Promozione
30 Gennaio 2024
PROMOZIONE BIASSONO • A sinistra Jacopo Personè, autore da subentrato di un gol e un assist, a destra Fabio Lioce, a segno in acrobazia (Credi Foto: Gianpaolo Pallazzi)
Un gol in rovesciata non si vede spesso, figuriamoci quando lo fa un difensore. Un gol da 30 metri all'incrocio opposto neanche, figuriamoci quando lo fa un subentrato. Una rimonta da 0-2 a 3-2 è altrettanto difficile da vedere, figuriamoci quando prende forma in appena sette minuti. Ecco, ora bisogna prendere tutte queste «figure» e unirle in un solo spettacolo, incredibile, impensabile, indescrivibile. Eppure, è tutto quanto reale, ed è un'opera targata dalla squadra più giovane del campionato, arrivata al campo di Triuggio con un'età media di 22 anni e due soli giocatori nati prima del 2000. Altri numeri che rendono ancora più grande l'impresa compiuta dal Biassono di Alessandro Ruggiero, capace di fare tutto questo non proprio con l'ultima in classifica, anzi, con una ColicoDerviese in piena lotta playoff.
Tanta roba, sì, però ora procediamo un passo alla volta perché fino al 35' della ripresa la partita dei rossoblù non è affatto semplice. Dopo un'ora, infatti, i padroni di casa - in realtà anche loro ospiti visti i lavori al proprio campo di gioco - sono sotto 2-0 contro i lecchesi, guidati dal gol nel primo tempo di Rossi e dal raddoppio a metà ripresa di Marrocco, classe 2005 subentrato poco prima dalla panchina. Prevedere anche solo un 2-2 diventa difficile, sia per il parziale sia per il calibro dell'avversario, che dopo un pareggio e due sconfitte ha tutta la voglia del mondo di tornare a vincere per agganciare il podio della classifica.
La voglia, però, è quella che non manca neanche al Biassono, che rientra in partita nella maniera più classica quando ci si trova dinanzi a uno scenario simile: con un calcio piazzato. Il problema, tuttavia, è che il modo in cui arriva il 2-1 rossoblù è tutt'altro che ortodosso: minuto 36 della ripresa, calcio d'angolo di Cavallari e rovesciata di Lioce, che di ruolo non fa né l'attaccante né il centrocampista, ma il braccetto della difesa a tre - tre come i gol fatti in 4 partite e come la data di nascita ('03). È l'inizio del miracolo brianzolo, quello che quattro minuti dopo vede Personè, subentrato dalla panchina, far partire un tiro dai 30 metri che buca l'incrocio opposto. Un 2-2 stupendo, ma il Biassono vuole di più e al 42' succede qualcosa neanche immaginabile sette minuti prima: assist proprio di Personé e tiro a incrociare di Amadasi, che fa 3-2 e manda in estasi i rossoblù.
Matteo Amadasi, autore del gol vittoria
L'ha rinominato in questo modo il suo condottiero, un Alessandro Ruggiero che sintetizza così il match: «Loro sono davvero una bella squadra. Abbiamo sofferto con ordine, loro hanno fatto la partita e noi siamo rimasti dietro la linea del pallone. Abbiamo preso due gol su due errori, poi negli ultimi 10 minuti è successo il miracolo». Perché sì, ribaltare una gara in quel modo è sicuramente qualcosa che non capita tutti i giorni, ma dietro alla vittoria del Biassono ci sono mesi non semplici per il club rossoblù che rendono il tutto ancora più speciale.
L'esultanza finale di staff e giocatori rossoblù (Credit Foto: Gianpaolo Pallazzi)
Il mese di novembre ha segnato infatti la fine improvvisa di un ciclo vincente iniziato ormai 4 anni fa, che ha portato i brianzoli dalla Prima Categoria ai playoff di Promozione della scorsa stagione, raggiunti da neopromossi. Poi, di punto in bianco, arrivano le voci su un possibile ridimensionamento della squadra, la separazione dal direttore generale e dal tecnico, seguite dalla partenza di quasi tutti i giocatori, a parte un paio di elementi e i tanti giovani rimasti per aiutare un club partito per provare a confermasi nelle zone alte della classifica, e che con tutti quei cambiamenti rischiava invece una discesa negli Inferi.
Le due pesanti sconfitte incassate dal Biassono dopo l'arrivo in panchina di Ruggiero facevano temere che l'incubo potesse diventare realtà, ma tra fine 2023 e inizio 2024 sono arrivate tre vittorie in quattro partite che hanno riallontanato la zona playout a 4 punti, avvicinando addirittura i playoff a -2. Traguardi frutto di una squadra che sembra essersi compattata intorno al proprio tecnico, che sull'incredibile ultimo successo chiosa dicendo: «Abbiamo un grande cuore. Abbiamo tanta voglia di stare sempre assieme, siamo un gruppo fantastico e questo è il risultato: soffriamo insieme e insieme usciamo dalle difficoltà». Per capire se la trottola rossoblù continuerà a girare o meno bisognerà aspettare ancora qualche settimana viste le 12 partite rimanenti da giocare, ma, nel frattempo, se questo è veramente un sogno allora nessuno li svegli.