Terza Categoria
04 Gennaio 2024
TERZA CATEGORIA PINEROLO E ASTI: Trisolino e Rechichi, anime e bomber di Sportinsieme Piobesi e Mombercelli
Il campionato di Terza Categoria nei gironi di Asti e Pinerolo è ormai fermo da un mese e le squadre non torneranno in campo prima del 28 gennaio, al pari della Seconda Categoria. Il numero ridotto di squadre, infatti, concede un calendario di più ampio respiro che, oltre al turno di risposo settimanale che ogni formazione inserita nel raggruppamento dell’astigiano dovrà affrontare nel girone ritorno, così come già accaduto in quello di andata, ha consentito la possibilità di non concentrare i match in uno spazio di tempo eccessivamente ristretto. In attesa di capire quali saranno le compagini che si presenteranno con la giusta mentalità e soprattutto lo stato di forma migliore dopo la lunga sosta, è giunto il momento di analizzare quale sia stato il verdetto del rettangolo verde dopo la prima metà di stagione e quali siano state le formazioni che hanno impressionato, in positivo o in negativo, per le loro prestazioni.
Il girone di Pinerolo sembrava dove avere un padrone indiscusso dopo i primi verdetti dai campi. Il Piobesi, infatti, è stato autore di un avvio di campionato da vera corazzata, inanellando sei vittorie consecutive e imprimendo una forte impronta per il prosieguo del campionato. Il mese di novembre, però, è stato terribile per i gialloblù, che hanno visto la loro imbattibilità dissolversi sul campo del Vinovo Sport, ko che di primo acchito non ha compromesso il loro cammino e li ha consentito di mantenere la testa della classifica. La capolista non ha però saputo reagire da campionessa e, ad una sola settimana di distanza, ha subìto una secondo pesantissima sconfitta sul campo dello Sporting Airaschese, che trascinata dalla tripletta di Kevin Scarlata ha rifilato una manita senza appello agli avversari. I due passi falsi, uniti al pareggio con il Morevilla, hanno consentito alla Piossaschese di impossessarsi del trono dopo il risultato dal distacco più ampio dell’intero girone, il 10-0 inflitto al malcapitato Scalenghe.
I rossoneri non hanno potuto gioire a lungo, perché la reazione d’orgoglio dei campioni è finalmente arrivata al momento giusto, nello scontro diretto che gli ha poi incoronati campioni d’inverno. Alla ripresa, saranno soltanto due i punti di distanza tra le due compagini e la situazione che si andata a delineare rende il girone di ritorno ancor più entusiasmante. Un eventuale percorso in parallelo, infatti, andrebbe a dipingere uno scenario che condurrebbe le due squadre a giocarsi tutto all’ultima giornata. Una squadra in particolare, però, non ha intenzione di far sì che questa situazione ipotetica si avveri e aspetta soltanto l’occasione giusta per elevarsi a protagonista del girone, impossessandosi del trono.
Tra le due rivali si è inserito infatti il terzo incomodo, proprio quel Vinovo Sport capace di infliggere il primo stop al Piobesi e che adesso, al secondo posto alla pari con la Piossaschese, aspetta soltanto un passo falso per attuare il sorpasso e prendersi la leadership. Ogni partita, si sa, presenta delle insidie, ma a meno di ribaltamenti inaspettati il 18 febbraio e il 10 marzo sono le due date da annotarsi, le giornate in cui gli scontri diretti potrebbero determinare il destino dell’intero campionato. Al momento, i risultati maturati nel girone d’andata raccontano di una situazione di perfetta parità, con una vittoria e una sconfitta per ognuna delle tre candidate al titolo nelle sfide che le hanno viste contrapposte. Alle spalle del trio che si è dato battaglia nelle prime undici giornate, la scheggia impazzita è stata senza alcun dubbio la Rivese, autrice di un percorso dai due volti. I gialloverdi, dopo aver occupato l’ultima posizione in classifica per otto giornate, hanno messo in fila quattro risultati utili consecutivi, portandosi a 12 punti, alla pari con lo Sporting Airaschese e l’Academy Luserna, e issandosi fino a metà classifica.
Il girone di Asti è stato a lungo guidato da San Giuseppe Riva e Valfenera, che si sono alternate in testa alla classifica a suon di vittorie, ma sempre tallonate a brevissima distanza dal Cmc Monferrato, che all’ultima giornata ha effettuato il sorpasso sulle rivali e si è laureato campione d’inverno. I gialloblù guidati da Alessandro Gai sono ancora imbattuti dopo dieci gare e vantano la miglior difesa del campionato, grazie alla solidità di una retroguardia che ha concesso agli avversari di trovare la via del gol in sole quattro occasioni. Non si può fare a meno di notare, però, lo strano percorso del SG Riva, che dopo la sconfitta patita nello scontro diretto con gli attuali primi della classe, ha subito il contraccolpo psicologico e non ha saputo rialzarsi immediatamente, rimediando altre due pesanti sconfitte con Duomo Chieri e Sca Asti, e scivolando improvvisamente al quarto posto, a -7 dalla vetta.
Se il ko nello scontro diretto poteva essere risultato sfavorevole ma comprensibile, e la sconfitta con gli uomini del tecnico Mario Parato è arrivata per mano di una squadra in crescita esponenziale, la caduta con i bianconeri è stata quanto meno inaspettata. C’è grande curiosità per capire se il mese di stop sarà stato sufficiente per riordinare le idee e se la squadra sarà capace di ripartire dopo tre sconfitte consecutive. Da sottolineare il percorso del Duomo Chieri, che dopo la partita persa di misura con i campioni d’inverno alla seconda giornata, ha continuato a tenere il passo con le migliori e al giro di boa si ritrova al terzo posto, a tre lunghezze di distanza dalla posizione più ambita. Chi non può proprio dire di aver trovato lati positivi in questa prima metà di stagione, invece, è la Santenese, squadra cuscinetto in estrema difficoltà e ancora ferma a 0 punti in fondo alla classifica. Le statistiche sono implacabili e tratteggiano il quadro di una situazione tutt’altro che rosea per i biancoverdi: 10 sconfitte, sole 4 reti segnate e ben 42 reti subite, facendo segnare una media di oltre 4 gol subiti a partita. Sarà necessario una vera e propria rivoluzione in casa del fanalino di coda, in modo da non dover vivere un girone di ritorno ancor più da incubo.