Serie D
21 Gennaio 2024
SERIE D ALCIONE: Francesco Manuzzi, centravanti orange
«I numeri non contano», ci dicevano alle elementari, magari quando si prendeva un brutto voto nell'ultima verifica di matematica, forse per tirarci su il morale davanti alle correzioni in penna rossa della maestra. Ed è vero, i numeri possono contare solo fino ad un certo punto. Ma se volessimo cominciare da quelli, giusto per tracciare subito le basi del discorso, il concetto sarebbe molto chiaro: l'Alcione domina ancora, senza se e senza ma, portandosi sempre più in alto nella classifica e proiettandosi sempre più convintamente in Serie C.
E allora partiamo con la prima coppia di numeri: 2 e 0. 2, come i gol fatti dai ragazzi di Cusatis davanti al calorosissimo tifo casalingo del Kennedy. 0, come le reti del Città di Varese, bestia nera degli orange, tra le poche compagini ad aver scalfito il loro dominio nel girone di andata. Passiamo ad un altro numero: 8, come i punti che separano la capolista dalla seconda in classifica, il Chisola. Si tratta di un gruzzoletto mica da ridere, si tratta di una mezza promessa di promozione. Infine, l'ultimo numero: 15, come le partite rimaste da giocare in campionato, ancora troppe perché Cusatis, nonostante tutte le migliori premesse, possa cullarsi sugli allori. In mezzo a tutti questi numeri rimane la fattualità di un Alcione che convince e si merita una pagella da appendere al muro. Va detto che il Città di Varese non ha certo deluso le aspettative, portando in via Olivieri un gioco solido e fisico, che regge per tutto il primo tempo ma che si deve scontare, alla fine, con quello che hanno da dire i numeri. Insomma, questi numeri - questi sì - contano davvero.
Agazzi 7 Durante il primo tempo i suoi servigi non sono quasi mai richiesti, un po’ perché il Città di Varese non riesce mai davvero a sfondare la linea difensiva; un po’ perché la fetta di campo compresa tra la posizione di Chierichetti e Caremoli è una zona insidiosissima, che non lascia scampo ai palloni che tentano di insediarvisi. Insomma, per i primi 45 minuti Agazzi può dormire sonni tranquilli. Ma il portierione classe 2004 sa fare come fanno i gatti: dorme con un occhio aperto. E, proprio come i gatti, quando serve si arrampica su ogni pallone. Non gli sfugge nulla e trova sempre il timing perfetto per uscire e interrompere azioni potenzialmente pericolose.
Chierichetti 6.5 È una partita di gambe, di cuore, di fatica e di concentrazione. Il Città di Varese è anche - non solo, certo, ma sicuramente è una caratteristica che aiuta - una squadra fisica, tanto che riuscire ad arginare con successo Furlan e Banfi non è impresa facile. Lui risponde al suo dovere di terzino destro con una parola molto semplice: “Signorsì”. Pur senza grandi virtuosismi, fa il suo con costanza per tutti i 90 minuti di gioco.
Ferrari 6.5 L’attacco dell’Alcione non gli lascia tregua. Le occasioni confezionate dagli orange sono tante, tantissime, spalmate soprattuto nel secondo tempo. In molte di queste si fa trovare preparato: esce con i tempi giusti e fa ripartire il gioco con intelligenza, quando può.
Vitofrancesco 7 Tra i migliori della compagine ospite. Di Vitofrancesco ce n’è solo uno, ma ad un certo punto (specie nel secondo tempo, specie nell’intesa con Cottarelli) sembra che in campo ce ne siano di più: il difensore biancorosso è una certezza su molti palloni e fa del suo meglio per opporre resistenza all’attacco casalingo.
Cottarelli 6 Riesce ad impostare qualche allungo interessante sulla fascia destra, ma nulla che lasci davvero il segno sulla partita. Il gioco, comunque, riparte spesso dai suoi scarpini.
Molinari 6.5 Nel primo tempo si fa notare di più che nella ripresa, forse complice la stanchezza nelle gambe dopo una settimana intensa dal punto di vista fisico. In più di un’occasione riesce a dare fastidio a Invernizzi, mentre, all’ultimo minuto, è lui ad allontanare un pericoloso tentativo di Battistini.
Benacquista 6 Troppo lento in fase difensiva, si fa spesso superare da Morselli. A sua discolpa si può dire che quella contro l’Alcione non era certamente una partita semplice per la difesa biancorossa.
Perissinotto 7 Mescolate tanta grinta in mezzo al campo con un po’ di sano fiuto per il gol, aggiungendo magari anche una spolverata di doti da velocista. Infornate a 5 gradi - questa, più o meno, la temperatura con la quale hanno giocato i ragazzi del Varese al Kennedy - e in men che non si dica avrete pronto l’impasto del gioco di Perissinotto. È tra quelli che ci crede di più nella formazione biancorossa, tanto da apparecchiare anche un valido tentativo per la rete che avrebbe potuto riaprire la partita. L’assist è di Furlan, la distanza dalla porta è tanta, ma non proibitiva. L’unico problema rimasto a rovinare la festa è il solito Agazzi, che interviene e spezza i sogni di gloria.
Mandelli 6 Non riesce ad incidere come vorrebbe. Si salva con una piena sufficienza grazie all’intraprendenza di un’occasione, quando, su assist di Banfi, prova a colpire verso la porta avversaria. Il tiro finisce comunque fuori dallo spettro della porta di Agazzi.
Palazzolo 6 Il centrocampo di Cotta non riesce ad ingranare appieno la marcia durante il match. Palazzolo deve arrendersi spesso all’intraprendenza di Palma e Piccinocchi, la cui abilità è quasi impossibile da contenere. Trova qualche buon dribbling in mezzo al campo, grazie al quali si smarca e si inventa spazio per far ripartire il gioco biancorosso (34' st Liberati sv).
Stampi 6.5 Caremoli lo contiene, Invernizzi lo schiaccia, Morselli gli dà qualche grattacapo. La partita è complessa e si sapeva, ma Stampi ce la mette tutta per tirare qualcosa fuori dal cappello magico e ribaltare le sorti del match. Ci prova soprattuto con Furlan, con il quale imbastisce un bel valzer vicino alla porta orange. L’intervento dei provvidenziali difensori di Cusatis costringe però a battere in ritirata (44' st Ortelli sv).
Di Maira sv
11’ Furlan 6.5 Di Maira si infortuna dopo 10 minuti di gioco, complice una forma fisica già compromessa. Lui è chiamato a metterci una toppa e lo fa con buone soluzioni d’attacco. Non sfigura e dà a Banfi un buon compagno offensivo, intraprendente e sicuro, sebbene non troppo lucido nel momento di concretizzare.
Banfi 6.5 Propositivo davanti, ma non trova spazio per essere incisivo. Si mette a disposizioni di buone soluzioni corali allungando sia per Mandelli che per Perissinotto. Partita pienamente sufficiente nonostante non trovi la porta.
All. Cotta 6.5 Il suo Città di Varese è una delle squadre che l’Alcione temeva di più. La sconfitta orange all’andata è un fiore all’occhiello per Cotta e non può essere del tutto cancellato dal 2-0 della ventitreesima giornata. Almeno per il primo tempo, il tecnico biancorosso può dire di essersela giocata alla pari contro una squadra che, per il gioco dimostrato nelle ultime partite, rimane tra le dilettantistiche solo sulla carta.
Eremitaggio di Ancona 7 Amministra bene una partita molto sentita. Non ci sono particolari episodi dubbi, ma gli animi in campo sembrano sempre sull'orlo di scaldarsi. Lui è sicuro nell'estrarre i cartellini e non lascia spazio a proteste.