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Eccellenza

È un difensore, ma segna una punizione leggendaria: il capitano è l'uomo della provvidenza

Tre reti in sette partite, tutte decisive per aiutare la squadra a vincere e sognare la salvezza

Sibio Calolziocorte

ECCELLENZA CALOLZIOCORTE • Daniele Sibio, tre gol decisivi nel 2024 da difensore centrale

«Gol! Gol! Ragazzi, questo è un gol, questo è un gol». E che gol, verrebbe da aggiungere. D'altronde è inevitabile quando la palla parte da una punizione poco fuori la lunetta dell'area di rigore, leggermente spostata verso destra, e finisce letteralmente all'incrocio opposto, toccando la traversa e poi il sostegno a terra, senza quasi far muovere la rete. Lo è soprattutto se il piede da cui parte la sfera non è quello del classico numero 10, ma il mancino di un difensore centrale. Non uno qualunque, però, perché Daniele Sibio sta vivendo un 2024 da favola.

L'UOMO DELLA PROVVIDENZA

Secondo la Treccani: «Persona generosa, caritatevole, che aiuta e soccorre», o ancora, limitandosi alla sola provvidenza, «avvenimento fortunato e imprevisto o fortemente desiderato che inaspettatamente risolve situazioni difficili, problematiche, pericolose». Ecco, nell'elenco degli esempi da inserire sul vocabolario andrebbe il classe 1992, che a Calolziocorte è diventato ormai quella persona che aiuta a risolvere le situazioni più difficili. Dall'inizio del girone di ritorno, infatti, il capitano dei lecchesi ha già segnato 3 gol in 7 partite, non male per uno che di mestiere dovrebbe solo evitarli. A renderli importanti, però, è il peso, perché ciascuna rete di Sibio è valsa tre punti alla formazione amaranto, aiutandola a lasciare l'ultimo posto in classifica e ad avvicinarsi a un solo passo dalla salvezza. A renderli speciali, invece, sono tempistiche e modalità, quelle che gli hanno permesso di decidere tre sfide delicatissime:

  • Capitolo I, come abbattere la capolista. È il minuto 78, la squadra di Daniele Perego ultima in classifica è in vantaggio 2-0 sul Mapello primo e con alle spalle 17 risultati utili di fila. Il più classico dei testacoda sembra dunque prendere forma, ma tempo nove giri di lancette e la magia sembra svanire: è 2-2. «Sembra», non a caso, perché Calolzio è uno di quei luoghi mistici, dove tutto può succedere, anche che al quinto minuto di recupero, su una punizione dal cerchio di centrocampo, Del Re scatti alle spalle dell'avversario e con una grandissima giocata metta in mezzo un pallone rasoterra, da spingere solamente in rete. Un compito che in teoria spetterebbe a un compagno di reparto, o al massimo a un centrocampista, e invece no, sul posto c'è proprio Sibio, che dopo aver letto e seguito l'inserimento del compagno si fa trovare da solo in area per il gol del definitivo 3-2;
  • Capitolo II, come decidere un derby. Questa volta la lancetta del tempo va spostata innanzitutto all'89', quando gli amaranto, reduci da due pareggi di fila dopo l'incredibile vittoria sulla capolista, si ritrovano sull'1-1 nel derby mozzafiato con la Brianza Olginatese. Mozzafiato soprattutto per la classifica, che vede gli amaranto nel limbo tra retrocessione diretta e playout, ma con i bianconeri che a +5 non se la passano meglio. Un pareggio servirebbe dunque poco o nulla a entrambi, sicuramente di più ai bianconeri, però a Calolzio c'è sempre quell'aria lì, quella dei minuti finali, quelli in cui Sibio su un calcio d'angolo di Galluccio incorna alla perfezione il pallone e fa 2-1;
  • Capitolo III, come calciare una punizione. Qui il timer non va impostato sugli ultimi sgoccioli del match, anche se un collegamento c'è. È il 93', infatti, quando il Lemine Almenno punisce gli uomini di Perego nello scontro diretto in zona playout, ma il Calolzio può assorbire il colpo con serenità perché si trova sopra di due reti, la seconda delle quali questa magia qui.

LA TERRA DEI SOGNI

La quarta vittoria interna nelle ultime cinque giornate porta dunque ancora la firma di Sibio, per la terza volta. Un contributo degno di un attaccante, con tre reti che poco hanno a che fare con fortuna e imprevisti. La provvidenza a Calolzio coincide infatti con quel forte desiderio che inaspettatamente risolve situazioni difficili, come la classifica degli amaranto, che grazie ai tre punti di mercoledì li vede superare la Brianza Olginatese e portarsi al quartultimo posto, ad appena una lunghezza dalla salvezza.

Un distacco assottigliato dopo una dozzina di giornate vissute toccando anche il punto più basso della classifica, lasciato dopo aver ritrovato il feeling con la propria casa, quella dove i lecchesi sono rimasti imbattuti per 4 anni e quella che sembrava aver perso la sua magia nel girone d'andata. «Sembrava», però, perché gli amaranto sono riusciti a riallacciare un filotto di 7 partite senza mai perdere

Tuttavia, occhio, perché se tra le mura amiche il Calolzio è tornato il solito osso duro, lontano da casa sono arrivate due sconfitte consecutive per 5-0. La testimonianza più cruda che per scrivere il proprio lieto fine bisognerà continuare a sputare inchiostro.

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