.5 A centrocampo giganteggia, si mette in mostra pure con una sgroppata a sinistra saltando ben tre avversari. Pecca però nel finale di primo tempo, quando si perde Piacenti su due punizioni, con la prima letale. (49' st Dotti sv).
Bicciato 7 Roccioso nelle retrovie, delicato quando c'è da servire il compagno. Dal suo piede nasce una grande palla gol per i padroni di casa. Nel secondo tempo è su di lui che Cesana lavora di sponda, ma la partita resta d'alto livello.
Petito 6.5 Rompe le righe come un soldato diligente e raramente sbaglia il tempo del contrasto nel primo tempo, dove propizia anche la rete del vantaggio. Nel secondo, invece, Piacenti lo manda fuori giri in contropiede, mentre poco prima sbaglia la tempistica su un cross da sinistra, ma Severino spara alle stelle da due passi.
Ravasi 6 Ottimo controllo del pallone, nel mezzo sbuca per rompere le trame brianzole, ma davanti fatica a costruirsi l'occasione per colpire, a parte una bella discesa a inizio ripresa.
19' st Barile 6.5 Appena entrato blocca subito il pericoloso dribbling di Viganò in area di rigore, poi dispensa tocchi di qualità. Un ottimo valore aggiunto dalla panchina.
Grassi 6 Fa il classico lavoro che passa un po' in sordina sulle mezzali neroverde, peccato però per quell'espulsione nel finale che toglie un uomo nel momento che doveva essere di massimo forcing per andare a strappare il pareggio.
Gebbia 7 Ok il fisico, ma a colpire è anche e soprattutto la tecnica. Sa come posizionarsi, poi accarezza la sfera con la gentilezza del Gigante di Ferro. Il gol purtroppo non arriva, ma perché dall'altro lato ci sono un Romano bravissimo in apertura di partita e una retroguardia che non a caso è la meno bucata di tutto il campionato, e questo non cancella la sensazione di pericolo che trasmette ogni volta che tocca palla.
Sedini 6.5 Forse è quello che manca a livello offensivo nella ripresa. Nei primi 45 minuti di gioco, infatti, si fa sentire con un tentativo in spaccata e uno di testa, mentre tornato dagli spogliatoi non riesce a incidere là davanti. Il lavoro sulla fascia, però, non passa inosservato.
Marcassola 6.5 Legge bene le traiettorie a sinistra e si inserisce coi tempi giusti, anche grazie a una grande rapidità che sa come sfruttare. Lo fa vedere anche quando ruba palla alla difesa della Vis Nova pressandola alta, poi però si perde nel momento cruciale e, sfortuna vuole, la sua partita finisce proprio in quell'occasione.
12' st Bianco 6 L'ingresso in campo non è semplice, sulla fascia sinistra non riesce infatti a dare gli stessi strappi del compagno. D'altro canto non commette particolari errori che sbilanciano la squadra.
All. Tallarita 6.5 L'inedita difesa a 4 funziona e i suoi ragazzi approcciano meglio la partita rispetto ai neroverdi, ai quali però bastano due sbavature su calcio piazzato per tornare in auge. Nella ripresa è una giocata del singolo a far la differenza dopo un'occasione a testa, sintomo di un equilibrio che conferma tutte le qualità dei suoi ragazzi.
La formazione di partenza schierata da Tallarita
VIS NOVA
Romano 6.5 Al primo squillo risponde subito con una bella parata in estensione alla sua destra, poi fa un mezzo miracolo su quello che diventa l'autogol di Viganò. Nella ripresa si prende un rischio in fase di costruzione, mentre in termini di interventi ha poco da fare.
De Rosa 6 Dalla sua parte nascono un paio di iniziative interessanti del Meda, in particolare nel primo tempo. Nella ripresa mantiene un buon ritmo fino al cambio.
25' st Montagliani 6 Non è chiamato a chiusure clamorose, ma mantiene alta la concentrazione anche da subentrato in un match così delicato.
Pizzera 6.5 Prende qualche scelta affrettata, come un paio di conclusioni dalla distanza fuori misura, sintomo però di propositività. Difensivamente tiene botta nonostante la differenza fisica.
Ambrosio 6.5 È il perno del centrocampo neroverde. Prova a mettere ordine nel mezzo con risultati alterni, complice un terreno che gli rende difficile impostare l'azione con precisione.
Bernocchi 7 Dietro con un cliente del calibro di Gebbia c'è da preoccuparsi a ogni occasione. Il conto dei duelli suoi e del compagno Barbaro vinti o persi con il 9 bianconero è abbastanza equilibrato, ma quella chiusura sulla punta di casa a tempo scaduto è fondamentale.
Barbaro 7 Nei primi minuti è il più in palla nelle retrovie e lo fa vedere con dei buoni interventi sia in termini di tempistiche che di grinta. Nella ripresa spazza un pallone vagante pericolosissimo, altro segnale di una gara dove la sfida con Gebbia è di pari livello.
Zatti 6.5 Su un terreno che sfavorisce la qualità, lui riesce comunque a offrire un paio di spunti interessanti. Proprio grazie a uno di questi si prende un piccolo bonus per essersi conquistato la punizione da cui nasce l'1-1.
18' st Cesana 7 Entrare dalla panchina e lasciare il segno non è mai facile, lui però ci riesce con una sponda intelligente che Piacenti trasforma nella rete della vittoria. Oltre a questo offre entrambi i polmoni nello spezzone di gara a disposizione.
Piacenti 8 Quando decidi un big match facendo una doppietta solitamente sei l'MVP della partita, se poi lo fai con la stessa qualità del numero 8 lo sei per forza di cose. Sulla prima rete è bravo a inserirsi coi tempi giusti e a stoppare perfettamente il pallone, prima di spedirlo in rete un istante dopo. La perla è però il secondo gol, nato da una progressione dalla sua metacampo fino all'area avversaria, sinonimo non solo di qualità, ma anche di lucidità e prestanza fisica, sia perché resiste alla carica di un avversario sia perché fa tutto questo dopo 80 minuti di partita.
Viganò 6 Contro i giganti del Meda non ha il dispositivo di manovra tridimensionale per colpirli alle spalle, però si sbatte tanto per cercare di aiutare la squadra. L'autogol è semplice sfortuna, con la sfera che gli rimbalza sulla spalla a un metro dalla porta.
25' st Severino 6 Quel mancino da ottima posizione rischia di restargli sul groppone, ma per fortuna Piacenti riesce a farglielo mandare giù. È sicuramente un'occasione sprecata, frutto però della bravura di seguire l'azione e di un ingresso tutto sommato positivo.
Borgonovo 6.5 In una sfida complicata a centrocampo, dove fare il solito palleggio è impossibile, si porta a casa un assist preziosissimo, ovvero quella punizione calciata forte e tesa in direzione di Piacenti. Poco dopo ne pennella un'altra per il numero 8, ma il +2 al Fantacalcio non arriva.
Mastrolembo 6 Partito come ala nel solito 4-3-3 di marca giussanese viene quasi subito arretrato a quinto di centrocampo in una zona dove la palla transita in maniera incostante. Lasciare la propria firma diventa così difficile, lui comunque corre e non poco, offrendo un buon contributo. (38' st Pozzoli sv).
All. Rampinelli 7 La partenza probabilmente non è delle migliori visti un paio di tentativi e il vantaggio del Meda, poi però sa come colpire l'avversario sui calci piazzati e viene premiato. Meglio nella ripresa, dove, a parte un brivido, sono i suoi ragazzi a essere più pericolosi. La differenza la fa quella giocata di Piacenti, ma il grosso merito della sua squadra è quello di saper svestire i panni della formazione che fa possesso palla e indossare l'armatura su un terreno e contro un avversario decisamente complicati. È la capacità di adattarsi, quella che in natura serve per sopravvivere e che nel calcio permette di guardare tutti dall'alto verso il basso.
L'undici titolare scelto da Rampinelli per lo scontro diretto
ARBITRO
Russo di Saronno 6.5 Qualche decisione opinabile c'è di sicuro, e probabilmente va un attimo in confusione tra falli e rimesse nel secondo tempo - così come nella tardiva scelta di indossare una pettorina per non confondersi con i giocatori ospiti -, però adotta un metro di giudizio non così incoerente e rende godibile un match tra prima e terza della classe, cosa non scontata per un fischietto dalla giovane età.