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L'Alcione è sempre più invincibile: batte anche il Varese, continua a volare e punta la Serie C

Manuzzi e Foglio firmano il derby lombardo in un clima incandescente

SERIE D ALCIONE

SERIE D ALCIONE: Fabio Morselli, centravanti orange

Ebbene sì, è storia. Nel bene e nel male, perché i gol di Manuzzi e Foglio - entrambi nel secondo tempo - fanno chiaramente da spartiacque: da una parte regalano all'Alcione la vittoria numero 15 (2-0), dall'altra assumono le sembianze di una coltellata per il Città di Varese. Per quanto successo dentro e fuori dal campo, inevitabilmente destinato a rimanere indelebile indipendentemente dal risultato: capitan Piccinocchi contro capitan Vitofrancesco, la next gen orange (Agazzi, Foglio e Caremoli) contro quella biancorossa (Ferrari, Stampi e Benacquista). Il tutto in un Kennedy che sembrava la Bombonera di Buenos Aires, colorato da un pubblico che da queste parti non si vedeva da tanto, tantissimo tempo. E che forse non si vedrà più... E poi per il duello andato in scena in panchina, Cusatis contro Cotta: il primo si prende la rivincita dopo la sconfitta dell'Ossola, mantiene invariato il distacco dal Chisola (+8) e allunga sull'Albenga, mentre il secondo perde ancora sette giorni dopo la sconfitta di Lavagna (nel mezzo la vittoria sul Borgosesia) ma non la consapevolezza di poter ambire a traguardi importanti. Quindi sì, è storia

SENSAZIONI

Discorso Kennedy: sicuramente non si era mai visto così tanto pubblico in via Olivieri, probabilmente sarà così ancora per tanto tempo. O forse toccherà aspettare giusto qualche mese, il tempo necessario a Piccinocchi e compagni per mettere la parola fine al discorso promozione. Chissà, intanto l'aria che si respira dice tanto, tantissimo del significato di un derby lombardo che no, non sarà mai dimenticato: un po' perché in campo ci sono due delle squadre più in forma del campionato, un po' perché in panchina ci sono due degli allenatori più preparati in circolazione. E un po' per il talento, roba che di certo non manca né a Cusatis né tantomeno a Cotta: il primo ripropone Palma dal primo minuto e conferma Invernizzi sulla trequarti, il secondo ritrova Banfi e sceglie Stampi per collegare centrocampo e attacco. Il denominatore comune è la qualità, la conseguenza è una partita tanto tirata quanto bloccata. La differenza la fanno i duelli e, piccolo spoiler, li vince quasi tutti l'Alcione: Foglio prevale su Palazzolo, Palma fa lo stesso su Perissinotto, Piccinocchi non risente della marcatura stretta di Stampi e Invernizzi, oltre a dar man forte a Morselli e Barbuti, limita bene l'impostazione dal basso di Mandelli.

Questione notizie: per l'Alcione sono per lo più positive, per il Varese per lo più negative. Prima le seconde visto che dopo neanche un quarto d'ora Di Maira si fa male e costringe Cotta al primo cambio: in campo va Furlan e dal punto di vista tattico non cambia nulla. Quindi le prime, a dire il vero positive solo a metà visto che Cusatis va a riposo con qualche rimpianto: perché Barbuti prima impegna Ferrari (7') e poi sfiora il gol per questione di centimetri (30'), perché sia il sinistro Morselli (19') sia lo stacco aereo di Miculi (31') avrebbero forse meritato miglior sorte. 

FERRARI

In tutto questo per assistere al primo vero intervento di Agazzi tocca aspettare la ripresa: Banfi inventa, Furlan rifinisce, Perissinotto impegna ma non spaventa l'ex Cremonese (5'). Ma nel frattempo l'Alcione riprende esattamente da dove aveva lasciato e, dettaglio non indifferente, lo fa in tutto e per tutto: con il possesso palla, con le verticalizzazioni e pure con le occasioni. Ma di conseguenza anche con i rimpianti, dopotutto se il colpo di testa di Morselli non trova lo specchio è puramente per questione di centimetri: il cross di Palma è al bacio, il colpo di testa altrettanto ma finisce a lato di un niente (4').

Tutto finito? Il cronometro suggerisce di no, tuttavia l'aria del Kennedy lascia presagire il classico 0-0. Insomma, tutte le strade sembrerebbero portare al pareggio. Ma no, non è così e il merito, stando ai fatti, va equamente diviso tra Cusatis, Invernizzi e Manuzzi: il primo consegna all'Alcione le chiavi di una Ferrari (fuori Barbuti e dentro proprio Morselli), il secondo accende il motore (assist strepitoso) e il terzo la guida come farebbe Charles Leclerc a Montecarlo (gol del vantaggio). È il minuto 26, dettaglio da segnare in agenda perché fino al triplice fischio è un dominio Alcione: Venturini flirta con il gol ma col mancino centra in pieno la traversa (37'), Foglio fa lo stesso ma la sua conclusione al volo ha miglior sorte. E anche in questo caso il merito va condiviso perché il cross di Laribi, uno che dà certamente del tu al pallone, è roba da vedere e rivedere: 2-0 orange (37'), partita in cassaforte ed Eremitaggio che fischia tre volte e fa partire la festa in via Olivieri.

IL TABELLINO

ALCIONE-CITTÀ DI VARESE 2-0
RETI
: 26' st Manuzzi (A), 37' st Foglio[04] (A).
ALCIONE (4-3-1-2): Agazzi[04] 7, Chierichetti[03] 6.5, Venturini 7.5, Miculi 7, Caremoli[05] 7, Foglio[04] 8, Piccinocchi 6.5 (34' st Laribi 7), Palma 7.5, Invernizzi 7 (29' st Bonaiti sv), Morselli 7 (41' st Battistini sv), Barbuti 6.5 (24' st Manuzzi 8). A disp. Gueye[05], Petito, Lanzi[04], Rebaudo[05], Ciappellano. All. Cusatis 8.
CITTÀ DI VARESE (4-3-1-2): Ferrari[06] 6.5, Vitofrancesco 7, Cottarelli 6, Molinari 6.5, Benacquista[04] 6, Perissinotto[03] 7, Mandelli 6, Palazzolo 6 (34' st Liberati[03] sv), Stampi[05] 6.5 (44' st Ortelli[04] sv), Di Maira sv (11' Furlan 6.5), Banfi 6.5. A disp. Cassano[04], Popovchev[03], Pisan[03], Baldaro[05], Malinverno, Settimo[05]. All. Cotta 6.5.
ARBITRO: Eremitaggio di Ancona 7.
ASSISTENTI: Cozza di Paola e Fanara di Cosenza.
AMMONITI: Palazzolo (C), Furlan (C), Piccinocchi (A), Chierichetti[03] (A), Cottarelli (C), Manuzzi (A).

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