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Dopo più di 4 anni finisce tutto in una settimana: «Ringrazio i ragazzi, sono stati fantastici»

Un campionato vinto e un playoff da matricola, poi il divorzio lampo tra allenatore e società

Avella Biassono

PROMOZIONE BIASSONO • Gabriele Avella, ex allenatore della formazione rossoblù

Quattro anni fa l'arrivo in panchina, poi il difficile periodo del Covid e le prime grandi gioie: la vittoria del campionato di Prima Categoria e la conquista dei playoff di Promozione da neopromossa, due traguardi che testimoniano l'efficacia del lavoro di Gabriele Avella e del suo Biassono. Una coppia che era pronta per aggiungere un altro grande capitolo alla propria avventura, ma che nel giro di una settimana arriva alla sua inaspettata fine. L'ex Lissone, infatti, non sarà più l'allenatore dei rossoblù.

L'ULTIMA PARTITA

Dall'esordio nel 2019 al match di domenica 19 novembre, coincidenza vuole, in casa del Lissone, l'ultimo di Avella sulla panchina del Biassono. Una sfida conclusa con una sconfitta per 2-0, maturata al 16' della ripresa, quando Codianni spara un siluro all'incrocio dai 25/30 metri. Fino a quel momento, però, i rossoblù rendono onore all'impegno, come riconosce anche Simone Fossati, tecnico dei padroni di casa: «È stata una partita vera, tosta. Gli dò atto e faccio loro i complimenti vista la settimana che hanno passato. Nel primo tempo hanno fatto meglio loro, hanno avuto un paio di occasioni in ripartenza e su una è stato miracoloso Bertoni. Noi abbiamo creato pochissimo, poi nella ripresa siamo migliorati».

Un'analisi in cui si ritrova proprio Avella, che aggiunge: «Dopo quello che è successo abbiamo fatto un solo allenamento, ho dovuto ascoltare i ragazzi per capire chi se la sentiva di giocare e chi no, però è andata bene. Ho fatto una formazione con tre 2003 e tre 2004 perché se lo meritavano, hanno lavorato tanto, poi sì, ho dovuto fare delle scelte per qualche malumore e acciacco. Nel primo tempo abbiamo fatto molto molto bene, abbiamo avuto due occasioni clamorose che il Lissone non ha avuto. Ho dovuto togliere Valtorta e Gallizzi all'intervallo causa infortunio e mi sono dovuto adattare sugli esterni mettendo Ronchi e spostando Amadasi, che è un centrocampista e aveva già iniziato come punta, dove ha fatto veramente bene. Nel secondo tempo c'è stato un calo, abbiamo preso un gol con un tiro da fuori molto bello e lì si sono perse un po' le distanze, però sono contentissimo della prestazione dei ragazzi e devo ringraziarli perché nonostante tutto hanno fatto una grande partita. Prima di entrare in campo alcuni di loro piangevano, non è stato facile».

LA FINE DI UNA BELLA STORIA

Con la partita di domenica si chiude infatti la quinta e ultima stagione di Avella al timone dei brianzoli, salutati in una maniera imprevista, ma non per questo non sentita. «Come chiusura è stata comunque bella perché sono soddisfatto della prestazione dei ragazzi, mi hanno dimostrato che abbiamo costruito un gruppo pazzesco. - spiega l'ormai ex allenatore del Biassono - Né da calciatore né da allenatore ne ho mai trovato una squadra così coesa, dove non c'è invidia, sono tutti dalla stessa parte e c'è un'armonia incredibile. Sono orgogliosissimo di questo gruppo, costruito insieme al dg Sangalli a cifre contenute, me ne sto rendendo conto ora che li stanno chiamando altre squadre con un budget diverso. È un segnale che mi fa dire che dobbiamo essere soddisfatti per il lavoro fatto fino a oggi, vuol dire che sono rimasti con noi per un aspetto ambientale, tecnico e di spogliatoio, e quella è la mia più grossa soddisfazione».

Proprio parlando della rosa Avella aggiunge poi: «Sono ragazzi fantastici. Mi hanno dato tutto, mi hanno sempre seguito e sono sempre stati tutti presenti agli allenamenti, anche settimana scorsa. Sono sicuro che se ci fossimo sistemati avremmo potuto dire la nostra per i primi posti, e lo dimostra il fatto che siamo stati l'unica squadra a battere il Mariano. Li posso solo ringraziare e l'ho già fatto anche ieri, con un po' di emozione perché si è chiuso un ciclo. Spero che una parte di loro possa restare per andare avanti con un minimo di gruppo, sarebbe giusto anche per loro. Mi dispiacerebbe vederli andare via tutti perché sono molto legato». La chiosa è invece sulla società, con la quale il tecnico si lascia in buoni rapporti e senza screzi: «Non ho niente contro di loro. La nuova dirigenza la conosco poco, però oggi abbiamo parlato anche con il presidente, che è una persona squisita, e mi dispiace che sia finita così. È venuto fuori un polverone anche eccessivo».

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