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Prima Categoria

Ambivano alla Promozione diretta, ora i Playoff sono a rischio: due sconfitte costano care al tecnico

Sesto esonero del girone, questa volta è esonerato l'allenatore di una Big. Saltato il candidato, la società ha scelto una vecchia gloria come traghettatore

ORBASSANO, PRIMA CATEGORIA PIEMONTE, CLAUDIO RIZZO

Claudio Rizzo è stato esonerato, non sarà più l'allenatore dell'Orbassano

Il Girone trita-allenatori colpisce ancora. Fresca di inizio settimana, precisamente di ieri sera, è la notizia dell'esonero di Claudio Rizzo, tecnico dell'Orbassano impegnato nel Gruppo E di Prima Categoria. Fatale al condottiero ex Garino e Bacigalupo la sconfitta arrivata domenica in casa contro il Bricherasio, secondo risultato negativo consecutivo che ha visto i rossoblù allontanarsi drasticamente dal primo posto. Con l'obbligo di centrare i Playoff, la società ha deciso quindi di dare una sterzata a questo finale di stagione sperando di ritrovare le giuste motivazioni di un gruppo che qualitativamente può assolutamente dire la sua in questo campionato.

Claudio Rizzo era giunto in estate alla corte di un rivoluzionato Orbassano, agguerrito e pronto a conquistare i vertici della classifica per puntare alla Promozione immediatamente. Dopo una prima metà di stagione all'altezza delle aspettative, il rendimento medio della squadra ha visibilmente subito dei contraccolpi negativi dopo la pausa invernale. Dall'inizio del girone di ritorno sono arrivati solamente sette punti in sei partite, ritmo troppo compassato per tenere il passo sia del Rosta, che dell'ormai inarrivabile Pinerolese. A costare più cara però, come anticipato in apertura, è stata la sconfitta casalinga subita per mano del Bricherasio, vera bestia nera contro la quale i rossoblù avevano ceduto il passo in trasferta anche all'andata. Una situazione altalenante, frutto in parte di una serie infinita di infortuni, che ha spinto il direttivo a invertire la rotta con una decisione forte e in un certo senso inaspettata.

Quello di Claudio Rizzo è il sesto esonero documentato nel Girone E: dopo il turnover che aveva riguardato Ezio Razetto, Fabrizio Spiteri, Saverio Russo, Vincenzo Prago e Salvatore Lombardi, è toccato il cambio anche ad una delle nobili piazze del raggruppamento. E a proposito di Vincenzo Prago, era trapelata nelle ultime ore una possibile candidatura del tecnico ex Beiborg e Bruinese, ma a rigor di regolamento l'allenatore esonerato in data 12 dicembre non potrà ricominciare la propria attività all'interno del Girone E di Prima Categoria (Link per saperne di più). Si è pertanto dirottato su una scelta interna, con il Direttore Tecnico Riccardo Maino che riprenderà le redini della squadra allenata già nella passata stagione e guidata all'epoca d'oro della Serie D. Per lui si prospetta un impegno da traghettatore a tempo determinato, una posizione che il DT ha saputo ricoprire con ottimo esito già con la salvezza agevolmente acquisiti l'anno scorso.

LA VERSIONE DELL'ESONERATO

«Ad inizio anno la prerogativa non era di vincere, abbiamo cercato di costruire una squadra competitiva con giocatori di spicco che ho portato io. Dovevamo giocarcela per vedere poi come sarebbe evoluta man mano». Così esordisce l'ex tecnico Claudio Rizzo inagurando la propria versione dei fatti. Scottante l'esonero sopraggiunto ad inizio settimana per il condottiero che aveva mantenuto la formazione al terzo posto della classifica nonostante le diverse difficoltà.

«Ho allenato una rosa di 15 giocatori per almeno sei mesi e nonostante questo la società non ha avuto comprensione del momento, esigendo sempre troppo. Sono rimasto male per come è finita, non si è tenuto conto di tutto quello che è accaduto durante l’anno».

Epicentro del discorso di Rizzo riguarda chiaramente le numerose defezioni che la squadra ha dovuto fronteggiare nell'arco della stagione, tanto da arrivare all'ultima partita prima dell'esonero con solo 14 effettivi a disposizione. Un risultato frutto di una serie di addii avvenuti nel periodo invernale (Castelmaro andato al Carrara su tutti) che purtroppo non sono stati colmati e che hanno portato il tecnico ad avere diverse difficoltà ad imbastire il giusto assetto tattico. «Non sono arrabbiato, anzi ringrazio la società per aver creduto in me ad inizio progetto; dispiace per la mancata fiducia», la chiusura di Claudio Rizzo.

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