Under 19
22 Febbraio 2024
VILLA VALLE UNDER 19 • Francesco Contini si porta a casa il pallone grazie ai 4 gol che valgono la vetta
Segnare 4 gol in una sola partita non è impresa facile, farlo in un derby è quasi impossibile, e infatti nella storia della Serie A a riuscirci sono stati solo José Altafini - in un Milan-Inter 5-3 del 1959/60 - e Vincenzo Montella, Roma-Lazio 5-1 del 2001/02. A questo club ristretto si è aggiunto sabato scorso anche Francesco Contini, attaccante classe 2005 del Villa Valle, che con i suoi gol ha ribaltato il Ponte San Pietro nel match d'alta classifica che ha confermato i giallorossi in vetta. Quattro reti una diversa dall'altra, in grado di esaltare le qualità di un numero 9 forte fisicamente, e bravissimo a leggere coi tempi giusti le giocate dei compagni. Approdato a settembre a Villa D'Almè dopo 5 anni alla Virtus Ciserano Bergamo, Contini ha patito l'avvio di stagione non brillante della squadra di Mangone - 4 sconfitte e 1 pareggio nelle prime 7 partite - e il doversi adattare agli schemi e alle richieste del tecnico, diventando invece decisivo in questo 2024, in cui ha segnato 6 delle sue 7 marcature.
In effetti la stagione per i giallorossi era iniziata male, con l'illusione di due vittorie nelle prime due giornate, e una rapida caduta con 4 sconfitte nelle successive 5, un ruolino negativo che ha portato Contini e compagni a guardarsi negli occhi: «Siamo partiti un po' col freno a mano non ottenendo i risultati che volevamo, poi ci siamo parlati durante gli allenamenti e abbiamo cominciato a lavorare più seriamente». Da quel momento una sola sconfitta - contro il Caldiero - e una serie interminabile di vittorie che hanno riportato fiducia nello spogliatoio: «Ora crediamo nella nostra forza e puntiamo a vincere il campionato». Un obiettivo chiaro che Contini ha già raggiunto in passato a Bergamo: «Due stagioni fa abbiamo vinto il campionato di Under 17 Élite arrivando a giocare anche la finale scudetto - persa 2-1 contro la Lodigiani -, in quella partita presi una traversa che si rivelò decisiva, mi piacerebbe potermi rifare, anche se sono concentrato sul vincere il campionato». Anche perché l'anno scorso l'avventura playoff si è infranta proprio contro il Villa Valle - vittoria dei giallorossi per 2-3 - sfida che si è rivelata decisiva per le scelte di carriera di Contini: «Dopo aver affrontato Mangone in campionato e playoff sono rimasto piacevolmente colpito da come giocava il Villa Valle e dal rapporto che il tecnico aveva con i suoi ragazzi, per cui quando si è presentata l'opportunità di andare a giocare per lui ho subito colto l'occasione al volo».
Come al volo Contini ha colto le occasioni che gli si sono presentate contro il Ponte San Pietro: «Il primo gol è merito di Mocchi, che mi ha visto partire coi tempi giusti e mi ha dato una palla perfetta alle spalle della difesa, a quel punto è stato facile segnare». Meno facile da fare invece il secondo, perché il cross di De Bernardi dalla sinistra costringe Contini ad andare sul pallone col mancino: «Sinceramente ho calciato convinto di non riuscire a segnare, però è andata bene». Così come è andata bene sul terzo gol, realizzato strappando il pallone dai piedi del portiere azzurro Villa: «Normalmente Mangone mi chiede di non andare troppo alto in pressione ma di stare tra i difensori, ma in questo caso ho visto che il portiere era in difficoltà con la giocata e sono andato ad attaccarlo». Da rapace anche l'ultimo gol, dove il numero 9 è stato il più rapido di tutti a fiondarsi sul cross da punizione di Beloli: «Sinceramente non mi aspettavo di segnare quattro reti, infatti non ho realizzato subito bene cosa avessi fatto. Però è stato bello perché a fine gara mi hanno regalato il pallone autografato da tutti i compagni. Dedico i gol a mio padre, è grazie a lui che ho iniziato a giocare a calcio, mi viene a vedere tutte le partite e mi supporta sempre».
Il ritratto di calciatore che emerge dai gol è però solo parziale, perché se Contini riesce bene a leggere spazi e tempi di inserimento, si trova a suo agio anche spalle alla porta: «La mia caratteristica principale è il colpo di testa, sono abbastanza forte fisicamente per cui mi piace anche aiutare i compagni ricevendo il pallone per poi smistarlo a chi arriva sulle fasce. Mi piace fare a sportellate coi difensori, diciamo che mi ispiro un po' a Mandžukić come tipologia di giocatore». I 4 gol lo proiettano poi a miglior marcatore della squadra e lo avvicinano al traguardo personale: «Il mio obiettivo è andare in doppia cifra e magari riuscire a fare 13/14 gol, ancora meglio se così facendo riuscissi a dare un contributo decisivo a raggiungere anche gli obiettivi di squadra».