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La capolista se ne va! Il capocannoniere del campionato la decide con un colpo di testa chirurgico

Il tecnico degli ospiti: «Un peccato. Per quanto creato potevamo uscire con più punti»

Pietro Tripoli e Christian Fedeli

PROMOZIONE RHODENSE • Bomber Tripoli assieme all'assist-man Fedeli

Da una parte la Rhodense con la divisa blancorange, dall'altra i granata del Robbio. Difesa a 4 contro difesa a 3. Prima contro seconda. Uno scontro al vertice che mantiene le promesse e regala uno spettacolo calcistico di alto livello, con colpi e contraccolpi tattici che vedono sfidarsi i due allenatori, costantemente alla ricerca della chiave che possa aprire lo scrigno dei tre punti. A uscirne vincente è la compagine di De Lillo, grazie al sedicesimo centro stagionale del bomber Pietro Tripoli, oggi in veste di arciere. 

TATTICISMI

Bellingeri schiera il suo fedelissimo 4-3-3 con un atteggiamento più attendista rispetto al solito. Le mezzali granata infatti, occupano una posizione più bassa e larga proprio per riuscire a contenere le mareggiate orange sugli esterni. Pedergnana non manca di scendere in campo accompagnato dal suo terzo polmone e uscendo palla al piede cerca più volte di arrivare sulla linea di fondo. Stara e Pisati però, riescono a contenerlo a dovere. De Lillo se ne accorge e a ridosso del 30' decide di invertire i propri quinti. Il possesso di palla rimane della Rhodense durante buona parte del primo tempo, senza però riuscire a concretizzarsi negli ultimi quindici metri. Urso ruota molto attorno a Tripoli per cercare di non dare punti di riferimento alla difesa avversaria, ma capitan Mazzucco e Bullano non si lasciano mai cogliere di sorpresa, almeno fino al 28' quando Galbiati inventa dalle retrovie un lettera d'amore che il bomber orange non riesce a stoppare come vorrebbe, disperandosi giustamente per l'occasione persa a tu per tu con Raniero. Il Robbio non resta indietro e decide di regalare ai suoi tifosi in trasferta un motivo per mettersi le mani nei capelli. Al 40' Abou Idriss viene dimenticato dalla difesa avversaria e riceve sulla linea dell'area piccola un cross dalla destra: botta secca sul primo palo che forse, complice anche della reattività di un ottimo Mantovani, colpisce il legno. Duplice fischio e squadre negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

ARCIERE 

Renner nella ripresa torna sul livello a cui ha abituato i suoi tifosi nelle ultime uscite e nei primi minuti della ripresa è lui l'uomo che sembra complicare più di tutti la solida difesa granata. Al 6' viene servito poco fuori dall'area di rigore, Filippo stoppa elegantemente il pallone e lo abbandona servendo un cross teso diretto verso la testa di Pedergnana che però, non impatta correttamente. Appena 60 secondi dopo il 2007 genera nuovamente paura, arrivando sulla linea di fondo a ridosso del primo palo e servendo una palla dietro che inspiegabilmente non trova alcun compagno. Abou Idriss si abbassa per cercare di infoltire il centrocampo del Robbio e così assicurare un uomo in più in fase di schermatura. La Rhodense continua quindi a muovere rapidamente la sfera grazie alle alte qualità tecniche di Zaina, Orlandi e Fedeli. I tre tenori del centrocampo orange spendono una mole di energie notevole, senza però riuscire a imbucare come vorrebbero per i centravanti, vista appunto l'alta densità del Robbio, che grazie a anche Moustafa e Stara può sempre contare su un giocatore pronto a bloccare le linee di passaggio. Al 25' però, arriva l'episodio che segna l'incontro. Fedeli è bravo a farsi trovare pronto sulla sinistra dopo una spizzata di testa di Pedergnana, ed è ancor più bravo a rendersi conto del movimento con cui Tripoli si stacca dalla marcatura granata. Quando Fedeli lascia partire il cross, la traiettoria sembrerebbe essere di poco oltre il punto in cui Tripoli potrebbe incornarla comodamente. Tuttavia, le leggi della fisica non sembrano turbare il bomber orange: terzo tempo all'indietro e incornata che beffa Rainero. 1-0, vantaggio Rhodense. Tripoli corre verso la tribuna e con un sorriso da 64 denti si inginocchia, pesca la sedicesima freccia del suo campionato dalla faretra e la scocca verso il suo pubblico in festa. Nel finale l'ingresso di Gaye per il Robbio dà maggior dinamismo alla fase offensiva degli uomini di Bellingeri, ma non abbastanza per riuscire a trovare il pareggio. La gara termina quindi con la vittoria degli orange e vede scappare gli uomini di De Lillo a +10 su una nuova seconda, il Vighignolo

IL TABELLINO

RHODENSE-ROBBIO 1-0
RETE: 25' st Tripoli (Rh).
RHODENSE (3-5-2): Mantovani 7, Renner 7.5, Galbiati 7, Missaglia 7, Allodi 7, Zaina 7.5, Pedergnana 7, Fedeli 7.5, Tripoli 8, Orlandi 7, Urso 6.5 (48' st Caccianiga). A disp. Righetto, Panzera, Sinisi, Zanus, De Giorgio, Mercurio, Sabbadin, Artaria. All. De Lillo 7.5.
ROBBIO (4-3-3): Rainero 7, Gagliano 6.5 (36' st Ponzi sv), Pisati 6.5, Mazzucco 7, Bullano 6.5, Sosna 6.5 (29' st Lombardo 6), Stara 6.5 (41' st Barone sv), Moustafa 6.5, Ferrari 5.5 (25' st Gaye 6), Abou 6.5, Petrillo 6.5. A disp. Tricerri, Bellini, Boffino, Ferrarelli, Trachuk. All. Bellingeri 7.
ARBITRO: Nicosia di Cinisello Balsamo 7.
ASSISTENTI: Giordano di Lodi e Fall di Busto Arsizio.
AMMONITI: Missaglia (Rh), Gagliano (Ro), Ferrari (Ro).

LE PAGELLE 

RHODENSE

Mantovani 7 Negli ultimi minuti del primo tempo è bravissimo a farsi trovare pronto su di un missile di Moustafa. Durante tutta la partita non manca mai di farsi sentire con il suo reparto difensivo, segnalando costantemente l'uomo ai propri centrali e soprattutto richiamandoli all'ordine. A colpire è la sicurezza con cui si reinventa uomo di chiesa e «battezza» le conclusioni destinate a spegnersi sul fondo, con un laconico quanto iconico «fuori».

Renner 7.5 Il classe 2007 nei primi 45 minuti non brilla particolarmente. La pressione con cui il centrocampo granata blocca gli esterni orange è effettivamente una potenziale scusante. Nel secondo tempo però, assistiamo a uno spettacolo di un Renner ritrovato. Appare ora fresco, leggero e potenzialmente letale. Si lancia in ottime imbucate sulla fascia sinistra e grazie anche a qualche rimpallo (la fortuna bisogna crearsela) è una minaccia considerevole quando arriva nelle trequarti avversaria. Sugli spalti il pubblico impazzisce per le sue cavalcate.

Galbiati 7 La precisione con cui serve Tripoli nel cuore dell'are di rigore rappresenta l'importanza di avere un centrale con ottime qualità tecniche. Durante la partita si dimostra fondamentale nei duelli aerei.

Missaglia 7 Grande prestazione in fase di anticipo. La concentrazione non lo abbandona mai e quando è necessario offre sempre l'opzione di scarico al compagno sull'esterno così da poter levare le castagne dal fuoco ricorrendo alla più classica delle spazzate.

Allodi 7 Leader della difesa orange. Ruggisce, letteralmente, dopo ogni duello aereo vinto. Per caricare se stesso, per caricare i compagni, ma soprattutto per ricordare a qualsiasi centravanti che con lui da quella parte, non si passa. Ottimi anche i suoi tempi di anticipo e le sue scivolate.

Zaina 7.5 Altro gioiello del vivaio orange. Zaina non teme il rischio, anzi, lo accarezza ripetutamente ora con la suola ora con l'interno, attirando la pressione dei centravanti avversari e creando così la superiorità numerica. Si associa sempre bene con i compagni di reparto e difficilmente sbaglia una scelta.

Pedergnana 7 Grande, grandissima sicurezza nell'uscita palla al piede. Galoppa con il pallone fra i piedi senza paura di esaurire le energie. Viene quasi da domandarsi se al termine della gara lo si possa trovare ancora in campo impegnato ad arare la fascia. 

Fedeli 7.5 Pennellata meravigliosa nell'occasione del gol che decide la gara. Al 37' del secondo tempo lancia Urso con un passaggio rasoterra delicatissimo. Durante i 90 minuti lavora e fatica lungo tutta la parte sinistra del campo, mostrando tutta la propria intelligenza tattica rallentando quando la manovra lo richiede e guadagnandosi falli importanti qualora fosse necessario. Fedeli non legge la partita, Fedeli la scrive.

Tripoli 8 «Ce lo abbiamo noi, Pietro Tripoli ce l'abbiano noi» canta il tifo neroarancio. L'arciere della Rhodense piega le leggi della fisica e della logica. Come ammette anche De Lillo: «Non è altissimo, ma quando colpisce di testa ragazzi...beh lo avete visto».

Orlandi 7 Metronomo. Detta i tempi ai compagni di reparto. Si abbassa sulla linea de difensori qualora avessero problemi in fase di costruzione, così da avere maggiore visione e poter cercare i centravanti e gli esterni in profondità. Nelle rare occasioni in cui Pedergnana non è ancora rientrato, è Orlandi a coprire quella fascia, dimostrando buone capacità difensive oltre che una lodevole predisposizione al sacrificio. 

Urso 6.5 Il voto risente inevitabilmente di quell'errore al 37' della ripresa. Corsa e grinta per tutti i 90 minuti. Non dà mai punti di riferimento alla difesa granata, muovendosi lungo tutto il fronte d'attacco ricoprendo il ruolo di seconda punta, di ala e di centrocampista d'avanzata. Insomma, lavora per tutta la partita e l'unica sbavatura è per l'appunto quella rete mancata.

(48' st Caccianiga) s.v.

ROBBIO

Rainero 7 Tiene in piedi il Robbio. Se nel finale gli uomini di Bellingeri possono sperare di rientrare a casa con almeno un punto, buona parte del merito è sua e dei due interventi che realizza nel finale, soprattutto quello su Urso a 6 minuti dal termine. Si dimostra sicuro con i piedi e più volte sprona i compagni affinché non perdano la concentrazione.

Gagliano 6.5 I pericoli più grandi li genera nel primo tempo quando riesce ripetutamente ad arrivare sul fondo saltando più volte Renner e arrivando a infilare cross potenzialmente pericolosi. 

36' st Ponzi s.v.

Pisati 6.5 Anche per lui ottima prima frazione di gioco visto che dal suo lato, complice anche l'aiuto di Stara, gli esterni della Rhodense non riescono a fare i propri comodi, tutt'altro. Pisati non si spinge spesso nella trequarti avversaria, perché il piano gara dei rivali non glielo consente, ma forse, il lavoro che svolge come terzino di contenimento, ha maggior rilevanza.

Mazzucco 7 Bravo a richiamare i suoi tuonando appunto di non voler vedere una linea così bassa. Non accetta che possa esistere un qualsiasi genere di squilibrio fra le due squadre e questo gli permette di mostrarsi sicuro e deciso negli anticipi o nei duelli aerei. 

Bullano 6.5 La vita spesso si dimostra paradossale e tragicomica. Porta a casa una buona prestazione in cui a lungo riesce ad annullare il centravanti Rhodense che però, al 25' del secondo tempo lo punisce nell'unica disattenzione della sua partita.

Sosna 6.5 Sale ripetutamente per schermare la costruzione dal basso della Rhodense e blocca costantemente il traffico orange a centrocampo, annullando quindi una delle soluzioni più importanti per gli avversari. A fine primo tempo è anche intelligente a guadagnarsi un'ottima punizione a 5 metri dalla lunetta del calcio d'angolo.

29' st Lombardo 6 Ingresso dinamico, che restituisce al Robbio una maggior qualità tecnica nella trequarti avversaria. Infatti, la mareggiata granata che nei minuti finali regala qualche brivido lungo le schiene dei tifosi di casa, vede in Lombardo uno dei protagonisti principali.

Stara 6.5 Dai primi minuti si capisce come in caso di ripartenza sia  uno dei primi a staccarsi dalla propria posizione per cercare l'imbucata. Mette dentro un paio di cross potenzialmente velenosi, fra cui molto probabilmente quello che porta al palo di Abou.

41' st Barone s.v.

Moustafa 6.5 Nel secondo tempo è fra i migliori della compagine granata. Il Robbio si snatura per una ventina di minuti e per cercare di chiudere gli spazi fra le linee imposta il centrocampo con 4 uomini. Moustafa è costantemente sulle linee di passaggio dei rivali, bloccando così ogni possibile imbucata. Mette in mostra anche buone capacità balistiche.

Ferrari 5.5 Purtroppo non riesce mai ad entrare in partita. Vince pochi duelli aerei, anche se lascia intravedere un buon potenziale bagaglio tecnico, come dimostra il taconazo che regala al pubblico a inizio della ripresa. Il voto risente inevitabilmente dell'azione che porta alla sua ammonizione, dove Ferrari rischia in maniera troppo ingenua di lasciare i suoi in 10 dopo appena mezz'ora di gioco.

25' st Gaye 6 Il suo ingresso restituisce maggiore freschezza al Robbio. Da subito mette in mostra le proprie qualità atletiche e tecniche, proteggendo bene il pallone e lanciandosi in velocità verso l'area avversaria. Purtroppo a causa di una condizione fisica non ottimale non riesce ad incidere come vorrebbe.

Abou 6.5 Colpisce il palo a due metri dalla porta di difesa di Mantovani. Durante tutti la gara è il cervello della manovra offensiva granata, in quanto, nonostante sulla carta parta largo a sinistra, in campo gioca da trequartista alle spalle della punta centrale. Vince bene e in maniera vigorosa qualche duello aereo e qualche contrasto palla a terra. A un quarto d'ora di gioco vede il portiere fuori dai pali e prova a beffarlo con una conclusione precisa ma troppo debole. Buona prestazione, che risente del gol mancato.

Petrillo 6.5 Ha una buona corsa e soprattutto una buona capacità di progressione palla al piede, come dimostra l'azione personale che nel secondo tempo lo porta a liberarsi di due uomini, accentrandosi e lasciando partire una conclusione che però viene murata dalla difesa. Nel gioco nello stretto è fra i migliori del Robbio.

Nicosia di Cinisello Balsamo 7 Il direttore Nicosia si dimostra attento e puntuale durante tutto l'incontro. Sin dai primi interventi tiene un preciso metro di giudizio e quello rimane durante tutti i 90 minuti. Comunicazione costante con i giocatori affinché siano sempre consapevoli del suo operato. Al 30' snoda una situazione che definire intrecciata è riduttivo.

LE DICHIARAZIONI

De Lillo, interrogato sulle proprie scelte tattiche, sorride e si lascia a un plauso nei confronti dei granata: «Sono stati bravissimi nell'utilizzo delle mezz'ali e dei terzini. Ci hanno bloccato l'attacco alla profondità, per quello ho invertito Renner e Pedergnana, qualcosa di diverso ogni tanto aiuta» - e chiosa «Tripoli è fenomenale. Di testa è veramente fortissimo ed è stato bravo a punire nella loro unica disattenzione».

Bellingeri invece non nasconde l'amarezza per un risultato forse eccessivamente severo: «Dispiace perché per quanto visto in campo non si è visto un enorme dislivello. Noi siamo una realtà molto più umile rispetto a loro e sono felice della prestazione offerta dai miei» - e chiosa «Forse possiamo recriminarci alcune occasioni sprecate che ci avrebbero permesso di uscire con almeno 1 punto».

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