Cerca

Under 18

Un muro in difesa e un bomber in attacco: è lui il terzino più forte del campionato

Gioca nelle retrovie, ma ha già segnato ben 9 gol: «Li dedico a mio padre, che c'è sempre»

Ciarrapica, Cinisello

UNDER 18 CINISELLO • Matteo Ciarrapica, terzino della prima in classifica

È solo un classe 2006, ma Matteo Ciarrapica è uno dei giocatori più forti e completi di tutta l'Under 18. Lo è anche la sua squadra, il Cinisello, che non ha mai perso una partita e conta nella sua rosa bomber come Brienza e Atzeni, a quota 21 e 20 gol. Ma, come ogni grande squadra che si rispetti, non sono solo gli attaccanti a primeggiare: lui è un terzino e vanta ben 9 reti in 17 presenze. Non ne sbaglia una: collabora con la squadra, è un vero e proprio muro e contribuisce a mantenere il record dei rossoblù di 7 reti inviolate. Ma Matteo è più di un semplice difensore, i suoi gol lasciano tutti a bocca aperta e la tripletta contro il Città di Brugherio ha confermato la sua posizione: è uno dei giocatori più temibili della categoria.

Matteo Ciarrapica con la maglia dell'Aldini, suo club storico.

LA STORIA DI CIARRA

Fin da piccolo Matteo è cresciuto giocando a calcio, iniziando con gli esordienti in Aldini. Un percorso lungo e lineare in questa società che si è concluso l'anno scorso con l'Under 17 Élite. Da questa stagione, invece, ha iniziato la sua avventura con l'Under 18 del Cinisello in cui conta 17 presenze in 17 partite e 2 convocazioni anche in Under 19. «Mi trovo molto bene qui, ho subito legato con tutti ed è una squadra molto forte con cui stiamo dominando il campionato. Il mister mi sta dando molta fiducia e anche i compagni. Io mi diverto a giocare» afferma il terzino. In realtà Matteo non ha sempre avuto questo ruolo: «Quando ero piccolo e giocavo a 5 ero un difensore centrale ma poi le mie qualità di corsa mi hanno spostato in attacco e in fascia fino a due anni fa, quando ho cambiato ruolo e sono diventato un terzino. Mi piace molto esserlo». 

Porta palla, si sovrappone, crossa e tira: è questa la ricetta che descrive al meglio il numero 3 del Cinisello. Quando si parla di modelli a cui si ispira Ciarra afferma: «Ci sono due giocatori che mi piacciono molto perché hanno la mia stessa determinazione: Federico Chiesa e Theo Hernández, che come me corrono tanto e mettono la giusta cattiveria in campo». La stessa cattiveria che, oggi, lo porta a far parte della squadra più forte del campionato - con 93 reti fatte e solamente 14 subite - a +11 dalla seconda in classifica.

Il magico trio del Cinisello: Gabriele Atzeni, Matteo Ciarrapica e Gianluca Brienza

PRESENTE E FUTURO

Il cambio di ruolo non ha cambiato la sua fame di gol che risulta evidente nel corso del campionato e stupisce tutti il 16 dicembre quando in 22 minuti mette ko il Città di Brugherio con tre reti magistrali: «Non me l'aspettavo, è stata la mia partita migliore. Quel giorno mi sentivo particolarmente ispirato, volevo lasciare la mia firma di marcatore. Mi sono divertito molto, ho fatto tanti tiri trovando tre volte la rete. Il più bello è stato quando stavo correndo sulla fascia con la palla e accentrandomi ho tirato a giro e fatto gol». Apre le partite con le sue reti - basti pensare a quelle contro la Rondò Dinamo e la Vigor Milano - e le chiude con le sue doti difensive che non lasciano agli avversari nemmeno un centimetro di spazio. Il suo allenatore, Leonardo Schingaro, parlando di Matteo afferma: «È bravo con entrambi i piedi, duttile tatticamente poiché riesce ad esprimersi al meglio anche in ruoli non abituali, fisicamente è sempre uno dei migliori nei test settimanali. Per me è un elemento di assoluto valore sia calcisticamente che umanamente». 

Se il presente splende per il terzino, per il futuro Ciarra ha le idee chiare: «Vorrei raggiungere l'Eccellenza e poi sperare in qualcosa di più, mi impegnerò al massimo per raggiungere i miei obiettivi». Nel frattempo, a seguirlo in ogni sua partita c'è il padre a cui Matteo si riferisce con stima e ammirazione: «Dedico a lui i miei gol perché mi supporta sempre, mi accompagna anche nei posti più lontani, non manca mai. Mia madre non viene molto ma anche se rimane a casa sento il suo supporto: ogni volta che faccio gol e vinco mi abbraccia e fa i complimenti. I miei genitori sono molto felici della mia esperienza calcistica». Al cammino di Matteo, quindi, sembra mancare soltanto una cosa che appare sempre più vicina a lui e ai suoi compagni: la vittoria del campionato.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter