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28 Marzo 2024
Una vera e propria follia regolamentare nel mondo dei dilettanti. Seconda Categoria, girone D del comitato del Piemonte, si gioca una partita delicata tra Sisport e Villar Perosa, in una connessione magica tra due società fortemente legate al mondo Juventus. Ma non è questa la notizia in una sfida che pare come le altre: la gara, sospesa domenica 24 marzo dall'arbitro, dovrà essere ripetuta. Non da capo, ma dal minuto 95', solo per calciare un rigore a favore della squadra ospite. Giorni di attesa solamente per un attimo che può valere la stagione
Il peso specifico della sfida è tanto tra Sisport e Villar Perosa. Ci si gioca la salvezza per rimanere in categoria e come può capitare si arriva fino all'ultimo con il risultato in bilico. Minuto 95, risultato parziale di 2-1 per i padroni di casa della Sisport: il direttore di gara Colucci di Nichelino assegna un calcio di rigore al Villar Perosa, fortemente contestato dagli avversari, soprattutto da Riccardo De Michele, espulso nell'occasione per somma di ammonizioni. Negli attimi concitati del finale di partita il difensore della Sisport colpisce con uno scappellotto alla nuca l'arbitro, al punto da portare l'arbitro alla sospensione definitiva della gara, proprio per paura che l'eventuale gol del Villar Perosa avrebbe potuto innescare ulteriori reazioni scomposte.
Già nel post partita il capitano della Sisport, Marco Dell'Aera, non ha nascosto la propria amarezza: «Riccardo è un ragazzo bravissimo, queste cose non gli appartengono, è con noi fin dalla fondazione della squadra, ci spiace ovviamente tantissimo. Detto questo chiediamo scusa all’arbitro, al Villar Perosa e accettiamo il verdetto qualunque esso sia ora che la giustizia farà il sui corso».
La cosa più incredibile di tutte non è chiaramente legata allo scappellotto né alla sospensione della gara, ma alla decisione del Giudice Sportivo Territoriale. Preso atto del referto dell'arbitro e della decisione presa dallo stesso, il Giudice ha confermato i 6 minuti di recupero e non giustifica la scelta di sospendere la gara, visto che il colpo non causava né dolore né la necessità di ricorrere a cure mediche. Con ciò non viene scagionato De Michele, colpevole del gesto e sanzionato con 8 giornate di squalifica proprio per aver colpito l'arbitro alla nuca, ma per quel che sarà della partita, che verrà ripresa proprio dal 95', dal calcio di rigore a favore del Villar Perosa. Visti i 6' di recupero assegnati, è molto probabile che la gara durerà pochi secondi, giusto il tempo di calciare il penalty per poi andare a casa, "costringendo" il Villar Perosa a dover fare 60 chilometri di strada per cercare un pareggio con un solo tiro dagli 11 metri. Una storia da film, seppur poco piacevole per il Villar.
Se qualcuno di voi ha l'impressione di aver già sentito una storia simile non si sta sbagliando. C'è infatti un meraviglioso libro sul calcio che parla proprio di un rigore lungo una vita, proprio come quello del Villar Perosa: si tratta di Pensare con i Piedi, libro di Osvaldo Soriano che raccoglie una serie di aneddoti sul calcio, tra cui la storia de «Il rigore più lungo del mondo». Si tratta di una partita di calcio dilettantistico in Sud America del 1958 dove, sul risultato anche qui di 2-1, l'arbitro assegna un calcio di rigore alla squadra in svantaggio per poi venire steso con un pugno da un calciatore della squadra che aveva appena causato il rigore.
La partita viene sospesa e da regolamento viene ripresa solo per il calcio di rigore, una settimana dopo. Da che la partita era stata giocata con uno stadio vuoto, a vedere solamente quel rigore ci saranno oltre 500 persone, tutto un paese per vedere solo il puntero Constante Gaùna contro il portiere quarantenne El Gato Diaz.
Non vi diciamo com'è finita in questa storia leggendaria, ma chissà se tra qualche anno scriveranno un libro o faranno un film su Sisport - Villar Perosa della Seconda Categoria Piemontese.