Promozione
07 Febbraio 2024
PROMOZIONE ROZZANO • Marco Fraccascia nel derby vinto con l'Assago
Nella prima strofa di «Don't Cry» c'è un passaggio che può aiutare a comprendere meglio quanto accaduto questa domenica nella Milano-Ovest. Axl Rose cantava: «I know how you feel inside, I've...I've been there before» e il Rozzano sa infatti bene cosa stia provando l'Assago, visto che era dal 1998 che i leoni biancoverdi non battevano i gialloblù nello storico derby fra le due vicine di casa. Il tabellino racconta di una gara vinta in maniera rotonda per 3-1 e, soprattutto, con oltre mezz'ora di gioco in cui i biancoverdi sono rimasti in 9. Marco Fraccascia e i suoi uomini entrano quindi nella storia del club di viale Monte Amiata e lo fanno in perfetto stile Rozzano: ruggendo.
Andrea Pravettoni è subito chiamato ad essere protagonista del match, dovendosi esaltare al 2' su una sorprendente girata di Iacuaniello e successivamente all'8' su uno dei tanti pericoli generati dagli inserimenti senza palla di Roberto Di Jenno. Il Rozzano però sta seguendo alla perfezione il piano gara preparato da Fraccascia e dopo aver contrastato egregiamente l'iniziale mareggiata, punisce in maniera cinica e glaciale la prima grande disattenzione degli uomini di Abbate. Su un traversone sfortunato dei gialloblù Alaaeldin Esmail recupera palla e detta immediatamente il cambio di ritmo ai compagni, che intuiscono il momento e aumentano i giri del motore. Esmail innesca Arioli sulla linea di metà campo e il Rozzano attacca ora con 4 uomini: Arioli, Husi, De Angelis e Lopane, rispettivamente seguiti da Mangiarotti, Petricciuolo, Brignola e Bandini. Solo in apparenza però, perché quando Arioli pesca Husi largo sulla destra, Brignola non segue il movimento di De Angelis, costringendo Bandini ad abbandonare Lopane per coprire lui l'8 dei biancoverdi. A quel punto il numero 3 del Rozzano è libero di muoversi verso il centro dell'area, così da essere pescato dal titanico Husi e riuscire a convertire in gol l'errore dell'Assago.
I gialloblù reagiscono pochi istanti dopo, trovando il pareggio grazie al loro uomo più in forma. Di Jenno è infatti bravo a inventarsi una precisa conclusione dal limite dell'area, frutto anche dell'eccessiva leggerezza nel contrasto della difesa biancoverde. Il 3 dell'Assago regala anche un ultimo brivido ai rivali prima del duplice fischio, impegnando il portiere del Rozzano con un delizioso sinistro a giro su punizione. Pravettoni però è in giornata di grazia.
Neanche il tempo di riprendere il proprio posto ed è pronti via. Caria svetta sulla difesa gialloblù e sul corner di Lopane riporta il Rozzano in vantaggio con un'incornata che inizia ad avere il dolce sapore dei tre punti. Passano 3 minuti e Arioli con un dribbling secco salta Bandini in area. Non ci sono dubbi: calcio di rigore. Nelle successive proteste viene espulso De Angelis, e il Rozzano rimane in dieci. Si arriva quindi al 9' della seconda frazione con Husi pronto dal dischetto e l'arbitro che dice «procediamo». Gambazza indovina il lato, ma non basta. 3-1 in favore dei leoni biancoverdi.
A ridosso del quarto d'ora della ripresa vengono espulsi prima Fraccascia per le proteste fuori dall'area tecnica e successivamente Esmail per doppia ammonizione. Il Rozzano si trova quindi senza guida tecnica e soprattutto con due uomini in meno. Di fronte ai biancoverdi ci sono ancora 30 minuti di gara più il sostanzioso recupero e questo li costringe ad arretrare in massa dietro la linea del pallone, lasciando il solo Arioli in attacco per sfruttare le sue doti atletiche in caso di ripartenza. Viene fatto entrare un Inzerauto non in condizioni ottimali che, però, lotta su ogni pallone che riceve, ripulendolo e guadagnando secondi e minuti preziosi per gli uomini Fraccascia. Stefano Dorati poi, a centrocampo, apporta l'ossigeno necessario a fronteggiare l'assedio gialloblù. Assedio che appunto, non porta a nulla. Triplice fischio e pratica archiviata.
Marco Fraccascia e i suoi uomini entrano quindi nella storia del club di viale Monte Amiata. Erano infatti 26 anni che il cielo di Milano-Ovest, nella sfida fra prime squadre, non si tingeva di biancoverde. «Qui al Rozzano ho fatto tutta la trafila. Sono partito dalle categorie dei più giovani, perciò non andrò a mentire, questa vittoria la sento particolarmente. - racconta Fraccascia, e ancora - Io, i ragazzi e la società volevamo riportare questa gioia nei cuori tifosi, ed esserci riusciti ci riempie di orgoglio».
Il Rozzano ora è chiamato a confermare quanto di buono visto nella sfida contro l'Assago, in un match casalingo contro un'altra delle novelle cenerentole di questo girone di ritorno: il Binasco di Gianluca Imbriaco. Vedremo quindi se i leoni biancoverdi saranno capaci di ruggire ancora o se andranno in contro all'ennesima battuta d'arresto.