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Promozione

Un compleanno stupendo: il fratello maggiore fa assist al più piccolo davanti a mamma e papà

Da quartultimi battono 3-0 la quinta potenza del girone, e il gol finale è tutto in famiglia

Matteo Spedini e Cristian Spedini

PROMOZIONE CAVESE • Matteo e Cristian, fratelli Spedini protagonisti grigiorossi

«Se leggi il nome sei mio fratello» è uno dei versi di apertura del brano «Liricista», presente all'interno dell'ultima fatica di Guesan, rapper del collettivo genovese Wild Bandana. A Matteo Spedini, centrocampista della Cavese, più che il nome è bastato leggere il numero di maglia del compagno che stava tagliando nell'area di rigore per riconoscere suo fratello Cristian Spedini, 9 dei grigiorossi, così da potergli servire l'assist per la rete del definitivo 3-0 nell'incredibile trasferta in casa del Basso Pavese. Il tutto nel compleanno del centravanti grigiorosso, sotto gli occhi emozionati di mamma e papà.

TRASFERTA

Lo squilibrio fra Union e Cavese non lascia pensare a un risultato diverso dalla vittoria dei gialloneri. Sulla carta il Basso Pavese è superiore per più fattori: individualità, esperienza nella categoria, posizione di classifica (quinta contro 13esima). Quindi, quando al 3' gli ospiti trasformano il calcio di rigore conquistato, in pochi sugli spalti sono preparati per la debacle a cui stanno per assistere. Se dagli undici metri Diego Vitale riesce a provocare un piccolo sussulto nei tifosi gialloneri, ciò in cui riesce Kledian Ndoja neanche venti minuti più tardi è sicuramente qualcosa di più grande. Su un corner il centrale della Cavese svetta più in alto di tutti, riuscendo a battere Gabriele Di Chiazza. All'intervallo il punteggio recita: 0-2.

In tribuna chi forse avrebbe già potuto intuire l'aria di una giornata speciale per i ragazzi di Cava Manara, sono una mamma e un papà, ovvero i genitori di Matteo e Cristian Spedini, rispettivamente il numero 7 e il numero 9 della Cavese. Il 28 gennaio non è infatti soltanto la data di Union-Cavese, ma è anche il giorno del 20esimo compleanno di Cristian. Il fratello maggiore Matteo al 35' della ripresa decide di fargli un regalo che forse chiunque sogna di poter ricevere dal proprio sangue. Matteo largo sulla sinistra salta secco il suo marcatore e, dopo una rapida occhiata all'area di rigore, riconosce il 9 di Cristian che sta tagliando alle spalle della difesa: palla in mezzo per suo fratello e rete che chiude definitivamente i giochi, sotto gli occhi dei genitori che ora per vederli giocare la domenica non devono più smezzarsiL'incontro termina quindi 0-3 e regala, oltre che gioie ed emozioni, anche tre importantissimi punti per la lotta salvezza in casa grigiorossa.

FRATELLI

«Gli ho fatto un regalo in anticipo» ironizza Matteo in riferimento al passaggio chiave per suo fratello, mentre Cristian ricorda di come «tutti i compagni mi avessero chiesto di fare io il regalo a loro». La Cavese può quindi contare su un clima disteso, oltre che a un'intesa pressoché impressionante fra i due fratelli Spedini. Un'affinità calcistica che viene da lontano - «sin da quando giocavamo assieme in oratorio o nel cortile di casa nostra» - e che ora, alla prima esperienza con la stessa maglia, può finalmente vedere i propri frutti.

Entrambi concordano sull'arma a doppio taglio di questa squadra: «Siamo tutti molto giovani. Credo la nostra sia l'età media più bassa. Indubbiamente alcune ingenuità e un pizzico di inesperienza ci hanno penalizzati, ma adesso i miglioramenti cominciano a vedersi e questa nostra freschezza potrebbe darci una mano in quello che rimane del campionato»In quel di Cava Manara questa è la seconda volta che i grigiorossi raggiungono la Promozione e mantenere la categoria rappresenterebbe un traguardo notevole. Per fortuna dalla loro possono far affidamento all'energia che unisce i fratelli Spedini. Matteo, classe 2001, si considera fra i più anziani del gruppo e cerca di infondere nei compagni non solo le sue conoscenze di campo, ma anche quelle accademiche essendo lui uno studente di Scienze Motorie. Cristian invece, classe 2004, insegue la passione ereditata dal padre: la fotografiaNon resta che aspettare e vedere quale sarà il prossimo scatto da incorniciare per la Cavese.

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