Serie D
16 Dicembre 2023
SERIE D ALCIONE: Paolo Chierichetti, terzino orange
Un gol, un messaggio, quattro partite, un altro messaggio. Il primo è quello di Giani, tuttora l'ultimo subito dall'Alcione: decisivo per la Vogherese e significativo per l'intero campionato. Quindi il messaggio rivolto a tutte le rivali: «Si può fare». Poi quattro partite, tutte vinte - una pure stravinta - e tutte mantenendo la porta inviolata. Infine il secondo messaggio, più che altro una domanda: «Chi ci ferma?». Lo chiede l'Alcione e la risposta è nessuno, almeno per ora. E sarà così almeno fino a gennaio perché Cusatis, grazie alla vittoria nello scontro diretto contro l'Asti e senza l'obbligo di vincere mercoledì a Vado, è campione d'inverno: che significa tutto e niente, chiaro, ma che dice tanto, tantissimo del girone d'andata degli orange. Bonaiti apre, Chierichetti raddoppia, Morselli chiude: nel mezzo sprazzi di un buon Asti, vicino al vantaggio due volte con Giacchino, ma soprattutto dosi importanti di dominio orange e pure l'esordio di Laribi, colpo da novanta dal mercato invernale. Le vittorie in campionato sono 12, l'Albenga dopo la sconfitta di venerdì contro il Bra è sette punti dietro e pure il Chisola, fermato sul pari a Vinovo contro il Ligorna, scende a -6 e si allontana dalla vetta.
Cusatis lo ripete da settimane, mesi: «Se normalmente si dà il cento per cento, contro di noi danno il duecento per cento». Il primo quarto d'ora del Kennedy stupisce quindi il giusto, soprattutto perché in campo c'è l'Asti: da una parte rivoluzionata dal mercato invernale dopo gli addii di Delle Donne, Boix e dei fratelli Graziani, dall'altra reduce da una vittoria preziosissima contro la Lavagnese firmata Toma. Sesia conferma tutti tranne Toma e Mazzucco, sostituiti rispettivamente da Nobile (rientrato dal Sangiuliano e alla prima dal titolare) e Valenti, con quest'ultimo che si piazza al centro del tridente completato dai talentini Favale e Giacchino. Il più ispirato è l'ex Genoa, tanto che in quattro minuti sfiora il vantaggio per ben due volte: prima ci prova a giro ma non trova la porta di un soffio (6'), poi raccoglie l'invito di Gjura ma Agazzi ci mette una pezza (10').
Stupisce il giusto anche la reazione dell'Alcione. Il colpo di testa di Caremoli, che se non si trasforma nel primo gol nel calcio dei grandi è solamente per un miracolo di Brustolin, è la scossa premonitrice. Inaspettata? Sì perché l'approccio migliore, come detto, è quello dell'Asti. Devastante? Sissignore perché, nell'ordine: Chierichetti sfiora il quarto gol in campionato (21'), Bonaiti trova il vantaggio con un bel mancino dai sedici metri dopo una dormita di West (22'), Morselli litiga con il pallone e si divora il raddoppio a tu per tu con Brustolin (32'). Quindi il dilemma: essere o non essere? Essere soddisfatti del vantaggio o non esserlo perché i gol di distanza, occasioni alla mano, sarebbero potuti essere due? Chissà, intanto Cusatis si coccola una squadra che non solo ritrova dal primo minuto due pezzi da novanta quali Palma e Invernizzi, il primo in campo già nel finale a Borgosesia e il secondo tornato dopo la squalifica rimediata contro la Vogherese, ma che conferma di poter trovare il gol in qualsiasi momento. Quindi sì, stupisce il giusto anche il raddoppio di Chierichetti: che arriva un paio di minuti dopo una conclusione alta di Favale (37'), ma che soprattutto vale un 2-0 che sa tanto di colpo del ko.
E infine stupiscono il giusto anche i fatti del secondo tempo. Innanzitutto l'Alcione fa l'Alcione: in primis perché rispetta l'avversario e lo lascia sfogare nel primo quarto d'ora, dopodiché perché alla prima occasione buona affonda. Le notizie per Cusatis sono tutte, ma proprio tutte positive. La prima riguarda Agazzi, che di pericoli significativi non ne corre fino al 23', quando Nobile prova la conclusione dal limite ma non trova la porta. La seconda riguarda Morselli, quindi l'intera formazione orange visto che il bomber trova sì il quinto gol in campionato che cancella l'errore del primo tempo, ma il suo sigillo mette effettivamente la parola fine alla partita. Arriva al 24' dopo una bella azione di squadra, nel frattempo rinforzata da un Laribi in più, potenzialmente la ciliegina sulla torta in un 4-3-1-2 diventato ormai un vero e proprio marchio di fabbrica.
Viceversa l'Asti si lecca le ferite ma ha ben poco da rimproverarsi, soprattutto perché Venturini e Miculi concedono davvero pochissimo se non qualche conclusione da fuori. Sesia prova a rimescolare le carte inserendo Meloni, Toma, Mazzucco, Sow e Plado, ma il tris di Morselli taglia a tutti gli effetti le gambe ai piemontesi. Anche perché Cusatis non sta a guardare e inserisce forze fresche dal centrocampo in su: in mezzo entrano Foglio e Pio Loco, in avanti Barbuti e Battistini prendono il posto di Morselli e Manuzzi. Il resto è storia: per gli orange è una vittoria tanto importante quanto meritata, per l'Asti è una sconfitta sicuramente severa e che, probabilmente, farà riflettere.
ALCIONE-ASTI 3-0
RETI: 22' Bonaiti (A), 41' Chierichetti (A), 24' st Morselli (A).
ALCIONE (4-3-1-2): Agazzi[04] 7, Chierichetti[03] 7.5, Venturini 7, Miculi 7, Caremoli[05] 6.5, Bonaiti 8, Lanzi[04] 6.5 (25' st Foglio[04] 6), Palma 6 (35' st Pio Loco sv), Invernizzi 6.5 (16' st Laribi 6), Morselli 7 (33' st Barbuti sv), Manuzzi 6.5 (33' st Battistini sv). A disp. Gueye, Petito, Zito[03], Rebaudo[05]. All. Cusatis 7.
ASTI (3-4-3): Brustolin 7, Gjura 5.5, Soumahoro 6 (25' st Toma sv), Valenti 5.5 (34' st Plado sv), Picone 6.5, Giacchino[03] 7 (30' st Mazzucco[04] sv), Della Giovanna 5.5 (33' st Sow[03] sv), Nobile[04] 6.5, Ghiardelli[04] 6, West[06] 5.5 (25' st Meloni[05] sv), Favale 6.5. A disp. Dosio, Losio[04], Manicone[06], Filipi[03]. All. Sesia 6.
ARBITRO: Petrov di Roma 6.5.
ASSISTENTI: Mocci di Oristano e Laconi di Cagliari.
AMMONITI: Venturini (Al), Soumahoro (As), West[06] (As).