Under 19
10 Febbraio 2024
UNDER 19 NAZIONALE ALCIONE • Mattia Lione, suo il gol che apre le marcature nel derby
Alla fine è finita così, con due gol di Mattia Lione e Aleksey Gorla: il quarto per il primo, il dodicesimo per il secondo. Anzi, con due capolavori: doppio dribbling, doppio mancino fatato e pallone due volte sotto l'incrocio. E in spogliatoio si canta, eccome se si canta. Si apre con «Gorla is on fire», al centro della scena un po' nel bene e un po' nel male: perché ha sì messo la parola fine al derby (2-0) con un gol in pieno recupero, ma perché ha anche lasciato l'Alcione in nove dopo il rosso a Lombardo. Ma no, tra una versione di "Freed from desire" e l'altra non c'è ancora spazio per l'intramontabile «Salutate la capolista», anche se la realtà è proprio questa: Campisi resta a +8 dalla Varesina, vittoriosa col brivido sul campo della Castellanzese, ma allunga addirittura a +12 sui cugini del Club Milano, rimasto in dieci per il rosso diretto a Facchini e costretto a leccarsi le ferite dopo la seconda sconfitta consecutiva. E che la faccenda non sia affatto male lo dice pure Campisi: «Non mi nascondo, abbiamo un bel vantaggio e sappiamo dove vogliamo arrivare». Serve altro? Forse sì, perché in qualsiasi modo la si voglia guardare è stato un derby splendido. E chi se lo dimentica?
E come dimenticarsi quello dell'andata? Era il 7 ottobre, semplicemente una vita fa. Sicuramente per il Club Milano, che dopo il gol a tempo scaduto di Gorla ha vinto nove partite su dodici. Probabilmente pure per l'Alcione, anche se nei 126 giorni seguenti ha continuato a fare ciò che gli viene meglio: dominare e vincere. Era il capolavoro di Gorla, il primo di tanti altri. Era la prima danza di Gueye, la prima di tante altre. Insomma, era tanta roba.
Le scelte di Campisi portano a una domanda: come si fa gol all'Alcione? E come può farlo soprattutto il Club Milano, che all'andata se l'è vista con Gueye e al ritorno si ritrova davanti Bacchin? Ma le sorprese non sono finite perché il centrocampo, orfano di Cozzi, può contare sulle geometrie di Lanzi: al suo fianco Montagner e Mocchi, poco più avanti Lione e non Vecchi, indisponibile per influenza. E se Gorla e Pacifico danno garanzie in avanti, Lombardo e Ciceri fanno lo stesso dietro. Dettaglio non indifferente perché dall'altra parte ci sono Campana e Di Carlo, dieci gol in due: il primo agisce da "nove", il secondo da "dieci" e parte più arretrato sulla linea di Bertoni e Ponzi. Ma nel primo tempo la scena se la prendono Ceva e Militello e sì, anche questo è un dettaglio non indifferente: perché il discorso vale anche per Lanzi e compagni, perché Bacchin e Vignati - quest'ultimo ben protetto da Facchini e Leanza - vanno a riposo con un eloquente "zero" nella voce parate.

E se per il portiere del Club Milano restano zero per un'altra mezz'ora abbondante, il numero uno dell'Alcione è chiamato al miracolo dopo meno di un minuto. L'azione parte dai piedi di Campana e finisce per regalare a Bertoni la migliore occasione di giornata: la conclusione non solo trova la porta, ma è pure precisa. Insomma, avrebbe battuto molti portieri ma no, non Bacchin: intervento preciso e sospiro di sollievo per l'Alcione. Che intanto inizia a cambiare faccia, con Liguori che prende il posto di Montagner: tatticamente non cambia nulla, ma è il preludio di una mezza rivoluzione. Al quarto d'ora Brenicci lascia il posto a Scrivanti, Ciceri si sposta a destra con Lauriola che va a sinistra. Dieci minuti dopo ecco la terza mossa di Campisi, quella decisiva: fuori Lanzi e dentro Laurora, tridente pesante in avanti e Alcione a trazione anteriore.
I frutti si vedono subito, tanto che passa meno di un minuto - lo stesso che quasi non regalava il vantaggio al Club - e gli orange passano. E chi poteva sbloccarla se non Lione, probabilmente l'uomo di maggiore qualità nonché uno dei migliori mancini del campionato? Più che un gol è un capolavoro: perché prima si vede ribattere la conclusione, perché poi si accentra lasciando sul posto un avversario, perché infine la mette sotto l'incrocio più lontano. Tutto finito? Non ancora ma dopo cinque minuti sì, precisamente quando Facchini rimedia un rosso diretto che, nell'ordine: lascia il Club Milano in dieci, regala all'Alcione un quarto d'ora tutto sommato tranquillo, mette la parola fine al derby. Almeno così sembra, finché nel recupero non succede di tutto: espulso Lombardo, gol capolavoro di Gorla (mancino clamoroso sotto l'incrocio) e rosso allo stesso bomber, che esulta togliendosi la maglia rimediando il secondo giallo. Poco male perché Campisi vince ancora e continua a volare.

ALCIONE-CLUB MILANO 2-0
RETI: 26' st Lione (A), 49' st Gorla (A).
ALCIONE (4-3-1-2): Bacchin 7.5, Lauriola 6.5, Brenicci[05] 6.5 (15' st Scrivanti 6), Lanzi[04] 7 (25' st Laurora 6), Ciceri 7, Lombardo 7, Mocchi 7.5, Montagner 6.5 (2' st Liguori 6.5), Gorla 7, Pacifico[05] 7 (38' st Gialloreto[06] sv), Lione 8 (38' st Gallazzi sv). A disp. Russetti[05], Buratti, Braiotta, Fazio. All. Campisi 8.
CLUB MILANO (4-2-3-1): Vignati 6, Biglieri 6.5, Valagussa 7, Ceva 6.5 (33' st Torri sv), Facchini 6, Leanza 7, Ponzi[05] 6 (41' st D'Apolito[05] sv), Militello 6.5, Di Carlo[05] 6.5 (45' st Natoli sv), Campana 6.5 (12' st Minelli[05] 6.5), Bertoni 6 (34' st Villa Santa[06] sv). A disp. Gennarelli, Di Conza, Capelli[05], Boido. All. Gandini 6.5.
ARBITRO: Attanasio di Milano 6.5.
ASSISTENTI: Nava di Monza e Brasca di Seregno.
ESPULSI: 6' st Lombardo (A), 30' st Facchini (C), 49' st Gorla (A).
AMMONITI: Lombardo (A), Gorla (A), Gallazzi (A).
ALCIONE
Bacchin 7.5 Il suo primo tempo? Un dribbling da cuori forti, un paio di prese aeree e poco più. Per fargli male, chiaramente, serve altro. Ma neppure una conclusione precisa di Bertoni, perché in apertura di secondo tempo dice «no» e pure a gran voce. Un solo intervento, sì, ma un intervento decisivo.
Lauriola 6.5 Si prende in rassegna Ponzi. Campisi lo invita a giocare un po' più alto e quando trova spazio, ovviamente, torna ad essere il solito Lauriola. Forse meno incisivo del solito in avanti, ma quando si sposta a sinistra rimane una pedina a cui Campisi non può fare a meno.
Brenicci 6.5 Se nasce regista un motivo dovrà pur esserci. Si vede un po' per il mancino, a dir poco educato, così come per la tendenza ad accentrarsi. Ciononostante, grazie alla strepitosa intelligenza calcistica che da sempre lo contraddistingue, si sta calando nel nuovo ruolo senza particolari problemi. Quarto d'ora di gestione anche nella ripresa, poi Campisi cambia qualcosa e lo toglie.
15' st Scrivanti 6 Di pericoli dalle sue parti non ne arrivano. Gestisce e chiude quando deve.
Lanzi 7 Quando gioca a due tocchi è uno spettacolo vederlo giocare. E la notizia positiva per gli esteti del calcio è che lo fa quasi sempre. Non sbaglia un passaggio e quando il pallone ce l'ha lui la manovra è evidentemente più fluida. Servivano minuti da mettere sulle gambe? Sì. Li ha messi giocando una partita di livello? Pure.
25' st Laurora 6 Con il suo ingresso l'Alcione è totalmente a trazione anteriore. Subito dopo il gol di Lione suggerisce agli orange di guardarsi le spalle, per questo di palloni interessanti non ne arrivano così tanti. Resta un classe 2006 su cui Campisi sicuramente punterà.
Ciceri 7 Difensore centrale? Bene. Terzino destro? Benissimo. Due ruoli, altrettante risposte: il muro dell'Alcione è ben saldo, anche dopo l'espulsione di Lombardo che lo porta a gestire "da solo" gli ultimi assalti biancorossi.
Lombardo 7 Nel primo tempo non si capisce con Bacchin e quasi non la combina grossa. Ma col senno di poi anche in quella circostanza era tutto sotto controllo, se non altro perché dalla sua parte incide a caratteri cubitali un messaggio semplice: «Qui non si passa». Sì, sarebbe stata una prestazione da 8. Ma il commento poco cambia, nonostante quel rosso rimediato nel finale: il fallo c'è e per sua fortuna è fuori area, altrimenti lo spettro pareggio avrebbe fatto da capolino in via Olivieri. Ma ad avercene di giocatori così, d'altronde se conta già varie presenze in Serie D un motivo dovrà pur esserci, no?
Mocchi 7.5 Sa fare tutto. Sa fare tutto e lo fa molto bene. Sa fare tutto, lo fa molto bene e lo fa per tutti i novanta minuti. Una certezza avanti e dietro, a destra e a sinistra: centrocampista spaziale, prova strepitosa.
Montagner 6.5 Un tempo di lotta, corsa e "garra". Nelle azioni più pericolose degli orange c'è anche il suo zampino, su quel centro-destra che tante soddisfazioni gli ha dato - e gli darà sicuramente - nella sua vita sportiva.
2' st Liguori 6.5 Campisi lo inserisce subito e lui risponde presente. Si fa largo tra le maglie biancorossi e partecipa a tutte le fasi della partita: attacca quando c'è da attaccare, ripiega quando c'è da ripiegare.
Gorla 7 Il dilemma: 5, 6, 7 o 8? Quattro voti che, seppur in modo diverso, andrebbero tutti bene. 8 perché la prestazione è stata generosa e il gol splendido. 7 per la prestazione, il gol ma quell'espulsione ingenua. Volendo essere buoni perché l'Alcione dovrà rinunciarci contro il Legnano. Sono comunque 12 in stagione: tanti e spesso decisivi, vedi quello nel derby d'andata proprio contro il Club Milano.
Pacifico 7 Nello stretto è bello, bellissimo da vedere. Quando ha spazio è difficile, difficilissimo stargli dietro. Il problema è che nel primo tempo il Club gli concede giusto un mancino dai 25 metri che sarebbe finito al terzo anello verde del Meazza. E nel secondo tempo non è che abbia chissà quante occasione, tuttavia rimane sul pezzo, si conquista qualche calcio di punizione con esperienza e fa passare i peggiori incubi alla difesa avversaria (38' st Gialloreto sv).
Lione 8 Non c'è Vecchi? No problem, c'è Lione. Che nel primo tempo forse non avrà brillato come suo solito, ma che quando si è ritrovato con il pallone tra i piedi non ha quasi mai sbagliato la scelta. E poi quel gol, tanto bello quanto decisivo: meritato per lui e di fondamentale importanza per l'Alcione. Semplicemente da applausi (38' st Gallazzi sv).
All. Campisi 8 La vince di forza, la vince anche grazie ai cambi. E la vince con merito, in un derby che probabilmente potrebbe segnare un prima e un dopo. Parlare di Scudetto è presto, ma parlare di campionato chiuso è tutt'altro che un'eresia.
CLUB MILANO
Vignati 6 Due tiri dell'Alcione, due gol. E due gol anche all'incrocio dove sarebbe stato da pazzi chiedergli di fare di più. Per il resto normale amministrazione, il che rende anche giustizia alla bontà della prestazione del Club.
Biglieri 6.5 Il classico pendolino, con la differenza che si preoccupa più di difendere che di attaccare. Lo fa bene e dalla sua parte l'Alcione fatica a trovare terreno fertile.
Valagussa 7 Il classico pendolino, lui sì in tutto e per tutto. E se ci aggiungi sprazzi di grande calcio e una personalità non indifferente, ecco una prestazione da favola in casa della capolista.
Ceva 6.5 L'inferiorità numerica si fa sentire, soprattutto nel finale. E non c'entra il rosso a Facchini, bensì il reparto guidato da lui e Militello paragonato a quello a tre dell'Alcione. Qualche geometria e tanta legna, ma in un derby così importante non è affatto male (33' st Torri sv).
Facchini 6 Pesa come un macigno quel rosso. La decisione dell'arbitro è forse esagerata, ma chiaramente l'intervento da dietro avrebbe potuto risparmiarselo. Anche perché fino a quel momento aveva contribuito a innalzare un muro davanti alla porta di Vignati.
Leanza 7 Preciso e puntuale. Attento e pulito. Scuola Cimiano e scuola Gazzola: si vede. Faro difensivo del Club e uno dei migliori nonostante la sconfitta, chiaramente un difensore da tenere d'occhio
Ponzi 6 Si muove tanto ma è cercato poco. Quindi anche trovato, perché di occasioni per fare male non ne ha. Arriveranno sicuramente altre partite per tornare a dominare (41' st D'Apolito sv).
Militello 6.5 Fisicamente lo si conosce, Marcantonio per definizione. Tecnicamente pure, per non parlare della personalità. L'ultimo dei guerrieri, d'altronde lì in mezzo avrebbe potuto fare poco di più.
Di Carlo 6.5 Partita simile a quella di Gorla, con la differenza che il bomber dell'Alcione è riuscito a costruirsi l'occasione per il gol. Non la partita più adatta ai centravanti e si vede, ma ha il merito di capire il momento e agisce di conseguenza (45' st Natoli sv).
Campana 6.5 Va a sprazzi, va detto, ma quando va... va eccome. L'assist per Bertoni avrebbe potuto cambiare la storia della partita. E chissà come sarebbe andata se il suo Club avesse trovato il vantaggio.
12' st Minelli 6.5 Forse non avrà cambiato la partita, ma sicuramente ci ha messo del suo per farla pendere dal lato dei biancorossi. Frizzante e vivace.
Bertoni 6 Su quell'occasione ha poco da rimproverarsi, ma in qualche altra circostanza forse sì. Resta una prova in cui non manca mai il cuore, nonostante dalla sua parte ci fossero prima Brenicci e poi Lauriola, quindi due ossi davvero duri (34' st Villa Santa sv).
All. Gandini 6.5 La prepara bene e fa tutto altrettanto bene. Ma l'Alcione è l'Alcione, specie quando si mette a fare l'Alcione. Avrebbe l'occasione per passare, poi la perde e i ko consecutivi diventano due. Ma niente drammi: i suoi biancorossi sono comunque destinati a un campionato di vertice.
ARBITRO
Attanasio di Milano 6.5 Tre espulsioni, due sacrosante e una meno (quella a Facchini). Tiene a bada gli animi e la porta a casa senza problemi, nonostante fosse un derby e nonostante non fosse semplice, anzi. Qualche dubbio, invece, sull'operato dei due assistenti, specialmente il secondo. Mezzo voto in meno per questo.