Top e Flop Promozione
27 Dicembre 2023
Primo quadrimestre andato, è tempo di pagelle: fra i top, il San Sebastiano (in foto, Caristo) e il Cbs (in foto, Cecconello); tra i flop, l'Albese (in foto, Castronuovo)
Con il Natale alle spalle è tempo di mettere in chiaro chi riceverà i dolcetti e chi invece il carbone dopo questa prima metà di stagione: il Girone C di Promozione è giunto al tanto famigerato giro di boa con diverse sorprese, di cui alcune assolutamente inaspettate, e con alcune posizioni di classifica che possono dire veramente tanto per il 2024.
La prima scelta è facile facile, quasi banale: la banda allenata da Giuseppe Pisano si è laureata campione d’inverno scavalcando il Pedona all’ultima giornata, mettendo in tal modo un importante tassello per il futuro. Terzo miglior attacco e seconda difesa meno battuta del girone, la formazione arancionera, dopo un primo “anno di prova” concluso ai playoff, ha alzato ulteriormente l’asticella e sembra diventata a tutti gli effetti una big del girone. L’organico è di livello, il gioco è di assoluta qualità (anche secondo i pareri delle avversarie) e tutta la rosa sposa alla perfezione le indicazioni del tecnico: insomma, belli e vincenti e con un radioso futuro all'orizzonte. Inutile nascondersi, ormai i fossanesi sono in corsa per il titolo; da vedere se manterranno la stessa continuità anche nel 2024.
Il quarto posto della passata stagione sembrava solo un caso e invece lo Scarnafigi fa veramente sul serio. Raccolto il pesante testimone lasciato da un guru come Giordana, Giorgio Fraire sta ripetendo un mirabolante percorso alla guida degli scarnafigesi: i biancorossi hanno chiuso la prima metà di stagione al secondo posto (alla pari del Pedona) con un dato di assoluta rilevanza, cioè con il secondo miglior attacco del campionato. Con 29 reti segnate in 15 gare, lo Scarnafigi viaggia quasi su una media di 2 gol a partita, dato indubbiamente “gonfiato” dall’approccio eccellente con la categoria di Achraf Jemhri, il quale ha siglato fin qui 11 reti (quasi il 40% delle marcature totali della squadra) da assoluto esordiente della categoria, prendendosi momentaneamente il titolo di capocannoniere al fianco di Isoardi (Busca). Fraire, scovandolo dal Villafalletto in Seconda Categoria, per il momento sta vincendo la scommessa.
La miglior difesa… è la difesa. Parola di Marcello Meloni e del suo Cbs, che fin qui ha subito solamente 9 reti e ha collezionato 7 reti inviolate nelle 15 occasioni in cui è sceso in campo (in soldoni, la metà delle volte i rossoneri finiscono la partita senza subire gol; statistica condivisa col San Sebastiano). Il merito passa innanzitutto dai guantoni di Gianpiero Cecconello, estremo difensore che alla prima esperienza con la casacca torinese sta dimostrando tutto il suo valore (anche) con parate di alto livello. Oltre a Cecconello, chiaramente, gli applausi vanno all’intera fase di non possesso della squadra, oltre che alle prestazioni di alcuni singoli come Cristiano o Bara, giusto per citarne un paio. La difesa, infine, è ben corrisposta da un attacco decisamente prolifico (26 gol): i numeri per tornare in alto ci sono tutti.
Senza scomodare due mostri sacri come Vialli e Mancini, Sacco e Bertola sono i “gemelli del gol” della Saviglianese, avendo segnato in due ben 19 delle 30 marcature messe a segno dalla formazione di Zabena. Già trascinatori la scorsa stagione in Prima Categoria (Sacco in particolar modo), i due bomber si stanno riconfermando anche in Promozione: entrambi, infatti, hanno siglato quattro doppiette cadauno. Una statistica fantasmagorica che si merita l’ultima delle quattro calze piene di dolci. E se a loro si aggiunge il "canterano" Davide Ambrosino con 4 gol messi a segno in 6 presenze (miglior media gol del torneo: in rete ogni 56’) i buoni auspici per un importante 2024 ci sono tutti.
Pieno di carbone per l’Albese, società che sta deludendo ampiamente le aspettative che si riservavano nei suoi confronti: dopo aver vinto il campionato di Promozione da vera e propria mattatrice nella stagione 2018/2019, i langaroli hanno militato in Eccellenza con discreti risultati, fino alla retrocessione dello scorso anno. Da nobile decaduta quale era, dunque, tutti si attendevano un campionato di alto vertice, quasi alla stregua di quello vinto pochi anni fa, però non sta andando esattamente così: la squadra del patrono Castronuovo è attualmente al tredicesimo posto, in piena zona playout (sì, esatto, playout, non playoff, avete letto bene). Dall’aspirazione Eccellenza si rischia una possibile tragica (doppia) retrocessione, addirittura. Malgrado alcuni risultati positivi a inizio percorso, non è mai spirato un vento benevolo ad Alba in questa prima parte di stagione, e l’addio del tecnico Molina e la “fuga” di diversi giocatori sono stati forti segnali in tal senso. Certo, l’ingente mole di infortuni che tormenta l’Albese non ha affatto aiutato, ma per raggiungere la zona playoff (ora distante 15 punti) servirà un miracolo.
Si presentava all’appello come “squadra cuscinetto” del girone e così è stato, tuttavia, le violente imbarcate subite sono state veramente troppo, anche per una neopromossa. Il Luserna è l’ultimo della classe, il ragazzino col cappello con le orecchie d’asino dietro la cattedra, con il peggiore attacco (5 gol) e la peggior difesa (38 gol) dell’intera competizione, numeri figli di risultati quali il 5-0 subito a Sommariva, il 6-0 ottenuto a Mondovì e il 4-0 rimediato in casa del Cbs. Nel mezzo qualche risultato prezioso, come la storica vittoria per 0-2 contro l’Albese, ma troppo poco per far riaffiorare i biancazzurri verso lidi più sicuri. Con le dimissioni del tecnico Gaydou (epico condottiero del doppio salto di categoria dei lusernesi) e il conseguente approdo di Spezzacatena si confidava nella svolta, che però in questo girone di andata non è mai arrivata.
Secondo giocatore più ammonito del torneo nonché giocatore con più espulsioni (assieme a Pietro Costa del Pedona) di questo inizio di campionato: stiamo parlando di Ossama Mouississa, difensore classe 1999 del Carignano. Un rapporto non facile, quello con i cartellini, per il difendente biancorosso, che nelle 10 partite disputate ha racimolato 5 gialli e ben due rossi (uno per somma di ammonizioni, contro il Busca, l’altro diretto, contro il Sommariva). Un dato significativo sia per Mouississa stesso, il quale lo scorso anno fu un buon tassello per il cammino carignanese mettendo anche a referto due marcature in 26 presenze, che per l’intera squadra (ora come ora in piena zona playout): alcune certezze sembrano essersene andate via col vento e la sua insistente presenza sul cosiddetto taccuino dei cattivi non hanno lasciato indifferente Babbo Natale, che deve avergli recapitato una calza colma di carbone.
Ci si aspettava qualcosa di più dalla vincitrice del Girone E di Prima Categoria 2022/2023: l’anno scorso i pinerolesi conclusero la stagione a +7 dal Villarbasse secondo, con l’attacco più prolifico e la difesa meno battuta del torneo. Date queste premesse, gli addetti ai lavori pronosticavano un percorso un po’ più tranquillo per il San Secondo, che attualmente è invece terzultimo con 13 reti fatte e 34 gol subiti. Chiaramente, il passaggio di categoria è un aspetto da non sottovalutare, ma è anche vero che risultati come il 7-0 inflitto dal Busca, il 4-0 dalla Saviglianese o il ko nello scontro salvezza col Carignano non disegnano un bel curriculum. Per i più scaramantici, qualche avvisaglia si poteva intravedere già alla prima giornata: il San Secondo, reduce dall’impresa per 1-2 sul campo del Benarzole, si vide rovesciato il punteggio in un 3-0 a tavolino a favore dei narzolesi a causa di un’irregolarità nel tesseramento di Erik Godino. Un episodio che, col senno di poi, assume toni quasi premonitori. In conclusione, niente carbone per i pinerolesi, ma non si aspettino comunque di trovare qualche dolcetto nella calza.