Cerca

Serie D

Continua la caccia ai playoff: la doppietta dell'ex Genoa fa avvicinare sempre più il quinto posto

Due gol nel primo tempo del loro esterno offensivo che poi perde la testa e lascia i suoi in dieci uomini, inutile il forcing finale degli ospiti

SERIE D ASTI DERTHONA GABRIELE GIACCHINO

SERIE D ASTI DERTHONA: Gabriele Giacchino regala i tre punti ai galletti grazie alla doppietta realizzata nel primo tempo

Lotta tra “galletti” e “leoni” al Censin Bosia. Si affrontano per la 33ª giornata del girone A di Serie D due formazioni - Asti e Derthona - a cui non aderiscono perfettamente i significati degli animali presenti nello stemma societario. A rivelarsi il vero leone di questo match, e dell’intera stagione giocata fino a questo momento, sono gli astigiani. Biancorossi da ormai diverse gare sempre a ridosso della zona playoff, e pronti a sfruttare eventuali passi falsi delle concorrenti per salire sul treno delle migliori cinque. Chi invece rappresenta l’animale più forte e vigoroso, si ritrova ancora in una situazione non del tutto tranquilla. I playout per non retrocedere in Eccellenza sono solamente ad un punto e le quattro squadre che si trovano attualmente in questa zona non sembrano voler mollare. Entrambe le compagini hanno quindi ambizioni a sufficienza per sperare di scartare l’uovo di Pasqua e trovarci tre punti importantissimi al suo interno.

LA PARTITA

UNO SCATENATO GIACCHINO FA VOLARE L'ASTI

Il ventilato pomeriggio astigiano di fine marzo si apre con la “standing-ovation” per il centrocampista biancorosso Andrea Toma che festeggia il centesimo gettone nella massima categoria dilettantistica. Aggiungendosi così al gruppo di senatori nelle file dei “galletti” a quota cento (e più) presenze.

Sono i “leoni” del Derthona, in classica tenuta nera, a dare il primo giro al pallone, ricordando con il lutto al braccio l’ex allenatore e dirigente Ambrogio Pelagalli (scomparso negli scorsi giorni), grandioso protagonista della loro storia.

Spinti dalla voglia di abbandonare le zone calde della classifica, sono proprio gli ospiti ad iniziare forte, trascinati dal loro capitano, numero 10 e giocatore d’esperienza Zdravko Manasiev. È proprio quest’ultimo deciso subito a timbrare il cartellino con il più classico dei gol dell’ex, ma fallisce un rigore in movimento sparando a lato. Sprazzi biancorossi sul terreno di casa, ma il Derthona sembra avere le forze necessarie per amministrare il gioco e portarlo sui propri binari.

Non sembra essere della stessa idea il solito e sempre più decisivo centravanti dell’Asti Diego “Ciccio” Valenti. Il numero 9 recupera un pallone che sembrava ormai perso ai danni di Francesco Todisco, che lo scopre forse con troppa leggerezza. Il pallone di Valenti é preciso a rimorchio per il taglio offensivo di Gabriele Giacchino, che con un gran destro sul primo palo firma quello che non sarà l’unico gol di giornata per lui: padroni di casa in vantaggio.

L’amnesia difensiva del Derthona non fa però perdere la testa agli undici in campo, che continuano ad attaccare come prima del gol subito con annessa doccia ghiacciata. Ruggiscono ma non mordono i “leoni”. Nasce qua l’idea di mister Stefano Turi di trasformare la squadra dal 4-2-3-1 al 4-3-3, scegliendo di giocare gli esterni offensivi a piede invertito per puntare al meglio la porta avversaria. Nonostante ció gli astigiani non si accontentano e, dopo le proteste per un rigore dubbio negato dal direttore di gara, ancora l’autore del primo gol raccoglie un pallone vagante in seguito ad un contrasto tra le linee di centrocampo e difesa avversarie, punta la porta e con una rasoiata in diagonale raddoppia le marcature.

Non tardano ad arrivare le proteste degli ospiti sul campo e sulle tribune, poiché la sfera poi depositata in porta dal numero 27 astigiano, é stata persa in seguito ad un duro contrasto che ha coinvolto la testa di uno dei giocatori del Derthona e, a loro giudizio, l’arbitro avrebbe dovuto interrompere il gioco per accertarsi delle condizioni del centrocampista in maglia nera.

Con i “leoni” immobilizzati dallo shock dei due gol subiti Andrea Toma regala l’ultima emozione dei primi 45 minuti, ma il suo cross carico di effetto si stampa sulla traversa. Prima frazione di gioco che dopo un giro di lancette di recupero vede i ragazzi di mister Turi, ancora a rischio playout, concludersi sul 2-0 nonostante buone trame di gioco, ma poca cattiveria e astuzia che hanno portato a due scivoloni cruciali.

AMARADIO FA SPERARE NELLA RIMONTA 

Grazie ai piccoli raccattapalle sollevati per aggiustare la rete malconcia che verrà difesa da Riccardo Sattanino, possono iniziare i secondi 45 minuti di gara. Il copione (come le formazioni) non cambia. Sempre Manasiev a fare gioco tra le linee, senza però creare pericoli concreti.I “leoni” fanno rumore, ma i “galletti” graffiano ancora, questa volta con Daniele Favale che apre il piattone ma spara alle stelle l’occasione per chiudere virtualmente la partita.

Al 63’ arriva l’episodio che può cambiare le sorti del match da ambo le parti. Sempre protagonista Gabriele Giacchino che, dopo essere diventato “delizia” per i suoi con una doppietta, li lascia in dieci diventando “croce”. Reazione eccessiva dell’esterno offensivo biancorosso dopo una trattenuta alle porte dell’area di rigore di Luca Amaradio (ammonito per il fallo) ai suoi danni e cartellino rosso diretto estratto dal direttore di gara Stefano Calzolari.

Forti dell’uomo in più i ragazzi di Tortona, con un assetto sempre più offensivo, si stabiliscono costantemente nella metà campo dei padroni di casa alla ricerca del gol che potrebbe riaprire tutto. Sesia che invece non mette mano alla panchina e, come rivelato nel post-partita, é soddisfatto di come la squadra si sia coperta nonostante l’ inferiorità numerica. Ciò porta però l’Asti a schiacciarsi eccessivamente e ad approfittarne è il miglior marcatore degli alessandrini Luca Amaradio che accende la sua partita, anche se in ritardo, pennellando un sinistro a giro su cui Silvio Brustolin non può arrivare.

Rischiando di venir ripresi, i galletti decidono di coprirsi con un ingabbiante 5-3-1 per gli ultimi minuti di gioco.

Grazie a forze fresche, tra cui l’attaccante ex Serie A estone Tristan Koskor, entrato per proteggere il pallone con la sua fisicità e far scorrere secondi preziosi, gli astuti e maliziosi biancorossi mettono in ghiaccio la partita. Nulla può il Derthona che, dopo cinque minuti di recupero, vede svanire una partita che poteva essere addirittura ripresa dopo che il gol di Amaradio sembrava aver regalato ai suoi energie nascoste alla ricerca del pari.

“Galletti” che con la maliziosità giusta vincono una dura partita, in cui hanno dimostrato il perché della loro ambiziosa posizione di classifica. A decidere, nel bene e nel male la gara, è il classe 2003 Gabriele Giacchino, croce e delizia per i suoi. Sfortunati i “leoni”, che negli ultimi minuti sembravano avere le forze per agguantare il 2-2, ma che forse per poca cattiveria vedono sfumare punti preziosi per mantenere un distacco consistente dalla zona playout.

IL TABELLINO

ASTI-DERTHONA 2-1
RETI (2-0, 2-1): 19’, 42’ Giacchino (A), 37’ st Amaradio (D).
ASTI (4-3-3): Brustolin 6.5, Gjura 6.5, Toma 6.5 (41’ st Plado s.v), Valenti 7 (44’ st Koskor s.v.), Picone 6.5, Chianese 7, Giacchino 7.5, Della Giovanna 6.5, Azizi 6.5, Ghiardelli 6, Favale 6.5 (37’ st Darini 6). A disposizione: Dosio, Meloni, Darini, Padovan, Plado, Koskor, Filipi, Nobile, Mazzucco. All. Sesia 7
DERTHONA (4-2-3-1 ): Sattanino 5.5, La Cava 6 (32’ st Taverna 7), Procopio 6, Marchetti 6.5, Tambussi 6, Todisco 5, Amaradio 7, Toniato 6, Gueye 5.5 (40’ st Robotti 6), Manasiev 6.5, Gulli 6. A disposizione: Ciquera, Dall’Olio, Vultaggio, Nani, Tocila, Robotti, Barisone, Sacca, Taverna. All. Turi 5.5
ARBITRO: Stefano Calzolari di Albenga 5.5
AMMONITI: 36’ Marchetti, 45’ Picone, 3' st Gulli, 18’ st Amaradio.
ESPULSI: 18’ st Giacchino.

LE PAGELLE

ASTI

Brustolin 6.5 Sicuro nelle uscite sui calci piazzati di Manasiev e Marchetti. Si sporca i guanti con interventi pericolosi una sola volta su conclusione centrale del 10 ospite poi Amaradio si inventa una traiettoria sul quale non può arrivare.

Gjura 6.5 Nel primo tempo stravince la lotta contro il centravanti avversario Gueye. Nel secondo tempo invece partecipa con tutti i suoi al catenaccio difensivo dopo l’espulsione di Giacchino e fa buona guardia.

Toma 6.5 Festeggia la 100ª presenza in Serie D ma il pallone che poteva regalargli il gol si stampa sulla traversa. Ottimo come sempre nella protezione palla e nel non lasciare respirare gli avversari con il suo pressing (Plado s.v.)

Valenti 7 Con gol o assist é sempre lui l’uomo decisivo per i suoi. Viene spesso a prendersi il pallone tra le linee di centrocampo e difesa avversarie. Recupera un pallone che sembrava ormai perso e lo offre perfettamente a Giacchino. Sfiora anche il 3-0 su invito di Picone ma non riesce a toccare per centimetri (Koskor s.v.)

Picone 6.5 Nel primo tempo è chiamato agli straordinari difensivi per marcare a uomo Manasiev. Nel secondo tempo invece si occupa di coprire la posizione lasciata scoperta dall’espulso Giacchino. Sfiora anche l’assist per Valenti con un gran pallone.

Chianese 7 Sempre ordinato nel primo tempo, non cade mai nella trappola del Derthona che non dá punti di riferimento.

Giacchino 7.5 Croce e delizia per i suoi. Utile anche in fase difensiva grazie alla sua “garra”. Comanda il primo tempo con una doppietta che porta il risultato sul 2-0. Spreca tutto e condanna i suoi a quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica per un fallo di reazione sciocco.

Della Giovanna 6.5 Esperienza e posizionamento. Si completa perfettamente con il compagno di reparto Gjura più spavaldo e duro negli anticipi.

Azizi 6.5 Centrocampista dinamico e tecnico. Non dá mai punti di riferimento spaziando su tutto il fronte. Purtroppo non trova quasi mai la conclusione dalla distanza a cui ci ha abituati.

Ghiardelli 6 Un ottimo anticipo volante su Amaradio che si era coordinato bene per la volée nel primo tempo. È il più giovane dei suoi (classe 2005), ma sembra uno dei più esperti quando deve fronteggiare gli attacchi finali degli ospiti.

Favale 6.5 Nel primo tempo entra molto dentro il campo ricordando la posizione di mezzala in cui è stato schierato due giornate fa. Fa girare due volte il suo sinistro ma con stesso esito. Prima calcia alle stelle dopo un buon pallone recuperato, poi su punizione non inquadra il bersaglio grande per poco.

Darini 6 Entra per gli ultimi dieci minuti di gioco dopo il 2-1 avversario. Con la sua entrata mister Sesia si protegge mettendosi a cinque in difesa e portando a casa il risultato.

All. Sesia 7 Sceglie come al solito i suoi titolarissimi, salvo per i terzini intercambiabili. La sua squadra è cinica e approfitta delle indecisioni avversarie. Molto arrabbiato con Giacchino nel post-partita: «Siamo stati fortunati. La sua espulsione ci poteva costare caro».

DERTHONA

Sattanino 5.5 Un paio di rinvii sbagliati nel primo tempo che si spengono a lato. Indeciso nelle parabole alte e sporca come quella di Toma nel primo tempo che si stampa sulla traversa. Nulla può sui due gol degli astigiani.

La Cava 6 Nel primo tempo è molto in difficoltà sugli attacchi di Giacchino. Nel secondo tempo guadagna più spazio come tutta la sua squadra e alza il baricentro tentando anche la conclusione, anche se a lato di molto, dalla distanza.

Taverna 7 Il più giovane in campo tra titolari e panchina. Il classe 2007 entra posizionandosi prima come esterno di destra e in seguito occupando la posizione di centravanti. Sfiora l’eurogol del 2-2 allo scadere con un’acrobazia che fa la barba al palo.

Procopio 6 Nel primo tempo é lui che protesta più animatamente con arbitro e assistente nell’occasione del gol di Giacchino. Nel secondo tempo il suo nervosissimo rimane e lo si nota da scelte non azzeccate,

Marchetti 6.5 Tra i due centrocampisti scelti da Turi come titolari è quello con più compiti difensivi. È sempre pericoloso sui piazzati e dalla distanza. Lascia il campo dopo essere stato ammonito per proteste, saggiamente sostituito dal suo allenatore.

Tambussi 6 Difensore centrale dal destro educato con cui riesce spesso a servire i suoi attaccanti. Salva un contropiede sanguinoso che sarebbe potuto valere il 3-1.

Todisco 5 Perde un pallone cruciale cercando di proteggerlo, forse con poca convinzione, verso la rimessa dal fondo. L’errore gli costa caro perché vicino ha un killer come Valenti che gli ruba il pallone. Oltre a questo gioca una buona partita impedendo in più circostanze la penetrazione centrale dell’Asti, ma il match ormai é macchiato dall’errore decisivo.

Amaradio 7 È il miglior marcatore dei “leoni” nonostante la giovane età (classe 2005). A metà primo tempo viene postato sulla corsia di destra per sfruttare il suo accentramento con il sinistro verso la porta. Non brilla fino al momento del gol, in cui disegna una parabola imprendibile con il suo mancino.

Toniato 6 Ha il compito di congiungersi alla linea degli attaccanti in fase di possesso. Viene spesso cambiato di posizione per dare meno punti di riferimento possibile, allargandosi prima sulla destra e poi sulla sinistra.

Gueye 5.5 Poco supportato durante i suoi minuti in campo. Grazie alle sue leve lunghe riesce a raggiungere ogni pallone ma non li protegge in maniera adeguata e viene sempre sovrastato da Gjura.

Robotti 6 L’ex Milan entra e delizia subito il pubblico con un elegante sombrero. Si posiziona a ridosso degli attaccanti per cercare di servirli con sponde di testa grazie alla sua fisicità.

Manasiev 6.5 Il veterano, nonché ex Asti. All’occorrenza si alza andando a formare un 4-4-2. Molto utile anche in fase di non possesso grazie alla sua fisicità ed esperienza. Dall’alto dei suoi 40 anni sembra divertirsi ancora come un ragazzo, si inserisce spesso e c’è aria su tutto il fronte per prendere palla. Troppo egoista in alcune occasioni.

Gulli 6 Inizia la partita da esterno di destra per poi chiuderla da centrocampista centrale per dare qualità e dinamicità ad un centrocampo con poche idee.

All.Turi 5.5 Mette molto mano alla sua formazione nel primo tempo cercando di non dare punti di riferimento ad un Asti che però non ci casca. Nonostante buone trame di gioco i suoi peccano di cattiveria agonistica e malizia. Chiude la partita mettendo in campo la formazione più offensiva possibile. Ma il tempo per cercare il pareggio è troppo poco.

Arbitro
Calzolari di Albenga 5.5
Corretta la scelta di non fischiare fallo sulla pressione di Valenti in occasione del primo gol. Molte situazioni dubbie di contrasti in zone del campo non pericolose nel primo tempo. Un rigore non dato da entrambe le parti (all’Asti nel primo tempo e al Derthona nel secondo) per due trattenute in area. Più dubbio lo scontro di gioco in occasione della doppietta di Giacchino, dove avrebbe dovuto interrompere il gioco per accertarsi delle condizioni di un giocatore dei “leoni” colpito alla testa.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter