Serie D
27 Gennaio 2024
CHISOLA, SERIE D • Simone De Riggi trova il primo gol stagional e regala un pari allo scadere
Un punto sacrosanto, ma con tanto rammarico. Il Chieri non riesce nell'impresa di battere il Chisola nella Superclassica del calcio torinese, impattando 2-2 nell'anticipo del Valentino Bertolini. A beffare i collinari di Fabio Nisticò la prima rete stagionale dell'attaccante vinovese Simone De Riggi, ex Pinerolo reduce da un periodo difficile. A raccontarla tutta, Chisola che era passato in vantaggio dopo appena un giro d'orologio con il temibile ex bomber Giuseppe Ponsat, prima di subire la rimonta in meno di 45 minuti per mano della doppietta di dell'ex Folgore Caratese Modou Diop. Risultato fissato sul 10 contro 10, decretato da due espulsioni (una per parte) e contornato da tante polemiche per il gol finale giunto oltre il recupero.
Il Chieri per trovare continuità di risultati dopo la Caporetto di Vado e non perdere di vista la zona salvezza, il Chisola per approfittare degli scontri diretti di giornata tra tutte le altre insider per consolidare il posto ai Playoff. Al Bertolini di Gassino va in scena la Superclassica del calcio torinese tra due formazioni in salute a caccia di tre punti importanti, per giungere all’impegno infrasettimanale con il morale nel verso giusto. Nisticò sceglie un inedito 4-3-1-2 di partenza, lanciando dal primo minuto la coppia offensiva Diop-Vono; Mezzano risponde con un 3-4-3 che lascia spazio alla fantasia di Ponsat e La Marca negli ultimi 30 metri.
Diop scatenato, La Marca al veleno. La Marca imbuca, Ponsat fredda Virano. La sfida comincia subito con un gol dell’ex, un sinistro incrociato che non lascia scampo al portiere e che delinea subito un atteggiamento difensivo chierese poco attento. Il Chisola andato in vantaggio preme forte nei primi minuti, mentre la squadra di Nisticò prova a ritrovare l’assetto giusto cercando i movimenti di Diop e Vono davanti. E proprio un inserimento perfetto dell’ex Folgore Caratese regala il pareggio al Chieri al 13’: il filtrante perfetto questa volta è di Zenuni, l’attaccante senegalese controlla in due tempi e buca Lancellotti sotto le gambe. Primo gol con la nuova maglia per il classe 1992, parità ristabilita. Poche altre occasioni nella prima mezz’ora, gara combattuta a metà campo e agonismo che inizia a salire di intensità. A provare a rianimare la prima frazione ci pensa nuovamente La Marca al 29’ con un destro da fuori area, ma il tiro deviato si stampa sul palo; sulla respinta Rizq colpisce ancora il palo da distanza ravvicinata, ma l’assistente di linea alza la bandierina e ravvisa fuorigioco. Il momento vinovese è fertile, Gironda sgasa sulla sinistra ed è letteralmente imprendibile, ma sui suoi cross dal fondo nessuno riesce ad impattare a rete in modo concreto.
Per il Chieri la situazione sembra complicarsi al 32’ con l’infortunio muscolare di Balan, che lascia il posto a Moretti e impone un cambio di modulo verso il 3-5-2 preferito. Poi però nel finale di tempo arriva l’harakiri completo degli ospiti. Al 42’ La Marca si becca un rosso diretto e si guadagna la via degli spogliatoi in anticipo per qualche parolina di troppo rivolta nei confronti del direttore di gara. Chisola in dieci al termine di quarantacinque minuti propositivi e, soprattutto, sotto nel punteggio: perché nemmeno sessanta secondi dopo l’espulsione arriva il bis ancora di Diop, questa volta con una zampata mancina ad eludere l’uscita di Lancellotti, ancora servito da uno splendido filtrante di Zenuni. Al 48’ addirittura ci sarebbe il tempo per la tripletta clamorosa di Diop, rapace in area sulla respinta miracolosa di Lancellotti sulla favolosa punizione di Vono, ma l’assistente opposto segnala offside e manda i titoli di coda sulla prima parte del match.
De Riggi a tempo scaduto. Passa un minuto e quasi si ripropone lo stesso copione del primo tempo. Punizione dalla sinistra di Di Lernia, Ponsat impatta di testa nel cuore dell’area, ma la traiettoria di alza sopra la traversa. Il Chieri nonostante la superiorità numerica abbassa il baricentro per alzare il muro dietro, il Chisola non riesce a trovare lo spunto giusto e anzi rischia di rimanere in nove intorno al quarto d’ora per un doppio fallo di Degrassi che viene graziato dall’arbitro. Ponsat resta l’unico davvero vivo di creatività nella fase offensiva vinovese e al 24’ la seconda palla buona per il pari arriva sul secondo palo, ma il numero 11 conclude forte senza badare troppo la precisione. Al 32’ a provarci in acrobazia è Scarpetta, sulla punizione battuta dal solito Di Lernia, ma è agile la presa di Virano. Passa un minuto e il Chieri in ripartenza ha la palla per mandare i titoli di coda sulla gara: il subentrato Milosevic lavora bene l’imbucata per Novo sul filo del fuorigioco, il numero 11 arriva sul fondo e serve a rimorchio Mammarella, che però spara alto un rigore in movimento. Le occasioni iniziano a farsi persistenti da ambo i lati e al 35’ è ancora ad un passo il gol del 2-2. Questa volta la punizione a rientrare di Di Lernia transita nel cuore dell’area e si trasforma in un tiro, Virano deve così mettere il mantello e volare con la mano destra per allungare la sfera in angolo ed evitare il più classico dei cross beffardi.
Il finale è incandescente, Virano ha appena iniziato il suo show. Al 41’ Zenuni arma la conclusione da fuori, Lancellotti respinge come può. Si torna quindi nell’area chierese, grossa doppia chance per gli ospiti in un forcing divenuto obbligato: Ponsat sguscia in area su una palla vagante, Virano esce coraggiosamente e salva, la palla viene allontanata e recuperata da Conrotto che senza pensarci due volte mira la porta, trovando il tuffo plastico ancora di Virano a negare il gol. L’assalto continua, il Chieri resta pure in dieci per la seconda ammonizione rifilata a Marianeschi per un fallo tattico ben speso. I minuti di recupero sono cinque, un cambio e un paio di stalli di gioco inducono l'arbitro ad allungare di un minuto. Al 50' Rizq, dopo una partita abbastanza difficile, si libera perfettamente della marcatura su un traversone proveniente dalla sinistra, il suo colpo di testa è a botta sicura ma Virano gli dice di no con una parata monumentale. Il timer suona, la partita è finita, ma il direttore di gara fa battere il corner seguente: Conrotto, proprio lui l'ex storico appena entrato, fa da spondo sul gioco aereo e propizia per De Riggi, che la gira sempre di testa e imbuca la sfera sotto la traversa. 2-2 al 97' e triplice fischio che beffa il Chieri, regalando invece al Chisola un pari insapore.
CHIERI-CHISOLA 2-2
RETI (0-1, 2-1, 2-2): 1' Ponsat (Chis), 13' Diop (Chie), 43' Diop (Chie), 52' st De Riggi (Chis).
CHIERI (4-3-1-2): Virano 7, Capra 6, Balan 6 (32' Moretti 6), Jaures 5.5 (17' st Mammarella 6.5), Da Silva 6.5, Noia 6, Diop 7.5 (30' st Milosevic 6.5), Vono 6.5 (49' st Catarino Venancio sv), Marianeschi 6, Dumani 6 (30' st Gasparoni 5.5), Zenuni 7. A disp. Faccioli, Bacchin, Massaro, Ciociola. All. Nisticò 6.5.
CHISOLA (3-4-3): Lancellotti 6, Gironda 6.5 (14' st Nisci 6), Degrassi 5.5 (40' st Conrotto sv), Rosano 6, Benedetto 6.5, Montenegro 6 (1' st Scarpetta 6), Viano 6 (22' st De Riggi 7), Di Lernia 6.5 (44' st Suazo sv), Rizq 5.5, La Marca 5, Ponsat 6.5. A disp. Montiglio, De Fazio, Vada, Luxardo E. All. Mezzano 6.
ARBITRO: Pascuccio di Ariano I. 6.
COLLABORATORI: Martone di Monza e De Tommaso di Voghera.
AMMONITI: 35' Di Lernia (Chis), 47' Rosano (Chis), 8' st Degrassi (Chis), 10' st Moretti (Chie), 22' st Marianeschi (Chie), 43' st Gasparoni (Chie).
ESPULSI: 42' La Marca (Chis), 47' st Marianeschi (Chie), 52' st Virano (Chie).
CHIERI
Virano 7 Un po’ timoroso nelle uscite e nella gestione della palla con i piedi, ma devastante tra i pali. Salva più volte il risultato con parate miracolose, soprattutto nel finale.
Capra 6 Primo tempo in affanno sulle discese di Gironda, nella ripresa contiene agilmente dalla sua parte.
Balan 6 Manca la diagonale sul gol di Ponsat, sfortunato per l’ennesimo infortunio stagionale.
32’ Moretti 6 Segue Ponsat come un ombra e lo tallona spalle alla porta.
Jaures 5.5 Poco nel vivo, sempre in ritardo sulle seconde palle, rischia anche di perdere un paio di palloni sanguinosi in costruzione.
17’ st Mammarella 6.5 Prende in mano il centrocampo con personalità, manca il gol del ko tecnico sparando alto da pochi metri.
Da Silva 6.5 Tiene a bada un cliente scomodissimo come Rizq, lavorando molto bene sugli anticipi e sulle coperture alle spalle di Noia.
Noia 6
Diop 7.5 Due marcature da rapace d'area totale. Coi piedi mostra lacune, ma in area non sbaglia un colpo.
30’ st Milosevic 6.5 Tanto lavoro sporco alla prima con la nuova maglia, potrebbe essere il braccio perfetto di Vono e un elemento utile per partite sporche.
Vono 6.5 Quando si aziona sa dare creatività all'attacco, unica vera scintilla nella ripresa di un Chieri timoroso.
Marianeschi 6 Si sbatte tanto sulle seconde palle dando un enorme contributo in fase di non possesso, compreso in occasione del fallo tattico che porta all'espulsione.
Dumani 6 Finisce a fare l'esterno a tutta corsia dopo poco tempo, ma pare troppo timido nel prendere iniziativa.
30’ st Gasparoni 5.5 Ingresso opaco, poco convinto nelle giocate e un paio di buchi dalla sua parte di non poco conto.
Zenuni 7 Due colpi di genio che mandano in porta Diop, due assist letali da vero trequartista, per una prestazione tutta di possessi ben gestiti.
All. Nisticò 6.5 Squadra che approfitta dei propri momenti positivi e che sa fare male, ma che forse teme troppo l'avversaria e finisce con l'abbassarsi inutilmente in dieci piuttosto che chiudere i conti prima. Per salvarsi servirà un atteggiamento più cinico.
CHISOLA
Lancellotti 6 Incolpevole sui gol di Diop, sfidato solo a tu per tu dall'attaccante avversario. Per il resto della gara non è chiamato a grossi interventi, salvo una grandissima parata nel primo tempo sulla punizione di Vono.
Gironda 6.5 Sgasa come un trattore sulla corsia di sinistra, il talentino classe 2006 mostra grande personalità andandosi a proporre spesso nella metà campo avversaria e servendo più cross insidiosi.
14’ st Nisci 6 Subito con coraggio nelle trame del match, cattivo nei contrasti, forse meno propositivo palla al piede rispetto al compagno.
Degrassi 5.5 Vono gli va via come vuole, Milosevic lo gira sempre e il difensore centrale scampa una doppia ammonizione (due volte) che avrebbe mandato in nove i vinovesi (40’ st Conrotto sv).
Rosano 6 Arranca con mestiere sulle progressioni in profondità degli avversari, che di fatto spingono maggiormente dalla sua parte.
Benedetto 6.5 Un altro ex di turno che con la giusta concentrazione tiene a galla la difesa vinovese per lunghi tratti. Preciso negli anticipi, leader per la costruzione.
Montenegro 6 Manca la diagonale utile sul primo gol di Diop, essendo Benedetto uscito su Zenuni; in difficoltà nel tenere Vono a campo aperto.
1’ st Scarpetta 6 Sfiora la magia con una rovesciata su calcio piazzato, difensivamente meno impegnato rispetto ai compagni.
Viano 6 Tanto dinamismo, ma è meno nel vivo del gioco rispetto al solito toccando pochi palloni nella somma totale.
22’ st De Riggi 7 Impatto di cuore sul match, riscatta un periodo ostico con voglia, dedizione e un gol che pesa come un macigno per le sorti del campionato di entrambe le formazioni.
Di Lernia 6.5 Il metronomo di questa squadra ancora una volta, dominante nelle giocate in mezzo al campo, risorsa inestimabile sui calci da fermo che va anche a sfiorare il gol nella ripresa.
Rizq 5.5 L'unico sussulto della sua gara è un colpo di testa allo scadere che per poco non diventa decisivo. Purtroppo non è servito a dovere e fatica a trovare i giusti spazi.
La Marca 5 Una prestazione sprecata, buttata in un'espulsione inutile per quanto polemizzata. Lascia in dieci il Chisola che un minuto dopo va sotto e rischia il ko.
Ponsat 7 La luce dell'attacco vinovese, la fantasia fatta a persona, l'uomo in grado di avviare e concludere ogni azione. L'ex più atteso questa volta non manca l'appuntamento e apre le danze con un gol da killer vero.
All. Mezzano 6 Con l'alibi di aver giocato quasi un 'ora in dieci uomini, la cattiva gestione del vantaggio resta ricordo lucido di una squadra non in giornata e che va in vantaggio quasi casualmente nel computo finale. Il pareggio salva il risultato e da' continuità a conti fatti, ma ormai ci si aspetta sempre di più.