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Under 19

Un gol dopo tre minuti decide il derby più importante della stagione: è tripudio neroverde

La capolista passa in vantaggio con gli avversari in 10, soffre ma vince il big match e vola a +9

Barbaro Fusco Vis Nova

UNDER 19 VIS NOVA • Tommaso Barbaro e Alessandro Fusco, creatori del gol che potrebbe valere un campionato

Era l'Inter-Juventus del weekend, è stata l'Inter-Juventus del girone d'andata, è l'Inter-Juventus del girone di ritorno. Dopo l'1-1 della prima metà di stagione, Vis Nova e Mariano fanno ancora una volta copia-incolla del derby d'Italia, quello che sembra aver ormai consegnato lo scudetto ai nerazzurri, quello che porta i brianzoli di Rampinelli a +9 proprio sui comaschi e sembra chiudere il Girone B di Under 19. Niente autogol di Gatti, a decidere è il timbro di Fusco dopo appena tre minuti dall'inizio di una partita divisa praticamente a metà: la capolista sblocca il match, crea nel primo tempo, ma non raddoppia, mentre gli ospiti - alle loro spalle in classifica - cercano più volte il pareggio nella ripresa, senza trovarlo.

CRACK LOMAZZI, FUSCO NE APPROFITTA

Quando tra punti e chilometri di distanza c'è così poca differenza è normale che ci siano tutti i presupposti per un match sentito, ma Vis Nova-Mariano è ben altro. Non è "solo" la sfida tra due squadre separate da 6 punti e meno di 4 chilometri, è un derby tra prima e seconda in classifica che a nove giornate dalla fine del campionato vale tantissimo. I neroverdi hanno infatti il match point per chiudere virtualmente il discorso campionato, mentre i gialloblù si presentano a Giussano con l'obiettivo di riaprire la corsa alla medaglia d'oro. La missione dei comaschi, però, si fa subito complicata. L'avvio della sfida, infatti, è anti-climatico: infortunio di Lomazzi dopo neanche due minuti e vantaggio neroverde l'azione successiva. Il terzino sinistro resta a terra probabilmente per una torsione della gamba e poco dopo la Vis Nova sblocca la sfida con un lancio di Barbaro per Fusco, che proprio nella zona di campo lasciata scoperta in attesa del cambio controlla, prende la mira e batte Valtultini sul suo palo. Un colpo gelido che i ragazzi di Ferri cercano di lasciarsi subito alle spalle con un destro di Ragusa (9') dalla distanza, che costringe Vecchi a rifugiarsi in calcio d'angolo. Il tentativo del numero 11, però, resta l'unico squillo del primo tempo degli ospiti, spesso imprecisi nei passaggi in mezzo al campo, dove non si riesce a trovare il collegamento con il tridente offensivo del solito 4-3-3. Campi si muove tanto per impostare, abbassandosi quasi sulla linea della difesa composta da Mandaradoni, Colzani, D'Amato e Andrea Sanzò, ma allo stesso modo Mazzone e Colzani orbitano nella parte bassa della formazione, lasciando così isolato il trio Ragusa-Marco Sanzò-Chindamo. Altro problema per il Mariano è la zona di sinistra, quella in cui la Vis Nova dopo aver colpito già una volta ci prova nuovamente. Su un errore in fase di impostazione di D'Amato, infatti, Fusco prima allarga a destra per Ferracane, poi va a prendersi il cross del terzino stoppando e calcio sul palo di Valtulini, questa volta bravissimo a distendersi per tenere a galla i suoi. È solo l'inizio dell'offensiva dei ragazzi di Rampinelli, che nel primo tempo spingono più degli avversari, ma senza trovare il 2-0 della tranquillità. Il cross a vuoto di Fusco dopo il tocco di Piacenti (23'), l'incornata di Zatti su corner (24') e l'uno-due tra Fusco e Morotti chiuso da Colzani (35') mantengono infatti in equilibrio il match, così come la presa in due tempi di Valtulini sul tiro da fuori di Morotti (45').

DA VECCHI A CRIFÒ, RESISTENZA VIS NOVA

Rientrata in campo con l'ombra di un 2-0 non segnato, la Vis Nova si ripropone col suo 4-3-3 guidato da Vecchi in porta, Ferracane, Bernocchi, Barbaro e Mastrolembo in difesa, Ambrosio a centrocampo con le mezzali Pozzoli e Piacenti, il tridente Fusco-Morotti-Zatti in attacco. Una formazione che approccia la ripresa così come fatto nel primo tempo, ma che ancora una volta manca l'appuntamento col raddoppio. Lo sa bene Zatti, che al 7' su un'invenzione di Fusco spedisce alta la palla di ritorno nel cuore dell'area di rigore. «Gol sbagliato, gol subito», direbbe l'antico manuale del calcio, ma sul ribaltamento di fronte i neroverdi vengono graziati: Mazzone per Marco Sanzò, apertura a destra per Chindamo e cross rasoterra in mezzo, dove Ragusa col destro costringe Vecchi a distendersi sul suo palo. Un botta e risposta che fa presagire un secondo tempo d'altro livello, soprattutto lato Mariano. I comaschi riescano infatti a collegare tutti i cavi e ad accendersi dopo una prima frazione di gioco un po' spenta, creando così qualche grattacapo alla difesa di casa. Prima serve un colossale Barbaro per murare il tiro di Marco Sanzò su cross di Mandaradoni, poi ci pensa Vecchi a compiere un miracolo sul tiro da dentro l'area piccola di Ragusa, liberato dalla sponda sempre di Mandaradoni su punizione di Chindamo. Dal canto suo la Vis Nova si riaffaccia in avanti con un'azione personale di Piacenti sull'out di destra, chiusa con un cross che D'Amato rischia di mandare nella sua porta, creando un corner su cui Barbaro di testa non inquadra lo specchio. Sono brividi, gli stessi che il Mariano fa passare ai tifosi neroverdi nella parte centrale del secondo tempo, quando il mancino di Talon su cross di Barzaghi viene trattenuto da Vecchi e il subentrato Crifò respinge sulla linea il tiro sempre di Barzaghi su uno schema da calcio d'angolo, con la complicità di una scivolata di capitan Mastrolembo nell'area piccola. Interventi che testimonia la ripresa più di sofferenza della Lucertola, che non molla però gli artigli dall'1-0 e tira un sospiro di sollievo anche al 39', quando il destro di Mandaradoni su una palla al centro respinge finisce alto. È l'ultimo sobbalzo del Mariano di Ferri, che vede sfilare di poco alto il missile di Barbaro su punizione (44') e non trova più le forze per strappare il pareggio, vedendo così volare la Vis Nova a +9 in classifica. Campionato chiuso? Con 8 giornate ancora davanti forse è affrettato, ma sicuramente Rampinelli e i suoi ragazzi si sono assicurati uno snodo cruciale della stagione.

IL TABELLINO

VIS NOVA-MARIANO 1-0
RETE:
3' Fusco (V).
VIS NOVA (4-3-3): Vecchi 7, Ferracane 7, Mastrolembo 6.5, Ambrosio 6.5, Bernocchi 7, Barbaro 7.5, Zatti 6.5 (22' st Severino 6), Piacenti 6.5, Morotti 6.5 (34' st Cesana sv), Pozzoli 6.5 (22' st Crifò 7), Fusco 7.5 (42' st De Rosa sv). A disp. Romano, Montagliani, Pizzera, Rizzi, Franceschetti. All. Rampinelli 7. Dir. Pagin.
MARIANO (4-3-3): Valtulini 6, Sanzò 6, Lomazzi sv (4' Mandaradoni 6.5), Colzani 6 (22' st Talon 6.5), D'Amato 6, Barzaghi 6.5, Chindamo 6.5 (38' st Modica sv), Mazzone 6 (27' st Charf 6), Sanzò 6, Campi 6 (25' st Lissoni 6), Ragusa 6.5. A disp. Larosa, Della Mura, Varenna, Bocchi. All. Ferri 6.5. Dir. Canzi.
ARBITRO: Scorpiniti di Como 7.
AMMONITI: Sanzò (M), Colzani (M), Cesana (V), Pozzoli (V), Piacenti (V).

LE PAGELLE

VIS NOVA

Vecchi 7 È la nemesi di Ragusa. Dopo un primo tempo in cui riceve un solo tiro, quello del numero 11, nella ripresa il duello si ripete altre due volte, e per due volte a uscirne vincitore è l'estremo difensore neroverde. Prima in tuffo copre bene il suo palo, poi compie la parata più importante di tutta la partita alzando con un gran riflesso le braccia e ampliando così la sua figura sulla botta ravvicinata dell'ala comasca. Pochi interventi, come quello su Talon, ma fondamentali per la vittoria finale.
Ferracane 7 Sulla fascia destra è come un esterno aggiunto. Si sovrappone spesso, soprattutto nei primi 45 minuti di gioco, dove crea un paio di occasioni ghiotte. Nella ripresa deve più contenere, e lo fa bene, ma non disdegna qualche ultima cavalcata.
Mastrolembo 6.5 Da buon capitano fa valere grinta e carisma sull'out di sinistra e si fa valere nel momento cruciale, quando su una mischia in area si sacrifica in scivolata per evitare il pareggio del Mariano. Leader. 
Ambrosio 6.5 Perde pochissimi duelli in un centrocampo che lo vede partire dalla cabina di regia, dove imposta con saggezza l'azione.
Bernocchi 7 Se il primo tempo di Vecchi è da poltrona in sala il merito va soprattutto a quella coppia che gioca pochi metri più avanti, di cui il numero 5 costituisce l'elemento di rottura, quello che va in anticipo e non disdegna le scivolate. Affidabile come sempre.
Barbaro 7.5 La coppia prevede per definizione due parti, lui è l'altra faccia dell'insuperabile medaglia neroverde. Nelle retrovie interviene sempre con sicurezza, la stessa con cui porta palla, l'amministra e serve l'assist per il gol della vittoria. Una precisione balistica confermata da un calcio di punizione insidioso nel finale, sfiorando quella che sarebbe stata la ciliegina su una torta arricchita da un blocco decisivo su Marco Sanzò.
Zatti 6.5 Si getta in area a ripetizione a caccia di quella rete che, però, non arriva. Se il colpo di testa del primo tempo non è facile, quel destro a inizio ripresa rischia di restargli sul groppone, ma alla fine può esultare anche lui al termine di una prestazione decisamente positiva, merito anche di qualche giocata con cui dimostra una classe sopraffina, vedasi il doppio sombrero e la gestione della sfera in mezzo a tre avversari.
22' st Severino 6 Entra e dà qualche strappo in un finale in cui la Vis Nova può distendersi in contropiede. Lo fa bene nel poco tempo a disposizione.
Piacenti 6.5 Lì in mezzo alterna ottime giocate e recuperi a qualche palla persa. Ha un passo alla Adli, non fulminante, ma tecnico, e lo fa vedere quando porta a spasso l'avversario dal cerchio di centrocampo all'out di destra, da dove crossa e per poco non propizia l'autogol avversario. 
Morotti 6.5 Da riferimento offensivo del 4-3-3 giussanese lotta con i difensori ospiti, protegge palla, l'appoggia ai compagni e cerca di prendersi qualche fallo. Sull'occasione principale di Ragusa se lo perde alle spalle, ma difendere non è propriamente il suo compito - anche se sugli sviluppi di un corner ruba palla a Chindamo e dà il via a una bella ripartenza. Una distrazione quella sul numero 11 avversario a cui comunque rimedia Vecchi, da ringraziare magari con un gol nel prossimo match. (34' st Cesana sv).
Pozzoli 6.5 Numero 10 sulle spalle, tanta corsa e tanto movimento. Nel trio mobile di centrocampo aggiunge quel pizzico di qualità nelle giocate, senza però lasciare il segno negli ultimi metri. Poco male, la prestazione resta da big match.
22' st Crifò 7 Lasciare il segno in poco meno di mezzora non è semplice, ma lui ce la fa. Offre tocchi precisi, che sfumano però dinanzi a quello a centimetri dalla linea che evita l'1-1 del Mariano. 
Fusco 7.5 L'ago della bilancia della partita. Non solo per il gol, quello che però risulta decisivo, ma anche per una prestazione che lo vede spesso al centro delle occasioni create dai neroverdi. Ha qualità nell'uno contro uno, tecnica e dribbling, risultando sempre pericoloso nel corso del primo tempo e risultando il più in palla anche nella ripresa. (42' st De Rosa).
All. Rampinelli 7 Quell'1-0 che sembrava stretto una volta rientrati negli spogliatoi viene messo a rischio nella ripresa, ma poco conta. L'importante è proprio quell'1-0, quello che vale tre punti in uno scontro diretto al vertice della classifica, quella che adesso vede i neroverdi a +9 sui comaschi.

L'undici titolare della Vis Nova

MARIANO

Valtulini 6 A pochissimi minuti dall'inizio della partita, a pochi metri di distanza e su un terreno che vede schizzare il pallone. Il gol che sancisce la sconfitta dei comaschi passa sul suo palo, con qualche attenuante. Il riscatto, nel dubbio, arriva poco più avanti, quando proprio a Fusco nega un raddoppio potenzialmente letale. Controlla anche il tiro di Morotti da fuori, poi aiuta i compagni nel giro palla e li sostiene nella ricerca del pareggio.
Sanzò A. 6 Non il più semplice dei primi tempi. Commette qualche sbavatura negli appoggi e dietro deve arrangiarsi un po' come tutta la difesa. Va meglio nella ripresa.
Lomazzi sv Probabilmente il più grande sconfitto della partita. La fortuna gli volta le spalle dopo neanche due minuti da inizio partita per una torsione sull'out di sinistra, costringendolo così a perdere l'appuntamento con la partita più importante della stagione.
4' Mandaradoni 6.5 I primi 45 minuti di gioco sono di apprensione perché è sul suo lato che la Vis Nova preme forte, complice anche l'ingresso a freddissimo. Nella ripresa, però, nonostante il ruolo risulta essere uno di quelli che più crede nella rimonta. Mette il suo nome su un cross interessante per Marco Sanzò, su una sponda aerea e su un tiro che, purtroppo, finisce alto. Non trova il pareggio, ma ci prova.
Colzani 6 In un centrocampo un po' sconnesso nel corso della prima frazione di gioco riesce quantomeno a risolvere un paio di situazioni intricate.
22' st Talon 6.5 Entra in una fase di spinta dei comaschi e dà il suo contributo con un mancino non difficilissimo per Vecchi, ma che contribuisce a far prendere fiducia alla squadra. 
D'Amato 6 Pure lui vive un primo tempo in apnea, con un errore in fase di impostazione che rischia di essere letale e qualche altra sbavatura. Rimedia con un paio di interventi, soprattutto nel corso della ripresa. 
Barzaghi 6.5 A centrocampo il Mariano va in difficoltà nei primi 45 minuti di gara, e così anche lui, ma rientrato negli spogliatoi ha il merito di alzare i giri del motore. Dal suo piede partono infatti un bel cross per Mandaradoni e quel tentativo respinto solo sulla linea, che se fosse entrato avrebbe potuto cambiare il volto del match, e della classifica, e del campionato.
Chindamo 6.5 Anche per l'ala giallorossa l'impatto del match non è semplicissimo, ma rientrato in campo sfrutta il suo mancino per buttare in area dei palloni interessanti, che sia su azione o su palla inattiva. (38' st Modica).
Mazzone 6 Chiude il trio di centrocampisti che non riesce a collegarsi all'attacco ospite durante la prima difficile frazione di gioco. Come i compagni, però, impatta meglio nella ripresa, dove dà il via a una bella ripartenza prima di lasciare il campo.
27' st Charf 6 Contribuisce a tenere la spinta offensiva della formazione comasca, senza però riuscire a mettere il timbro effettivo.
Sanzò M. 6 Tra Barbaro e Bernocchi vive probabilmente uno dei match più complicati della stagione. Nei primi 45 minuti riceve pochissimi palloni giocabili, nel secondo tempo propizia uno dei primi tentativi e poi si vede respingere il suo proprio da Barbaro. 
Campi 6 Si abbassa molto per cercare il pallone e dialogare con i compagni, ma questa volta commettendo più di qualche errore e non riuscendo a mettere il marchio nei metri che contano. Ha le qualità per fare sicuramente di più.
25' st Lissoni 6 Non dà l'accelerata decisiva alla squadra, tuttavia non commette neanche quelle sbavature che potrebbero far perdere smalto alla squadra, che anzi resta su dei buoni livelli.
Ragusa 6.5 Nel vuoto offensivo comasco è suo l'unico tiro della prima frazione ospite. È l'incipit di una gara in cui magari non è costante, ma dove a conti fatti risulta essere il più pericoloso dei suoi. Vecchi gli risponde prima su un tiro da dentro l'area, poi con un gran riflesso sulla botta ravvicinata dell'ala giallorossa. Paratona del numero 1 o errore dell'11 ospite? Difficile a dirsi, da lì però il buon Mikel Arteta insegna che si calcia alto sotto la traversa, e lui lo fa, sbattendo però sul portiere avversario.
All. Ferri 6.5 Se per Rampinelli ciò che più conta è il risultato, con le sue conseguenze in classifica, che probabilmente non deve guardarla ora è il tecnico del Mariano. Il -9 dalla vetta è pesante e per vincere il campionato servirà una grossa mano proprio da Giussano, ma dalla partita con la capolista arrivano delle buone indicazioni. Certo, il primo tempo non è di sicuro il migliore dei suoi, con l'aggiunta della sfortuna di prendere gol in 10 contro 11 per un infortunio istantaneo, però la nota positiva da cui ripartire è un secondo tempo dove, per le occasioni create, un pareggio poteva starci. Una ripresa diversa, quella che era mancata nell'altro big match (a Lentate) e che deve rappresentare la speranza a cui appigliarsi per tentare una rimonta leggendaria.

La formazione di partenza dei comaschi

ARBITRO

Scorpiniti di Como 7 Qualche svista c'è, ma operando praticamente da soli ci può stare. L'operato del primo tempo, però, viene addirittura apprezzato in tribuna, cosa rarissima, mentre nella ripresa un paio di indecisioni restano, così come un contatto da rivedere sul gol della Vis Nova. Ciò che più conta, però, è che non si lascia scappare di mano un match potenzialmente delicato, con un paio di situazioni che si fermano a scaramucce.

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