Cerca

Under 19

È un campionato maledetto: prendono tre legni in un tempo e la festa è ancora rimandata

Due pali e una traversa, ma nel finale serve un miracolo del portiere per evitare la sconfitta

Romano Severino

UNDER 19 VIS NOVA • Christian Romano, salva nel finale i brianzoli, e Cristian Severino, migliore in campo per distacco

Poteva essere una giornata storica, e invece l'appuntamento con un titolo che non è mai arrivato in 124 anni è rinviato per la seconda volta. Dopo il pareggio di settimana scorsa con il Castello Cantù, la Vis Nova non va oltre lo 0-0 con il Meda, complici anche tre legni colpiti in un solo tempo, il primo. Nella ripresa, invece, la Lucertola parte forte, ma le manca il guizzo vincente e, anzi, nel finale serve un super Romano per evitare la beffa contro un Meda convincente.

CARICA MEDA, PALI VIS NOVA

Una scottante sconfitta in casa contro una Sesto 2012 a rischio retrocessione, un sogno cullato per un'intera stagione, ma che, come la tartaruga di Zenone, continua a essere sempre un passettino più in là rispetto all'Achille neroverde. Meda e Vis Nova si sfidano in quella che potrebbe essere l'ultima fatica della Lucertola di Rampinelli, alla quale basta un pari per festeggiare la vittoria di un campionato condotto dalla sesta giornata. A Giussano, però, arriva un Cinghiale ferito e pronto alla carica, che spaventa la capolista per due volte in appena cinque minuti. Prima Marcassola in area non aggancia l'inserimento di Guarnaccia (1'), poi sempre il numero 11 in tuffo di testa spedisce alto dal limite dell'area piccola sul cross da destra di Molteni (5'). Segnali di un Meda presentatosi con l'intenzione di rovinare la festa della regina, sfidata con il classico 3-5-2 targato Tallarita: Sala in porta, Vianello, Petito e Pastore nelle retrovie, Molteni e Marcassola sugli esterni, Grassi in mezzo al campo, Guarnaccia e Cappellini ai suoi fianchi e il duo Sedini-Ravasi davanti. Una formazione che amministra il gioco e prova a sfruttare la sua fisicità sulle palle alte, ma all'11' la sponda di Grassi per la girata ravvicinata di Pastore viene miracolosamente parata da Romano. È un intervento che dà una scossa quantomeno psicologica alla Vis Nova, che non riesce ad attivare il cuore del suo 4-3-3, difeso dal quartetto De Rosa-Rizzi-Barbaro-Pizzera, gestito in mezzo da Piacenti e Ambrosio, con Pozzoli sulla trequarti, Severino e Fusco sulle fasce e Cesana là davanti. Proprio il numero 9 suona il primo squillo dei ragazzi di Rampinelli al 15', quando Fusco lo innesca con un bel filtrante spedito però sull'esterno della rete. Sono i primi assaggi di una Vis Nova che prova a scuotersi dal torpore di inizio match, creando così poco dopo l'occasione principe del primo tempo: Piacenti imbuca di prima alla perfezione per Severino, che entra in area e ha tutto il tempo aprire il mancino o chiuderlo vista la mancata pressione di Vianello, ma il tiro sul primo palo sbatte sul legno e viene rispedito al mittente (18'). È solo il primo dei tre montanti colpiti dai padroni di casa, che, a parte una punizione di Cappellini spazzata da Rizzi (21'), chiudono il primo tempo in attacco. Al 26', infatti, proprio Rizzi, in posizione dubbia dopo l'iniziativa del solito Severino, mette un pallone a rimorchio spedito da Cesana sulla traversa, poi al 46' il puntero neroverde da destra mette un cross sul lato opposto per Fusco, che stoppa e bacia il primo palo difeso da Sala, bravissimo pochi secondi prima di piede a deviare il mancino ravvicinato di Severino.

MIRACOLO ROMANO, FESTA RINVIATA

È proprio dalla spinta offensiva di fine primo tempo che inizia il secondo targato Vis Nova, più efficace dopo il passaggio al 4-2-3-1. Tempo quattro minuti, infatti, e i ragazzi di Rampinelli si presentano per due volte dalle parti di Sala, che chiude il primo palo sulla serpentina di Severino e poi segue con lo sguardo la girata di Piacenti su corner di Pozzoli, che finisce di poco alta sopra la traversa. La chance più grossa capita però al 10', quando Severino spalle alla porta cerca un campanile all'indietro che arriva nel cuore dell'area di rigore, dove Piacenti è bravo a prendere posizione su Vianello, ma conclude praticamente di ginocchio a lato. Una spinta che cala dopo il tentativo da fuori di Severino (17') e che lascia spazio a un Meda rinvigorito dall'ingresso di Gebbia, che al 27' di tacco innesca Molteni, il cui cross sputato fuori dalla difesa di casa viene spedito alle stelle da Grassi. In una fase più equilibrata della sfida la chiave per svoltarla diventano dunque i cambi, anche se la serratura è quella sbagliata per entrambe. Prima Franceschetti non controlla bene un lancio gestito male dalla difesa ospite (33'), mentre sul ribaltamento di fronte Sedini dialoga bene con Bianco, ma di mancino non inquadra lo specchio (34'). Nel frattempo la sabbia nella clessidra scorre, e la festa della Vis Nova è sempre più vicina al rinvio. Chi la tiene viva è Romano, che al 43' si distende alla sua sinistra e fa una paratona sul tiro improvviso di Guarnaccia, però davanti manca il guizzo vincente - il tiro di Lettiero su rinvio di Romano finisce alto al 49' - e il big match termina 0-0.

IL TABELLINO

VIS NOVA-MEDA 0-0
VIS NOVA (4-3-3): Romano 7.5, De Rosa 6 (23' st Montagliani 6), Pizzera 6.5, Ambrosio 6.5, Rizzi 7, Barbaro 7, Severino 7.5 (27' st Franceschetti 6), Piacenti 7, Cesana 6.5 (16' st Viganò 6), Pozzoli 6 (21' st Crifò 6), Fusco 6.5 (39' st Lettiero sv). A disp. Risolo, Mastrolembo , Zatti, Bernocchi. All. Rampinelli 6.5. Dir. Pagin.
MEDA (3-5-2): Sala F. 7, Molteni G. 7, Petito 6, Grassi 6.5 (38' st Arreghini sv), Pastore D. 7, Vianello 6, Sedini 6, Cappellini 6.5, Ravasi 6 (24' st Gebbia 6.5), Guarnaccia 6.5, Marcassola 6 (13' st Bianco 6.5). A disp. Colombo, Foligno, Elezi, Bottan, Dotti, Brivio. All. Tallarita 6.5. Dir. Cavallini.
ARBITRO: Corbetta di Monza 7.5.
AMMONITI: Cappellini (M), Sedini (M), Grassi (M), Ambrosio (V).

LE PAGELLE

VIS NOVA

Romano 7.5 La sua partita si racchiude in due soli interventi, ma dal peso specifico di due gol fondamentali da evitare. Il primo nell'avvio complicato dei neroverdi, quando con un riflesso da due passi evita di andare subito in svantaggio, il secondo al polo opposto del match, in un finale dove sbuca come una talpa dal buco sulla conclusione di Guarnaccia ed evita la sconfitta con una grandissima parata.
De Rosa 6 I primi due lampi di Marcassola lo accecano, poi però piazza un paio di chiusure che tranquillizzano la linea neroverde. 
23' st Montagliani 6 Entra in una fase concitata del match, però con la giusta concentrazione porta a casa la pagnotta.
Pizzera 6.5 Deve duellare con avversari che sembrano giganti, ma come un combattente del Corpo di Ricerca di Attack on Titan ne esce spesso vincitore.
Ambrosio 6.5 Il centrocampo fa in generale fatica prima del cambio di modulo, poi emergono le qualità dei singoli, come la sua calma nel giocare il pallone e qualche tocco di fino.
Rizzi 7 Chiamato a sostituire una colonna portante del calibro di Bernocchi, riesce nel difficilissimo compito. Non è costretto a fare interventi spropositati, però mette una pezza quando serve e non commette grosse sbavature.
Barbaro 7 È il giocatore più impiegato da Rampinelli in tutto il campionato, e un motivo sotto sotto c'è, come cantava Fabri Fibra. Quale? Semplice: è una sicurezza. Contrasto, scivolata, anticipo, uscita palla al piede, fa un po' di tutto e lo fa bene.
Severino 7.5 Nelle iniziative più pericolose della Vis Nova c'è sempre il suo zampino, che sia una conclusione, un dribbling o un assist. È in assoluto la scheggia che crea più grattacapi alla difesa del Meda, sia quando si inserisce nello spazio senza palla sia quando la porta con sé tenendola incollata al piede. Una partita giocata una spanna sopra gli altri, con l'unico neo che si trova sulla pelle un po' di tutti: manca il gol, e quel palo grida ancora vendetta.
27' st Franceschetti 6 Il suo ingresso permette di alzare leggermente il livello di pericolosità a sinistra, dove cerca qualche dribbling e premia a fasi alterne le sovrapposizioni di Pizzera. Peccato per quel primo controllo a tu per tu con il portiere avversario. 
Piacenti 7 Fascia al braccio, contrasti con chiunque e qualche palla illuminante, come quella con cui spedisce Severino in porta. A centrocampo è di gran lunga il riferimento principale dei neroverdi, mentre sotto porta paga il dazio che accumuna chiunque sia sceso sul campo di Giussano, ovvero non insacca il pallone nonostante una ghiotta occasione nella ripresa.
Cesana 6.5 La sua non è affatto una partita semplice. È il più fisicato dei padroni di casa, ma lottare con i colossi del Meda è difficile per tutti. Nonostante ciò, nel corso del primo tempo riesce a rendersi protagonista in due delle tre occasioni più importanti dei brianzoli, prima colpendo la traversa e poi con un cross al bacio per Fusco, destinato anche quello sul legno.
16' st Viganò 6 Entra per dare nuove energie a una squadra che inizia ad avvertire il calo fisico e ci riesce solo parzialmente. Collega un paio di giocate, però sotto porta non ha mai modo di incidere.
Pozzoli 6 Come Ambrosio e Piacenti fatica nel 4-3-3 iniziale di Rampinelli, poi viene lasciato un po' più sulla trequarti, dove si spende tanto per i compagni, ma non riesce a trovare la solita giocata di classe.
21' st Crifò 6 Mette al servizio della squadra tutta la sua rapidità, anche se entra nel momento in cui gli equilibri del match si riassestano e diventa difficile sovvertirli.
Fusco 6.5 Contribuisce a fare del primo tempo la frazione migliore dei neroverdi. Nonostante il gioco sia più concentrato dal lato opposto, infatti, quando gli arriva palla fa spesso la cosa giusta, come l'imbucata d'esterno per Cesana e il palo colpito poco prima di rientrare negli spogliatoi. (39' st Lettiero sv).
All. Rampinelli 6.5 Fosse stato un incontro di pugilato avrebbe probabilmente vinto ai punti, ma il calcio è un altro sport, quello dove se colpisci tre pali, il portiere avversario fa una paratona di piede e sbagli un altro paio di occasioni torni a casa con un pugno di mosche. Nessuna catastrofe però, sia chiaro, i neroverdi escono dal mare burrascoso di inizio gara con personalità e il solito gioco, creando molto ma imbattendosi nella classica «giornata no», quella dei legni, del miracolo di piede e di qualche imprecisione negli ultimi metri. Quella che solitamente finisce con la beffa, però ci pensa Romano a strappare un punto poco stretto.

La formazione titolare della Vis Nova

MEDA

Sala F. 7 Se si prende qualche rischio in fase di impostazione con un paio di errore negli appoggi, con gli stessi piedi, o meglio, con lo stesso piede destro, compie una parata fondamentale e per nulla semplice su Severino. Per il resto sono più i legni a fare il lavoro al posto suo, ma è anche bravo a proteggere il suo palo.
Molteni G. 7 A destra parte fortissimo nei primi minuti, poi, come tutta la squadra, cala leggermente l'intensità offensiva, ma su quella fascia di giocate sbagliate se ne trovano poche. 
Petito 6 Soffre un Severino in stato di grazia, a tal punto che Tallarita nella ripresa gli cambia la fascia. A destra recupera 
Grassi 6.5 Spende bene il cartellino giallo, dimostrando una buona lettura del gioco in un centrocampo dominante nelle prime battute del match. Riesce infatti a trovare spesso l'appoggio, poi però il reparto nella sua totalità arretra un po' e cede il posto sul palcoscenico. (38' st Arreghini sv).
Pastore D. 7 In un trio difensivo che deve fare i conti con una Vis Nova per lunghi tratti pericolosa, il numero 5 si mette in evidenza per una buona gestione del pallone in fase di impostazione e per quel tentativo a inizio gara che solo un grandissimo Romano sputa fuori dalla porta. Difensivamente la traversa lo salva sul tiro di Cesana, però contiene un po' di più Severino, anche se affrontare l'esterno avversario non è mai semplice.
Vianello 6 È il fulcro della retroguardia ospite e come tale guida i compagni nei movimenti, ma pecca in un paio di episodi, come quando concede il mancino a Severino in piena area di rigore, oppure quando Piacenti gli si piazza davanti sul campanile sempre del numero 7. Sbavature di una partita giocata comunque su un buon livello.
Sedini 6
 Dopo un buon primo tempo, a conti fatti ha una delle due occasioni più importanti della ripresa, nata dall'ottimo scambio con Bianco, ma spentasi sul suo mancino mal registrato. 
Cappellini 6.5 A centrocampo il possesso dei Cinghiali passa sempre dai suoi piedi. A volte lo gestisce bene, altre, invece, perde qualche tempo di gioco di troppo. Ha dalla sua, però, una serie di contrasti vinti che gli permette di rimediare anche quando rallenta il ritmo.
Ravasi 6 Là davanti il numero di palle gol che gli capitano è come una funzione infinitesima, ovvero tende a zero, nonostante la sua partecipazione attiva alla manovra ospite. 
24' st Gebbia 6.5 Anche con 20 minuti a disposizione e non al top della forma fa intravedere le sue qualità, specie con quel tacco per Molteni con cui il Meda si sblocca dopo l'arrembaggio della Vis Nova a inizio secondo tempo.
Guarnaccia 6.5 Nel centrocampo biancorosso che detta i ritmi per il primo quarto d'ora di partita lui è l'elemento che cerca la sgasata centrale, cosa che in un paio di occasioni gli riesce e con cui crea trambusto. Come i compagni di reparto passa un po' in sordina quando l'avversario inizia la sua ricerca al gol del vantaggio, poi però sbuca nel finale e per pochissimo non trova lui la rete della vittoria.
Marcassola 6 La partenza lampo degli ospiti è merito dei suoi inserimenti quasi letali. Quasi perché gli manca il killer instinct a freddo, poi purtroppo non riesce a offrire la stessa quantità di pericolosità offensiva.
13' st Bianco 6.5 A differenza di Gebbia ha qualche minuto in più per acclimatarsi, però il risultato è lo stesso, ovvero quello di un buon ingresso. Prima del tentativo finale di Guarnaccia, infatti, se il Meda spaventa i giussanesi è merito del suo assist per Ravasi, purtroppo non sfruttato a dovere.
All. Tallarita 6.5 È vero, i sopracitati punti probabilmente premierebbero la Vis Nova, ma è anche vero che dopo una decina di minuti il risultato potrebbe essere almeno di 1-0 per i suoi ragazzi. La partenza è ottima, poi bisogna tener conto dell'avversario, che è primo in classifica non a caso. Il Meda concede dunque qualcosa alla capolista, la dea bendata piazza i pali al posto giusto, ma dal canto loro i Cinghiali chiudono la partita costringendo Romano al miracolo nel finale, il secondo dopo un altro tentativo nel primo tempo, a testimonianza dell'ottima prestazione.

La formazione titolare del Meda

ARBITRO

Corbetta di Monza 7.5 Sì, un paio di decisioni opinabili ci sono sempre, ma sono veramente poche. Dirige con personalità, imbecca un paio di chiamate non semplici e non casca nelle classiche trappole di una partita comunque tranquilla. Molto bene anche nella gestione dei cartellini, la sua è una direzione che spicca sicuramente rispetto al livello medio del campionato.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter