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Under 19

È la rimonta più bella del 2023: sotto 3-0 sbagliano un rigore e fanno 4 gol in un tempo

Decide un subentrato che non aveva mai segnato, l'allenatore: «Non pensavo che ce l'avremmo fatta»

Seria Leon

UNDER 19 LEON • Ahmad Seria, mette lo zampino sulla rete del pareggio

Cosa abbiano di speciale le rimonte è difficile da spiegare. Sarà un mix di sorpresa, meraviglia, speranza, o sarà che le storie di rinascita toccano delle corde dell'animo altrimenti nascoste. La certezza è che quando l'essere umano supera dei limiti che sembrano impossibili il cuore inizia a battere fortissimo. «Se non sono morto oggi non muoio più», dice infatti Cesare Marangi, allenatore dell'Under 19 della Leon. E come dargli torto quando i suoi ragazzi prendono tre gol in 45 minuti, sbagliano subito un rigore al rientro in campo e poi ribaltano clamorosamente la partita segnando 4 reti in neanche mezzora. Roba da tachicardia, ma a Vimercate sono abituati.

IL BUGIARDINO

Quello da consultare prima di prendere un farmaco, o da leggere in bagno quando ci si dimentica il telefono da qualche parte in stanza. Un foglietto con tutte le caratteristiche del medicinale prescritto dal proprio dottore, ma se vogliamo ribaltarne il significato possiamo prenderlo come un piccolo manuale con tutte le indicazioni su come stare male prima di curarsi.

  • Primo step: perdere tre partite di fila di misura e ritrovarsi con tre soli punti di vantaggio sui playout - un bruciore di stomaco non indifferente;
  • Secondo step: andare in casa di un avversario, l'AlbinoGandino, che proprio da tre settimane non perde e che si trova sopra di te in classifica a due lunghezze di distanza, con la possibilità di lasciarti ancora più indietro - un po' di febbre al solo pensiero inizia a salire;
  • Terzo step: prendere un gol dopo nove minuti - un colpo di tosse e si spera che tutto passi;
  • Quarto step: prendere il secondo gol al 17' - la tosse diventa fastidiosa, di quelle che ti grattano la gola;
  • Quinto step: prendere pure il terzo al 21' e andare negli spogliatoi sotto di tre reti - subentra un raffreddore che ti costringe a respirare dalla bocca;
  • Sesto step: calciare un rigore sulla traversa dopo appena cinque minuti dall'inizio del secondo tempo - i dolori sono lancinanti, altro che OKI, serve qualcosa di più forte per riprendersi.

IL MEDICINALE

Che cosa? Una speranza a cui appigliarsi, quella che arriva all'11' della ripresa, quando Biscuola realizza un eurogol che rimette tutto in discussione. È la vitamina giusta per ritrovare le forze, asciugarsi il sudore e far abbassare la temperatura. Ciò che aumenta, invece, sono i battiti del cuore. L'orologio dice 65 quando Gubitoso accorcia sul 3-2, ma il pulsossimetro è già verso gli 80, e cinque minuti dopo supera la tripla cifra. A metà secondo tempo, infatti, Seria pareggia i conti e ogni sintomo di malessere svanisce, anzi, si trasforma in un'adrenalina senza senso. È quella che al 37' spinge la Leon a completare un ribaltone inimmaginabile, che diventa però realtà quando il subentrato Coletti sceglie il momento perfetto per realizzare il suo primo gol in campionato, quello che vale il definitivo 4-3. Il cuore dei brianzoli ormai è impazzito, ma ricolmo di gioia.

IL PAZIENTE

Colui che subisce tutto questo da spettatore praticamente impotente. Perché sì, l'allenatore è la guida di una squadra, poi però in campo scendono i giocatori, e sui suoi ragazzi Marangi non sa cosa bene cosa dire: «Siamo una squadra pazza. Avevamo qualche assenza, ma abbiamo fatto un primo tempo imbarazzante. Eravamo molli come fichi nonostante avessimo preparato bene la partita. Durante l'intervallo ho fatto un discorso ai ragazzi e ho cambiato qualcosa a livello di uomini, però eravamo proprio un'altra squadra, sembravamo il Real Madrid. Non so cosa sia scattato nella loro testa, non me lo spiego».

Se i sintomi sono chiari, la loro causa andrà dunque studiata per bene, anche se nel frattempo il tecnico si gode tre punti vitali. «È una vittoria importantissima, arrivata dopo tre sconfitte immeritate perché abbiamo pagato tanti errori individuali e un po' di sfortuna, come a Pozzuolo. - afferma Marangi, che però fa anche autocritica - Dovevamo avere 5/6 punti in più, e questa è una nostra colpa. Siamo contenti di questo successo, ma se vogliamo fare bene dobbiamo essere sempre quelli del secondo tempo». Parole da tenere ben in mente in vista di sabato, quando a Vimercate arriverà una Manara seconda in classifica e fresca di tre vittorie consecutive. Un ultimo impegno per chiudere al meglio il 2023, con la speranza di non doversi rivolgere di nuovo al dottore e di guardare fuori dalla finestra con la testa riversa al cielo quella stessa stella che ha illuminato l'ultimo weekend.

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