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07 Marzo 2024
LUPETTI BIANCHI TRINO - Luigi Falcone sarà il presidente del nuovo sodalizio in campo dalla stagione 2024-2025
Il via alle danze alla solita tradizione di fusioni che verso ogni fine di stagione calcistica vengono annunciate lo danno LG Trino e Lupetti Bianchi. Nel vercellese nasce infatti la LB Trino, sodalizio che avrà tre strutture di riferimento. Ovviamente il campo sportivo «Roberto Picco» di Trino, il campo dell'oratorio di Stroppiana ed il campo dell'oratorio San Giuseppe di Vercelli, già noto come campo della Veloces. Si uniscono dunque una solida tradizione sportiva, quella trinese, con la prima squadra in Promozione e per anni anche in Eccellenza, ed un club nato recentemente e dedito al settore giovanile. Tecnicamente non sarà una fusione ma un accorpamento sotto la matricola già esistente del LG Trino, però l'integrazione tra dirigenze è comunque già solida.
LUPETTI BIANCHI TRINO - Antonio Ferrarotti (vice presidente), Giuseppe Buffa (presidente onorario), Luigi Falcone (presidente), Giorgio Pancallo (vice presidente), Carlo Olmo (presidente onorario)
I contorni sono stati svelati giovedì 7 e il nuovo presidente del sodalizio che debutterà nella stagione 2024-2025 sarà Luigi Falcone, già presidente dei Lupetti Bianchi. Vice presidenti saranno Antonio Ferrarotti (parte LG Trino) e Giorgio Pancallo (parte Lupetti Bianchi). Come presidenti onorari ecco Giuseppe Buffa (LG Trino) e Carlo Olmo (Lupetti Bianchi). «Vogliamo crescere e non certo ridimensionare le cose - le prime parole del futuro presidente Falcone - siamo sicuri che metteremo in piedi una buona società e buone squadre. Il LG Trino è una realtà solida e ringrazio tutto il direttivo dei Lupetti che mi ha supportato sin dal giugno 2023 in tutti i progetti messi in campo. Siamo qua ad unirci e vogliamo diventare una delle migliori realtà calcistiche della provincia di Vercelli».
Ad Antonio Ferrarotti è spettato poi fare una cronistoria della realtà trinese: «Anche noi siamo nati da una fusione dopo la sparizione del vecchio AC Trino, unendoci ai paesi di Fontanetto e Livorno Ferraris. Ad un certo punto però ci siamo trovati da soli e si è deciso di ripartire proprio da Trino anche per riportare in vita un centro sportivo che, pur nuovo, era quasi in stato di abbandono. Purtroppo abbiamo subito perdite dolorose nel corso degli anni, come quelle di Gianmario Demaria e Gianni Terzolo, e ad andare avanti così c'era il rischio di doversi ridimensionare prima o poi. Siamo contenti ora che si sia arrivati a questo e dopo primi contatti già con il direttore generale dei Lupetti Gigi Cazzulino e con Pancallo che è stato anche con noi come dirigente, è stata una buona cosa che ci siano parlate successivamente altre persone per dare il via all'iniziativa. Sono sicuro che si farà bene».
Matteo Gardelli ha poi descritto la realtà dei Lupetti Bianchi, che ha avuto più impulso dalla scorsa estate, dopo essere sorta comunque già negli anni precedenti a Stroppiana grazie anche all'operato di Michele Pancallo, allenatore poi scomparso nell'ottobre 2022: «Il nostro primo progetto di ampliamento risale alla scorso giugno, quando ci si è trovati per provare a fare qualcosa di nuovo. Abbiamo puntato subito su due cose: sul poter fare calcio in maniera gratuita per i disabili e sul voler abbassare le rette per non far gravare troppo i costi sulle famiglie dei tesserati. Qualcuno ci aveva dato dei matti ma dopo un po' di tempo alcune realtà hanno iniziato a supportarci come sponsor e in più si è unita la Fondazione Martoglio di Torino. L'avere tanti iscritti ci ha portato a guardarci intorno e tramite Cazzulino si è arrivati al contatto con il LG Trino e con Ferrarotti e Marco Aceto per unire le forze. Avremo circa 250 tesserati e la possibilità di ampliare molte cose potendo disporre del centro sportivo di Trino».
Presidente onorario sarà appunto Carlo Olmo, già nel ruolo con i Lupetti Bianchi. Filantropo vercellese ed ex avvocato, impegnatosi molto durante la pandemia da Covid-19 nel rifornire di dispositivi di protezione il territorio, tanto da venire nominato Cavaliere della Repubblica dal Capo di Stato Sergio Mattarella, ha spiegato così il suo avvicinamento al mondo del pallone: «Di calcio sono ignorante, ma circa 9 mesi fa una madre di un ragazzino con un tumore al cervello mi raccontò che suo figlio aveva un sogno, quello di poter giocare a calcio e scendere in campo con la maglia numero 10. Ho deciso che questo doveva accadere e da lì si sono messe insieme un po' di situazione e si è trovata l'energia giusta. Non posso che essere desideroso ora di vedere i frutti di questa fusione, di supportare la società, di aiutare bambini e ragazzi, sperando di poter fare al bambino la maglia numero 10 che desidera tanto».