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Promozione

Retrocessi a maggio ora stanno dominando, il club Campione d'Italia invece delude

Viaggio tra conferme, sorprese e grandi assenti nella lotta per le prime posizioni, in coda invece per qualcuno la situazione è delicata

PROMOZIONE GIRONE A - Simone Asole (Briga), Gabriele Passannante (LG Trino), Alessandro Sigurtà (Fulgor Valdengo)

Simone Asole (Briga), Gabriele Passannante (LG Trino), Alessandro Sigurtà (Fulgor Valdengo)

Dopo 15 giornate il Girone A di Promozione si è mosso nel solco di quelle che erano le premesse estive. L'eredità del Bulè Bellinzago sembra poter essere presa dal Briga, che oltre a numerosi giocatori del gruppo tigrotto dello scorso campionato, ha anche un andamento stellare. Il cammino sarà mantenuto anche nel ritorno? E soprattutto qualche grande delusa riuscirà a recuperare terreno? In coda c'è chi è in pesante crisi ma non vuole mollare per evitare una toccata e fuga in categoria. Si prevede dunque una lotta fino all'ultima giornata a partire da domenica 14 gennaio. Ecco i Top e Flop.





 AL TOP... 



BRIGA, TANTA VOGLIA DI RISALIRE


Sono numeri da trionfo annunciato quelli che ha messo in mostra sinora il Briga. Ottimo il percorso del team di Paolo Zanardi, che ha lasciato per strada appena 8 punti sui 45 disponibili, di cui 6 nelle prime 4 giornate. Una volta preso confidenza il gruppo non si è più fermato, con l'amalgama di cui già disponeva il folto gruppo in arrivo dal Bulè Bellinzago vittorioso nella scorsa stagione che ha fatto la differenza. Ingiusto però fermarsi qui. Sicuramente è stata una bella scoperta l'attaccante esterno classe 2006 Christian Beltrami, autore di 4 centri. In difesa poi Zanardi ha spesso schierato il classe 2007 Edoardo Morbin e un discreto spazio (oltre che 2 gol) lo ha trovato anche il classe 2005 Gabriele Balossini. Oltre ad avere il miglior attacco con 37 gol all'attivo (il capocannoniere del girone è l'esterno Simone Asole con 10 centri, da poco è rientrato anche Leonardo Sacco, a quota 2 marcature dopo il grave infortunio della scorsa stagione a Bellinzago) il Briga ha anche la miglior difesa con 13 gol subiti. A fare la differenza la Linea Maginot centrale composta da Andrea Bianchi e Calogero Vacirca, ultimi baluardi prima di un sempre attento Andrea Capetta. Con un +6 sul 2° posto si può davvero sognare in grande per il girone di ritorno.


LG TRINO, UN GRUPPO DAVVERO RODATO

La formazione di Ugo Yon al giro di boa ha migliorato lo score della passata stagione, nella quale aveva centrato il traguardo parziale di 29 punti dietro alle corazzate Bulè Bellinzago e Pro Novara. Merito di un organico molto rodato, con poche partenze e contestualmente pochi inserimenti. Inizialmente è stato utilizzato un iper offensivo 3-4-2-1, con Brugnera e Boccalatte esterni di centrocampo a sostenere gli attaccanti Micillo, Passannante e Vergnasco. Con il passare delle giornate invece si è scelto di proseguire con il 4-4-2 con laterali comunque di spinta e sembra essere stata trovata una quadra migliore. I biancoazzurri non perdono dallo scorso 22 ottobre (2-1 interno dalla capolista Briga, viziato anche da un rigore abbastanza netto non concesso al team di Yon nei minuti finali) e nelle ultime 8 gare prima della sosta hanno ottenuto 6 vittorie e 2 pareggi. In fase offensiva ottimo l’apporto del classe 2004 Gabriele Passannante, autore di 9 reti. Ci sono stati infortuni di troppo a guastare la festa alle scelte del tecnico del LG Trino, ma chi è sceso in campo ha fatto comunque bene la sua parte, giovani classe 2006 compresi. Tra i pali Umberto Cerruti strappa applausi praticamente ogni domenica e se non è il miglior portiere di categoria poco ci manca.



CEVERSAMA, CHE BELLA SORPRESA!


Non era affatto partita bene la stagione del Ceversama, ma la truppa di Davide Modenese ha saputo compattarsi, trovare un'ottima serie di risultati positivi e chiudere l'annata addirittura in zona play off. Una vera e propria sorpresa considerando che la scorsa estate non erano stati pochi gli addii dei giocatori di esperienza che avevano fatto le fortune del club nelle stagioni precedenti. L'età media si era abbassata di colpo ma questo non ha ostacolato il consueto lavoro del tecnico biellese, profondo conoscitore della categoria e sempre molto bravo a ricavare il massimo da quanto a disposizione. Il Ceversama non perde dallo scorso 15 ottobre, dal ko di Casale Monferrato, e nelle ultime 9 partite ha ottenuto 5 vittorie e 4 pareggi, chiudendo ottimamente l'anno con il successo nel derby biellese sulla Fulgor Valdengo. Questo quando nelle prime 6 gare erano arrivati appena 6 punti. Dopo i 13 centri della scorsa stagione a Chiavazza sta andando ancora meglio Leonardo Ottino, che ha svoltato con 8 gol. Sono diverse le soluzioni da gol per il gruppo di Modenese, privo di centravanti veri e propri. Balzano però all'occhio i 5 gol del classe 2006 Edoardo Viotto e i 4 del recuperato Alessio Mercandino. Nessuno chiede al Ceversama di arrivare tra le prime 5, conoscendo il modo di operare di Modenese non è impensabile che la squadra possa farlo stupendo un po' tutti nelle prossime 15 partite.

ALESSANDRO SIGURTA', IL GIOVANE BOMBER

 

Tra i giovani più in evidenza nel girone di andata impossibile non notare il rendimento di Alessandro Sigurtà, attaccante classe 2005 della Fulgor Valdengo. Dopo gli sfracelli fatti nella stagione precedente, con la finale raggiunta con l'Under 18 Regionale e il debutto in Promozione mettendo a segno già 3 gol in 11 apparizioni, il giovane giocatore biancorossoblù è stato indubbiamente un punto di forza del team di Pier Luca Peritore. Imponenti le sue sgroppate quando lanciato in profondità, i palloni in fondo al sacco sono stati 6 e ci sono state anche altre occasioni sfumate principalmente per inesperienza. Ma i numeri sembrano essere dalla parte di un ragazzo fino a poco tempo fa avvezzo a stare anche tra i pali, proprio come visto nelle giovanili di Biellese e Città di Cossato. Fortunatamente la strada prescelta è stata poi quella dell'attacco e ne sta giovando anche una Fulgor Valdengo comunque abituata a schierare spesso e volentieri i classe 2005 (a Peritore è capitato di mandarne anche dentro 4 sin dal 1'). Fino a 3 giornate dalla fine i biellesi erano in zona play off al 3° posto, un rallentamento con 2 punti in 3 match li ha fatti scivolare più al centro della classifica. Chissà allora che non siano proprio Sigurtà e compagni a trascinare la squadra sin dal principio del girone di ritorno.





 CHE FLOP... 

 

CITTA' DI CASALE, TROPPI PROCLAMI


L'enfasi estiva era stata tanta dal momento che dalle parti di Casale si arriva da un anno difficile, con l'addio alla Serie D in modo poco dignitoso, ma i risultati non hanno rispettato le attese. O meglio. Gli addetti ai lavori avevano notato sin dall'inizio della stagione qualche scricchiolio di troppo nell'organico del Casale e alcuni nodi sono venuti al pettine. Si è finito bene il 2023 con la vittoria sul Baveno ma sono davvero troppi i 11 punti di distacco dal 1° posto per una piazza che in Promozione non può che abituare a vincere. Si è pescato molto da Pastorfrigor Stay e Junior Pontestura, le due società preesistenti, ma i protagonisti sul campo in qualche caso hanno steccato e il tecnico Devis Barbin ha pagato colpe non sue con l'esonero a novembre. Un vero peccato che insieme a lui sia venuto meno anche l'attaccante Zanellati, un punto cardine dell'attacco. Non si vive infatti solo dei guizzi di Mullici, giocatore che è un vero lusso per la categoria, ma che non può fare un'intera squadra. Poche infatti le 24 reti all'attivo. La speranza è che con il mercato di dicembre si riesca a incidere di più nel ritorno. Che vede per la squadra del tecnico Claudio Perotti ben presto il sentito derby con il LG Trino. A settembre furono i vercellesi a vincere ben 5-3 al Natale Palli. Forse l'aspetto più negativo dell'andata da cancellare. 

CHIAVAZZESE, NON SE NE VIENE A CAPO



La Chiavazzese ha chiuso il 2023 con il cambio di allenatore, promuovendo il preparatore atletico Costantino Iannacone al posto dell'esonerato Davide Ariezzo. Un girone di andata sotto tono per il team biellese, che era partito per fare meglio della passata stagione, ma che non ha mai spiccato il volo. Le vittorie all'attivo sono 5 ma non sono mai arrivati successi consecutivi e pesano molto le 8 sconfitte, più della metà delle gare giocate. Che la squadra qualche potenzialità ce la potesse avere lo ha detto il successo in casa della capolista Briga, roba per nessun altro finora in campionato. Ma a livello d'attacco in generale si è visto poco e non basta la prospettiva della doppia cifra di Leonardo Sabin (ora a 5 centri) per pensare di migliorare lo score. Nell'ultimo campionato i rossoblù hanno vissuto molto sulla verve del trequartista Alessio Ivan Andreotti, ora fermo a 3 gol contro i 13 della passata stagione. Difficile poi interpretare alcune scelte di mercato con l'attaccante Roberto Salzano visto all'opera lo spazio di 2 partite per poi già doverlo salutare. Al momento la Chiavazzese è fuori dalla zona play out ma dovrà guardarsi alle spalle nel ritorno per non rischiare di essere risucchiata indietro. 

MOMO, QUASI UN CALVARIO


Che il compito fosse ingrato lo si sapeva fin dalla partenza, man mano che la stagione è proseguita però il girone di andata del Momo è diventato un calvario. Prima l’addio di Marcello Mantegazza, poi l’allontanamento di Luigi Morgese. Panchina di nuovo a Claudio Miserotti dal mese di dicembre, comunque fuori per squalifica ancora per un bel pezzo. La squadra in partenza non era già più quella che aveva trionfato nello scorso campionato di Prima Categoria (la partenza di Poi su tutti, ma anche un Grieco a mezzo servizio per infortunio), però in estate era stata composta una rosa con molti giovani di belle speranze. A questo punto toccherà a loro provare a fare un miracolo e agganciare almeno il penultimo posto sperando che questo basti per arrivare ai play out. Il Momo ha la peggior difesa del campionato con 41 gol incassati e con alcune brutte batoste sul groppone (6-0 a Omegna tanto per intenderci). Fa ben sperare in ogni caso il modo in cui si è finito il 2023, con un pareggio cercato e ottenuto in casa del Feriolo. Lorenzo Bianco (8 centri sui 15 totali della squadra) è il capitano-bandiera dal quale si riparte. Insieme a lui i vari Cristian Mostoni e Andrea Penna.  

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