Under 19
06 Dicembre 2023
UNDER 19 CALVAIRATE • Tommaso Nicora e Tommaso Mannarà, tra i protagonisti dell'incredibile cavalcata dei milanesi
In Lombardia nessun'altra Under 19 eguaglia il record raggiunto dai ragazzi della Calvairate: 13 vittorie su 13. Chiudono quindi la prima frazione di campionato a punteggio pieno ed entrano di diritto nella storia. Il dato assume ancora maggior rilevanza se si considera la novità a cui hanno dovuto far fronte i biancorossoblù, inseriti in un nuovo gruppo, il Girone E, arrivando come campioni indiscussi del Girone B per due anni di fila.
Cominciamo il racconto con le parole di Massimiliano Crippa, arrivato proprio quest'anno sulla panchina della Juniores più chiacchierata del momento: «Quando entri in una realtà come quella della Calvairate devi lavorare da subito per riuscire ad andare oltre le tue capacità, perché l'asticella è giustamente posta molto in alto». La vetta è quindi contemplata dalla cultura societaria: sono gli stessi membri dello staff a usare parole che vi fanno riferimento così che chiunque la vesta, sia ben consapevole di cosa significhi indossare la casacca con la croce rossoblu. Crippa ha cercato di preparare questi ragazzi ad affrontare quante più tipologie di gare possibili. La difesa a tre delle prime giornate è servita al tecnico per cercare i migliori interpreti di un 3-5-2 utile contro rivali che schierano due punte dotate tecnicamente e fisicamente. Con il passare delle settimane però, lo strapotere della Calvairate comincia ad emergere e gli avversari partono con un atteggiamento più contenuto, schierando una sola punta e abbassando i propri baricentri. Da qui, l'idea di passare a quattro dietro con un 4-3-1-2, per poter avere un uomo in più a palleggiare nella metà campo avversaria, aumentando il fraseggio e riuscendo quindi ad aprire le scatole difensive di compagini ben organizzate come quella del Codogno o dell'Assago.
Attualmente i giovani biancocrociati non sono ancora una macchina schiacciasassi: 7 delle 13 vittorie ottenute vedono sì una Calvairate trionfante, ma di misura. Certo, viene difficile credere di poter questionare una capolista che a dicembre già stacca la seconda con 10 punti, ma è pur vero che è parecchio sottile il filo su cui si trovano a «funamboleggiare» i ragazzi di Zona 4. Crippa è d'accordo, ma aggiunge che si potrebbe guardare anche l'altra faccia della medaglia per cui i suoi evitano cali di tensione, mantenendosi attenti durante tutti i 90 minuti della gara.
Purtroppo, nell'attualità ai ragazzi della juniores non è concesso allenarsi nel centro sportivo di via Vismara 3, ma per cercare di mantenere pulsante il senso di appartenenza a una realtà di quartiere come quella della Calvairate, il direttore sportivo Paolo Bianco ha condotto un minuzioso sondaggio con il fine di individuare una struttura che potesse soddisfare lo standard che richiede un blasone importante come quello bianco a strisce rosse e blu. La scelta è quindi ricaduta sui campi dell'A.C. Milanese Corvetto. «Chiedere a questi ragazzi di rappresentare ogni fine settimana la Calvairate, facendoli vedere così poco il loro centro, è difficile» - commenta il direttore. Bianco ha infatti ben chiaro quale sia uno dei pilastri della cultura bianco rossoblu sopracitata: la prima squadra deve attingere dai settori giovanili. Per questo suo impegno nella valorizzazione dei prospetti, la Calvairate nel 2018 si è vista riconoscere dalla FIGC e dalla LND il Premio Giovani utilizzati Eccellenza. L'ambiziosa visione sta quindi alla base del successo che sta portando la società a mantenere la categoria conquistata nella stagione 2015/2016. Attualmente nel «piccolo orto» di via Fabio Massimo 15, situato a pochi minuti di auto proprio dall'Ortomercato di Milano, qualcuna delle giovani promesse finora coltivate, comincia a dimostrarsi matura: Christian Tomea, il portiere titolare dell'Under 19, questo sabato non era in distinta perché presente il giorno successivo sulla panchina della prima squadra in Eccellenza, pronto a dare una mano qualora venisse chiamato in causa. Anche Marco Bernardo, prima dell'infortunio, era stato portato sulla panchina dei grandi negli impegni di Coppa Lombardia, e chissà che il prossimo a sedersi assieme ai compagni più navigati non sia Tommaso Mannarà, il secondo miglior marcatore del Girone E e già presente alla corte di Alberto Motta durante gli allenamenti della prima squadra.
Riallacciandoci ai nomi precedentemente citati, emerge un altro dato fondamentale quando si vuole analizzare lo sviluppo e la crescita della società meneghina: pochi fuori quota e un buon mix fra nuovo innesti e «vecchie» leve. Il gruppo è infatti composto da un mix eterogeneo di senatori classe ‘04/‘05 e classe ‘06 provenienti dai settori giovanili inferiori di altre società o della stessa Calvairate. L’assortimento di così tante realtà provenienti da background diversi non è certamente un lavoro semplice, ma un tecnico preparato come Crippa e la pluricitata cultura societaria hanno facilitato il compito. Sì, perché quando si delineano una filosofia calcistica e un’ideologia sportiva allora far bene è certamente più semplice. Nello sport non esiste una singola formula vincente, ma è indubbio che il metodo e la programmazione stiano alla base di ogni grande successo.
Per concludere la panoramica sulla favola che stanno vivendo i ragazzi di Zona 4, prendiamo in prestito le parole di Emanuelino, anche lui giovane prospetto, nel panorama musicale però, originario proprio del quartiere Calvairate: «Le cose cambiano, sono sempre lo stesso, la fame è la stessa». Il primo verso del suo nuovo brano «LCC» ben si adattano a descrivere la situazione della società bianco crociata: i gironi cambiano, le rivali e i giocatori cambiano, ma la Calvairate e la sua fame rimangono le stesse.