Promozione
02 Gennaio 2024
PROMOZIONE MANARA • Salvatore Catta, il miglior giocatore di questa prima parte di stagione (FOTO CASTAGNA)
L'anno scorso la qualità a centrocampo era così tanta da dover sacrificare una punta per passare a un 4-4-2 più adatto per comprendere il maggior numero possibile di talenti, questa volta si resta su un classico 4-3-3. Ciò vuol dire che lì in mezzo ci sia stato un calo? Assolutamente no, però era impossibile rinunciare a un tridente da ben 32 gol, capace di panchinare un altro paio di elementi che avrebbero meritato una menzione d'onore. Tra centrocampo e difesa, invece, spazio a un classe 2004 di recente scelto anche dalla Rappresentativa Under 19 e al 2006 con più minuti in campo di tutta la categoria, testimonianza che di ottimi prospetti non ne mancano. Occhio però, perché a guidarli ci sono anche degli over 35 che fanno tuttora scuola.
PORTIERE: MATTIA LABATE (CASATI ARCORE)
Tra i due rigori parati da Scheggia - più di chiunque altro - e i 5 clean sheet dei vari Stropeni, Iuliano, Galimberti e Labate, tutti numeri 1 capaci di mettersi fin qui in mostra, scegliere un solo portiere non era mai stato così difficile. Alla fine, però, il gettone va all'estremo difensore della Casati Arcore, guardiano della seconda miglior difesa di tutto il girone. Sì, la manfrina è sempre che i soli 14 gol subiti in 17 gare sono merito anche dei compagni di squadra, ma le abilità del classe 1998 sono sotto gli occhi di tutti. Una sicurezza tra i pali ormai da anni, il portiere dei brianzoli è stato decisivo in più di un'occasione anche in questa prima di stagione - su tutte si vedano le prestazioni con Concorezzese (vittoria per 3-0) e GrentArcadia (0-0), dove dimostra di essere sempre sul pezzo anche quando viene chiamato a un solo intervento, quello decisivo a tu per tu con l'attaccante avversario. Con lui in porta si sta come d'estate sugli alberi le foglie, altro che precarietà.
DIFENSORE: RICCARDO GEDDO (MANARA)
Quando sei un classe 2006 e giochi già tra i grandi vuol dire che ci sai fare, ma quando tra i tuoi coetanei sei quello con più minuti in campo di tutta la categoria, probabilmente, sei un'ottima promessa. Un po' come nella carriera di FIFA, dove i giovani con questa dicitura possono arrivare anche a una valutazione di 90 su 99 se ben allenati e protagonisti di ottime prestazioni. Sapere come si svilupperà il terzino dei Bersaglieri è impossibile, ma i numeri per ora lasciano pochi dubbi sulle capacità di uno dei tanti giocatori cresciuti con la maglia biancazzurra e buttati nella mischia dal tecnico Ivan Iotti. Lo dicono i 1082 minuti giocati, come preannunciato più di qualsiasi altro 17enne, distribuiti in 14 presenze tra le fila non proprio di una squadra qualunque, ma della seconda in classifica. Un simbolo di affidabilità, e uno di quei profili da osservare anche nel girone di ritorno.
DIFENSORE: MAURIZIO BONACINA (LISSONE)
Nel bel Lissone che da un anno all'altro ha stravolto le sue prospettive di classifica, passando dalle sabbie mobili dei playout all'oasi dei playoff, scegliere una sola individualità da premiare non è affatto semplice, ma la grande differenza tra le due stagioni è stata data probabilmente dal reparto difensivo - lo confermano le 6 gare senza prendere gol, più di tutti in campionato, e le 9 reti subite in meno rispetto a fine 2022. Ristretta la cerchia, tra Bonacina, Dugnani e Colombo è una bella lotta, però se a quasi 40 anni sei ancora lì a far la differenza allora la palma non può che essere tua. Il quarto posto in classifica è infatti merito anche della leadership di Maurizio Bonacina, classe 1984 che con i suoi 1066 minuti disputati in 13 settimane - meno solo di altri tre compagni di squadra - ha contribuito a fare dei brianzoli la terza miglior difesa del campionato.
DIFENSORE: LUCA DE LISIO (MANARA)
Se si parla di esperienza non si può lasciare fuori dal discorso un difensore centrale che da più di 10 anni rappresenta una pedina inamovibile per ogni squadra in cui abbia giocato tra Promozione, Eccellenza e Serie D. Punto fermo della Manara già nelle due stagioni precedenti, Luca De Lisio è rimasto tra le fila dei lecchesi nonostante la retrocessione per continuare a dare il suo contributo dalle retrovie, e i dati parlano chiaro: squadra seconda in classifica e quarta miglior difesa del girone con 17 reti subite in altrettante partite. Il classe 1987 è un elemento fondamentale per Iotti, a tal punto da essere il giocatore più impiegato dal tecnico con ben 1335 minuti in campo, e una figura di riferimento importante per i compagni più giovani - vedasi il sopracitato Geddo.
DIFENSORE: LUCA DONGHI (MARIANO)
Nella linea a 4 di questa speciale retroguardia, preferibilmente a sinistra, non poteva che figurare il terzino più prolifico del campionato, e probabilmente di tutta la Promozione. Storicamente esterno, Luca Donghi negli ultimi anni ha vestito anche le maglie numero 2 e 3 tra AltaBrianza e Mariano, dove si è affermato non solo come un pilastro della difesa meno battuta del girone, ma anche come suo capocannoniere al pari di Fumagalli. Il classe 1989 ha infatti realizzato ben 5 reti in 12 presenze, dimostrando che il fiuto per il gol è lo stesso dei tempi di Barzanò, dove andò in doppia cifra ormai una decina d'anni fa. Un bagaglio d'esperienze che ne fanno una delle pedine più importanti della capolista.
CENTROCAMPISTA: ANDREA MARZUCCA (CONCOREZZESE)
In una squadra dove hai come compagno di reparto un certo Prato - ex Monza, con cui ha collezionato più di 20 presenze in Serie C - riuscire a spiccare non è mai facile, ma quello che ha fatto Andrea Marzucca nel girone d'andata non può passare in secondo piano. Nessun paragone o intenzione di sminuire quanto fatto dal collega classe 1991, le cui qualità si sono viste pure quest'anno, però essere vice-capocannoniere di una squadra che sta facendo così tanto bene ed esserlo da centrocampista non sono cose che capitano tutti i giorni. Il 21enne ha infatti realizzato già 5 gol - solo uno in meno rispetto a Sclapari - superando il suo record di tre timbri nel calcio dei grandi, ovvero quelli messi nero su bianco l'anno scorso. Un segnale di crescita importante e decisivo per aiutare i biancorossi a tenere alla larga i playout.
CENTROCAMPISTA: LUCA KOENIG (SPERANZA AGRATE)
Nella scorsa stagione aveva già fatto vedere le sue ottime qualità, a tal punto da chiudere la sua prima vera esperienza tra i grandi con 29 presenze e 3 gol, in questa le sta confermando in pieno. Fulcro del centrocampo della Speranza Agrate, Luca Koenig si è rivelato un tassello talmente importante nel mosaico rossoverde da essere il secondo giocatore con più minuti in campo (1232 in 15 gare) della formazione brianzola, dietro al solo Giacomo Sala. Un girone d'andata talmente positivo da aver attirato anche le attenzioni della Rappresentativa Under 19, con il tecnico Matteo Medici che l'ha convocato e fatto partire titolare nell'ultima amichevole in casa dell'Atalanta, dove ha iniziato nel ruolo di mezzala per poi spostarsi in mediana, segno di una certa duttilità.
CENTROCAMPISTA: ALESSANDRO CANNATARO (MARIANO)
Se i comaschi si trovano davanti a tutti dopo 15 partite lo devono a un gioco che ha colpito molti e a individualità importanti in ogni reparto, dal già citato Donghi ai vari Fumagalli, Orellana e all'appena arrivato Brighenti - a segno all'esordio -, ma anche e soprattutto al suo capitano. Ex Inter e Livorno, Alessandro Cannataro si è distinto come il faro della capolista, a tal punto che il momento più complicato dei comaschi è coinciso proprio senza il classe 1995 in campo. Lo confermano lo 0-0 di Colico e la sconfitta nello scontro diretto con la Manara, un 2-0 che è costato l'aggancio in vetta proprio dei Bersaglieri, prima dell'ultima vittoria, arrivata però sul campo di un Costamasnaga terzultimo, con un eurogol da 30 metri di Pelucchi e con il 3-1 della sicurezza segnato solo nei minuti finali. E si sa, tre indizi fanno una prova.
ATTACCANTE: AMETH FALL (COLICODERVIESE)
Due anni fa lasciò la Casati Arcore con zero gol fatti in 10 partite per trasferirsi all'Aurora Olgiate, dove si pose come obiettivo quello di diventare capocannoniere del girone. Roba da pazzi, soprattutto quando giochi come ala in una squadra che deve salvarsi - e in effetti raggiungere i 24 timbri di Mair si rivelò impossibile -, ma il classe 1998 fu in grado di chiudere addirittura sesto nella classifica dei bomber segnando ben 12 gol in 19 presenze. Numeri che gli sono valsi la chiamata del ColicoDerviese, dove il suo talento è tornato a brillare. Chiusa la passata stagione mantenendosi sulle 11 reti, quest'anno Ameth Fall ha cambiato passo, come quando sfreccia sulla fascia: 10 gol in 14 partite e altri 3 in Coppa Lombardia. Numeri fondamentali, a cui si aggiungono anche un paio di assist, che ne fanno il portabandiera dei lecchesi, di cui ha segnato più di un terzo delle reti (27) e che sta conducendo a un incredibile piazzamento nei playoff.
ATTACCANTE: MARCO PORTA (VIBE RONCHESE)
Probabilmente il nome più sorprendente di questa Top 11. Non ne vogliamo i vari Carollo, Cristarella e Ferrari, tutti in grado di confermarsi dei signori attaccanti, però il terzo posto di Marco Porta nella classifica marcatori - alla pari proprio con Carollo - non poteva passare in sordina. Bomber di una Vibe Ronchese rinvigorita dall'arrivo in panchina di Stefano Passoni, il classe 1989 si è preso il podio dei capocannonieri realizzando 8 gol in 14 partite, quasi la metà dei 19 totali. Numeri che già basterebbero per premiare il numero 9, che arrivato a 34 primavere sta ritrovando quel feeling con la porta messo in mostra tra il 2011 e il 2018, quando superò per cinque volte la doppia cifra toccando la vetta di 16 reti in 24 presenze con la Vis Nova. La matematica vuole che quel record a questi ritmi si possa quantomeno pareggiare, anche perché in ottica salvezza serviranno altre marcature pesanti come la doppietta alla Pontelambrese o il timbro con la Canzese.
ATTACCANTE: SALVATORE CATTA (MANARA)
Sì, questa è una di quelle volte in cui si tiene il meglio alla fine, ma è obbligatorio quando si parla del girone d'andata di Salvatore Catta: primo per gol fatti, primo per media gol/minuti, primo per rigori segnati e - se vogliamo aggiungere uno spammino all'app di Sprint e Sport, dove tutte queste statistiche sono sempre a portata di mano - primo per media voto. Che si potesse trattare di un acquisto fuori categoria lo si poteva immaginare guardando i 19 timbri realizzati nelle ultime due stagioni di Eccellenza tra Base e Vis Nova, però aspettarsi un impatto di questo tipo nel nuovo club era abbastanza difficile. Che impatto? Quello da 14 gol in 15 giornate, per una media di una rete ogni 95 minuti: con lui in campo la Manara parte praticamente dall'1-0. E lo fa anche grazie alla precisione dagli undici metri del suo bomber, in grado di realizzare ben 6 rigori, tra cui quello per pareggiare i conti a Costamasnaga e quello fondamentale per sbloccare il big match col Mariano - preso grazie a una grandissima lettura del gioco avversario. Un bomber unico nel suo genere in campionato e autore della metà esatta del prodotto offensivo dei Bersaglieri (28 marcature), guidati anche alla semifinale di Coppa Lombardia con altri due centri. Insomma, tanta roba.