Promozione
21 Gennaio 2024
PROMOZIONE, CAVENAGO • Cristiano Vono, un suo doppio miracolo sigilla lo 0-0
In una delle sue opere più famose, «Aspettando Godot», il popolare drammaturgo irlandese Samuel Beckett racconta la storia della lunga e vana attesa dei protagonisti per un personaggio che finirà per non arrivare mai: la sfida tra Cavenago e Grentarcadia ha vissuto di una simile, illusoria e infine inutile attesa di una svolta, di un guizzo decisivo che potesse spezzare l'equilibrio di una gara in cui il pareggio non serviva davvero a nessuno. E invece, nonostante un finale in crescendo dopo un primo tempo sonnacchioso, il tanto agognato momento clou non è mai arrivato: niente Godot e niente gol, lo 0-0 ha retto beffardo fino alla fine, lasciando la storia della gara incompiuta e ai suoi protagonisti soltanto tanto amaro in bocca.
L'inizio di entrambe le squadre è quello di un atleta che nella gara a ostacoli va a tutta velocità ma inciampa ogni volta che ne incontra uno: i ritmi sono da Premier League, ma il flow della gara è continuamente interrotto dalle imprecisioni nelle giocate, che concentrate soprattutto dalla trequarti in su cancellano la parola occasioni dal vocabolario della partita. A fare e disfare è però soprattutto il Cavenago: i padroni di casa dominano il dato del possesso palla e cercano in ogni modo di trovare il varco giusto, ma tra mira da aggiustare e attenta difesa ospite dalle parti di Bosisio si dormono sonni tranquilli. Bisogna aspettare il 27' per vedere la prima chance della partita, che però, a sorpresa, è del Grentarcadia: Pozzi lavora bene il pallone sulla destra e trova in mezzo Ripamonti, il suo destro al volo è ben indirizzato ma è troppo debole per impensierire Vono. La prima palla gol non funziona però da apriscatole della gara, restando uno sporadico episodio in un primo tempo che continua a essere a dir poco taccagno in materia di emozioni: l'agonismo e l'intensità restano di primo livello, ma una partita in cui la garra domina su tutto il resto ha dimenticato che anche l'occhio vorrebbe la sua parte. Lo 0-0 con cui si va all'intervallo è così lo specchio più fedele possibile di quanto il campo ha raccontato: al secondo tempo il difficile compito di cambiare una gara che più bloccata non si può.
L'inizio della ripresa in questo senso non da però segnali incoraggianti: oltre all'assenza di palle gol ed emozioni si registra infatti un fisiologico calo nel ritmo, un torpore tecnico che minaccia di cancellare definitivamente ogni tipo di spettacolo. Al 7' però un'occasione arriva, anche se in modo un po' casuale: la punizione di Piras è infatti più un cross sbagliato che un tiro, ma la lunga e ingannevole traiettoria sorprende tutti e Bosisio riesce a salvarsi solo grazie all'incrocio dei pali. Il caso non c'entra invece nulla al minuto 20, il momento in cui arriva quella che si può considerare la prima vera ghiotta chance della gara: Bonissi si avventa su un pallone vagante al limite dell'area e lascia partire un vero e proprio siluro, ma la palla scheggia soltanto la traversa e finisce per perdersi sul fondo. Questa volta però alla botta di una delle due squadre segue la risposta dell'altra: al 24' il Grentarcadia va vicino al bersaglio grosso con Pozzi, che riceve palla in area e col destro va a centimetri dal palo alla sinistra di Vono. La stanchezza e le squadre che si allungano promettono di lasciare al finale tutto quello che la gara non ha espresso finora, e al 32' è di nuovo Pozzi a sfiorare il gol del vantaggio: Vono aveva accompagnato fuori il pallone nell'occasione precedente, ma questa volta è chiamato a un grande riflesso necessario per alzare il pallone in calcio d'angolo. Ma per il numero 1 di casa il vero momento di gloria arriva al minuto numero 36: l'azione sulla destra del Grentarcadia è veloce e precisa, sulla palla in mezzo prima Lozza e poi Ripamonti calciano a botta sicura ma Vono si esibisce in due miracoli nel giro di cinque secondi, riuscendo incredibilmente a salvare il risultato quando ormai l'1-0 pareva cosa fatta. Il Cavenago tira un sospiro di sollievo, ma sa che soltanto il colpaccio finale farebbe davvero valere la doppia prodezza del suo portiere quanto un gol: i padroni di casa cercano l'ultimo assalto dimostrando di avere qualche energia residua in più degli avversari, ma la lucidità e la cattiveria sottoporta mancate per tutta la gara non spuntano magicamente dal nulla e il Grentarcadia non deve neanche soffrire troppo per chiudersi e difendere il pareggio. Lo 0-0, minacciato per davvero soltanto poche volte, regge così fino al triplice fischio: l'epilogo è il più coerente possibile per una partita che ha vissuto solo di qualche lampo qua e là, ma che è rimasta più che altro inespressa senza che nessuna delle due squadre abbia fatto abbastanza per portare a casa la posta in palio.
CAVENAGO-GRENTARCADIA 0-0
CAVENAGO (4-4-2): Vono 7.5, Magno 6.5 (25' st Cesana 6), Segato 6, Piras 6.5, Spadoni 7, Riboldi 6.5, Bonissi 6.5, Romano 6, Gariboldi 5.5 (34' st Costantino sv), Manno 5.5 (29' st Panzeri 6), Breda 6 (18' st De Bonis 6). A disp. Brioschi, Accascio, Carbone, Vismara, Ravaglia. All. Furgeri 6.
GRENTARCADIA (4-4-2): Bosisio 6.5, Plebani 6 (11' st Tentori 5.5) Perego 6, Ripamonti 6.5, Pennati 6.5, Esposito 7, Pirola 5.5 (11' st Lanzo 6), Colombo 6, Lozza 5.5 (40' st Ciappesoni sv), Citterio 5.5 (16' st Trabattoni 6), Pozzi 6.5 (47' st Assamoi sv). A disp. Rovida, Caredda, Biagi, Redaelli. All. Polonioli 6.
ARBITRO: Seifeddine di Bergamo 5.5.
ASSISTENTI: Zarrella di Milano e Colleoni di Milano.
ESPULSI: Tentori (G) al 49' st, per doppia ammonizione.
AMMONITI: Spadoni (C), Pennati (G), Caredda (G), Gariboldi (C).
CAVENAGO
Vono 7.5 Bravissimo nel farsi trovare pronto dopo un pomeriggio fino a quel momento tranquillo, prima si scalda su Pozzi poi compie quel doppio miracolo che blinda lo 0-0.
Magno 6.5 Lavoro operaio sulla fascia, molta attenzione dietro ma anche qualche discesa quando ha spazio in avanti.
25' st Cesana 6 Energia che serve nel finale, anche senza giocate da ricordare.
Segato 6 Diligente e attento in chiusura dietro, davanti si sgancia troppo raramente: serviva un po' di coraggio in più.
Piras 7 Centro nevralgico della manovra, dai suoi piedi passano miriadi di palloni gestiti sempre con intelligenza e qualità: solo la traversa gli nega il gol.
Spadoni 7 Non si contano gli anticipi e le chiusure tempestive, un muro che non mostra quasi mai alcuna crepa.
Riboldi 6.5 Meno scintillante del compagno di reparto ma comunque sul pezzo, Vono non è l'unico motivo per cui arriva il clean sheet.
Bonissi 6.5 Parte a razzo puntando l'uomo spesso e volentieri e bombardando l'area avversaria di cross: nella ripresa cala un po', ma è dal suo piede che nasce una delle due traverse.
Romano 6 Tanta ramazza in mezzo tra contrasti e palle recuperate, ma va solo di spada e mai di fioretto.
Gariboldi 5.5 Cerca di smarcarsi per trovare palloni buoni muovendosi su tutto il fronte d'attacco, ma non è proprio giornata. (34' st Costantino sv)
Manno 5.5 L'ispirazione dei giorni migliori oggi non è proprio di casa, i dialoghi con i compagni di reparto sono poco chiari e pieni di interferenze.
29' st Panzeri 6 Poco più di un quarto d'ora per cercare una svolta, non la trova ma ha poche colpe.
Breda 6 Generoso nell'inseguire ogni avversario, la grinta e l'impegno non possono però sostituire completamente la qualità.
18' st De Bonis 6 Un paio di accelerazioni e poco più, la difesa lo contiene.
All. Furgeri 6 La squadra crea qualcosa in più, ma manca di cattiveria in zona gol e nel finale deve ringraziare il suo portiere che evita la sconfitta.
GRENTARCADIA
Bosisio 6.5 Salvato dalla traversa in un paio di occasioni, per il resto non deve compiere grandi interventi ma è attento nelle uscite.
Plebani 6 Costretto spesso a limitarsi a compiti difensivi, a volte soffre un po' ma se la cava sempre abbastanza bene.
11' st Tentori 5.5 Due gialli in rapida successione, forse un po' fiscali, gli costano una comunque evitabile espulsione.
Perego 6 Partita nel segno della prudenza senza mai prendersi troppe iniziative, limita al minimo il numero degli errori.
Ripamonti 6.5 Silenzioso ma utile con una regia di fosforo e ordine, si fa notare di più con un paio di inserimenti pericolosissimi: solo un grande Vono gli nega il gol.
Pennati 6.5 Fedele scudiero del suo capitano, a volte appare un po' insicuro ma riesce sempre a mettere la pezza giusta.
Esposito 7 La sua leadership si estende al reparto e a tutta la squadra, esperienza da vendere e prestazione senza sbavature.
Pirola 5.5 Da segnalare giusto un paio di scatti, per il resto la sua prestazione finisce presto nel dimenticatoio.
11' st Lanzo 6 Non trova nemmeno lui spunti memorabili, più utile in qualche ripiegamento difensivo.
Colombo 6 Mette i bastoni tra le ruote più volte alla manovra avversaria ma è meno efficace nel dare qualità alla propria.
Lozza 5.5 I movimenti ci sono, manca la precisione nelle sponde e soprattutto il guizzo in zona gol: sull'occasione finale Vono è bravo, ma lì un attaccante deve avere l'istinto del killer. (40' st Ciappesoni sv)
Citterio 5.5 Girovaga tra le linee cercando l'invenzione da premio Nobel, ma finisce solo per gettare nel cestino progetti di giocate non riuscite.
16' st Trabattoni 6 Dà nuova linfa alla manovra ma non lascia un marchio indelebile sulla partita.
Pozzi 6.5 Il più pericoloso dei suoi, salta l'uomo più volte ed è anche lui tra le vittime delle super parate di Vono. (47' st Assamoi sv).
All. Polonioli 6 Partenza a rilento, rischia di andare sotto ma nel finale ha la miglior chance per vincerla: gara in crescendo, ma serve di più là davanti.
ARBITRO
Seifeddine di Bergamo 5.5 Metro non sempre coerente e atteggiamento un po' troppo permissivo, nessun errore macroscopico ma tante decisioni che fanno storcere il naso.
Vede il bicchiere mezzo pieno Oscar Furgeri, l'allenatore del Cavenago si concentra sugli aspetti positivi di un risultato che lascia comunque qualche rammarico: «Sono soddisfatto della prestazione dei ragazzi, che hanno avuto sicuramente una mole di gioco superiore per larghi tratti e che forse avrebbero meritato qualcosina in più. Il pareggio però è un risultato che ci sta, perché alle nostre due traverse gli avversari hanno risposto con quella duplice chance su cui è stato provvidenziale il nostro portiere: sarebbe potuta finire in ogni modo e il punto è meglio di niente, ma sicuramente resta anche un minimo di amaro in bocca per non aver sfruttato un'occasione importante».
Soddisfatto della prestazione della squadra al di là del risultato anche Gabriele Polonioli, il tecnico del Grentarcadia analizza così una gara a più facce per i suoi: «Nel primo tempo abbiamo un po' sofferto la loro iniziativa, ma siamo stati bravi a chiuderci dietro e a non concedere grosse occasioni da gol. Nella ripresa siamo cresciuti in maniera importante, e anche se abbiamo concesso qualcosa in più dietro siamo andati a tanto così dal portare a casa tre punti che sarebbero stati preziosissimi: credo che però il pareggio sia stato il risultato più giusto per quello che ha detto il campo. La squadra ha però mostrato lo spirito giusto e la voglia di lottare fino alla fine: ci sono gli ingredienti per puntare al non semplice obbiettivo della salvezza».