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Nessuno ha segnato più di loro in tutta la regione: fanno 50 gol e dominano il campionato

L'ultima vittoria la più speciale per il tecnico: «A mio figlio, non ho saputo trattenere l'emozione»

Leonardo De Lillo

PROMOZIONE RHODENSE • Leonardo De Lillo, condottiero della Rhodense

Il sentimento espresso da Mick Jagger in «Paint it, black» ha poco in comune con il momento di strabiliante forma ed euforia che sta vivendo la corazzata orange, ma l'incipit del brano ben si addice alla loro capacità realizzativa: «I see a red door and I want it painted black» ed effettivamente la squadra di via Cadorna quando vede una porta la vuole tingere di nero, anzi, di arancionero. La Rhodense di Pietro Tripoli, di Alessandro Urso, ma sopratutto di Leonardo De Lillo, dopo 17 uscite tocca quota 50 reti proclamandosi come il miglior attacco della Promozione lombarda.

I PROTAGONISTI OFFENSIVI

In queste 17 giornate, oltre a dimostrarsi una capolista credibile, la Rhodense è riuscita a mettere in mostra tutto il suo neo-potenziale offensivo, guadagnandosi il titolo di miglior attacco lombardo fra tutti i gironi di Promozione. I nuovi innesti nel reparto dei centravanti non hanno deluso le aspettative, anzi, hanno immediatamente ripagato l'investimento compiuto dalla società orange durante il mercato estivo. Pietro Tripoli è indubbiamente uno dei protagonisti assoluti del girone, guidando la classifica marcatori con 14 reti messe a segno fin qui: una media gol da 0,82 marcature per partita, per intenderci. Alle sue spalle a inseguirlo, prima ancora di Alessandro Iacuaniello dell'Assago e Massimiliano Italia del Sedriano, troviamo un'altra punta della Rhodense, a +1 sui precedenti attaccanti citati: Alessandro Urso, a una sola lunghezza di distanza dal compagno di origini sicule. Poter contare su due giocatori da quasi 30 gol in appena metà frazione di campionato è indiscutibilmente un valore aggiunto, che rafforza ancor di più un'atteggiamento propositivo e adeguatamente cinico come quello della squadra allenata da De Lillo.

LA DEDICA SPECIALE

Nell'ultimo mese però, la situazione non è stata esclusivamente contraddistinta da rose e fiori. Ombre extra-calcistiche hanno provato a minare lo spirito della corazzata orange. Il tecnico infatti, oltre agli ovvi impegni di campo e quelli della propria vita professionale, ha dovuto affrontare il difficile peso di doversi sdoppiare per riuscire ad essere allo stesso tempo presente anche per il figlio, ricoverato a Bergamo per una grave infiammazione. «Martedì scorso mio figlio è stato dimesso. Il momento peggiore per me, e la mia famiglia, è passato» rasserena così De Lillo, che ha potuto finalmente riavere in casa il proprio secondogenito.

Una gioia condivisa anche con la squadra, vittoriosa settimana scorsa contro il Sedriano. «Il successo contro i magentini è stata speciale anche per questo. I ragazzi hanno indiscutibilmente risentito delle mie, seppur giustificate, assenze. I tre punti ottenuti di misura ne sono la prova. - commenta il tecnico, che aggiunge - La dedica era inevitabile. Non ho saputo trattenere l'emozione». Questo fine settimana la Rhodense è attesa sul campo di un Rozzano tornato a ruggire, per una partita che promette spettacolo e anche un potenziale scossone per le zone alte della classifica. I padroni di casa arrivano da un convincente vittoria sul campo del Pontevecchio, mentre la corazzata orange è chiamato a riscattare il pareggio nel 3-3 casalingo che ha visto anche la prima da titolare del giovane classe 2007: Filippo Renner, un terzino (adattato centrale per l'occasione) da tenere d'occhio.

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